ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 17 febbraio 2014

E se arrivasse il Fanzaga..?

Rimozione Boffo da Tv2000. C’entra la Cei? Qualcuno c’avrebbe messo il Becciu

BoffoIl professor Giovanni Maria Vian resta, almeno per il momento, saldamente al timone dell’Osservatore Romano, l’organo ufficiale della Santa Sede, mentre Dino Boffo è stato rimosso dalla direzione di TV 2000, la televisione della Conferenza Episcopale italiana.
Secondo indiscrezioni potrebbe arrivare anche un cambio alla direzione di Avvenire, il quotidiano della Cei attualmente diretto da Marco Tarquinio.
Qualcuno in queste ore ha ironizzato sul “trattamento Boffo” e stavolta non c’entrano nulla, né Vittorio Feltri, né le passate vicende giudiziarie dell’ormai ex direttore che diedero vita alla campagna stampa denigratoria de Il Giornale, in larga parte supportata da documenti e accuse rivelatesi false. Il trattamento stavolta è quello chela Cei ha riservato a Boffo, che si è visto interrompere con due anni d’anticipo il contratto che lo legava alla direzione della televisione. Boffo è stato licenziato senza troppi complimenti e i “mandanti” di questa rimozione, sono stati individuati nel sostituto agli Affari Generali della Segreteria di Stato Angelo Becciu e nel segretario generale ad interim della Cei Nunzio Galantino.
Becciu, approdato alla Segreteria di Stato nel 2011 per volontà di Benedetto XVI e con la sponsorizzazione del cardinale Tarcisio Bertone, è stato riconfermato al suo posto da Francesco che sembra nutrire grande stima di lui, da quando Becciu, prima di arrivare in Vaticano, ricopriva l’incarico di nunzio apostolico a Cuba. Pare che Becciu da tempo coltivasse il proposito di defenestrare Boffo dopo alcuni scontri avuti con lui in merito a considerazioni espresse in diretta televisiva e risultate sgradite al Papa.
La lite più furibonda sarebbe avvenuta l’estate scorsa quando Boffo fece passare la momentanea proroga di monsignor Mariano Crociata sulla poltrona di segretario generale Cei, come un’attestazione di fiducia di Francesco nei confronti dei vertici della Conferenza Episcopale. In realtà il Papa si era soltanto limitato a rinviare di qualche mese l’avvicendamento, puntualmente avvenuto con il trasferimento di Crociata a Latina e la nomina provvisoria di Galantino al suo posto.
Ma dietro il licenziamento di Boffo ci sarebbero anche finalità di carattere più strettamente editoriali legate al ruolo dell’informazione cattolica. Con Papa Francesco sono sempre più in forte ascesa i gesuiti di Civiltà Cattolica ed i paolini di Famiglia Cristiana considerati i più autentici interpreti del nuovo corso bergogliano. I gesuiti sembrerebbero interessati a conquistare la direzione dell’Osservatore Romano, la voce del Papa, anche se Becciu non sarebbe d’accordo a silurare Vian considerato un suo fedelissimo, dopo esserlo stato di Bertone. Con il cambio al vertice della Cei e la sostituzione di Bagnasco con un presidente gradito a papa Francesco, il vescovo di Chieti Bruno Forte per esempio, o l’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, il nuovo direttore di Avvenire o della tv potrebbe essere scelto invece fra i discepoli del beato Alberione, ossia nelle redazioni di Famiglia Cristiana o di Jesus.  Insomma l’uscita di scena di Boffo, pilotata da Becciu e condotta in porto da Galantino con l’obiettivo di ridimensionare sempre di più il peso di Bagnasco in attesa di definire i criteri di elezione o di nomina del suo sostituito, altro non sarebbe che il preludio di un prossimo valzer da realizzare nelle redazioni dei vari organi di stampa legati a vario titolo alle gerarchie cattoliche


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