ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 12 ottobre 2012

LO SCIACALLAGGIO MEDIATICO DI RADIO MARIA, MEDJUGORJE E LA RISPOSTA DURISSIMA DEL VATICANO

Pontifex.RomaGentile Pontifex, visto che seguite da anni il dibattito su Medjugorje e siete fra i pochi che appoggiate e difendete le decisioni dei Vescovi di Mostar-Duvno, che hanno sempre condannato Gospa e 'veggenti' (leggansi atti su www.cbismo.com), secondo le direttive della Santa Sede, vi invio questi documenti che comprovano la diatriba mediatica fra i 'cattolici' millenaristi e filo pentecostali di Medjugorje e la Santa Sede. I documenti trattano la vicenda che accadde fra Radio Maria, emittente gestita da don Fanzaga Livio e che vive (la radio) con le offerte copiose dei medjugorjani, mia madre per prima, ed il Vaticano, nella persona di sua Eminenza Cardinal Tarcisio Bertone. Il fatto passò quasi del tutto in sordina e solo alcuni giornali se ne oc
cuparono, quindi penso che una rinfrescatina non farebbe male. Parte 1: L’Arcivescovado interviene con un comunicato: eccessi di fanatismo che assicurano la possibilità di assistere a una visione ...
... (dal Corriere della Sera del 24.02.2005)
Radio Maria, rivolta contro il cardinale
Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova, frena in tv sulle apparizioni di Medjugorje e Civitavecchia. Protestano preti e fedeli
GENOVA — Uno che da ragazzino era diffidato dai carabinieri perché collezionava pistole Mauser, mozzava le canne ai fucili 91 e sparava con gli Stein nelle cave di pietra del Canavese. Uno che da giovane, per sfamare la famiglia, sfidava i tedeschi e rubava zucchero e gallette dai camion militari. Uno che ha affrontato i segreti di Fatima e di Alì Agca, la setta di Moon e l’eresia di Milingo. Uno che la domenica va a Marassi e, sordo ai fischi da curva, fa le cronache di Genoa e Samp per una tivù locale. A uno così, che si chiama Sua Eminenza Tarcisio Bertone arcivescovo di Genova e ha guidato il Sant’Uffizio e porta il nome d’un protomartire cristiano e difende la fede con la porpora sanguigna dei cardinali e «figurarsi se si spaventa per qualche critica» (commento raccolto in Curia), anche a uno così, qualche volta, capita che girino i santissimi.
Sì, Sua Eminenza è furibondo. E risponde al fuoco. Perché a tirarlo per la veste fino a costringerlo a un comunicato ufficiale, quasi una diffida, non sono stati gli eretici o i tifosi. Sono stati proprio i fratelli di fede, gli ultrà della Madonna che qualche sera fa l’hanno sentito parlare da Bruno Vespa, a «Porta a porta», non hanno gradito il suo scetticismo sulle apparizioni di Civitavecchia e di Medjugorje e hanno sparato alzo zero, via mail o dai microfoni di Dio: «Reazioni scomposte e offensive — ha censurato lunedì il cardinale — di fedeli e sacerdoti che si definiscono "medjugorjani" », attacchi inaccettabili «anche da Radio Maria, non certo compatibili con i fautori di un’autentica devozione mariana».
Della polemica forse non si sarebbe accorto quasi nessuno, se Bertone non avesse deciso di renderla pubblica. «E’ stato un sacerdote a segnalarci per primo quello che accadeva venerdì sera su Radio Maria» spiegano in Arcivescovado. Ore 21, novanta minuti in diretta con gli ascoltatori, a condurre negli studi di Erba il direttore della seguitissima emittente mariana, padre Livio Fanzaga. «Sconcerto», è la parola più frequente di chi interviene: com’è possibile che un arcivescovo vada su Raiuno a dire che per la Chiesa, al momento, non c’è stato nessun evento soprannaturale né a Civitavecchia, né a Medjugorje? In realtà, Bertone sa quel che dice: braccio destro di Ratzinger, accademico di diritto canonico ed ecclesiastico, inviato del Papa a Fatima per i funerali di suor Lucia, ha seguito tutta l’istruttoria sulle apparizioni in Erzegovina e conosce la storia della Madonnina che lacrima sangue nel Lazio. Non nega il diritto a pregare la Vergine in quei luoghi, ci mancherebbe, ma «deplora gli eccessi di fanatismo, come i manifestini distribuiti in diverse chiese, nei quali si assicura anche la possibilità di assistere a un’apparizione della Madonna, il 18 marzo, a ora stabilita».
Apriti cielo. I devotissimi dei miracoli si scatenano in radio e in una quindicina di mail alla Curia di Genova: «Non condivido minimamente quanto si è detto sul fatto che le apparizioni siano programmate come uno show» (Aldo); «Bertone ha detto che non ha mai incontrato di persona i veggenti, almeno su questo non risulta informato » (Efisio); «il cardinal Bertone non è stato per niente chiaro»; «ne sapeva più il giornalista Socci di lui»; «i luoghi dove affrontare certi argomenti non sono certi salotti televisivi, non mi pare che quello di Vespa sia la Cattedra di Pietro» ()... Da Civitavecchia ci si mette anche un altro vescovo, Girolamo Grillo: «Se Bertone avesse letto il mio dossier—commenta velenoso —, avrebbe appreso che non ho mai parlato di evento soprannaturale, bensì di evento inspiegabile, per cui ritengo che l’arcivescovo di Genova abbia scoperto soltanto l’acqua calda».
Nella Genova fidelis, anche fra i preti ribelli poco amati in Curia, si sta con l’arcivescovo. «Già i Dogi dedicavano i loro atti alla Madonna — dice don Andrea Gallo, l’amico diDe André e dei poveri —, qui s’è incoronata la Vergine "Regina della città".Ma la tradizione è più sobria: alla Madonna della Guardia, dove ci fu un’apparizione, i genovesi vanno di nascosto, magari di notte. Io poi, s’immagini, non vado nemmeno a Lourdes. Ha ragione il cardinale a prendersela con Radio Maria: fa propaganda martellante, una crociata. Ma che cosa aspettano a richiamarla? Se io raccomando ai ragazzi il preservativo, mi convocano subito in tribunale ecclesiastico. Se loro usano la Madonna per chiedere soldi, nessuno fa nulla. Quella radio è una patata bollente. E non è la voce di Maria, perché approfitta d’un certo fanatismo, un po’ come i maghetti in tv che sfruttano il dolore della gente». Meno severo don Gianni Baget Bozzo, che di Radio Maria è collaboratore: «La Chiesa non è obbligata ad accettare un fatto miracoloso e, su Medjugorje, Bertone dice le cose legittime che dice anche il vescovo di Mostar. E’ eccessivo che l’attacchino così. Però, hanno anche qualche ragione... ». Chi? «Quelli che vanno a Medjugorje o a Civitavecchia. Magari non è vero nulla. Ma perché avvilire gente, in fondo, che vuole solo pregare la Madonna?».
Francesco Battistini
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Parte 2: Genova - 25/02/2005
Rovente polemica tra il Cardinal Bertone e “Radio Maria” A cura di Federico Bona
Monsignor Tarcisio Bertone, l’Arcivescovo di Genova, Canavesano di Romano, è balzato agli onori delle cronache per una rovente polemica con l’emittente radiofonica “Radio Maria”, molto ascoltata, ma vista con un fondo di scetticismo anche da gran parte del mondo cattolico.
La presunta pietra dello scandalo sono le dichiarazioni rilasciate dal Cardinale nel corso del suo intervento alla trasmissione televisiva di RaiUno “Porta a Porta”, condotta da Bruno Vespa. In quell’occasione Monsignor Bertone ebbe a esprimere il suo scetticismo in merito alle apparizioni di Medjugorje e di Civitavecchia.
Apriti cielo! Gli ascoltatori di Radio Maria sono letteralmente insorti, tempestando la redazione di e-mail e telefonate di protesta. Un vero linciaggio morale che Monsignor Bertone non ha potuto accettare e al quale ha replicato con un duro comunicato ufficiale. «Sono state – si legge nel documento - reazioni scomposte e offensive di fedeli e sacerdoti che si definiscono "medjugorjani" e anche da parte della stessa Radio Maria, attacchi non certo compatibili con i fautori di un’autentica devozione mariana». Tarcisio Bertone ha poi spiegato di non voler negare a nessuno il diritto di pregare la Madonna dove meglio crede, ma di condannare, senza appello, tutti gli eccessi di fanatismo, anche quelli legati al nome della Madre di Gesù.
Nella sua difesa il porporato ha dimostrato il carattere e il “polso” che lo contraddistinguono fin da quand’era ragazzo e che lo hanno portato a ricoprire incarichi di primissimo piano nel mondo della Chiesa: è stato per anni il “braccio destro” del Cardinale Ratzinger, a seguire per conto del Vaticano delicate faccende come il “caso Milingo”, i segreti di Fatima e la questione Alì Agca. Inoltre, anni addietro, proprio Monsignor Bertone ha seguito in prima persona l’istruttoria sulle apparizioni di Medjugorje e, in tema di devozione mariana, è stato inviato del Papa a Fatima per i funerali di suor Lucia.
A fronte delle polemiche di Radio Maria, il clero genovese si è schierato al fianco del suo Arcivescovo, senza mezze misure: «Ha ragione il Cardinale a prendersela con Radio Maria – è il commento di don Andrea Gallo, il “prete dei poveri” noto per la sua amicizia con Fabrizio De André—: fa propaganda martellante, una crociata. Ma che cosa aspettano a richiamarla? Se io raccomando ai ragazzi il preservativo, mi convocano subito in tribunale ecclesiastico. Se loro usano la Madonna per chiedere soldi, nessuno fa nulla. Quella radio è una patata bollente. E non è la voce di Maria, perché approfitta d’un certo fanatismo, un po’ come i maghetti in tv che sfruttano il dolore della gente».
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Ovviamente tutti noi sappiamo che mons. Bertone aveva perfettamente ragione, visto che, dal 1981 fino al 2012, la Chiesa cattolica ha sempre definito i fenomeni di Medjugorje come delle puerili invenzioni. Leggi www.cbismo.com (sito ufficiale della Chiesa cattolica di Mostar-Duvno).
Lettera inviata da Federico Roberti

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