ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 13 settembre 2012

Costruttori di terrorismo interreligioso


Steve Klein e il film contro Muhammad. Nonché un po’ di Mormoni

Vorrei passare a trattare un altro aspetto degli eventi di Benghazi, ma credo che meriti un piccolo accenno a parte lo stato delle indagini sul misterioso Sam Bacile, presunto autore dell’assurdo trailer contro il profeta dell’Islam.
Ieri, l’Associated Press affermava di essere riuscito a intervistare Sam Bacile telefonicamente.
All’intervistatore, Bacile dichiarava di essere un imprenditore immobiliare israelo-statunitense e di aver prodotto il film con l’aiuto di cento donatori ebrei, spendendo complessivamente la somma di cinque milioni di dollari.
Poi viene fuori che non esiste alcun imprenditore o alcun cittadino israeliano con quel nome.

Può darsi che quel giornalista – l’unico a essere riuscito a contattare Bacile – si sia semplice inventato la storia, ma resta il dubbio sul motivo per cui abbia inventato qualcosa che coinvolgeva così clamorosamente lo Stato d’Israele.
La rivista Time ha scoperto che il numero di telefono dell’intervistato corrisponde a quello di un certo Nakoula Basseley Nakoula, un copto californiano con alle spalle una condanna per truffa.
L’unica persona reale finora identificata è Steve Klein, un tipico provinciale americano che nella sua eccentricità è quasi simpatica.
Steve Klein infatti è un assicuratore californiano, promotore di Courageous Christians United.
Sul loro sito, vedrete le foto di un gruppo evidentemente minuscolo di attivisti in jeans, trasudanti analfabetismo, che si impegnano con paritetico furore per salvare dalla dannazione eterna Mormoni, i Testimoni di Geova e  musulmani.
Al giornalista Jeffrey Goldberg, Steve Klein ha detto che Bacile esiste, ma che il nome è uno pseudonimo e di averlo incontrato una sola volta. “Dubito che sia ebreo”, e aggiunge che probabilmente proviene da qualche paese mediorientale.
Il Daily Mail riporta una divertente intervista con Klein dove l’assicuratore racconta di come riuscirono a proiettare il film intero in un imprecisato cinema di Los Angeles tre mesi fa, sotto il provocatorio titolo “L’innocenza di Bin Laden”. Nonostante avessero pubblicizzato l’evento con volantini in tutto il sud della California, non si è presentato nemmeno uno spettatore.
Comunque il mistero rimane. Basta un’occhiata alle foto riportate sul sito di Klein per capire che Klein può aver promosso il film, ma non può esserne certamente l’autore o il regista.
Di simili, evanescenti fili è tessuta la storia del mondo.
Gli amici di Steve Klein manifestano contro la grande parata pseudostorica (“Mormon Miracle Pageant“) dei Mormoni alla cattedrale di Manti

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.