ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 16 ottobre 2014

Erdö, ascolta..si fa sera, poi notte!

Sinodo – La risposta ideale di Padre Pio alla relatio del cardinal Erdö

L'analisi del documento riepilogativo della prima settimana
di lavori: la pericolosa china anti-evangelica che si rischia
di imboccare
Che ne sarà del Sesto e Nono Comandamento?
 di Sergio Basile
sinodo sulla famiglia - padre pio - cardinal peter erdo
 Sinodo - L'analisi del documento riepilogativo della prima settimana   
Roma – Lo scorso 13 ottobre 2014 al Sinodo sulla famiglia il cardinale Péter Erdö ha presentato una relazione riassuntiva, sulla prima settimana di lavori,  a dir poco inquietante. Tra le espressioni che lasciano più perplessi vi è la frase “cambiamento antropologico-culturale”, una sorta di filo conduttore del documento. Sembrerebbe infatti che la famiglia "in crisi" lo sia non a causa di elementi economici e sociali artificialmente indotti e creati dal sistema per scoraggiare le nuove generazioni e distruggere il matrimonio, ma quasi per una fisiologica evoluzione dei tempi, senza far nessun cenno alla deriva morale imposta dal mondialismo imperante. Insomma un misto di mezze verità e forzature che non possono lasciarci indifferenti, all'interno del quale non c'è spazio per i "giudizi di valore". L'altra espressione dominante questa prima settimana  è stata “gradualità”: moda innalzata addirittura a principio, quasi come se  tutte le situazioni particolari ed irregolari  da secoli definite dalla Chiesa peccaminose potessero racchiudere in loro elementi di positività, se considerate sotto una prospettiva di "adattamento temporale".

 Gradualità verso cosa?                                                                                              
Ma – ci chiediamo – quale sarebbe il fine di questa "gradualità": il Vangelo o una sorta di "paradiso terreno" dove tutti possano trovare la propria spiritualità evangelica rivista e corretta? Interrogativo che giriamo a tutti i nostri lettori cattolici. Secondo questa visione, infatti, il male in senso stretto non esisterebbe più, trasformandosi – anche nel caso delle unioni irregolari – in  una forma imperfetta di bene” (n. 18). Da qui l'annacquamento del messaggio evangelico (non osi dividere l'uomo ciò che Dio unisce) e  l'eclettica trovata del "discernimento spirituale", riguardo alla presunta legittimità di convivenze e matrimoni civili.  In tal ottica – secondo il documento sopra-citato – "competerebbe alla Chiesa riconoscere quei semi del Verbo sparsi oltre i suoi confini visibili e sacramentali” (n. 20) (??).
 Tendenza all'arbitrarietà sacramentale                                                              
Questa tendenza all'arbitrarietà racchiude in se degli elementi di portata devastante. Il rischio è, infatti, quello di andare a considerare ogni peccato non come una porta chiusa in faccia allo Spirito Santo e a Dio, ma semplicisticamente, come "una forma imperfetta di bene". “In tal senso– si legge nel documento presentato dal cardinal Péter Erdö - una dimensione nuova della pastorale familiare odierna consiste nel cogliere la realtà dei matrimoni civili e, fatte le debite differenze, anche delle convivenze” (n. 22). La nuova pastorale dunque stende un velo di silenzio sul male,vergognandosi quasi della missione salvifica che Gesù ha indicato alla Chiesa attraverso la santificazione del matrimonio e la sua incorruttibilità. Il nuovo documento, infatti, sembra voler rinunciare ad indicare ai peccatori la via della conversione dal peccato, accettando lo stesso come un qualcosa di naturale e irreversibile.
 Scelte pastorali coraggiose?                                                                                   
Il tutto viene marchiato con l'espressione ambigua di “scelte pastorali coraggiose” (n. 40). Ma – ci chiediamo - cosa ci sarà di coraggioso nell'oscurare e travisare il messaggio evangelico?Può il bene adeguarsi al male? Ovviamente queste pericolose interpretazioni lasciano presagire che per il divorziato risposato un giorno – non troppo lontano – sarebbe possibile accostarsi ai sacramenti. Che ne sarà allora del "Sesto e del Nono Comandamento" ("Non commettere Adulterio!" e "Non Desiderare la Donna d'altri!") e dei freni morali e religiosi al cosiddetto "matrimonio omosessuale" che tutti gli stati social-comunisti mascherati di "democrazia" stanno imponendo ovunque in nome del "progresso"? Ma in tutto ciò – ci chiediamo ancora – che fine ha fatto l'anima?
 La risposta ideale di Padre Pio al sinodo e al cardianl Erdo                        
La migliore risposta a questi interrogativi – come spesso accaduto in altri articoli pubblicati negli ultimi mesi – ce la da Padre Pio. Egli  nell'aprile 1969, si presen­tò ad un'anima. Le sue sembianze erano umane ed ema­navano soavità, fragranza e luce: segno di una gloria celeste guadagnata dopo una vita di marti­rio sulla terra, spesa per amor di Dio, in riparazione dei peccati e degli abomini del "Novecento". (Cfr.: SECONDO MESSAGGIO DI PADRE PIO AD UN’ANIMA - Documentazione cattolica N. 1488 pag. 327). Di seguito alcuni dei passaggi più importanti delle suddette rivelazioni del santo, concernenti ilmatrimonio e la salvezza dell'anima.
 La crisi della Famiglia? L'aver chiuso le porte alla preghiera                     
"Caro fratello – disse Padre Pio –  Scrivi! Il Signore vuol servirsi prima di me e poi di te. La scelta è stata fatta da Dio, il quale dispone di rivelare la sua volontà per mezzo mio, affinché tu la trasmetta al mondo. Chi prega, si salva; chi non prega, si danna! Si è perduta la vera via, perché non volete trascorrere un tantino di tempo con Dio. Pregare vi reca fastidio. Siete molto assillati del mondo e non sentite piú bisogno di Dio. Lo pensate lontano da voi e quindi lo tenete accantonato come se non esistesse.
 L'anima e la crisi della Famiglia - Il ruolo della TV                                        
Trovate solamente il tempo ed il vostro micidiale riposo per ore ed ore a mirare quel mondiale strumento di rovi­ne serali, il televisore, offuscando sem­pre piú le vostre menti, contagiate da tante rivoluzioni malsane e peccaminose. Pensate seriamente che solamente l'a­nima è la piú grande ricchezza della nostra vita, perché è stata formata e no­bilitata da un Dio Creatore di tutto l'universo. All'infuori di questa realtà è tutto per­duto, non seminate nulla per l'eternità, vivete nel vuoto, calpestando la propria dignità del dono gratuito ricevuto da Dio … l'anima vostra! (…) La verità non si può negare. L'anima vive realmente in voi, trasfusa in voi; quando si separa dal corpo per raggiun­gere l'eternità, il corpo rimane inerte e poi va in putrefazioneEppure, un mistero di sí grande im­portanza non vi occupa per nulla, come se aveste avuta garantita la vita sulla terra! (…)
 Divorzio – Turpitudine degli ultimi tempi                                                         
Tuttavia scrivi: Il divorzio è turpitudine degli ultimi tempi, scompiglio familiare e sociale,orfanità raccapricciante nel mondo! Si tenga presente il vero grido di allarme di grande angoscia e di grande amarezza nel Cuore di Dio! Ma gli uomi­ni si sono resi trastullo degli abissi in­fernali. Come riedificare ciò che ormai è ca­duto in rovina? Solamente la preghiera piú forte e la sofferenza dei buoni, unita alla preghiera, potrebbe intercedere qual­che scintilla di luce nelle cervici otte­nebrate. (…) È declinata la sera e si è inoltrata la notte della vita nel mondo. L'inva­denza del male progredisce sempre piú ed esercita il suo impero. L'iniquità pren­de proporzioni piú spaventose e nello stesso tempo lascia nel grande sconfor­to l'animo dolorosamente terrorizzato di quei pochi buoni e saldi nella Fede. Un grido di allarme di una profonda amarezza pervade l'animo angosciato del­la Chiesa (…).
 L'esercito – Il ruolo dei veri cristiani in difesa della fede                              
Anime, che ancora siete salde nella Fede, alzate la vostra bandiera di pace, di amore, di Fede per Cristo e con Cristo, per difendere i vostri diritti per­sonali secondo le norme stabilite dal­l'Ente Supremo e racchiuse nella dottrina della ChiesaFormate il vostro esercito contro la corrente del male! Il vostro Padre Pio vi assisterà! Annullate, disprezzate la deplorevole formula « divorzio », « fornicazione! ». Divorzio è il tripudio della propria carne e del proprio sangue per stabilirsi in una vita di animali immondi sotto il Cielo, sotto gli sguardi del Creatore di tutto l'universo. Quale cecità aborrita ed imperdona­bile da Dio!
 Senso del Divorzio rivelato da  Padre Pio                                                           
Divorzio significa completare la male­dizione di Dio sulla terra, su tutto il genere umano. Prendiamo le difese della verità, cioè dell'indissolubilità del matrimonio be­nedetto da Dio, il quale ha detto: Non separi l'uomo ciò che Dio ha unito! – L'uomo acceccato dalla colpa si vuole familiarizzare a Satana, poiché il di­vorzio è una prevaricazione di ribellione contro Dio e contro la Chiesa. Il Signore, Padre di tutti, prima che lasciasse la terra e dopo aver donata tutta la sua vita innocente a prezzo di sangue, ha detto: Non vi lascerò orfani. Starò con voi sino alla consumazione dei secoli!
 La Missione degli uomini crudeli e insensati                                                   
Gli uomini crudeli ed insensati gri­dano all'oppostoVogliamo il divorzio! Forniamo le famiglie di orfani! Molti­plichiamo gli scandali e la corruzione nel mondo! Ecco la ribellione condivisa con Satana! O uomini iniqui, pensate e pesate bene questo lugubre concetto disastroso: la distruzione delle famiglie e di tante anime innocenti, vittime della dissolu­bilità matrimoniale! Il Signore ha benedetto il matrimonio, togliendo la colpa di origine del primo uomo, per donarvi l'eterna felicità. E voi volete tornare indietro?
 Il monito ideale che Padre Pio avrebbe levato ai padri sinodali                
Le famiglie non devono incorrere nel pericolo della decomposizione familiare. Si devono annullare le idee aberrate. Non tendete a disgregare! … Avete per­duto l'idea della vera civiltà della vita. Il divorzio sarebbe il punto interro­gativo della vita catastrofica. Rendetevi coscienti del vostro operato; non defraudate piú l'opera di Dio scol­pita nelle vostre anime! Non vivete piú da ribelli! State abbassando troppo la vostra dignità personale, avendo smarrita la via della dignità divina. Dovreste rendervi conto voi, come tante potestà del potere su voi stessi! Ed invece … della donna ne avete for­mato una succursale di passione brutale ed invereconda! Divorzio … fornicazione … lasciare e prendere chi piú simpatizza, chi piú fa comodo alla vita di piacere, recando le basse vedute del proprio tornacon­to …
 Schiavi della terra – Tutte le forze politiche inebriate dal Male                  
La lussuria, l'ambizione e la cupidigia vi hanno resi schiavi della terra che calpestate! Tutte le forze politiche sono alcooliz­zate dal male; ma la superbia è molto aborrita da Dio. Aprite bene gli occhi! Non occorre essere pessimisti. Guardatevi attorno e constatate come tutto va in rovina e tutto è dolorosamente increscioso. Guar­datene le cause; analizzate la vostra condotta! Pensate che ogni istante che passa della vostra vita è un nuovo de­bito contratto con Dio. Ritornate alla vita normale, sana, corretta e sorretta dalla grazia divina! Non siate piú i trasgressori della legge integra di Dio; non suscitate piú il suo sdegno paterno!
 Non rendetevi complici                                                                                             
Attenuate i mali; non rendetevi com­plici (…) Non fatevi travolgere dalla corrente impetuosa, che tutto vorrebbe dissol­vere nel nulla. Abbiate una chiara intelligenza del­l'Essere Supremo e non perdete molto tempo soltanto per la scienza umana, che alla fine dei conti vi lascerà a mani vuote. Non vogliate edificare sempre sulla terra, ma edificate e restaurate Dio nel vostro essere, che non conosce tramonto. L'anima ciò che avrà seminato rac­coglierà. Pensatelo bene! Utilizzate la vostra esistenza in una meta nobile, fruttuosa, imperitura e non aborrite la sofferenza che circonda il vostro cam­mino per purificarvi! Appunto per vivere la vita comoda, per amare lo svago, per avere la brama di godere, perdete la pace ed il riposo e vi trovate travolti dalla corsa verti­ginosa che tutto vuole inghiottire!
 Il ruolo centrale dei Sacramenti                                                                            
Rinunziate alle cose illecite e super­flue! È la sofferenza che rende il merito alla vita e la vita quanto piú si apprez­za tanto piú vale; ma non apprezzamen­to umano, apprezzamento di tutto ciò che appaga i sensi, bensí un apprezza­mento che vi fa incontrare con Dio, apprezzando tutto ciò che stabilisce una vita di vera Fede, di carità, d'amore. Avvicinatevi spesso ai Sacramenti isti­tuiti da Dio medesimo. Vi sta parlando colui che sulla terra passò la vita di Crocifisso, di un martire nel corpo e nello spirito per condurre anime a Cristo! … E voi volete fare una vita gaudente, omettendo la base principale della salvezza della vostra ani­ma? Cercate il vostro Creatore! Affrontate generosamente tutti i vostri avversari! Neutralizzate le forze e le potenze dia­bolicamente aggressive!
 Siate i sostenitori dell'indissolubilità del matrimonio!                                 
Siate i sosteni­tori dell'indissolubilità del matrimonio! Una è la vera legge: Dio, la Chiesa, la società … nei loro rapporti concreti. Il mio messaggio ridesti molta fidu­cia; non prendetelo alla leggera! Ringra­ziate il Signore, che ancora permette di essere in mezzo a voi per incoraggiarvi!  Da che son partito dalla terra ad oggi si è fatto un gran passo al peggiora­mentoLe tenebre coprono tutta la fac­cia della terra. Vi voglio far notare come la vostra condotta grida la vostra perdizione; accelerate il tempo dei ca­stighi. Invece di disarmare la Divina Giustizia, voi le mettete le armi in pu­gno per la battaglia decisiva. Ve lo ripeto di nuovo: Pregate, pre­gate, pregate! Cercate il vostro Cristo pendente dalla Croce, tutto piagato ed insanguinato per il vostro riscatto, per la vostra salvezza!"
 Il matrimonio non si tocca!                                                                                    
Il paterno monito di Padre Pio, ci aiuta a comprendere la direzione che alcuni vescovi e cardinali stanno imponendo al sinodo. I pericoli sono davvero tremendi e il cristiano non può adagiarsi e continuare a sonnecchiare... Egli deve stare in guardia. La verità degli uomini non sovrasti e travisi quella celeste! A che giova, infatti, cancellare il senso del peccato; abolire le nozioni di bene e di male; sopprimere la legge naturale e declassare valori assoluti come la verginità e la castità al valore di meri optional? Il matrimonio non si tocca! Conseguentemente il matrimonio civile costituisce un peccato più grave del’unione sessuale occasionale e passeggera. Alla luce di questa verità un'espressione come quella roportata dal cardinal Péter Erdö  nel documento transitorio in esame, si commenta da sola: "Una sensibilità nuova nella pastorale odierna consiste nel cogliere la realtà positiva dei matrimoni civili e, fatte le dovute differenze, delle convivenze” (n. 36).
Giovedì,  Ottobre 16th/ 2014    
- di Sergio Basile -
Redazione Quieuropa, Sergio Basile, sinodo sulla famiglia, famiglia, Cardinal Peter erdo, Padre Pio, indissolubilità del matrimonio, unioni civili, tempi moderni, forma imperfetta di bene, discernimento spirituale, gli uomi­ni si sono resi trastullo degli abissi in­fernali, rivelazione di Padre Pio nel 1969 ad un'anima 
Sinodo – La risposta ideale di Padre Pio alla
relatio del cardinal Erdö
Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)
Partecipa al dibattito - Redazione Quieuropa - infounicz.europa@gmail.com

3 commenti:

  1. Il 13 ottobre ricorrenza dell' ultima apparizione della SS. Vergine a Fatima. Proprio in questo giorno il card. Erdò & C. hanno scelto di dare la visione delle loro scombinatezze. Bello schifo !!!!! jane

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  2. Un 3.2 vicino Lourdes il giorno dopo , ignorano alluvioni e terremoti , e sì che dovrebbero essere edotti..

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  3. "Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!" - Galati 1, 8-9

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