ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 27 ottobre 2013

Papalatria

Perplessità e disagi da Papalatria dilagante... idee, pensieri e opioni, diverse dal pensiero dominante. Don Chisciotte è sempre più d'accordo con G&P e sempre meno con...
Questo Papa non ci piace. Di Gnocchi e Palmaro  da Il Foglio 9/10/2013.Questo articolo ha aperto in questi giorni un dibattito, che ha trovato spazio non solo tra gli appassionati o addetti ai lavori, ma anche nella stampa nazionale. Due giornalisti che io stimo e apprezzo moltissimo, hanno pubblicato sul foglio un pezzo molto forte. Lungo articolato circostanziato con anche alcune spiegazioni molto dotte, non per tutti (sineddoche e metonimie), ma che in sostanza dicono questo: alcuni gesti e parole di Bergoglio in questi sei mesi hanno portato delle conseguenze.
"Visto il consenso praticamente unanime nel popolo cattolico e l’innamoramento del mondo, contro il quale però il Vangelo dovrebbe mettere in sospetto, verrebbe da dire che sei mesi di papa Francesco hanno cambiato un’epoca."leggi tutto il bellissimo articolo.
L'argomento è molto delicato e pieno di insidie e possibili strumentalizzazioni. Io credo sia doveroso e utile farlo. Nel modo giusto, con rispetto per la persona e per il compito che è chiamato a svolgere; questo non vuole dire che non si possano esprimere opinioni e scriverle. Rinnovo ai due autori la mia stima. I contenuto dell'articolo sono condivisibili totalmente, SE SIA STATO GIUSTO, e le conseguenze che ne deriveranno ora... non lo possiamo sapere. Sono interrogativi che in questi giorni sto approfondendo. Riflessione e preghiera, sono d'aiuto. Intanto ci facciamo aiutare dal Sacerdote, nostro caro amico Grillo parlante.
 Ecco cosa ci ha scritto.

Grillo su articolo Gnocchi Palmaro "Questo Papa non ci piace"


Caro don Chisciotte,
mi chiedi un parere sullo scritto di Gnocchi  e Palmaro che padre Livio di Radio Maria ha giudicato solo negativamente.
Ti rispondo con le parole  di un  monaco con cui tutti gli studenti di teologia si sono incontrati. Si tratta di S, Vincenzo di Lerins, un isola francese   ( anno 450 circa, dunque uno scrittore antico)
LEGGI QUI QUESTO SPLENDIDO SCRITTO                       
Egli si domanda se il dogma possa mutare od evolversi.

Ma questa è la stessa domanda di tutti  noi, compresi gli adolescenti, i quali  dicono ai genitori: -non siamo più ai tempi passati: Oggi si deve agire diversamente-    in altre parole, dato che  le situazioni della vita dell’uomo mutano ,  è necessario  adattare la verità alle mutate situazioni.  E’ fuori di dubbio che i divorziati risposati sono oggi moltissimi, che anche tra gli atei ci siano persone buone. Che l’occidente abbia un concetto diverso dell’omosessualità e che la pianificazione delle nascite sia una necessità per le famiglie, non solo perché non ci si sposa  e  ci si accompagna ma anche per motivi economici di mantenimento dei figli.

Papa Francesco nelle interviste pubblicate da Repubblica, ma anche in altre occasioni, come sull’aereo di ritorno dalla GMG di Rio, ha tirato fuori proprio questi argomenti  e senza dire su di essi alcuna parola di magistero definitivo ha ricordato che ogni situazione va prima di tutto considerata alla luce dell’ Amore di Dio. Come se dicesse a tutti coloro che sono incerti e lontani: - Dio vi ama , vi aspetta e solo con Lui possiamo cercare una soluzione- . Purtroppo ha parlato di getto ed è stato impreciso e dottrinalmente incompleto. I giornalisti hanno fatto il resto e i lontani, i quali non approfondiscono mai la fede, hanno capito o voluto capire, che la dottrina sia cambiata o almeno stia per cambiare.   E’ qui che  il Papa non piace a Gnocchi e Palmaro  e non piace neppure a me.  Ci sono in lui delle oggettive incompletezze.

Non è colpa del cattolico fedele se egli sa che la Verità non muta. Può essere solo approfondita e fare scaturire dal suo interno aspetti inediti e più profondi.  Ma una dottrina non può trasformarsi in un’altra. Devono restare immutati il genere della dottrina, la dottrina stessa, il suo significato e il suo contenuto. Per questo motivo quella dei due giornalisti   è una critica positiva e legittima. L’elezione al supremo pontificato non garantisce che l’eletto sia il migliore o che non possa anche lui crescere nel capire meglio  la verità. L’elezione legittima assicura solo che il Papa non guidi la Chiesa all’errore.  Se lo facesse decadrebbe “ipso facto”.

Credo che la lettura del testo 
del nostro S. Vincenzo sia molto chiara ed utile. Dobbiamo rinnovare, ma non “andare contro”. Anche se nessuno ne parla più,  è ancora una volta l’interpretazione della continuità, di Benedettiana  memoria, quella  che ci tirerà fuori dalle secche dell’errore.      Voglio farti un esempio:  Gli astronauti nella navicella spaziale agiscono in assenza di gravità, ma per poter  trovare le apparecchiature che permettano  loro di vivere  in quelle condizioni gli studiosi e i tecnici  sono partiti dalla verità assoluta ed immutabile della legge di gravità.   Approfondendo la stessa hanno trovato gli strumenti necessari per muoversi in assenza di questa immutabile legge che resta tuttavia sempre presente nella struttura dell’uomo.  Uscendo di metafora diciamo che è la Verità dogmatica che va applicata alle circostanze mutevoli. Non possono essere queste ultime a modificare il dogma.
Il discorso fin qui fatto non vale solo però come  “difesa” di Gnocchi e Palmaro. Credo che si addica ad un sito come il nostro che vuole smascherare, portandolo a conoscenza di tutti,  il fatto che a Bose e nei suoi seguaci  (che da noi a Modena  monopolizzano alcune parrocchie e situazioni), ci sia spesso il tentativo di  portare i contenuti e la pratica delle vita cristiana per una strada che non è quella autentica, provocando una sorta di mutazione genetica di cui chi è incaricato di “guardare dall’alto” (in greco si dice “episcopein”),  pare non accorgersi.

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