ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 3 settembre 2014

Puzza di caprone

Caro Papa Francesco punisca il rancore di certi preti

Americo Mascarucci
Caro Papa Francesco, tappi la bocca ai preti del rancore, che pretendono di insegnare il Vangelo agli altri essendo poi i primi a trasgredirlo con i loro comportamenti. Preti che sembrano non conoscere parole come pietà, amore fraterno, comprensione, perdono e misericordia; già, proprio quella misericordia che Francesco non si stanca mai di invocare per tutti.
don giorgio de capitani ok

Don Giorgio De Capitani, già parroco di Rovagnate in provincia di Lecco, oggi “esiliato” a Dolzago per volontà dell’arcivescovo di Milano Angelo Scola che dopo anni di “eccessiva tolleranza” ha deciso di rimuovere l’uomo che sul proprio blog ha insultato ripetutamente Silvio Berlusconi fino ad augurargli un ictus cerebrale, il giornalista Antonio Socci e altri esponenti della politica e del mondo cattolico, ne ha combinata un’altra delle sue.

Si è scagliato contro la figlia di Massimiliano Latorre, il fuciliere di Marina detenuto in India insieme al collega Salvatore Girone con l’accusa di omicidio, che nei giorni scorsi è stato colpito proprio da un ictus. La ragazza in un comprensibilissimo e quasi naturale momento di rabbia, ha definito l’Italia “paese di m…a”, salvo poi riflettere su quanto scritto e rimuovere il post. La si può condannare per questo? Assolutamente no, soprattutto nel Paese che non si è minimamente scandalizzato quando a pronunciare questa frase contro l’Italia fu, niente meno che sulla Rai emittente del servizio pubblico nazionale pagata con i soldi dei contribuenti, un comico tanto amato dalla sinistra radical chic e dai benpensanti della cultura con la C maiuscola, quel Daniele Luttazzi che amava mostrarsi al pubblico mangiando le feci (di cioccolata ovviamente).
Don De Capitani si è subito scandalizzato, al punto da censurare senza appello lo sfogo della ragazza, invitandola adinginocchiarsi davanti all’India e a chiedere perdono per ciò che ha fatto il padre, indegno di essere definito patriota; perché naturalmente questo pseudo sacerdote così misericordioso e autentico interprete del Vangelo, conosce perfettamente come si sono svolti i fatti, non ha dubbi sulla dinamica della morte dei due pescatori indiani, ha già giudicato e condannato i marò. Non se ne può davvero più di questi preti rancorosi, pieni di livore e di odio contro quanti hanno il torto di non pensarla come loro (un altro noto esemplare è il genovese Paolo Farinella), che provano compiacimento per le sofferenze delle persone al punto da augurare loro il male, seguaci di un Vangelo sui generis, ritagliato su misura per il loro modo di svolgere la missione sacerdotale. Un modo che a noi cattolici, forse un po’ troppo tradizionalisti, fa letteralmente ribrezzo.

maro 2
Perché, ammesso che la frase della figlia di Latorre sia stata infelice, non si può non solidarizzare con lei, di fronte al dramma che sta vivendo il padre, detenuto in India da tre anni con un capo di imputazione tutto da dimostrare (caro De Capitani noi non coltiviamo certezze come lei fortunatamente), in attesa di un processo la cui legittimità è del tutto discutibile. L’Italia non ha certamente brillato in questa vicenda, non essendo riuscita ad ottenere altro che generiche e poco attendibili rassicurazioni sulla non applicazione della pena di morte in caso di condanna (pensate un po’, questo è il Paese del Manhattan Gandhi). Noi che non siamo preti, comprendiamo e perdoniamo lo sfogo della giovane e ci guardiamo bene dal giudicarla come invece ha fatto De Capitani che almeno, e non è poco, ha evitato di augurarle un ictus, un incidente stradale possibilmente mortale, un cancro ai polmoni o qualche altra malattia di quelle che fanno soffrire molto.
E’ vero, la figlia di Massimiliano Latorre deve inginocchiarsi, ma soltanto davanti al crocefisso, alla santissima Vergine, al santissimo Sacramento e affidarsi al Signore Dio onnipotente e alla Madonna, affinché l’aiutino a sopportare il peso della croce che sta portando. A proposito caro De Capitani, lei si inginocchia mai davanti al crocefisso? Forse dovrebbe iniziare a farlo, non per invocare il male degli altri (chissà se adesso anche a me toccherà il privilegio di ricevere l’augurio di una bella ischemia cerebrale), ma per chiedere all’onnipotente che oltre ad insegnarle il mestiere del prete, le faccia ritrovare un po’ dell’umiltà perduta o, come è assai probabile, che non ha mai posseduto.
http://www.intelligonews.it/caro-papa-francesco-per-certi-preti-ci-vorrebbe-la-museruola/
DELIRIO SU FACEBOOK

Marò, il prete anti-Cav Don Giorgio De Capitani contro Giulia Latorre: "Non scrivere str..., prega in ginocchio la clemenza degli indiani"


"Dàtti una calmata, rifletti, non scrivere stronzate, e implora in ginocchio la clemenza della giustizia indiana!". Dopo Silvio Berlusconi, insultato per anniDon Giorgio De Capitani prende di mira Giulia Latorre, figlia del marò Massimiliano detenuto in India insieme all'altro marò Salvatore Girone dal febbraio 2012 con l'accusa di aver ucciso un pescatore indiano. Dopo che il padre è stato colpito da un lieve ictus causato da "stress da prigionia", la figlia di Latorre si è scatenata su Facebook inveendo contro l'Italia ("Paese di merda, pensa più agli immigrati che a mio padre") e chiedendo ai connazionali di scendere in piazza e protestare per la liberazione del fuciliere.



don giorgio de capitani
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A GIULIA LATORRE
Ho letto i tuoi commenti deliranti sulla tua pagina di Facebook, contro l’Italia, gli italiani e così via. Sul momento, volevo scriverti una letteraccia. Poi mi sono detto: a che servirebbe?
Ora con calma ti esprimo qualche mia considerazione, fregandomene delle tue maledizioni o delle tue eventuali denunce.
Anzitutto, penso che tu sappia ciò che ha combinato tuo padre. Non intendo accusarlo. Spetta alla legge indiana stabilirne la colpevolezza. Comunque, n...
Altro...

Gli insulti alla figlia del marò - Don De Capitani, rimosso dalla parrocchia di Rovagnate e ora a Dolzago (Lecco) a causa delle violente frasi spese contro Berlusconi, sulla propria pagina di Facebook ha scelto lei per spiegare cosa pensa del caso marò, prendendo di mira proprio la ragazza. "Ho letto i tuoi commenti deliranti contro l'Italia, gli italiani e così via. Sul momento, volevo scriverti una letteraccia. Poi mi sono detto: a che servirebbe?". In realtà, il prete quella letteraccia l'ha scritta eccome, anche se lui sottolinea di aver espresso "con calma" le sue considerazioni fregandosene "delle tue maledizioni o delle tue eventuali denunce". E così ecco qualche passaggio tra i più delicati: "Penso che tu sappia ciò che ha combinato tuo padre, non mi sembra che stesse per difendere la Patria italiana. I veri patrioti sono di ben altro calibro!". E ancora: "Questa storia dei marò mi sta annoiando e irritando per come viene pubblicizzata dai nostri mass media e gestita dalla politica". Al prete non è andato giù il viaggio lampo del ministro della Difesa Roberta Pinotti in India ("Cosa veramente allucinante! Da non credere!") e la sparata contro gli immigrati della figlia di Latorre: "Non accusare gli extracomunitari che non rispettano le leggi italiane! Tuo padre ha forse rispettato la legge indiana? Quando una persona è fuori dell'Italia chi è? Non fa parte degli extracomunitari?". Quindi il consiglio finale alla ragazza che da due anni attende con ansia di conoscere la sorte del padre: "Implora in ginocchio la clemenza della giustizia indiana". Qualcuno che da un uomo di chiesa ci si attenderebbe anche una preghiera.

4 commenti:

  1. Egregio Capitani, ma perchè invece di stare qui in italia al caldo , o al fresco secondo la stagione, non va a fare le sue belle prediche in iraq, oppure in india, o in nigeria . Vada caro don, qui non la tiene nessuno , vada carissimo a quel paese, scelga lei , naturalmente il paese, e noi , creda, la lasciamo andare con tutte le nostre benedizioni . Ho in mente per lei , come motivo di accompagnamento quella bella canzone del caro Alberto Sordi, il titolo è : E và , e và . La può trovare su you tube . Buon viaggio , e non ritorni, tanto qui la rimpiazzeranno prestissimo. Jane

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  2. Ma le ha scritte davvero il don queste cattiverie stupide e gratuite? Comunque, chiunque le abbia dette è un disgraziato!

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  3. conoscendolo .....si è proprio nel suo stile....sgarrupato......

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  4. il malanimo di un fallito e la rancorosa cattiveria di un cattivo prete....

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