ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 25 settembre 2011

Lutero, tradizionalista!


Ammonimento ai Giudei 

Dopo essere stato qui in questo periodo e aver predicato, ora devo rientrare a casa e forse non potrò più predicare, per cui voglio benedirvi e pregarvi di seguire con diligenza ciò che vi insegnano i vostri predicatori e pastori fedelmente sulla grazia di Dio: siate frequenti nella preghiera. Che Dio vi protegga da tutti i sapienti e cavillosi che disprezzano linsegnamento del Vangelo: è già molto il danno che essi hanno provocato e ne vorrebbero fare ancora.  Per di più nella vostra regione avete ancora Giudei, che fanno gravi danni.
Ora vogliamo comportarci con loro cristianamente e offrire la fede cristiana, perché vogliano accettare il Messia, che è pur sempre loro consanguineo: nato dalla loro carne, dal loro sangue e vera stirpe di Abramo, di cui si vantano, anche se io temo che il sangue giudeo sia ormai diventato acquoso e inquinato.  Questo dovete offrire loro e cioè che si vogliano convertire al Messia e si facciano battezzare, dimostrando così la loro serietà: se non si comportano così non dobbiamo tollerarli. E Cristo che ci ordina di farci battezzare e di credere in Lui. E se ora non riusciamo a credere con fermezza come dovremmo, Dio avrà tuttavia pazienza con noi.  Ora invece con i Giudei accade che essi bestemmiano e oltraggiano ogni giorno il nostro Signore Gesù. Intanto lo fanno e noi sappiamo che non possiamo sopportare ciò. Infatti se tollero chi oltraggia, bestemmia e maledice il mio Signore Cristo, mi rendo partecipe di peccati altrui, mentre ne ho a sufficienza dei miei. Quindi, o miei Signori, non dovreste tollerarli, ma espellerli. Se però i Giudei si convertono, lasciano la loro usura e accettano Cristo, dobbiamo considerarli nostri fratelli. In altra maniera non andrà, poiché la fanno troppo grossa.  Sono i nostri pubblici nemici, non la smettono di bestemmiare il nostro Signore Gesù Cristo, chiamano puttana la Vergine Maria e Cristo figlio di puttana e li chiamano mostri, bastardi. E se potessero ucciderci tutti, lo farebbero volentieri, anzi lo fanno spesso, specialmente quelli che si spacciano per medici anche se ogni tanto aiutano poiché alla fine il diavolo aiuta a mettere il sigillo. Così i Giudei conoscono anche la medicina che viene praticata nella terra di Roma; i Welschen, glitaliani, sanno bene come si produce un veleno che fa morire in unora, un mese, un anno: larte la conoscono.  Siate dunque decisi con loro, poiché non sanno fare altro che bestemmiare il nostro amato Signore Gesù Cristo in modo mostruoso e vogliono privarci del nostro corpo, della nostra vita, del nostro onore e dei nostri beni.  Ciò nonostante vogliamo esprimere loro lamore cristiano e pregare per loro, che si convertano, accettino il Signore, che dovrebbero onorare davanti a noi. Chi non vuole fare questo, è indubbiamente un malvagio giudeo, che non smetterà di bestemmiare Cristo, di approfittare di te e, dove può, di uccidere.  Perciò vi prego di non essere partecipi di peccati altrui. Ne avete a sufficienza di pregare Dio, affinché sia benevolo con voi e vi guidi, così come pure io prego ogni giorno e mi sottometto alla protezione del Figlio di Dio. E lui che io considero e onoro come mio Signore, a Lui mi rivolgo e in Lui mi rifugio, mentre il diavolo, il peccato e altre sventure mi tentano. Poiché è Lui la mia protezione, come ci sono cielo e terra, e la mia chioccia, sotto la quale mi rifugio davanti allira di Dio. Perciò io non voglio avere più nulla in comune con i Giudei, sopportare coloro che bestemmiano e oltraggiano il nostro amato Redentore.  Ho voluto dare alla fine questo ammonimento a voi come tedesco, perché non vi facciate partecipi di peccati altrui. Poiché io ho buone intenzioni e sono fedele, sia verso i Signori sia verso i sudditi. Se i Giudei vogliono convertirsi a noi e rinunciare alle loro bestemmie e a ciò che comunque hanno fatto, li perdoneremo: se però no, non li tollereremo né sopporteremo tra di noi. 

Martin Lutero 15 febbraio 1546 


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