ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 31 dicembre 2013

Ad pejora!


1. UN ANNO STORICO: DALLA RINUNCIA DI RATZINGER ALLA RIVOLUZIONE DI PAPA BERGOGLIO - 2. IL 2013 SI ERA APERTO NEL MODO PEGGIORE: UN PAPA SOLO E AMMALATO DI CUORE IN ATTESA DEL RAPPORTO DEI TRE CARDINALI SU VATILEAKS, SCANDALO ESPLOSO NEL 2012 CON IL LIBRO DI NUZZI “SUA SANTITÀ”, INZEPPATO DI DOCUMENTI RISERVATI CHE SPUTTANANO IL VERO “DOMINUS” DELLA CURIA, IL SEGRETARIO DI STATO TARCISIO BERTONE - 3. MA DIO ESISTE E LOTTA INSIEME A NOI. IL 13 MARZO SI AFFACCIA IL PAPA “VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” PER SALVARE LA CHIESA. DALLO IOR ALLA CURIA, NULLA SARÀ COME PRIMA -

DAGOREPORT
Rewind. Il 2013 si apre nel modo peggiore: un papa solo e ammalato di cuore (operato con un by-pass) in attesa del rapporto dei tre cardinali su Vatileaks, scandalo esploso nel 2012 con il libro di Gianluigi Nuzzi "Sua Santità", inzeppato di documenti riservati prelevati dal maggiordomo papale Paolo Gabriele.
JOSEPH RATZINGER TARCISO BERTONE_1JOSEPH RATZINGER TARCISO BERTONE_1
All'epoca il segretario di Stato Tarcisio Bertone spadroneggiava non solo all'interno della Curia ma ficcava le manine anche negli affari italiani tra nomine in Rai (Marco Simeon) e rapporti con le banche (Bazoli di Intesa). La riforma dello Ior sembrava impantanata dopo la cacciata di Gotti Tedeschi mentre la stampa nazionale era diventata un palcoscenico per mettere in vetrina i panni sporchi della Santa Sede.
Gianluigi Nuzzi cover Sua SantitàGIANLUIGI NUZZI COVER SUA SANTITÀ
Le udienze erano semivuote, il dialogo internazionale era azzittito dagli scandali, anziché il rapporto con i fedeli tutto era concentrato sulle lotte di potere curiali. Finchè un giorno, letto il rapporto dei cardinali su Vatileaks, conosciuta la situazione economica dello Ior, deluso mortalmente da Bertone, stanco e depresso, Ratzinger decide di salire a bordo di un elicottero e mollare a un destino migliore la Chiesa di Cristo.
PAPA RATZINGER LASCIA IL VATICANO IN ELICOTTEROPAPA RATZINGER LASCIA IL VATICANO IN ELICOTTERO
Una decisione che è maturata già al primo deflagrare di Vatileaks e poi si è concretizzata l'11 febbraio durante un evento solenne in Vaticano. Cosa mai vista. E le reazioni furono scomposte. Bertone, per la prima volta in sette anni, vede il papa prendere una decisione senza che lui ne fosse a conoscenza. Ma lo sgomento (e la paura di vedere il suo potere crollare) dura poco. Già 20 minuti dopo l'annuncia Bertone è al telefono con Sodano per portare Angelo Scola sul trono papalino.
Ma Dio esiste e lotta insieme a noi. Il 13 marzo si affaccia il papa "venuto dalla fine del mondo" per salvare la chiesa. Lo annuncia il cardinale Tauran che diventerà il fido consigliere diplomatico dell'argentino Jorge Bergoglio, alias Papa Francesco. Che ha trascorsi i primi mesi a capire in quale guaio si era infilato, e per farlo ha scelto di non recarsi a vivere nel Palazzo Apostolico facendo della foresteria di Santa Marta, da semplice residenza per le visite vescovili, a quartier generale del comandante Bergoglio.
RATZINGER E BERGOGLIO jpegRATZINGER E BERGOGLIO JPEGRATZINGER LASCIA IL VATICANO IN ELICOTTERORATZINGER LASCIA IL VATICANO IN ELICOTTERO
Da Santa Marta partono i primi strali contro il chiacchiericcio della Curia, il diavolo denaro, gli intrighi di palazzo. E il papa raduna le pecorelle smarrite: omelie su temi di attualità, linguaggio semplice e volto sorridente, non più teologo ma pastore. Dall'eremo del convento in cui vive Benedetto XVI gongola: la sua rinuncia è la sua vittoria (l'unico atto per cui sarà ricordato).
Francesca Immacolata ChaouquiFRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI
Fra uno sbaciucchio e l'altro di fedeli ammalati e bambini impertinenti, il Papa ripulisce lo Ior, con la nomina della supercommissione, e ne nomina un'altra per la riforma della Curia, fatta di 8 cardinali, e una composta di laici per la riforma di tutti gli enti economici (il colpo di genio del papa ha portato anche all'unica nomina femminile: la "camerlenga" Francesca Chaouqui).
TauranTAURAN
Le commissioni hanno in sei mesi hanno ripulito lo Ior e l'Apsa (che gestisce il patrimonio), promosse entrambe dall'esame anti-riciclaggio di MoneyVal, e ora stanno studiando insieme ai colossi della consulenza mondiale la riforma del Governatorato e la creazione del sistema centralizzato per la gestione dei media.
Il 2014 sarà l'anno in cui il Vaticano cesserà di essere inquinato (lui la chiama "la corte") e diventerà un "ospedale da campo" (come lo chiama lui). Ora i cardinali mangiano con i barboni: è stato offerto un pranzo per 400 poveri in cui, oltre al ministro Kyenge, c'erano cardinali e prelati, fra cui Tauran, Abril, e anche il potente economo del papa monsignor Vallejo, segretario della commissione affari economici. Cose mai viste in Vaticano.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-un-anno-storico-dalla-rinuncia-di-ratzinger-alla-rivoluzione-di-papa-bergoglio2-il-69211.htm

Papa Francesco, Te Deum: “Roma accolga rifugiati, disoccupati e sottopagati”

Il 2014 di Papa Francesco sarà l'anno delle riforme: dalla finanza vaticana al nuovo assetto della Curia romana fino alla riorganizzazione dei media della Santa Sede. A maggio il secondo viaggio internazionale di Bergoglio che andrà in Terra Santa insieme con il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I

Papa Francesco, Te Deum: “Roma accolga rifugiati, disoccupati e sottopagati”
Nella sua riflessione al termine del 2013 Papa Francesco ha voluto fare anche un esame di coscienza collettivo: “Com’è la qualità della vita a Roma? Dipende da tutti noi! Com’è la qualità della nostra ‘cittadinanza’? Quest’anno abbiamo contribuito, nel nostro ‘piccolo’, a renderla vivibile, ordinata, accogliente? In effetti, il volto di una città è come un mosaico le cui tessere sono tutti coloro che vi abitano. Certo, – ha sottolineato Bergoglio – chi è investito di autorità ha maggiore responsabilità, ma ciascuno è corresponsabile, nel bene e nel male”. Da qui lo sguardo del Papa si è proiettato verso il futuro: “Che cosa faremo, come agiremo nel prossimo anno, per rendere un poco migliore la nostra città? La Roma dell’anno nuovo avrà un volto ancora più bello se sarà ancora più ricca di umanità, ospitale, accogliente; se tutti noi saremo attenti e generosi verso chi è in difficoltà; se sapremo collaborare con spirito costruttivo e solidale, per il bene di tutti. La Roma dell’anno nuovo sarà migliore se non ci saranno persone che la guardano ‘da lontano’, che guardano la sua vita solo ‘dal balcone’, senza coinvolgersi in tanti problemi umani, problemi di uomini e donne che, alla fine e dal principio, lo vogliamo o no, sono nostri fratelli”.
Il 2014 di Papa Francesco sarà l’anno delle riforme: dalla finanza vaticana al nuovo assetto della Curia romana fino alla riorganizzazione dei media della Santa Sede. Mesi intensi di lavoro per l’inarrestabile Bergoglio che dal momento della sua elezione non si è preso nemmeno un giorno di riposo. L’agenda del Papa è già abbastanza piena: dal 17 al 19 febbraio si svolgerà il terzo incontro del consiglio degli otto “saggi” cardinali che aiutano Francesco nel governo della Chiesa universale e che stanno elaborando una radicale riforma della Curia romana a partire dalla Segreteria di Stato; il 20 e il 21 febbraio tutti i porporati del pianeta, nello spirito collegiale voluto fortemente dal Pontefice, affronteranno con Bergoglio i problemi dell’episcopato mondiale; il 22 febbraio il Papa argentino imporrà le berrette rosse ai suoi primi cardinali. 
Il 27 aprile le attese canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II a cui eccezionalmente parteciperà anche Benedetto XVI. A maggio il secondo viaggio internazionale di Bergoglio che andrà in Terra Santa insieme con il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I per rinnovare l’abbraccio di pace avvenuto esattamente cinquant’anni fa proprio nella terra di Gesù fra Paolo VI e Atenagora; a ottobre in Vaticano il Sinodo dei vescovi sulla famiglia con al centro il dibattito sullacomunione ai divorziati risposati. Due i viaggi in Italia finora previsti, della durata di un giorno ciascuno, anche se non sono state ancora stabilite ufficialmente le date: Asti dove Bergoglio riabbraccerà la sua famiglia e Taranto quarantacinque anni dopo la Messa celebrata da Paolo VIla notte di Natale nel centro siderurgico della città.  
Twitter: @FrancescoGrana
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/31/papa-francesco-roma-accolga-rifugiati-disoccupati-e-sottopagati/828815/
ANALOGIE

Barack Obama e papa Francesco: l'asse politico

Immigrazione. Salario minimo. Questioni ambientali. Il presidente americano cavalca la sintonia con il pontefice. Per riconquistare i suoi elettori. Entusiasti di Bergoglio.

  • Barack Obama ha citato papa Francesco nel suo discorso di dicembre.
Quando gli è stata presentata la bozza del rituale discorso sulla politica economica, a dicembre, Barack Obama l'ha rimandata indietro con una richiesta precisa: aggiungere un riferimento a papa Francesco.
Detto fatto. Il testo finale, letto il 4 dicembre, conteneva una citazione presa da una lettera del pontefice ai fedeli: «La morte di freddo di un senzatetto non fa notizia, mentre la Borsa che perde due punti è una tragedia».
NUOVO RAPPORTO CON I VESCOVI. Secondo il Los Angeles Times, che ha fornito l'indiscrezione, si è trattato di una scelta precisa e significativa, votata a segnare un cambio di direzione nei rapporti tra la Casa Bianca e i cittadini. Ma anche quello con i vescovi americani, coi quali Obama si è scontrato più volte.
Basti pensare alle battaglie, anche giudiziarie, sulla pillola del giorno dopo, che il presidente voleva inserire nella riforma della copertura sanitaria ricevendo in cambio durissime critiche.
FOCUS SULL'IMMIGRAZIONE. Tra il presidente Usa e il pontefice argentino non c'è stato ancora nessun contatto diretto, ma fonti della Casa Bianca hanno raccontato come Obama segua con interesse ogni discorso di Jorge Mario Bergoglio.
Per naturale predisposizione. E perché i temi cari al papa sono anche formalmente nell'agenda di Barack, rieletto nel 2012 con la promessa di ridurre le disuguaglianze sociali. A partire dalla riforma migratoria, probabilmente la vera battaglia del secondo mandato.
La Casa Bianca sta insomma cercando di costruire consenso. Sfruttando i moniti di Francesco, particolarmente cari agli 11 milioni di clandestini in America, in larga misura latinos cattolici. Ma anche a larghe fette dell'elettorato tradizionalmente conservatore.

L'88% degli americani cattolici è entusiasta di Bergoglio

  • Papa Francesco è finito sulla copertina del Time come persona del'anno 2013.
I collaboratori di Obama, per ovvie ragioni, si sono affrettati a smentire intenzioni politiche e convenienze elettorali dell'allineamento con Bergoglio. Il quale, d'altronde, è da qualche tempo al centro del dibattito Usa: la frangia più estrema dei repubblicani lo ha infatti attaccato duramente per le sue frasi contro «l'idolatria del denaro» e i mercati senza regole.
Parole considerate troppo liberal dal Grand old party e dall'emittente conservatrice Fox News, che ha bollato il pontefice come «l'Obama della Chiesa cattolica».
L'UOMO DELL'ANNO. Ma le critiche si scontrano coi sondaggi, secondo cui la popolarità di Bergoglio in America è salita alle stelle: secondo la Cnn, circa l'88% dei cattolici statunitensi è entusiasta di lui (e molti di questi votano per i repubblicani). Prova ne è la scelta di Time di metterlo in copertina come uomo dell'anno, un posto occupato da Obama nel 2008 e nel 2012.
Al di là degli ipotetici calcoli, poi, Obama non ha mai fatto mistero di come le dottrine sociali cattoliche abbiano influenzato il suo lavoro di giovane organizzatore di comunità a Chicago.
L'ALLEANZA A TUTTO CAMPO. Così, nel momento di massimo crollo della sua popolarità - il 53% degli americani trova il capo di Stato inaffidabile - Francesco  può diventare un alleato potenziale e prezioso. Nel preparare il terreno alla lotta sulla sanatoria per gli immigrati, ma anche sui temi ambientali e persino sui diritti degli omosessuali e delle donne.
Per questo c'è chi pensa che Francesco sia addirittura più left wing, più a sinistra, dello stesso Obama. Un aiuto sicuro nel sensibilizzare l'opinione pubblica Usa.
http://www.lettera43.it/politica/barack-obama-e-papa-francesco-l-asse-politico_43675118821.htm

Bergoglio: Grazie, permesso e scusi in famiglia


bergoglio e giudeoSegnalazione e commento di Maurizio-G. Ruggiero
Il genio di Bergoglio ha detto che in famiglia (oltre ad accogliere gl’immigrati) occorrono tre parole: grazie, permesso e scusi …
Ma ci aveva già pensato quell’altro genio di Celentano con questa sua vecchia canzone, un altro che crede che gli uomini siano tutti dei minus habens come lui:
Il problema è che la gente è così corrotta e il clero così colluso che non si trovi un bambino, come nella fiaba e nonostante l’evidenza delle cose, che dica in faccia a Bergoglio che il re è nudo: altro che Papa!

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