ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 30 gennaio 2013

In arte Joseph Ratzinger


Queste poche parole d’introduzione non sono state scritte per uno spirito di contestazione
nei confronti della Santa Chiesa, per la quale nutro rispetto e amore nel mio cuore, per
tutto quello che ha fatto la vera Roma cattolica, per la sua grandezza e
nobiltà di “Mater et Magistra” di tutte le Chiese del mondo.
Per questo, non si può pensare che io stia rompendo con il passato,
con la Tradizione.
Non voglio risalire fino al rinascimento, alla Rivoluzione francese,al Liberalismo sempre condannato dai Papi, specie Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII, San Pio X.
Mi fermerò a quello che scrisse Giovanni XXIII al suo Vescovo di
Bergamo: «È il Papa che sarà eletto, bergamasco o no, che dovrà cambiare molto nella Chiesa. Potrà esserci una nuova Pentecoste, che verrà denominata “Aggiornamento”, per farne una “Chiesa Universale”, aperta a tutti i movimenti, a tutte le teologie».

La Chiesa, perciò, non doveva più essere una società divina, visibile, gerarchica, fondata da Nostro Signore per la salvezza delle anime, ma doveva essere invece “comunione” con tutte le religioni, anche non cristiane e non credenti. Quindi, non più Grazia, non più Gesù Cristo con la Croce, ma tutto “satellizzato”. La Santa Messa non doveva più essere il “Sacrificio della Croce”, ma partecipazione alla “comunità della cena”,un’assemblea con il sacerdote, non più rivolto verso la Croce ma verso i fedeli.
I Sacramenti sono stati modificati a “comunione” umana. Il Battesimo è diventato solo un’introduzione nella comunità religiosa, e non più distruzione del peccato originale. La Comunione è un’assemblea che spezza il pane comune. La Penitenza diventa assoluzione collettiva. Anche l’Estrema Unzione è diventata collettiva, nonostante che S. Tommaso abbia scritto: «Si quis infirmatur... se qualcuno malato venga dal sacerdote e gli amministri...».
Anche le orazioni liturgiche sono state modificate: non più eretici, non più nemici, non più
peccato originale, non più lotte spirituali.
Si è cambiata religione, questo ormai è certo. La religione, oggi, impone che non ci sia una sola verità, una sola religione, quella della Chiesa cattolica perché fondata da Dio stesso. Quindi, non si deve più credere che Gesù Cristo sia Dio, per cui non ha fondato la Chiesa cattolica,
non si deve più proclamare: «Credo in unum Deum. Credo in unum Dominum Jesus Christum. Credo in unum baptisma». Quindi, Gesù Cristo non deve più regnare nella società, ma si deve dare libertà ad ogni religione per questo, si deve sostituire il “Decalogo” con la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo”.
Esiste, nella Chiesa, oggi, un orientamento nuovo, radicale, non più cattolico, che porta al protestantesimo, fuori della Chiesa, fuori del fonte battesimale, dove il Sacerdote
diceva ai padrini e madrine: «Quid petis ab Ecclesia Dei?». E la Chiesa rispondeva: «Fides: la Fede». E il Sacerdote continuava a chiedere: «E che cosa procura la Fede?».
I Padrini rispondevano: «La vita eterna»!
Questo era ciò che la Chiesa voleva per entrare nella vita eterna!..
Invece, oggi, la realtà è che la dottrina della Chiesa è stata cambiata!
Il cardinal Ratzinger, dopo una lunga serie di conferenze,a Toronto, ebbe a dire:
«A prima vista, effettivamente, sembra che tra gli insegnamenti di Pio IX e il Decreto conciliare sulla “Libertà religiosa” esista un “contrasto insuperabile”».
Il “contrasto insuperabile”, infatti, non esiste solo con la “Dignitatis Humanae”, ma anche con tutto il Magistero di tutti i Pontefici Romani: ad es.: Benedetto VIII (Una Sanctam); Martino V (condanna dgli errori di Hus e Wicleff); Leone XIII (Immortale Dei e Libertas praestantissimum); Pio X (Pascendi, Notre Charge Apostolique); Pio XI (Quas primas); Pio XII (Ci riesce) ...
Non ci sono dubbi, anche il card. Ratzinger è d’accordo coi progressisti: la Chiesa cattolica, con la “Dignitatis Humanae” ha cambiato dottrina, e il Cardinale arriva persino a dire:
«Chi non sa o non vuol vedere lo sviluppo non può comprendere il cattolicesimo».

del sac. dott. Luigi Villa “Chiesa viva” *** Febbraio 2012  
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