ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 10 ottobre 2013

ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE




La foto è stata pubblicata sul sito Una Fides, con questa indicazione
Statua della “ dea Minerva” portata in processione e intronizzata da due vescovi in Basilica per onorare la Magistratura nel terzo giorno della novena in preparazione della festa della Madonna di Aparecida.

Abbiamo appena trascorso la giornata del 7 ottobre, dedicata alla Madonna del Rosario, e ci stiamo appressando ad un’altra data mariana, il 13 ottobre, anniversario dell'ultima apparizioni a Fatima. Un 13 ottobre particolare, quest’anno: da tempo si sa che il Santo Padre consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria, in quel giorno.
 
Nel cuore di due date così mariane, così cattoliche, due notizie, oggi, aprendo internet, hanno raggelato la mia anima.
Per prima cosa trovo una foto su di un sito cattolico. Una strana statua bianca raffigurante una figura femminile viene trasportata dentro una chiesa. Che è mai questo? Ed ecco il titolo che raggela: due vescovi, ad Aperecida, il più famoso Santuario mariano del Sud America, hanno intronizzato la statua della dea Minerva, in occasione di una festa della Magistratura.
Non credo ai miei occhi… eppure la cosa  è avvenuta, non ci sono dubbi,… sì, è avvenuta!
Nella pressoché indifferenza degli organi di informazione, è avvenuto un atto chiaro ed inequivocabile di apostasia.

Seconda notizia in cui incappo poco dopo: la Diocesi di Friburgo ha deciso di ammettere ai sacramenti i divorziati risposati. C’è un comunicato ufficiale della curia ai suoi sacerdoti: d’ora in avanti via libera ai sacramenti per chi vive in stato di concubinaggio.

Le notizie sono assai differenti, eppure un legame profondo c’è, e non è un caso, forse, che si siano presentare insieme.
Lo sappiamo bene, l’indissolubilità del matrimonio, nella Chiesa Cattolica ha un significato ben preciso: è il segno del legame eterno e indissolubile di Cristo con la sua Chiesa (Cf. Ef 5).
E già nell’Antico Testamento l’alleanza di Dio col suo popolo era significata dall’unione nuziale, e l’infedeltà del popolo, il suo peccato di idolatria era sempre paragonato a quello della sposa infedele.

Non voglio fare un discorso pastorale, a riguardo dei divorziati risposati, nemmeno teologico. La mia è una lettura mistica:  Il matrimonio, pensiamoci bene, è indissolubile solo nella Chiesa Cattolica. Non è indissolubile nelle altre religioni, non è indissolubile nel protestantesimo, e nemmeno nella chiesa ortodossa. Oggi ho capito perché: perché solo la Chiesa Cattolica è la Sposa. Solo in essa il matrimonio, segno dell’unione di Cristo con la Sposa, non può che essere indissolubile.

Ebbene, oggi, 8 ottobre 2013, qualcosa si è rotto, uno scenario inquietante si profila all’orizzonte.

Non riesco a capire o a formulare altro, vorrei offrire solo degli spunti per la riflessione e l’approfondimento personale di ciascuno.
Non lo so cosa accadrà, non lo so che ci riserva il futuro.
Per il momento mi chiedo soltanto cosa significhi, in questa situazione, che la Chiesa consacri il mondo al Cuore Immacolato di Maria.

di Luce Zares

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