ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 28 febbraio 2014

TV Novella duemila? O sorrisi e veleni tv?

Tv2000, per il dopo Boffo in pole le sorelle Buttiglione e l’outsider Ambrogetti

Dopo il licenziamento dell'ex direttore di Avvenire, al suo posto la Cei vuole una donna in linea con la richiesta di Papa Francesco di una maggiore inclusione femminile nelle attività della Chiesa. Tre i nomi possibili: Angela Buttiglione, sorella del politico Rocco, Marina Ricci Buttiglione, sorella di Rocco e Angela, e la storica vaticanista del Tg5 oggi in pensione Angela Ambrogetti


Tv2000, per il dopo Boffo in pole le sorelle Buttiglione e l’outsider Ambrogetti
Una donna alla guida di Tv2000. Per il dopo Dino Boffo, licenziato in tronco dalla Conferenza episcopale italiana lo scorso 14 febbraio e che ha annunciato una causa contro i vertici della Cei, i vescovi della Penisola vogliono una donna alla direzione della loro televisione. Tre i nomi in pole position. Angela Buttiglione, sorella del politico Rocco, ex direttore del Tgr, la testata giornalistica regionale della Rai (nella foto); Marina Ricci Buttiglione, sorella di Rocco e Angela, ex vaticanista di Tg5 ora in pensione; e Angela Ambrogetti, direttore del portale cattolicoKorazym.org, per più di quindici anni a Telepace e conduttrice di un programma settimanale aRadio Vaticana. Intanto, in attesa della scelta definitiva, a Tv2000 continua la direzione ad interim del 93enne monsignor Francesco Ceriotti.

Pugliese, classe 1945, Angela Buttiglione è entrata in Rai nel 1968, è stata per numerosi anni conduttrice del Tg1 fino ad arrivare, dal 2002 al 2009, al timone del Tgr e successivamente alla direzione generale di Rai corporation. Marina Ricci Buttiglione, romana, classe 1955, moglie diTommaso Ricci responsabile cultura e spettacoli del Tg2, storica vaticanista del Tg5 oggi in pensione. Angela Ambrogetti, marchigiana, classe 1965, ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1988 a Radio Vaticana. Dopo sedici anni a Telepace, dal 2011 dirige Korazym.org. Autrice di due volumi sulle interviste in aereo di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (‘Compagni di viaggio‘ e ‘Sull’aereo di Papa Benedetto‘), è noto il suo rapporto di stima sia con il segretario di Ratzinger, monsignor Georg Gänswein, attuale prefetto della Casa Pontificia, sia con il segretario particolare di Bergoglio, monsignor Alfred Xuereb, entrambi da lei intervistati recentemente in occasione del primo anno dalle dimissioni del Papa tedesco.
La Cei è determinata a chiudere rapidamente la partita individuando il successore di Boffo. L’idea di una donna, in sintonia con quanto auspicato più volte in questo primo anno di pontificato da Papa Francesco di un maggiore coinvolgimento femminile nella Chiesa, sembra agli attuali vertici della Conferenza episcopale italiana, e in particolare al segretario generale, monsignor Nunzio Galantino, la soluzione migliore soprattutto in questa fase critica dei rapporti tra Bergoglio e il cardinale Angelo Bagnasco. Intanto Boffo ha dato mandato agli avvocati Filippo Disertori eRoberto Podda, soci dello studio legale Grande Stevens, di “intraprendere – come si legge in un comunicato dei legali del giornalista – ogni più opportuna iniziativa a tutela dei diritti e dell’immagine dell’ormai ex direttore di Tv2000, il cui rapporto è stato, come noto, brutalmente risolto coninaspettato provvedimento unilaterale dell’editore Rete Blu SpA lo scorso 14 febbraio”.
I legali di Boffo hanno, inoltre, dichiarato la loro intenzione di contestare il provvedimento preso dalla Cei definendolo “licenziamento intimato” e parlando di danno arrecato all’immagine professionale del loro assistito. “Siamo convinti – affermano gli avvocati – che le forme e le modalità con le quali l’editore ha comunicato a Boffo tale provvedimento nonché le gravi conseguenze pregiudizievoli da ciò arrecate alla persona e all’immagine professionale del direttore, rivelino ilcarattere ingiurioso del licenziamento intimato al nostro assistito che, scosso per aver subito, anche pubblicamente (si considerino le notizie apparse sulla stampa e le copiose reazioni di colleghi e spettatori), un così immotivato, repentino e ingiusto trattamento, è fermamente determinato a contestarlo al fine di tutelare in ogni competente sede la propria integrità personale nel senso più ampio, la propria reputazione e il proprio decoro professionale, costruiti in decenni di limpida attività costantemente concordata e verificata con l’editore”.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.