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martedì 4 marzo 2014

Com'è bella la Messa in latino...

Nuovi abusi di potere: Il vescovo di Fort Worth proibisce la Messa tradizionale

Bishop OlsonContinua il giro di vite attorno alla Messa celebrata secondo il rito straordinario. Il sito “Rorate Caeli”, sempre attentamente informato, riporta, infatti, l’ultimo sorprendente e preoccupante episodio che vede coinvolto Michael Olson, giovane arcivescovo, fresco di nomina, della diocesi di “Fort Worth” in Texas il quale ha improvvisamente ed arbitrariamente  vietato la celebrazione della Messa secondo il Rito romano antico presso la cappella del “Fisher-More College”, dove la celebrazione era frequentata con grande successo e partecipazione di studenti da ben 3 anni.

 “Rorate Caeli” è venuta in possesso della lettera originale visualizzabile qui, che riportiamo di seguito tradotta in italiano. In essa l’arcivescovo Olson formalizza, senza tanti giri di parole, quanto già comunicato a voce al presidente del college Michael King, ossia la sua decisione di proibire, del tutto e con effetto immediato, la celebrazione della Messa secondo il rito straordinario, inclusi domeniche e giorni feriali, presso la cappella del campus studentesco, sottolineando come la Messa tradizionale sia già celebrata la domenica presso un’altra parrocchia della diocesi. Il testo si conclude con la paradossale affermazione che tale decisione pastorale viene presa a tutela degli studenti del “Fisher More College”  e al fine di salvaguardare l’anima di Mr. King!
Il sito americano pubblica anche un interessante ed autorevole parere canonico del “Canon Law Centre” nel quale viene evidenziato in maniera chiara e inappuntabile come dopo la promulgazione del motu proprio “Summorum Pontificum” da parte di Benedetto XVI non sia più nelle prerogative di un funzionario ecclesiastico, sebbene arcivescovo, permettere o proibire la celebrazione della Messa secondo l’usus antiquior. I fedeli hanno, infatti, il diritto, sancito dalle legge ecclesiastica, di poter assistere alla Messa ed accedere ai sacramenti secondo il vetus ordo.
La decisione dell’arcivescovo Michael Olson è dunque illegittima in quanto contraddice la superiore norma ecclesiastica rappresentata dal motu proprio e per questo raccogliamo l’appello del sito “Rorate Caeli” a diffondere e far conoscere il più possibile la notizia di questo nuovo abuso contro la Messa tradizionale. (Lupo Glori)
 La lettera di mons. Olson
24 Febbraio 2014
Gentile Sig. King,
Grazie per la Sua visita di oggi.  Le scrivo per mettere per iscritto formalmente quello che le ho comunicato durante il nostro incontro.  Le seguenti norme entrano in vigore immediatamente.
  1. Voi non avete il permesso di celebrare pubblicamente la forma Extraordinaria della Messa nella Cappella del Fisher More College.  Questo comprende sia la domenica che i giorni feriali.  La celebrazione della forma Extraordinaria per i fedeli è svolta ogni domenica presso la ‘St. Mary of the Assumption’ Chiesa Cattolica, di Fort Worth.
  2. Voi potete solo avere la celebrazione della Messa nella forma Ordinaria, con sacerdoti che sono stati esplicitamente incaricati da me, per tale celebrazione  quale Vescovo di Fort Worth,.
  3. La mancata messa in pratica delle norme sopracitate risulterà nella revoca del permesso di celebrare l’Eucaristia nella vostra cappella ed anche nel ritiro del permesso di tenere Il Santissimo nella Capella.
Ordino queste norme con uno spirito di premura per gli studenti di Fisher More College ed anche per la Sua stessa anima. La invito a seguirle. La prego di comunicare agli studenti la mia gratitudine per il loro dono di preghiera e di rassicurare loro della loro presenza nelle mie.
Fedelmente in Cristo,
Reverendissimo Michael F. Olson, STD
Vescovo di Fort Worth.
Una studentessa universitaria mi ha raccontato con entusiasmo di aver assistito per la prima volta in vita sua alla Messa tridentina.
Carissimo fratello in Cristo,
                                                   come stai? Volevo farti partecipe della gioia che ho provato in questo giorno.  Oggi finalmente ho assistito alla Messa in latino per la prima volta. Sono contentissima! Che bello vedere gente che ci tiene ancora a partecipare alla Messa in rito antico! Ma soprattutto, che bello poter fare la Comunione in ginocchio!  Mentre il celebrante faceva il segno di croce con l'Ostia consacrata in mano io fissavo il mio Gesù finché poi si è dolcemente posato sulla mia lingua. Che delicatezza!  Così va fatta la Comunione! Che bellezza!  Oltre a questo volevo ringraziarti per le bellissime lettere pubblicate sul tuo blog. Senza di esso non sarei mai arrivata a conoscenza di tante cose. Grazie!  Non sai quanto bene stai facendo alle Anime, o meglio, quanto bene il Signore fa attraverso te! […] Che Dio ti benedica!

A presto.
(Lettera firmata)


Carissima in Cristo,
                                        innanzitutto sono contento di risentirti dopo molto tempo, mi chiedevo che fine avessi fatto.  :-)   Mi fa molto piacere sapere che finalmente hai potuto assistere al Santo Sacrificio della Messa celebrato secondo il glorioso e intramontabile Rito Romano antico. La liturgia tradizionale è davvero di grande edificazione per l'anima, si percepisce con maggiore intensità l'aspetto sacrificale della Messa. 

Hai ragione, è meraviglioso potersi comunicare in ginocchio, ricevendo con devozione Gesù sacramentato direttamente sulla lingua, senza il pericolo che dei frammenti possano restare sulle proprie mani. Quanto vorrei che tutti i fedeli potessero comprendere questi discorsi! Ahimé, c'è tanta gente infetta dallo spirito modernistico che è “allergica” a tutto ciò che ha un sapore tradizionale, come insegna il Sommo Pontefice Benedetto XV nell'enciclica “Ad Beatissimi Apostolorum Principis” del 1914: “Né soltanto desideriamo che i cattolici rifuggano dagli errori dei Modernisti, ma anche dalle tendenze dei medesimi, e dal cosiddetto spirito modernistico; dal quale chi rimane infetto, subito respinge con nausea tutto ciò che sappia di antico, e si fa avido e cercatore di novità in ogni singola cosa, nel modo di parlare delle cose divine, nella celebrazione del sacro culto, nelle istituzioni cattoliche e perfino nell'esercizio privato della pietà.”

[...] Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria,

Cordialiter

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