Segnalazione di un nostro affezionato lettore
GESUITI E MASSONERIA: INTELLIGENZE A CONFRONTO (pubblicato su “Studi di Ordinamenti Iniziatici” del RITO SIMBOLICO ITALIANO) CHE SEMBRANO DAVVERO SIMILI, O FORSE PIU’…
PREMESSA
Negli ultimi 20-25 anni diversi Gesuiti si sono interessati in senso positivo alla Massoneria, hanno partecipato a dibattiti pubblici, a convegni organizzati dal Grande Oriente d’Italia, hanno scritto articoli e libri sul pensiero filosofico e sulla storia della Massoneria: in altre parole, sono stati gli unici ecclesiastici che, nonostante gli anatemi e le varie scomuniche della Chiesa di Roma nei confronti dell’Istituzione massonica, hanno cercato di capirne, finendo molto spesso per condividerla, l’impostazione filosofica.

Scrive il Gesuita Prof. Dr. Josè Antonio Ferrer Benimeli, ordinario di Storia Contemporanea nell’Università spagnola di Saragozza:
La Massoneria del secolo dei Lumilasciando da parte le deviazioni e gli errori propri di qualunque organizzazione raggiunta grande diffusione- appare come una riunione, al di sopra delle divisioni politiche e religiose del momento, di uomini che credono in Dio, rispettano la morale naturale e desiderano conoscersi, aiutarsi e lavorare insieme, malgrado le differenze di rango sociale, la diversità di fede religiosa e della loro appartenenza a confessioni o partiti più o meno contrapposti. Senza dubbio, la Chiesa romana, seguendo l’esempio di tanti governi europei, perseguitò questa associazione in accordo con la legislazione dell’epoca, aggiungendo alle pene civili quelle ecclesiastiche per una condotta che a quel tempo costituiva sospetto di eresia e che, invece, ai nostri giorni la Chiesa stessa chiama ecumenismo. Dovettero trascorrere ben due secoli perché la Chiesa superasse…
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