ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 20 gennaio 2012

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE E LA RIFORMA DELLA RIFORMA DELLA RIFORMA DELLA...


Cristo Re - Kiko Arguello - 1960
Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso;  
e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima. (G. Bernard Shaw) 

di Francesco Colafemmina

La notizia di oggi ha lasciato molti cattolici senza parole. A dire il vero il processo di definitiva approvazione ed integrazione del Cammino Neocatecumenale all'interno della Chiesa era già in atto da un po' d'anni. Il movimento Neocatecumenale nonostante l'aggressività e il settarismo dei suoi aderenti è considerato da numerosi uomini di Chiesa uno strumento per la "nuova evangelizzazione", una vera risorsa per la Chiesa del futuro. Mi permetto di dubitare in merito, specie perché il Cammino ha una sua estetica personale - la nuova estetica (roba che nemmeno nell'orwelliano 1984) in palese contrasto con l'estetica cattolica, ma lo so: il mio parere non conta nulla. Veniamo piuttosto alla questione "liturgia" neocatecumenale approvata. Qualcuno dice "non è stata approvata la liturgia neocatecumenale, ma solo alcune cerimonie non strettamente liturgiche". E' vero, ma andrebbero chiariti alcuni punti. 

Chiesa Neocatecumenale 
Prima di tutto non esiste una liturgia neocatecumenale. Esiste un apparato liturgico neocatecumenale fatto di particolari prassi liturgiche e apparecchi scenografici, ma questo apparato, queste suppellettili, questi canti e danze che esitano in veri e propri abusi liturgici, insistono sui libri liturgici della Chiesa Cattolica. Ripeto: non esiste una liturgia propria, ma un modo singolare di vivere la liturgia.

Questo "modo singolare" si inserisce all'interno del cosiddetto "cammino di iniziazione cristiana" e si esplica - da statuto - attraverso tre celebrazioni essenziali: la celebrazione penitenziale, quella della parola e quella eucaristica. A tali "celebrazioni" se ne aggiungono altre che segnano il percorso iniziatico del neocatecumeno. Ora, sono queste "celebrazioni" ad aver ottenuto l'approvazione dalla Congregazione per il Culto Divino. La responsabilità è dunque tutta del Cardinal Canizares che alterna  periodicamente attacchi francesi a ritirate spagnole, timide aperture alla riforma della riforma che costantemente abortiscono o restano sui giornali o nelle illusioni di qualche fedele.
Aggiungo che negli Statuti c'è scritto (art.14, comma 3) "Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa Sede. Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto."

Il punto è che nonostante le buone intenzioni il rito non avviene in questi termini. Anche dopo l'impegno dello Statuto i Neocatecumenali fanno di testa loro. Vengono infatti costantemente violate le prescrizioni dello Statuto e posso confermarlo per esperienza diretta. Pertanto il Papa - che nonostante il controllo della sua Curia invadente ed anarchica ha le idee ancora chiare - ha ritenuto opportuno aggiungere oggi alcune note a piè di pagina sul senso della liturgia come momento di comunione non settaria ma universale della Chiesa intesa quale Corpo Mistico. Parole che entrano dall'orecchio di Kiko ed escono da quello di Carmen...

Due notazioni personali.

Primo: come può il Cardinal Canizares consentire che ancora oggi si demoliscano gli altari antichi, si discetti su dove mettere un ambone o come eliminare delle balaustre, e poi lasciare la possibilità ad un gruppo carismatico di celebrare la Messa a suo piacimento? Come si può non dico ignorare l'esempio del Santo Padre che ha riportato al centro dell'altare il Crocifisso ma arrivare ad approvare le "celebrazioni" di chi al posto del Crocifisso al centro dell'altare pone la sacra Menorah? Canizares un tempo lo chiamavano "il piccolo Ratzinger". Credo che oggi lo si possa continuare a chiamare solo "il piccolo"...

Altare Cattolico
Altare Neocatecumenale
Secondo: da semplice cattolico mi indigna sapere che il rito millenario della Chiesa, quella che semplicisticamente è definita Messa in latino, sia ancora un tabù per molti Vescovi, mentre oggi si autorizzano pseudo-celebrazioni fondate su un direttorio catechetico approvato un anno fa e composto da ben 12 Volumi, ma segreto! Come è possibile che la Chiesa mantenga ancora segrete le catechesi di un movimento carismatico che si dice "cattolico" ossia universale? Mi preoccupa dunque una Chiesa che approva movimenti esoterici. Personalmente preferisco una Chiesa essoterica, aperta a tutti ma uguale per tutti!

2 commenti:

  1. Secondo me dubitare della capacità della Chiesa di distinguere fra errore e verità è già eresia. Non tutto nelle esperienze carismatiche è razionale perché lo Spirito trascende la ragione. Il Dio dei teologi è senz'altro vero ma è il Dio dei mistici che infiamma i cuori. Dunque pazienza: se i movimenti carismatici sono da Dio chi siete voi per opporvi? Se sono dagli uomini finiranno presto.

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  2. Nessuno di noi dubita che la Chiesa Divinamente assistita sappia distinguere fa verità ed errore.
    Il dramma avviene quando si spaccia l’errore per verità, e questo succede troppo spesso da 50 anni a questa parte. E in questo la gerarchia modernista è madre e maestra all’avanguardia.
    Con una specialità: non nega a parole la Verità, ma mischia le verità agli errori, fino a rendere indistinguibile l’una dagli altri, col risultato che si possa spacciare per Spirito ciò che non lo è (Ap.2,2;20) (2 Corinzi 11:13-15) , e affermare che sia superiore alla ragione, il che è vero solo in senso metafisico non temporale, storico, liturgico, dottrinale (perché altrimenti NSGC non avrebbe avuto bisogno di incarnarsi, né di fondare la Chiesa sulla roccia di Pietro, ma solo su verba volantes, con le quali si spaccia la parola spirito).
    I movimenti facenti parte della cosiddetta “primavera della Chiesa” ne sono esempio palmare.

    Non mi sembrano perciò appropriate al caso le parole di Gamaliele che dice di lasciare fare senza opporsi.

    http://www.sdcg.altervista.org/sc/ing/falsifratelli.html
    http://www.mariamadremia.net/libri-cammino.html

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