ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 25 ottobre 2012

Nuova evangelizzazione dallo Spazio


Arrivano gli UFO a Gerusalemme

 Ecco uno schizzo della Domus Jerusalem, la prossima mastodontica "opera" di Kiko (Francisco José Gòmez de Argüello y Wirtz), da realizzare a Mamre, in Israele, presso Gerusalemme (di cui nonostante la colossale segretezza ci era trapelata qualche notizia due anni fa). La prima cosa che salta all'occhio è il "disco volante" sulla destra (ossia l'aula liturgica circolare) identico a quello del Centro Neocatecumenale di Porto San Giorgio in Italia.

I Jetsons volano tra le Domus Kikiane
L'architettura futuristica, sebbene scimmiottante qua e là stili ebraici, richiama i cartoni animati dei Jetsons ("I pronipoti") e quella "sindrome del mattone" di tutti gli uomini di una certa età convinti di dover assolutamente lasciare ai posteri un monumento a sé stessi.Ma non è solo questione di pessimo gusto. La chiesa-UFO è una vera e propria "piramide di cerchi concentrici", che per i cabalisti indica le ruote della Merkavah (cfr. Ez 1,21), e che simboleggia un'iniziazione "per gradi". Avrà forse qualcosa a che fare con i simboli massonici reperibili negli orrendi dipinti del fondatore dei neocatecumenali?

Ecco l'UFO di Porto San Giorgio
Il sottotitolo "The New Challenge", "la nuova sfida", sembra essere direttamente riferito ai portafogli dei neocatecumenali (le raccolte di denaro sono già iniziate). Chissà, magari come già avvenne per la Domus Galilaeae, anche stavolta vedremo Kiko comandare urgentemente dalla sera alla mattina che ogni comunità versi subito l'equivalente di una decina di stipendi a costo di fare una fideiussione, perché i lavori in corso per la nueva Domus kikiana non si possono mica fermare.

Alcuni fratelli ci confermano che il terreno è stato acquistato (per uno spropositato fiume di milioni) da una non meglio precisata "chiesa siriaca". Corre voce che la proprietà verrebbe intestata al Patriarca Latino di Gerusalemme che, benché ben disposto verso i neocatecumenali, si vede costruire davanti al naso un'altra Domus a immagine e somiglianza degli "iniziatori" del Cammino; per fare un paragone, provate a immaginare un cattolico un po' troppo appassionato di ippica che costruisce una chiesa a forma di cavallo proprio di fronte alla Basilica di San Pietro in Vaticano...

Chissà quanti neocatecumenali penseranno ironicamente che...
Ma la notizia suscita piuttosto un altro tipo di domande: il Cammino non era soltanto un "itinerario" per i "tempi odierni"? Non era un «insieme di beni spirituali» così come stabilito dall'articolo 3 dello Statuto? Cosa c'entra la fondazione Famiglia di Nazareth con l'articolo 4 dello Statuto? Come mai bisogna pagare profumatamente per realizzare ogni ideuzza del fondatore? Come mai bisogna pagare la "decima" quando lo Statuto non la prevede affatto?

Vedete, uno comincia il Cammino Neocatecumenale nella speranza di aumentare la propria fede, e si ritrova invece davanti a continue richieste di soldi, occasioni di sfruttamento, pratiche divinatorie, insegnamenti ambigui e distorti, spiritualità inquietanteliturgie stravaganti, infinite mistificazioni e disubbidienze ai Pontefici, l'«oliatura» degli ecclesiastici e la vera e propria guerra a quelli che non danno appoggio, e poi l'«orgoglio e l'arroganza» dei leader, il «culto della personalità» dei fondatori, financo il "santino di san Kiko"...

(ringrazio Markus, Lino e fratelli vari per le segnalazioni e gli spunti) 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.