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giovedì 6 settembre 2012

- TEMPI DURI PER I CIELLINI


- IL NUVOLONE DEL RICICLAGGIO SUL SETTIMANALE “TEMPI” VICINO A COMUNIONE E FATTURAZIONE - L’INCHIESTA SULLA MEGA EVASIONE FISCALE DELLA FAMIGLIA GIACOMINI RIMBALZA DAL LUSSEMBURGO AL GRUPPO RMJ, DOVE J STA PER JELMONI, IL FINANZIERE FINITO IN MANETTE PER RICICLAGGIO - RMJ GESTISCE IL FONDO D’INVESTIMENTO “TEMPI D’IMPRESA” - E UNA QUOTA DEL PATRIMONIO DEL FONDO VA ALLA COOP EDITORIALE… -

Vittorio Malagutti per il "Fatto quotidiano"
Luigi AmiconeLUIGI AMICONE
Riciclaggio e opere di bene. Una frode fiscale in Lussemburgo e la beneficenza a favore di Tempi, il settimanale vicinissimo a Comunione e liberazione. Il finanziere Alessandro Jelmoni, proprio non ce l'ha fatta a restare in equilibrio tra questi due estremi. La sua veloce carriera di broker internazionale è andata a sbattere contro un'accusa di riciclaggio che gli è costata il carcere.
Jelmoni è sospettato di aver gestito su banche e conti off shore i proventi (oltre 200 milioni di euro) della colossale evasione fiscale della famiglia novarese Giacomini. La trama dei suoi affari, però, era molto più estesa. E, come emerge dalle indagini della procura di Milano, una pista porta fino alla cooperativa che gestisce il periodico ciellino Tempi.

Si parte dalla Rmj, una sigla che sta per Reginato Mercante Jelmoni. Sede a Milano, nella centralissima via Brera, il gruppo Rmj gestisce tra l'altro alcuni fondi d'investimento, tre in tutto. L'ultimo nato, a gennaio dell'anno scorso, si chiama Fondo "Tempi d'in-Presa". Un fondo speciale, recitano gli spot targati Rmj, perché fa beneficenza.
Come funziona? Semplice: una quota del patrimonio del fondo, per l'esattezza l'1,5 per cento, viene destinato a due attività no profit: la cooperativa editoriale Tempi e la Fondazione Emilia Vergani, che si occupa di formazione professionale.
Complimenti per il programma, se non fosse che Jelmoni, uno dei promotori della meritoria iniziativa, è finito nel calderone dell'inchiesta per riciclaggio che coinvolge, oltre ad alcuni membri della famiglia di industriali Giacomini, anche il gruppo bancario Intesa tramite la controllata lussemburghese Seb. Jelmoni, agli arresti domiciliari da metà agosto, era legato a doppio filo al gruppo Reginato Mercante.

ALESSANDRO JELMONIALESSANDRO JELMONI
E non solo perché la sua lussuosa abitazione si trova allo stesso indirizzo della società di gestione di fondi. Il finanziere ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere della holding Reginato Mercante solo l'11 giugno scorso, quando si trovava in carcere ormai da un mese. In consiglio, peraltro, rimane suo fratello Paolo.
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A fine agosto, su richiesta della Procura di Milano, è stato anche sequestrato il capitale sociale della Reginato Mercante, che era intestato al trust Moloce, con sede nel paradiso off shore dell'isola di Jersey e gestito via Lussemburgo. Per un'altra coincidenza che non sembra del tutto casuale, nel collegio sindacale della Rmj sgr, cioè la società di gestione del fondo, troviamo Guido Riccardi, uno dei commercialisti di fiducia della famiglia Giacomini.
LUIGI AMICONELUIGI AMICONE
Nel bilancio 2011, la Rmj sgr rivendica la propria "vocazione solidaristica che si traduce nella creazione e gestione di fondi che si caratterizzano per il loro contenuto devolutivo (sic) destinato a specifiche iniziative individuate su gruppi di persone legate da una forte identità socio culturale". La frase è piuttosto contorta. Ma par di capire che i soldi raccolti tra i risparmiatori servono anche a fare del bene. Questo almeno nelle intenzioni dichiarate dai promotori. Nello specifico, i contributi vanno almeno in parte a finanziare il giornale ciellino diretto da Luigi Amicone. In uno spot dei fondi Rmj rintracciabile in Internet, il settimanale Tempi viene definito "un'isola di cultura e informazione libera nel panorama italiano".
salvatore maugeriSALVATORE MAUGERILOGO FONDAZIONE MAUGERILOGO FONDAZIONE MAUGERI
Un'isola così libera che nelle settimane scorse ha ospitato anche numerosi interventi sul tema della carcerazione preventiva, delle condizioni dei detenuti e a favore dell'amnistia. Il più attivo su questo fronte, con una quarantina di articoli sotto forma di lettera, è Antonio Simone, ciellino, amico del governatore della Lombardia Roberto Formigoni.
Simone si trova carcere da aprile con l'accusa di aver gestito i fondi neri della clinica Maugeri. La cella accanto a quella dell'amico di Formigoni ospitava Jelmoni, firmatario, anche lui, di una lettera a favore dell'amnistia come rimedio per l'affollamento delle carceri. E Tempi, l'11 agosto, non ha mancato di dare spazio all'intervento del finanziere. Del resto, a quanto pare, lo conoscono bene.
 http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/tempi-duri-per-i-ciellini-il-nuvolone-del-riciclaggio-sul-settimanale-tempi-vicino-a-43525.htm




“TEMPI” DURI PER ‘’IL FATTO’’ - “COMUNIONE E LIBERAZIONE NON È COINVOLTO IN NESSUN MODO CON IL SETTIMANALE “TEMPI” CHE NON HA NESSUN TIPO DI LEGAME CON SOCIETÀ ESTERE - IL FONDO TEMPI D’IN-PRESA SI CONFIGURA COME UN INNOVATIVO SISTEMA DI FINANZIAMENTO AD OPERE SOCIALI CHE NON IMPLICA ALCUNA DONAZIONE DA PARTE DI TERZI” - E PARTE LA QUERELA…

Riceviamo e pubblichiamo:
LUIGI AMICONE jpegLUIGI AMICONE JPEG
In merito all'articolo apparso oggi sul Fatto quotidiano (Tempi & CL: riciclaggio in Lussemburgo), il direttore di Tempi Luigi Amicone ha inviato questa lettera al direttore Antonio Padellaro. Ne anticipiamo il contenuto di seguito.
ANTONIO PADELLAROANTONIO PADELLARO
Gentile direttore,
in merito all'articolo pubblicato sul Fatto quotidiano in data 6 settembre 2012 (Tempi & CL: riciclaggio in Lussemburgo), a firma di Vittorio Malagutti, vorrei precisare che il movimento di Comunione e Liberazione non è coinvolto in nessun modo con il settimanale Tempi. La Cooperativa editrice di Tempi non ha nessun tipo di legame con società estere. Per quanto riguarda il fondo Tempi d'In-Presa, approvato nel 2011 da Banca d'Italia, esso si configura come un innovativo sistema di finanziamento ad opere sociali che non implica alcuna donazione da parte di terzi, ma che trova nel valore percentuale offerto dal fondo le risorse da destinare al mondo no-profit.
Grazie a Rmj Sgr, società di gestione del risparmio, che viene remunerata esclusivamente da commissioni di risultato, dal patrimonio del fondo è prelevato un contributo di devoluzione pari all'1,50% su base annua, che viene pariteticamente erogato a favore di Tempi Società Cooperativa e Fondazione Emilia Vergani, due opere no profit che non hanno nessun ruolo e collegamento societario con Rmj.
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Alessandro Jelmoni è un importante finanziere che si è offerto di aiutarci in un'opera di beneficienza. Abbiamo accettato volentieri e per quello che ha fatto lo ringraziamo.

Abbiamo dato mandato ai nostri legali di predisporre querela nei confronti del Fatto Quotidiano.
Luigi Amicone, direttore settimanale Tempi

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