ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 10 marzo 2012

Inghilterra: il Cammino porta fuori strada


Riportiamo qui sotto un intervento di Annie Elizabeth, una cattolica inglese, evidenziando alcune espressioni che ci suoneranno molto familiari poiché il Cammino Neocatecumenale produce sempre gli stessi risultati in ogni parte del mondo dove si impianta...

Il "Cammino" porta i cattolici fuori strada?


Ho incontrato per la prima volta il Cammino Neocatecumenale (CNC) circa otto anni fa. Ciò che inizialmente mi aveva incuriosito era stata la segretezza mantenuta dai suoi membri per ciò che riguardava le loro liturgie, private e chiuse al pubblico. Mi meravigliava in particolare il fatto che certe famiglie cattoliche delle mie parti, che erano riconoscibili come cattolici solo di nome, facevano chilometri e chilometri per andare in una parrocchia che non aveva una Messa in latino (l'unico motivo che io abbia mai trovato nelle persone che pur disponendo di tante parrocchie attorno a sé percorrono lunghe distanze pur di andare a Messa), oltre che il fatto che andassero alla Messa solo il sabato notte.

Volevo capirne di più su ciò che loro chiamavano "Cammino" ma non riuscivo ad avere informazioni dai suoi membri... Così ho cercato nell'internet e ho trovato informazioni e anche parecchie opinioni. Non mi piaceva troppo ciò che avevo trovato, tutte le fonti presentavano ragioni abbastanza personali. Cercavo infatti di saperne di più sul CNC direttamente dai suoi stessi membri.


Nell'arco dei successivi sei anni circa, ho incontrato tante altre famiglie neocatecumenali ma tutte mantenevano lo stesso grado di segretezza quando si parlava delle loro comunità. Questo mi sembrava strano - io ero sinceramente interessata a conoscere di più daloro stessi, non da fonti alternative. Inoltre, praticamente tutti i cattolici che conosco e che sono entusiasti della loro fede, sono anche sempre desiderosi di condividere, di evangelizzare. Se tu appartenessi a una parrocchia seria, non inviteresti mai nessuno a Messa con te? Se tu fossi in una buona situazione - di quelle che possono salvare anime - non tenteresti mai di condividerla? Nel caso dei neocatecumenali che ho finora incontrato, pare proprio di no. E pare proprio che sia tutt'altro che raro, poiché il neocatecumenale "recluta" stando fuori dalla Chiesa, non all'interno.

Oltre alle famiglie neocatecumenali che ho incontrato, in questi anni ho avuto anche la possibilità di ospitare due studentesse NC. Una non era ancora pienamente "dentro", anche se sua madre era NC da parecchi anni; l'altra era invece membro a pieno titolo, da molti anni nel Cammino, con la sua "comunità" nella sua nazione di origine, e che aveva temporaneamente trovato una "comunità" da frequentare mentre viveva qui a Londra. La prima delle due - quella che non era ancora entrata pienamente nel Cammino - era assai favorevole al CNC benché sembrasse conoscerlo poco: pur avendo partecipato ad alcune "Eucarestie" neocatecumenali con sua madre, c'erano diverse cose che lei non poteva conoscere prima di decidere di aderire al CNC. Era una ragazza perspicace, di vent'anni abbondanti: questo mi fece intuire che sarebbe stata una testimone attendibile. L'altra ragazza era di circa otto anni più giovane e piena di entusiasmo per il CNC. Parlava di quanto fosse speciale cantare e ballare attorno al «tavolo decorato con fiori» (ciò che io e te chiameremmo "altare"), e di come tutti i bambini gareggiassero nel portarsi a casa i fiori al termine della celebrazione. Ma ci sono anche altre cose che mi ha detto provocandomi i brividi, anche se lei non ci trovava nulla di male.

La prima è che la sua famiglia raramente andava a Messa insieme. Tre dei suoi figli avevano la loro propria comunità neocatecumenale (ognuno in una comunità diversa), e la madre andava presso un'altra comunità coi due figli più giovani. Il padre andava, da solo, alla Messa "normale" (in parrocchia) poiché non era entrato nel Cammino, cosicché abbiamo cinque Messe differenti per una famiglia di 7 persone e, assumendo che i figli più giovani entreranno da grandi ognuno in una "sua" comunità avremo sette Messe diverse! A Natale e Pasqua la famiglia andava a Messa insieme in parrocchia, ma il resto dell'anno erano come "fratturati" - liturgie diverse in stanze diverse, spesso all'interno dello stesso edificio. Lei inoltre mi disse che anche quando è disponibile una chiesa, preferiscono celebrare in un salone usando un tavolo anziché un altare.


Nel 2005 il cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, scrisse una lettera a Kiko Argüello, Carmen Hernàndez e don Mario Pezzi (un membro del consiglio internazionale responsabile del CNC) evidenziando serie preoccupazioni per le irregolarità con cui i neocatecumenali celebravano la sacra liturgia. Datata 1° dicembre 2005, la lettera comincia così: «A seguito dei dialoghi intercorsi con questa Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti circa la celebrazione della Santissima Eucaristia nelle comunità del Cammino Neocatecumenale, in linea con gli orientamenti emersi nell’incontro con Voi dell’11 novembre c.a., sono a comunicarVi le decisioni del Santo Padre».

I punti principali erano:
  • il Cammino deve entrare in dialogo col vescovo diocesano per chiarire che le comunità NC sono incorporate nella parrocchia - anche nel contesto delle celebrazioni liturgiche. Almeno una domenica al mese, le comunità NC devono partecipare alla Messa parrocchiale.
  • Le "monizioni" prima delle letture devono essere brevi.
  • Sullo scambio della pace, si concede che il Cammino Neocatecumenale possa usufruire dell’indulto già concesso, fino ad ulteriore disposizione. [Nelle Eucarestie del CNC lo scambio della pace avviene prima dell'Offertorio]
  • Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione.
Dopo sei anni, a quanto pare, nulla è cambiato: il Cammino non ha cambiato il modo di ricevere la Santa Comunione (Kiko Arguello, fondatore del CNC, dice che il "sacrificio" non riguarda la Messa«Forse che Dio ha bisogno del sangue del suo Figlio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? [sic!] Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di suo Figlio alla maniera degli dei pagani»), e il CNC non è integrato nelle parrocchie più di quanto non lo sia stato nel 2006. Per di più a coloro che non sono membri del CNC non è permesso di partecipare alla "Eucarestia" neocatecumenali (il termine "Messa" non è gradito ai neocatecumenali perché ha la connotazione del sacrificio).


Perché questa cosa mi preoccupa? Ci sono tanti diversi "sapori" nel cattolicesimo - non perdo certo tempo a lamentarmi sulle messe folk o sui gruppi evangelici, tanto meno sulle parrocchie novus ordo color grigio-fango-marrone. Ma penso che il caso del Cammino neocatecumenale sia diverso per tante ragioni, molte delle quali preoccupanti:

1) le celebrazioni del CNC hanno lo stile di una setta. Notate, non sto dicendo che il CNC è una setta, ma usa metodi simili alle tecniche delle sette quanto al reclutare e conservare membri, in particolare: separare l'individuo dagli amici e dalla famiglia, orrende pressioni psicologiche (confessioni pubbliche dei peccati e delle cadute: «ripeti a tutti quale è la peggior cosa che tu abbia mai fatto» - seguite dal "love-bombing" per legare l'individuo al gruppo).

2) il CNC crea lealtà verso il Cammino stesso, non verso la Chiesa Cattolica: infatti molti insegnamenti della Chiesa vengono o derisi o trascurati. Nel CNC si crede che la Chiesa Cattolica sia stata inquinata da superstizione e paganesimo lungo i secoli e che il Cammino può mostrare ai singoli il modo di pregare così come Cristo avrebbe inteso. A noi sembrerà incredibile che un rispettabile "nuovo movimento" possa andarci così pesante contro la dottrina della Chiesa, ma da una registrazione delle parole dello stesso Kiko (OR.Conv., pag. 317) sentiamo dire:
«Troviamo poi una assemblea che si riunisce. Non si concepisce, in alcun modo un rito individuale. Gli ebrei non possono far Pasqua se non sono almeno in 11 come gruppo familiare. Perché il sacramento non è solo il pane e il vino ma anche l'assemblea; la Chiesa intera che proclama l'eucarestia. Non ci può essere una Eucarestia senza l'assemblea che la proclama».
Mark Alessio, che è stato membro del CNC per 7 anni ed anche ex seminarista CNC, ci fa sapere che:
«Senza quest'assemblea che proclama l'Eucarestia non può esserci Eucarestia. Per i fondatori del CNC, la Messa non ha un valore intrinseco. Riceve la sua forza e la sua motivazione dal fatto di essere celebrata dall'assemblea. Un prete che dice Messa da solo, per fare un atto di riparazione al Signore e implorare benedizioni sul mondo, è come se stesse giocando al solitario»... «Nell'ottica dei fondatori del CNC, la Messa degenerò velocemente da un banchetto di lode fervente e ispirato ad un'abitudine statica e superstiziosa riempita di immagini di "sacrificio"».
Ma ecco che per fortuna i fondatori del CNC hanno potuto riprendere in pugno la situazione e riportare la Chiesa sui suoi passi, attraverso una "Eucarestia" (i fondatori del CNC sembrano detestare il termine "Messa") che tenta di ripristinare la supposta gioia dei primi "banchetti" cristiani...

3) Il culto della personalità costruito attorno a Kiko: ho sentito tante bislacche descrizioni di Kiko il santo vivente, ma ciò che mi ha colpito di più è stata la giovane studentessa parlare della GMG 2010 a Madrid. «Hai visto il Santo Padre?» le ho chiesto. «Sì» ha risposto, «ero alla sua Messa ma il giorno dopo finalmente ho potuto vedere Kiko - sai, il fondatore del Cammino, lo abbiamo visto in persona, è stato bellissimo». Il Papa? uh, uhm... Kiko? esperienza che cambia la vita. Hmmm...

Insomma, se volete distruggere la Chiesa dall'interno, non potete trovare arma migliore che un'organizzazione qualificata come cattolica che usa tecniche psicologiche persuasive per reclutare e trattenere nuovi membri, mentre nel frattempo li "ricatechizza" e sottilmente (e a volte non proprio sottilmente) smantellando alcune delle più importanti verità di fede. Dite loro che inginocchiarsi è superstizioso e fategli ricevere Nostro Signore mentre stanno seduti. Dite loro che l'idea di Messa come sacrificio incruento sarebbe inquinamento pagano delle intenzioni di Gesù. Rigettate l'idea di sacerdozio, altari, di altari di pietra: stando a quanto dice Kikonei suoi Orientamenti: «Nel cristianesimo non c'è tempio né altare né sacerdozio, nel senso della religiosità naturale... Il tempio del cristianesimo siamo noi cristiani...» Denigrate la Presenza Reale chiamandola un "problema", come fa la Carmen:
«Descritto come "un'ossessione se Cristo fosse nel pane e del vino", questo problema venne causato - dice Carmen - dai teologi del sedicesimo secolo, il cui lavoro lei giudica come "ginnastica mentale con poca esperienza biblica di come nasca l'Eucarestia". E così anche per i teologi di Trento e gli infallibili dogmi del Concilio di Trento! Carmen continua, facendoci sapere in termini approssimativi in quale dottrina crede: "Il mistero è centrato nella Presenza; i Protestanti lo dicono, Calvino lo dice, e la Chiesa Cattolica ha quest'ossessione sulla Presenza, che per la Chiesa tutta la questione si riduce alla Presenza Reale". L'Eucarestia del CNC è il veicolo perfetto col quale dare forma all'agenda liturgica di Kiko e Carmen, agenda basata sul deliberato rifiuto dell'infallibile dottrina cattolica che a cui i cattolici debbono credere per salvarsi. Gesù Cristo è menzionato spesso nella liturgia NC del sabato notte, ma sono gli uomini e le donne delle comunità neocatecumenali che contano. Infatti, al momento in cui ci sono le monizioni e le risonanze dopo il Vangelo, la distribuzione del pane e del vino sembra un una faccenda secondaria».
Credeteci o no, questa è una Santa Prima Comunione

Sì, avete capito bene: i fondatori del CNC sono d'accordo con Calvino e con i Protestanti per quanto riguarda la Presenza Reale. Gli "iniziatori" rifiutano deliberatamente la dottrina Cattolica. Questo spiegherebbe perché non hanno scrupoli a utilizzare normali pagnotte (secondo la ricetta di Kiko - due parti di farina bianca e una di farina integrale: simile a quella che tira fuori il mio forno ogni mattina) per celebrare la loro "Eucarestia" senza preoccuparsi dei frammenti sparsi dappertutto.


Già che ci siete, si può denigrare ulteriormente il sacerdozio eliminando la comunione del prete dal "banchetto" e costringendolo ad aspettare finché tutti sono stati serviti, per finalmente "mangiare il pane" tutti contemporaneamente in un gesto simbolicamente comunitario.

Un cattolico come dovrebbe qualificare tutto questo? Come si può tollerare - o addirittura approvare - un movimento del genere mentre in molte diocesi è virtualmente impossibile ottenere che il Vetus Ordo venga celebrato, nonostante il Summorum Pontificum?

Sospetto che la risposta sia nei numeri: ci sono oltre 40.000 comunità neocatecumenali nel mondo. Ognuna di queste ha 20-30 membri. Assumendo una media di 25 si arriverebbe al totale di un milione di membri nel mondo. La vasta maggioranza sono "convertiti" o "ritornati", ossia "nuovi" cattolici. Il CNC è chiaramente buono per i fogli di statistiche: ma questi neocatecumenali diventeranno membri dell'Unica Santa Chiesa Cattolica e Apostolica oppure rimarranno per sempre dei fratelli separati, membri della"Chiesa di Kiko e Carmen"? 


Kiko ha descritto il Cammino Neocatecumenale come frutto del Concilio Vaticano II. Penso che sia più onesto dire che il successo del CNC è dovuto al fallimento del cattolicesimo mainstream nel raggiungere le anime assetate di contatto col Signore, e che questo fallimento può essere direttamente attribuito alle conseguenze spirituali dello "spirito" del Vaticano II: relativismo, mancanza di fiducia, disprezzo della Tradizione, annacquamento della fede, eterodossia.

Io non ho niente di personale contro i singoli membri del CNC, e ci ho pensato a lungo e seriamente prima di scrivere questa pagina poiché ci sono tanti neocatecumenali che io stimo molto come persone fondamentalmente decenti e cristiani esemplari. Ma sospetto che la maggioranza dei membri ordinari sono attratti dal Cammino perché tale movimento ha una confidenza e un'insistenza sulla sua dottrina che molte normali parrocchie non hanno. Ciò che mi preoccupa è che quando mi sento dire che qualcuno sta seguendo il Cammino - definito come qualcosa che di fatto è separato dal Catechismo della Chiesa Cattolica - so già che si tratta di una persona separata dal cattolicesimo "mainstream": vengono privati della piena verità e della sublime bellezza del sacrificio incruento della Santa Messa, viene insegnato loro che il cattolicesimo è inquinato con superstizioni pagane: rispetto ad alcune cose dette da Kiko, la Protestant Truth Society non potrebbe riuscire a far di meglio in termini di retorica anti-cattolica.

Come ha detto l'ex seminarista NC sopra citato,
«il problema è che tanti membri NC sono uomini e donne che sono stati a lungo lontani dalla Chiesa. La Chiesa di Kiko e Carmen è o l'unica che conoscono, oppure l'unica che ha parlato loro con fervore e convinzione. Per questo credono che il Cammino sarebbe realmente e veramente... Il Cammino. Punto».
E questo è ciò che penso che debba far scattare gli allarmi.

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