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mercoledì 9 maggio 2012

Si sgretolano le mura leonine..


“La Pav tradisce gli insegnamenti morali della Chiesa”


Ricerca scientifica e morale cattolica: scoppiano le polemiche
RICERCA SCIENTIFICA E MORALE CATTOLICA: SCOPPIANO LE POLEMICHE

In una lettera alcuni membri della Pontificia Accademia per la Vita accusano i vertici del dicastero di non seguire la dottrina cattolica in materia di vita, sessualità e famiglie

ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZCITTÀ DEL VATICANO

 E’ rivolta tra alcuni importanti membri della Pontificia Accademia per la Vita (PAV). Nel mirino sono finiti i vertici del dicastero della Santa Sede accusato di “tradimento sistematico” dei valori cristiani. Ma anche  di collaborare con certi programmi che non seguono gli insegnamenti della Chiesa. Sono disposti a portare la loro protesta fino ai livelli più alti, perché, affermano si tratta di una “situazione di estrema gravità”.
  
Per la PAV i critici rappresentano una piccola minoranza che, con le loro azioni, impedirebbero all’ente di portare avanti la propria missione, come ha riportato Vatican Insider.

 Uno dei critici è il professore Josef Seifert, presidente del Senato dell’Accademia Internazionale di Filosofia del Principato di Liechtenstein. Il 10 aprile scorso ha inviato una lunga lettera al presidente della PAV, il vescovo del Opus Dei, Ignacio Carrasco de Paula, nella quale evidenziava il suo «profondo senso di tristezza» e un’enorme«preoccupazione» per il «grande pericolo» rispetto alla possibilità che l’Accademia perda il suo «pieno e puro impegno con la verità».


 Secondo Seifert, la PAV ha vissuto il «giorno peggiore nella sua storia» il 24 febbraio scorso, quando ebbe luogo a Roma una conferenza per affrontare i temi della fecondazione e delle cura per l’infertilità. Le  sue opinioni sono espresse in otto punti.
  
Secondo il professore, la maggior parte delle comunicazioni di quel giorno, cinque su sette, non solo mancavano di qualsiasi legame con la morale cattolica, ma facevano riferimento soltanto a metodi quali la pillola, l’inseminazione artificiale e la fecondazione in vitro. Inoltre, ha proseguito, i giudizi etici dei 5 relatori sono stati un attacco «diretto contro gli insegnamenti della Chiesa e contro la verità».
  
Seifert  ha poi dichiarato: «I giornalisti che divulgheranno questa conferenza o qualche pubblicazione della PAV su tali comunicazioni, cosa che spero non accada mai, offriranno un’immagine dell’Accademia fuorviante. Il volto stesso della Chiesa è stato gravemente ferito e danneggiato da questo evento».

  
Alle critiche si è aggiunta anche Mercedes Arzú Wilson, presidentessa della Fondazione per la Famiglia delle Americhe e dell’Organizzazione Mondiale della Famiglia, ma anche membro della Pontificia Accademia per la Vita; ha espresso la sua contrarietà con alcune dichiarazioni all’Agenzia Cattolica d’Informazione.
  
La crisi interna nell’Accademia ha avuto anche delle conseguenze tangibili, come la cancellazione del Convegno Internazionale sulla Ricerca con Cellule Staminali che avrebbe dovuto svolgersi dal 25 al 28 aprile in Vaticano. Secondo la versione ufficiale, l’incontro sarebbe stato cancellato per mancanza di fondi, ma la verità è che la sua organizzazione è stata caratterizzata dalle polemiche.

 Gli stessi critici della conferenza sull’infertilità si sono opposti al convegno sulle cellule staminali, sostenendo che tra i relatori di questa seconda iniziativa ci fossero noti promotori e utilizzatori dell’uso delle cellule staminali embrionali nella ricerca. Studiosi favorevoli anche alla clonazione umana. Tutte posizioni contrarie agli insegnamenti della Chiesa.
  
Il Convegno, proposto in questi termini, ha provocato una polemica dentro la Curia Romana, il cui esito naturale è stato la sua cancellazione dell’evento «per ordini superiori». Questa decisione avrebbe irritato alcuni ufficiali dell’Accademia e anche provocato una rottura definitiva con i critici. Una situazione che, invece di risolvere la crisi, l’ha radicalizzata.  
  
In questo contesto, gli accademici indignati vogliono esprimere la loro delusione allo stesso papa Benedetto XVI e a i suoi principali collaboratori. Ecco perché si stanno mobilitando per denunciare le cattive alleanze promosse all’interno di quel dicastero vaticano, alleanze che potrebbero «distruggere l’insegnamento della Chiesa e più particolarmente di Giovanni Paolo II sulla vita, l’amore, la sessualità umana e la famiglia».

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