ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 21 giugno 2012

LA CHIESA SOFFRE COME PATÌ PADRE PIO


. QUALI LE CAUSE, E QUALI RIMEDI  ADOTTARE?


Pontifex.Roma
Sabato scorso, a San Giovanni Rotondo, il Segretario di Stato Vaticano, cardinal Bertone, ha commemorato i dieci anni della canonizzazione di San Pio da Pietrelcina. Nella sua omelia, ha detto, parola più o meno: Padre Pio soffrì come soffre oggi la Chiesa cattolica. Vero. Padre Pio dovette subire la umiliazione dell'oscuramento, della proibizione della confessione e della messa in pubblico quasi fosse un malfattore. Lo si accusò, da parte di una fetta del clero di allora (Papa Giovanni XXIII in testa), di essere una specie di galoppino dei soldi, di abusare della credulità popolare, di simulazione e di isteria, persino di love storie nel confessionale. Di tutto, neppure Odifreddi sarebbe arrivato a tanto. La Chiesa di allora, sì. Dunque, Padre Pio, i siluri più robusti li ebbe dal clero, da certi confratelli e dall'invidioso vescovo di Manfredonia. Oggi, Padre Pio, il santo più popolare, viene ancora calunniato, da scrittori senza cognizione, razionalisti, massoni ...

... e anche da qualche prete, di quelli che avrebbe definito "macellai della messa" di sempre.
Nella sua diagnosi, dunque Bertone ha ragione. Ma oggi chi percuote la Chiesa e fa soffrire il Papa?
Certo, la Chiesa cattolica subisce violenze in terre lontane, persecuzione da mezzi di informazione prevenuti e pronti allo scandalo, ma alcune volte fa poco per evitare le maldicenze.
Ci riferiamo a cattivi uomini di Chiesa che hanno abusato, forse coperti da prelati vicini al santo subito, di bambini di sesso maschile nel 90% dei casi, altri che hanno malversato denaro, altri ancora scelgono la via della calunnia o delle denuncia anonima per regolare conti imbarazzanti.
La storia di Padre Pio, dunque, si ripete; ci fa rivedere quello che ci auguravamo fosse finito. La Chiesa soffre, ma solo per i mali del mondo o anche per le colpe di alcuni suoi uomini e per la sua fragilità interna?
Bertone ha compiuto una buona analisi, manca la conclusione ed i rimedi da adottare.
La ramazza e la scomunica per molti eretici conclamati come Gallo, Maggi, De Capitani, Tettamanzi, Ravasi, Martini ed altri. Se non si farà pulizia non ci sarà ristoro e comunione, perché sono uomini come questi che impediscono l'unità nella Chiesa, date le loro posizioni.
Bruno Volpe, Tommasi dott. R.

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