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venerdì 28 settembre 2012

De fide?

Il papiro


Moglie di Gesù, l’Osservatore Romano: “Papiro è un falso”. Ma non l’hanno visto


CITTA’ DEL VATICANO – Non l’hanno visto e non sembrano avere alcuna intenzione di vederlo, perché per loro è “in ogni caso un falso”: all’Osservatore Romano, quotidiano del Vaticano, sono certi che il papiro che parla di una presunta moglie di Gesù non sia autentico.
”In ogni caso un falso”, ha detto il direttore dell’Osservatore Romano Gian Maria Vian sulla vicenda della presunta ”moglie” che sarebbe attestata da un frammento papiraceo ”molto problematico e controverso”, oggetto del ”clamoroso annuncio” del 18 settembre scorso dalla studiosa americana Karen L. King, durante il decimo congresso internazionale di studi copti, che era ospitato dall’Istituto Patristico Augustinianum.

”Annuncio preparato senza lasciare nulla al caso: testate americane preavvertite, una conferenza stampa preventiva tenuta da Karen L. King per preparare uno scoop mondiale che però è stato subito messo in discussione dagli specialisti”, scrive Vian, il cui giornale pubblica la ricostruzione della vicenda fatta ”con prudenza e rigore” dal coptologo Alberto Camplani, docente di storia del cristianesimo alla Sapienza e tra gli organizzatori del convegno internazionale svoltosi all’Augustinianum.
”Ragioni consistenti indurrebbero a concludere che il papiro sia anzi una maldestra contraffazione (come tante altre provenienti dal Vicino Oriente) che potrebbe essere stata finalizzata alla vendita, da parte di un privato a una prestigiosa istituzione, del frammento e di altri manoscritti”, prosegue il direttore del giornale vaticano.
”Nel quadro, del tutto implausibile, di una lettura del fenomeno gnostico tendenziosa e piegata a un’ideologia contemporanea che con la vicenda storica del cristianesimo antico e con la figura di Gesù non ha nulla a che vedere. Insomma, in ogni caso un falso”.

2 commenti:

  1. E'comprensibile,la Chiesa non ha mai visto con occhio benevolo la "storicità" di Cristo,privilegiando il mistero:pur asserendo che Cristo sia storicamente esistito limita ai Vangeli la testimonianza,tre anni, della sua Vita terrena;
    quindi il "papiro" anche se fosse autentico non lo sarebbe a prescindere.
    E' di difficile comprensione ma è così:un buon Fedele, deve anche saper contraddire la propria ragione.

    Ruben

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    Risposte
    1. Condiviso il ragionamento, corretto.
      Meglio poi ribadirlo anche con dati sperimentali o di critica testuale, storica, archeologica etc. come è avvenuta per testi apocrifi e per le barzellette downbrownistiche, specie in una "cultura" che si spaccia su notizie sensazionalistiche, e, scientificamente per l Sindone ed il radiocarbonio.
      Il "senza averlo visto" può lasciare perplessi e incerti chi "de fide" non si fida, ma pretenderebbe di sapere tutto e di credere a tutto, purchè sia diffuso in rete: Fides sì, ma anche Ratio.

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