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martedì 18 febbraio 2014

Tutto in dieci giorni?

Tutto in dieci giorni

Quattrini e sacramenti nell’agenda del Papa

La consulta sullo Ior, il concistoro sulla famiglia, il questionario sul Sinodo

E’ iniziata ieri in Vaticano quella che il Figaro ha definito “una sorta di assemblea generale” della chiesa a quasi un anno dall’elezione di Francesco al Soglio petrino. Dieci giorni “piuttosto pieni” – così padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa – che vedranno riuniti prima la consulta degli otto porporati incaricati di rifondare la curia romana, quindi il concistoro con la consegna delle berrette ai nuovi diciannove cardinali e infine la Segreteria generale del Sinodo, che analizzerà le risposte al questionario su famiglia e matrimonio inviato mesi fa alle varie diocesi del mondo.
Il consiglio cardinalizio degli otto si è ritrovato ieri di buon mattino a Santa Marta poco dopo la messa concelebrata con il Papa – che nel frattempo ha rinunciato al passaporto diplomatico vaticano, preferendo rinnovare fino al 2029 il vecchio documento da cittadino argentino – e ha proseguito i lavori anche nel pomeriggio. A entrambe le riunioni era presente il segretario di stato, mons. Pietro Parolin, che però della consulta non fa parte. Come aveva già anticipato il cardinale honduregno Oscar Rodríguez Maradiaga, che della consulta istituita lo scorso aprile dal Pontefice è il coordinatore, si è discusso di economia e finanza. Sono stati ascoltati i rappresentanti della commissione referente di studio e indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede, nominata la scorsa estate, e incaricata di studiare la razionalizzazione degli uffici e degli organismi che si occupano di economia. Oggi sarà invece la volta della commissione referente sullo Ior, il cui destino è ignoto, come ha ammesso in un’intervista al quotidiano argentino Nación il presidente dell’Istituto, Ernst von Freyberg, nominato da Benedetto XVI negli ultimi giorni del pontificato: “Siamo in un momento cruciale, in attesa della decisione del Papa. Non so che cosa accadrà, non posso fare speculazioni sulla decisione del Santo Padre”. Quel che è certo, è che l’Istituto per le opere di religione non aprirà filiali, ha assicurato Maradiaga.

Affidata a Kasper la relazione introduttiva
Giovedì e venerdì, invece, si riunirà il concistoro straordinario con tutti i cardinali presenti a Roma. Prima della cerimonia di sabato che vedrà la consegna delle berrette ai diciannove nuovi porporati (sedici elettori e tre ultraottantenni, tra cui mons. Loris Capovilla, già segretario del prossimo santo Giovanni XXIII), il collegio discuterà di famiglia e matrimonio, i temi all’ordine del giorno del Sinodo straordinario di ottobre e di quello ordinario del prossimo anno. Sarà un confronto libero e senza scalette: dopo il saluto del decano, Angelo Sodano, e un “breve intervento del Papa” – fa sapere la Sala stampa –, la parola passerà ai cardinali. Prevista un’unica relazione introduttiva, assegnata a Walter Kasper, già presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, fine teologo assai apprezzato da Francesco, che lo citò anche in uno dei suoi primi Angelus in piazza San Pietro. Il cardinale Kasper, in un’intervista apparsa lo scorso dicembre sul periodico tedesco Zeit, prendeva posizione sulla questione matrimoniale dicendosi sicuro che “presto i divorziati risposati potranno accedere ai sacramenti”. Una convinzione fondata su basi teologiche, aggiungeva: “Ciò che è possibile a Dio, vale a dire il perdono, deve valere anche per la chiesa”.
E di pastorale matrimoniale si dibatterà anche la settimana successiva, quando sul tavolo del cardinale Lorenzo Baldisseri arriveranno le sintesi elaborate dalle varie chiese locali dei questionari sui temi del Sinodo inviati alle diocesi lo scorso novembre. Molto si sa già, considerato che, contravvenendo alle disposizioni vaticane, qualche conferenza episcopale – tedesca e svizzera in testa – ha già diffuso i risultati in cui si parla di “confusione creata dalla dottrina dell’Humanae Vitae” e di “insegnamento della chiesa sulla morale sessuale ormai incomprensibile”. Frasi che hanno spinto il segretario generale del Sinodo a ricordare in un colloquio con il quotidiano Qn che “la pubblicazione del materiale non era prevista. Si tratta di un’iniziativa unilaterale delle singole conferenze episcopali. L’indicazione era di inviare il materiale riservatamente in Vaticano. Se c’è qualcuno che fa quello che vuole, io non ci posso far nulla, ma non era nel programma”, ha aggiunto Baldisseri.

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