ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 24 febbraio 2013

Chi rompe, paga?


NON ROMPETEMI I MAHONY! - IL CARDINALE PIU’ DISCUSSO DEL CONCLAVE RESPINGE LE ACCUSE E CINGUETTA: “STO PARTENDO PER ROMA” – MA IERI HA RILASCIATO UNA LUNGA DEPOSIZIONE SULLO SCANDALO DEI PRETI PEDOFILI NELLA DIOCESI DI LOS ANGELES, E POTREBBE ESSERE INTERROGATO NUOVAMENTE AL SUO RITORNO DA ROMA - TORCHIATO PER QUATTRO ORE DAI LEGALI DI ALCUNE DELLE VITTIME, NON MOLLA…


Verso il Conclave: bufera su Keith O'Brien

1. ABUSI,CARD. MAHONY DI NUOVO SENTITO
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Roger Mahony imagesROGER MAHONY IMAGESPedofilia Chiesa - BambinoPEDOFILIA CHIESA - BAMBINO
Il cardinal Roger Mahony, che ieri ha rilasciato una lunga deposizione sullo scandalo dei preti pedofili nella diocesi di Los Angeles, potrebbe essere interrogato nuovamente al suo ritorno da Roma. Mahony, infatti, parteciperà al Conclave per l'elezione del nuovo Pontefice. Secondo il legale di una delle vittime, l'ex arcivescovo di Los Angeles accusato di aver coperto gli abusi, non ha chiarito tutte le circostanze.

2. IL CARDINALE PIU' DISCUSSO DEL CONCLAVE RESPINGE LE ACCUSE
Giacomo Galeazzi per La Stampa
Il cardinale è stato sentito per la prima volta sugli abusi del clero sui minorenni. Si è difeso senza scomporsi, ma senza concedere margini di dubbio. Il porporato più discusso d'America ha ribadito che lui no, non ci sta a fare da «capro espiatorio». E ribatte di aver subito un'umiliazione enorme quando, in seguito al corposo dossier che ha svelato al mondo lo scandalo dei preti pedofili che ha travolto la diocesi di Los Angeles, è stato allontanato dal suo incarico. Sostituito dall'attuale arcivescovo José Gomez, che si rese protagonista di una durissima reprimenda nei suoi confronti, definendo le vicende emerse dai documenti «brutali e dolorose».
CARDINALE ROGER MAHONYCARDINALE ROGER MAHONY
Dunque il cardinale Roger Mahony resiste e annuncia su Twitter: «Sto partendo per Roma». Ma prima di volare in conclave l'arcivescovo emerito di Los Angeles ha fornito una deposizione giurata. Faccia a faccia con i legali delle vittime dei preti pedofili, poche ore prima di imbarcarsi sull'aereo che lo porterà in Italia.
Poche ore, ma estremamente difficili. Le più travagliate per il porporato che è stato per la prima volta ascoltato su quelle vicende che hanno scatenato una bufera planetaria. L'accusa è di aver coperto almeno 129 casi di abusi su minori compiuti nella sua diocesi negli anni '80, nascondendo i responsabili alle autorità e aiutando i sacerdoti coinvolti.
CARDINALE ROGER MAHONYCARDINALE ROGER MAHONY
Spesso incoraggiandoli a rimanere fuori dai confini della California o degli Stati Uniti per sfuggire ad azioni penali nei loro confronti. Mahony, davanti a un giudice e sotto giuramento, è stato chiamato a difendersi dalle domande «senza limiti di temi» degli avvocati di alcune delle vittime degli abusi, rispondendo su almeno una ventina di casi nel corso di una deposizione della durata di circa quattro ore. Il cardinale nell'occhio del ciclone appare comunque tranquillo, nonostante tutto.
Sempre su Twitter Mahony promette «cinguettii» anche da Roma ma, spiega, «chiaramente non durante il conclave». Intanto, davanti alla parrocchia di Los Angeles dove risiede, proseguono le proteste, con gli attivisti di Catholic United che intendono consegnargli ben novemila firme di fedeli che hanno aderito all'appello perché non parta per il Vaticano.
PEDOFILIAPEDOFILIAPEDOFILIA BY VINCINOPEDOFILIA BY VINCINO
E «un senso di rabbia, di tradimento e di confusione», scrive il New York Times, pervade anche molti dei vecchi fedelissimi sostenitori di Mahony che si sono ritrovati al Religious Education Congress, il più grande raduno annuale della Chiesa Cattolica americana che si svolge in California. Congresso di cui Mahony è sempre stata una star, mentre quest'anno il workshop a cui doveva partecipare è stato cancellato.
«Poche, brevi ore prima della mia partenza per Roma». Parole che confermano che al conclave per l'elezione del Papa ci sarà. Con buona pace delle proteste di chi gli ha chiesto a gran voce di «restare a casa», di fare un passo indietro dopo il coinvolgimento in alcuni dei casi di pedofilia che hanno sconvolto la Chiesa cattolica Usa. Roma non può attendere.

Keith O'Brien
KEITH O'BRIEN

Lombardi: Benedetto XVI è informato delle accuse rivolte al cardinale scozzese che nega ogni addebito


Bufera su Keith O'Brien, arcivescovo di St. Andrews ed Edimburgo, a pochi giorni dall'apertura delle congregazioni generali. In teoria Joseph Ratzinger potrebbe anche togliergli il cardinalato e quindi escluderlo dal conclave che eleggerà il suo successore. Benedetto XVI è informato delle accuse rivolte al cardinale britannico Keith O'Brien, afferma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Appere comunque altamente improbabile che possa essere presa nei confronti del porporato una decisione in tempi sufficientemente rapidi da impedirgli di entrare nella Cappella Sistina per l'elezione pontificia.Secondo la stampa inglese e scozzese il conclavista O'Brien è accusato di «comportamenti inappropriati».  Gli accusatori sono tre sacerdoti e un ex religioso. Le loro accuse pubblicate anche dal «Guardian». Intanto il cardinale accusato di «comportamento inappropriato» nei confronti di alcuni sacerdoti non ha celebrato questa mattina, come invece era previsto, la messa nella cattedrale di St. Mary a Edimburgo.
  
Il più alto porporato britannico è tra coloro che hanno diritto di voto nell'elezione del prossimo papa, e aveva annunciato l'intenzione di partire per Roma martedì per partecipare al conclave. I tre sacerdoti e un ex sacerdote che lo accusano - per episodi che risalgono agli anni '80 - hanno chiesto le dimissioni del cardinale 75enne, stando a quanto si legge sul domenicale Observer.Oggi al suo posto ha celebrato la funzione religiosa della domenica il vescovo Stephen Robson, che prima della messa ha letto un comunicato per spiegare l'assenza del cardinale: «Un certo numero di accuse di comportamenti illegali sono state fatte contro il cardinale - ha detto - Il cardinale ha richiesto il sostegno legale e sarebbe inappropriato commentare in questo momento». L'alto prelato ha aggiunto che «non possiamo non essere addolorati per gli avvenimenti delle ultime 24 ore». 

Intanto la vicenda-abusi infiamma la vigilia del conclave anche negli Stati Uniti.Il cardinale Roger Mahony ha risposto, sotto giuramento, per oltre tre ore e mezza alle domande sulla sua gestione della vicenda degli abusi sessuali di sacerdoti statunitensi ai danni di minori. «È rimasto calmo e in pieno controllo della situazione», ha detto, riporta oggi il Los Angeles Times, Anthony De Marco, avvocato che rappresenta un uomo che ha fatto causa all'arcidiocesi di Los Angeles per gli abusi che afferma di aver subito da un prete messicano, Nicholas Aguilar Rivera, che visitò la sua parrocchia nel 1987.Il cardinale Mahony ha testimoniato diverse volte in passato, ma l'interrogatorio condotto ieri è stato il primo avvenuto dopo che l'arcidiocesi di Los Angeles ha pubblicato il 31 gennaio migliaia di files personali relativi a 122 sacerdoti accusati di molestie sessuali.
  
Documenti, scrive il giornale californiano, che mostrerebbero che il cardinale avrebbe coperto i responsabili degli abusi. L'avvocato De Marco non ha voluto fornire dettagli sulle risposte fornite dal prelato, ricordando che esiste un ordine del giudice per tutelarne la riservatezza, ma ha aggiunto di non aver potuto fare tutte le domande che voleva e che chiederà ai giudici di poter interrogare ancora il cardinale. C'era molta attesa per la deposizione di ieri anche perché negli Stati Uniti è in corso una campagna stampa ed una raccolta di firme tra i cattolici americani con l'obiettivo di impedire a Mahony, accusato di non aver denunciato gli abusi, di partecipare al Conclave. Prima di iniziare la deposizione, Mahony con un Twitter aveva annunciato che sarebbe partito poche ore dopo per Roma per partecipare al conclave.Dannnels in Belgio, Brady in Irlanda, Mahony e (in misura minore Dolan) negli stati Uniti e ora, con accuse gravissime, O'Brien in Scozia. Lo scandalo-abusi incombe come una mannaia sull'elezione del successore di Benedetto XVI.
GIACOMO GALEAZZIROMA


Regno Unito, accuse di abusi per un cardinale scozzese

Keith O'Brien
KEITH O'BRIEN

Keith O’Brien, 33 anni fa, avrebbe assunto “comportamenti inappropriati” nei confronti di tre sacerdoti e di un ex prete

REDAZIONEROMA

 A pochi giorni dall'inizio del conclave nuove accuse e un nuovo potenziale scandalo, questa volta proveniente dalla chiesa cattolica in Gran Bretagna, rischia di scuotere ulteriormente il Vaticano in uno dei momenti più delicati della sua storia recente. Il cardinale scozzese Keith O'Brien, il più alto porporato britannico e tra quelli che hanno diritto di voto nell'elezione del prossimo papa, è accusato di «comportamento inappropriato» nei confronti di tre sacerdoti e un ex sacerdote.
  
Le accuse, provenienti dai diretti interessati, sono state fatte pervenire al nunzio apostolico in Gran Bretagna, mons. Antonio Mennini, stando a quanto riferisce il Guardian in un lungo articolo pubblicato sul suo sito online e, in prima pagina del suo domenicale, The Observer. Si riferiscono ad episodi che risalgono a fino 33 anni fa. In un caso al 1980. All'epoca, la persona che oggi punta il dito contro il comportamento di O'Brien, aveva 18 anni ed era un seminarista al St.Andrew's College (a Drygrange, in Scozia) dove l'attuale cardinale era il suo `direttore spirituale´.  A quanto si apprende, ha parlato di un «approccio inappropriato» dopo le preghiere della sera.
  
L'allora seminarista sarebbe stato in quel momento troppo spaventato per riportare l'accaduto, ma da allora la sua personalità sarebbe cambiata, e anche i suoi insegnanti avrebbero notato che appariva spesso depresso. L'allora seminarista è stato poi ordinato sacerdote, ma, si legge, avrebbe riferito al nunzio che avrebbe abbandonato il sacerdozio nel momento in cui O'Brien fu nominato cardinale (da Giovanni Paolo II nel 2005). Si è poi sposato. «Sapevo che avrebbe sempre esercitato un certo potere su di me. Si pensava che io avessi lasciato il sacerdozio per sposarmi. Non fu così. Lo feci per preservare la mia integrità».  

Quello che viene indicato dal giornale come `prete B´ riferisce di un episodio, sempre negli anni '80, e parla di un «comportamento", da parte del cardinale nei suoi confronti, «non cercato» - precisa - e avvenuto a tarda serata, dopo una «sessione di bevute». `Prete C´ accusa O'Brien di aver usato il momento della preghiera serale come una scusa per «contatti inappropriati», riferisce ancora il Guardian.  A quanto emerge, inoltre, il cardinale avrebbe mantenuto i contatti con `Prete C´ per un certo periodo e - questo dettaglio sarebbe stato fatto pervenire all'ufficio del Nunzio - almeno in un'altra occasione O'Brien, descritto da `prete C´ come «molto carismatico», avrebbe fatto in modo di trovarsi in una situazione definita come intima. «Bisogna comprendere qual è il rapporto tra un vescovo e un prete. Gli si deve obbedienza - spiega l'ex sacerdote - è più di un capo, di un amministratore delegato di un'azienda. Esercita su di te un potere immenso». 

Le accuse sarebbero state riportate prima dell'annuncio delle dimissioni da parte di Benedetto XVI. O'Brien ha suscitato clamore nell'intervista che ha rilasciato ieri al servizio scozzese della Bbc in cui il cardinale affermava che a suo avviso i preti dovrebbero potersi sposare, se lo volessero. Un'apertura inedita e sorprendente anche perché il porporato è considerato un ferreo tradizionalista. Uno strenuo conservatore soprattutto in materia di omosessualità, che aveva condannato come immorale, e contro i matrimoni gay che aveva definito «dannosi per il benessere fisico, mentale e spirituale».

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