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martedì 28 febbraio 2012

Il triste destino delle chiese “sconsacrate"

Irpinia: 

Un altare in una chiesa
UN ALTARE IN UNA CHIESA

“Il mondo potrebbe stare anche senza sole, ma non può stare senza la santa Messa”. (San Pio da Pietrelcina)

GIOVANNI CORSOROMA

E’ un fenomeno progressivo e preoccupante quello di assistere sempre di più alla “sconsacrazione” delle chiese, ed è un fenomeno desolante: è la secolarizzazione degli edifici adibiti al culto cattolico.

Cosa vuol dire sconsacrare una chiesa: non più adibita all’uso di funzioni religiose? Assenza del Santissimo Sacramento? O rimozione della pietra sacra?

E se fossero “sconsacrate”, cosa sarebbero? Non sono più chiese, e allora cosa sono pur conservando un’architettura di chiesa? Quello più triste è l’uso che ne viene fatto di queste chiese “sconsacrate”: musei, sale da studio, sede di convegni, biblioteche, anche sala consiliare di qualche municipio. Va bene tutto, tranne quello che potrebbe dare anche una parca idea di sacro.


La sferzata laicista non risparmia proprio nulla. Di fatto un altare consacrato dovrebbe avere incastonato nel marmo la pietra sacra a sua volta consacrata dal Vescovo e che contiene le reliquie dei martiri. Con questo articolo, voglio segnalare due chiese dette “sconsacrate” nel comune di Bagnoli Irpino in provincia di Avellino.
La chiesa settecentesca di santa Margherita, in uso fino a qualche anno fa’ come cappella funebre, in questo momento è stata adibita ad una pinacoteca: ahimè! Se fosse per un Cristo del Caravaggio o per opere sacre, potremmo anche lasciar passare, ma ovviamente non è così. Si deve notare che in questa chiesa non è mai stato costruito un altare (o meglio mensa) giustapposto all’originale come adesso va di moda; la chiesa infatti presenta un unico altare centrale posizionato ad Orientem, in marmo policromo; altare di pregevole valore e tuttora ancora consacrato! Durante le attuali mostre di pittura, saltuarie tra l’altro, sono stati posti anche dei quadri su questo altare ancora consacrato. Tutto questo è inaccettabile, oltre che di cattivo gusto; tutto questo passa sotto gli occhi dell’indifferenza della gente, perché la gente non sa che quell’altare è ancora consacrato e che potrebbe essere ancora celebrata la s. Messa.

Il valore spirituale di questo altare è molto elevato, perché non è consacrata solo la pietra, ma tutto l’altare, in quanto è costituito da un pezzo unico.

Sempre nel comune di Bagnoli Irpino, un’altra chiesa “sconsacrata” è la chiesa di un exconvento dove è stata adattata addirittura a sala consiliare e il sindaco durante la giunta comunale siede praticamente sull’altare maggiore, con qualche confusione di ruoli ovviamente. E questo è davvero disarmante…

A quanto pare, si prepara la sconsacrazione ufficiale di un’altra storica chiesa: quella dell’ex convento di san Domenico, tale edificio verrà utilizzato come sede di una mostra di artigiani. Già, artigiani, pittori, politici… celebrar Messa in queste chiese sarebbe un triste vintage.

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