ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 17 ottobre 2014

Il crepuscolo degli dei

Gotterdammerung di teologi al Sinodo


Sbaglierebbe chi volesse leggere ciò che è accaduto ieri al Sinodo come una fronda di cardinali conservatori di Curia contro i progressisti vicini al popolo portatori di tesi innovative. A farne le spese sono stati soprattutto i teologi in auge
MARCO TOSATTI
Sbaglierebbe chi volesse leggere ciò che è accaduto ieri al Sinodo come una fronda di cardinali conservatori di Curia contro i progressisti vicini al popolo portatori di tesi innovative. Sono stati i vescovi presenti al Sinodo, quelli che hanno la cura delle diocesi, e lavorano con e sulla gente, quelli che devono tradurre in opere pastorali concrete e lavoro quotidiano Disceptationes e Relationes a sconvolgere i giochi previsti. 
 A farne le spese sono stati soprattutto i teologi in auge; in primo luogo l’arcivescovo Bruno Forte, autore di larga parte della famosa relazione di mezzo cammino, finita nel trinciapolli degli emendamenti e dei commenti dei Circuli Minores, le Commissioni. E soprattutto autore – identificato come tale, in pubblico dal card. Erdo delle discusse frasi sull’omosessualità. Che fra l’altro se non sbaglio, non hanno trovato appoggio in nessuna delle Commissioni.

E poi, naturalmente, il card. Kasper. Che purtroppo per lui è incorso in una duplice disavventura. Ha rilasciato un’intervista al collega Edward Pentin, in cui si è lasciato sfuggire espressioni non riguardose verso i vescovi africani (se le avesse pronunciate qualcun altro di sicuro le accuse di razzismo si sarebbero sprecate).  

L’intervista pubblicata sull’agenzia Zenit, è stata prontamente ritirata. Ma il collega Edward Pentin, di cui conosciamo la professionalità, l’ha confermata, e soprattutto ha messo a disposizione la registrazione dell’intervista stessa, procurando al teologo preferito di papa Francesco una seconda brutta figura.   

Fra l’altro, Pentin, come dichiara, non era solo a parlare con Kasper, ma era accompagnato da due altri colleghi, uno francese e uno inglese che hanno fatto loro domande, incorporate nell’intervista. Come si fa a smentire in un caso del genere?  

In Piemonte, se non mi ricordo male, si dice: restiamo ai primi danni…. 

http://www.lastampa.it/2014/10/17/blogs/san-pietro-e-dintorni/gotterdammerung-di-teologi-al-sinodo-7ojshNCfYIaXQGchbvMvwL/pagina.html

Kasper: “Sono scioccato, mai parlato di africani”. Ma l’audio finisce online


Il cardinale Walter Kasper (foto Ap)
Due giorni fa, la versione inglese del sito Zenit pubblicava un’intervista nella forma domanda-risposta al cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Intervista che ha fatto rumore, visto che in un passaggio Kasper lamentava il troppo parlare dei padri sinodali africani su questioni come l’omosessualità, che a casa loro sono ancora considerate tabù. Come noi non dobbiamo intrometterci troppo nei loro affari, loro non devono farlo con i nostri. Dopo che l’intervista ha fatto il giro dell’Aula sinodale (sottoforma di fotocopia distribuita a qualche decina di padri), il cardinale Kasper ha smentito: “Sono scioccato, non ho mai parlato di africani né ho mai rilasciato un’intervista a Zenit”.

Zenit cancellava la pagina, con tante scuse al porporato tedesco. Ma il giornalista Edward Pentin, autore dell’intervista incriminata, provvedeva a piazzare online il file audio con le dichiarazioni in inglese di Sua Eminenza. Che di africani parla.
http://www.ilfoglio.it/articoli/v/121979/rubriche/sinodo-kasper-sono-scioccato-mai-parlato-di-africani-ma-laudio-finisce-online.htm
Lettere al Direttore
La sontuosa battuta di Kasper contro i confratelli africani
Al direttore - Dopo la battutaccia vagamente razzista di Kasper, pare che un vescovo africano, tale Muhammad Ali, abbia sbottato: “No archbishop ever called me a nigger”.
Maurizio Crippa

I fulmini di Maurizio non richiedono spiegazione. Ma non resisto alla gioia scorretta di riportare con parole mie, senza tradire lo humour porporato, la sontuosa battuta di Walter Kasper: “Ma questi vescovi africani… per loro l’omosessualità è tabù, non se ne può parlare, e allora che stanno a di’?”.

Al direttore - Chi si rivede, Lady Spread. Solo un timido sussulto, per ora, ma sufficiente a mandare segnali di panico continentale. La Grecia vacilla, la Spagna s’ingolfa sui suoi Bot. Borse mai così basse da un anno. Cercare correlazioni con la manovra d’Italia da 36 miliardi e meno 18 di tasse, coraggiosa e spericolata, è difficile. O forse no?
Raffaele Seroli

Al direttore - C’è una ragione forte per la quale andrebbero fatte le barricate contro l’avvento dell’ossimoro (matrimonio omosessuale): perché dopo, giustamente, non si potrà dire all’irsuto Callistrato che può farsi una famiglia con il pettoruto Afro ma non “avere” dei figli. Non si può riconoscere un “diritto” (e qui d’istinto continuo a metter mano alla fondina) monco, perché è logico che sarà una faccenda a rate, postdatata: 50 per cento subito e 50 per cento appena possibile.
Ma se dev’esser casino, casino sia e, per ripeterla con l’amico Amicone, la mediazione potrebbe essere: inebriatevi pure di ossimori e scemenze del (di?) genere ma non rompeteci più le palle con scalfarotti e succedanei, che starebbero per vietare a me  –  addirittura con la previsione di una sanzione penale – di far l’unica cosa naturale davanti a due uomini che si scambiano un anello: ridere. Saluti.

Peppe Rinaldi

Lei è un talento intellettuale e spirituale. Ormai il suo è l’unico modo di affrontare la cosa desiderante che vuole l’altare.

Al direttore - Come nelle vecchie barzellette sui carabinieri, i due Principi della chiesa Erdö e Forte procedono in coppia: uno scrive, l’altro legge.
Elisabetta Frezza, Patrizia Fermani

Al direttore - A proposito del sesso che squassa la vigna nel Sinodo in corso, segnalo – naturalmente per semplice quanto bizzarra curiosità – che secondo l’avvocato triestino Luciano Sampietro, Nostradamus avrebbe previsto l’elezione del Papa gesuita con la seguente quartina: “Nel seicentonove, di Roma il Clero/ a capodanno farà lo scrutinio, / d’uno della Compagnia, grigio-nero, / che mai ve ne fu uno più maligno”. Sempre secondo l’apocalittica interpretazione di Sampietro (l’avvocato!) l’ultimo Pontefice emanerà un’enciclica dal contenuto licenzioso e contrario alla morale cristiana in ossequio ai successivi versi di Nostradamus che recitano “Per il piacer di editto voluttuoso / si metterà veleno nella fede”. Sampietro ha pubblicato questa sua nuova esegesi delle profezie di Nostradamus nel 2001.
Gianfranco Trombetta

Il mago del Reader’s digest la pensi come vuole, Francis è simpatico. Matto ma simpatico.
Il Vaticano benedice le unioni omosessuali,
Valls distrugge la famiglia

di Jérôme Bourbon


Editoriale del 16 ottobre 2014  del settimanale Rivarol






Il Vaticano dà via libera alle unioni omosessuali.
In un documento ufficiale del 13 ottobre, intitolato “Relatio post disceptationem” (il rapporto a metà strada delle discussioni del Sinodo straordinario sulla famiglia), il relatore generale dell’assemblea, il “cardinale” Peter Erdo, scrive, a nome del Sinodo e di Bergoglio: «Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità? Spesso esse desiderano incontrare una Chiesa che sia casa accogliente per loro. Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando (sic!) e valutando il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio?»

E in questo documento ufficiale del Sinodo sulla famiglia, si legge anche
«La questione omosessuale ci interpella in una seria riflessione su come elaborare cammini realistici di crescita affettiva e di maturità umana ed evangelica integrando la dimensione sessuale: si presenta quindi come un’importante sfida educativa. […] Senza negare le problematiche morali connesse alle unioni omosessuali si prende atto che vi sono casi in cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partners. Inoltre, la Chiesa ha attenzione speciale verso i bambini che vivono con coppie dello stesso sesso, ribadendo che al primo posto vanno messi sempre le esigenze e i diritti dei piccoli.»
«Una sensibilità nuova della pastorale odierna, consiste nel cogliere la realtà positiva dei matrimoni civili e, fatte le debite differenze, delle convivenze. Occorre che nella proposta ecclesiale, pur presentando con chiarezza l’ideale, indichiamo anche elementi costruttivi in quelle situazioni che non corrispondono ancora o non più a tale ideale

La Chiesa conciliare riconosce così ufficialmente le unioni contro natura, cosa che è di una gravità inaudita. E tuttavia, questa non è certo la prima volta: al tempo di Benedetto XVI, “Monsignor” Paglia, ministro per la famiglia della “Santa Sede”, si era pronunciato esplicitamente in favore delle unioni civili omosessuali.
Naturalmente, i media del mondo intero si compiacciono di questo documento vaticanese e gli danno una grande eco.
Ecco, a caso, alcuni dei titoli cubitali che dopo lunedì sera si sono letti sulla stampa internazionale e su internet:
«Matrimonio omosessuale: il Vaticano riconosce che può rappresentare “un aiuto prezioso per la vita dei contraenti”»,
«Il Vaticano cambia tono sulle libere unioni, anche omosessuali»,
«Matrimonio: la Chiesa si dimostra più benevola nei confronti delle libere unioni e degli omosessuali»,
«Divorziati risposati: La Chiesa cattolica pronta a dare il via libera»,
«Il sinodo riconosce il valore positivo del matrimonio civile, compreso quello omosessuale»,
«Divorziati risposati: La Chiesa è in procinto di fare la sua rivoluzione?»,
«Sinodo sulla famiglia: i vescovi vedono degli “aspetti positivi” nell’amore dello stesso sesso».

È facile immaginare a questo punto la difficoltà che avranno i genitori cattolici nel dire ai loro figli che l’omosessualità è un male, che non bisogna divorziare perché l’uomo non può separare ciò che Dio ha unito, visto che il Vaticano benedice le unioni omosessuali e apre la strada alla comunione ai divorziati risposati.
Per i cattolici diventerà socialmente, umanamente e psicologicamente sempre più difficile rimanere integralmente fedeli all’insegnamento della Bibbia e del Catechismo tradizionale sull’omosessualità, tanto più che l’“omofobia” è oggi un delitto punito con delle ammende e con la prigione [così in Francia… tra poco anche in Italia - ndt].
Appellarsi a San Pio X, che nel suo Catechismo insegnava che l’omosessualità è un crimine «che grida vendetta al cospetto di Dio», può costare anche molto caro.

Come abbiamo scritto spesso su questo foglio, non bisogna prestare la minima fiducia agli occupanti del Vaticano, che sono dei nemici; e dei peggiori che ci siano, poiché sono lupi travestiti da agnelli.
Non si ripeterà mai abbastanza che dopo la morte di Pio XII, sono degli usurpatori modernisti, senza fede né legge, che occupano indebitamente tutti i posti di comando e che nello spazio di mezzo secolo hanno distrutto tutto, hanno devastato tutto e hanno saccheggiato tutto: la fede, la dottrina, la morale e la disciplina della Chiesa, la liturgia, gli Stati, i movimenti, le scuole e i sindacati cattolici. Tutto è stato metodicamente rovesciato.
Il Vaticano II e ciò che ne è seguito, sono la più grande catastrofe che si sia abbattuta sull’umanità: è necessario prenderne coscienza.

Questa pseudo-chiesa non è la Chiesa di Gesù Cristo, questi occupanti del soglio di Pietro non sono autentici vicarii di Cristo.
Questa è la verità sulla quale dovrebbero convenire tutti gli spiriti retti ed onesti.

D’altronde, Bergoglio questa prossima Domenica 19 ottobre “beatificherà” Paolo VI, l’uomo in bianco che ha fatto comunella con i giudei e i massoni, che portava sul petto l’ephod dei sommi sacerdoti ebraici, che ha vietato la Messa tridentina, che ha distrutto la liturgia, protestantizzandola, che ha saccheggiato il culto e la disciplina della Chiesa, che ha “promulgato” il conciliabolo Vaticano II viziato da errori e da eresie, che ha condotto una politica filocomunista, che ha perseguitato i sacerdoti e i fedeli che volevano rimanere fedeli alla Messa e al Catechismo di sempre.
La Chiesa conciliare canonizza se stessa con inaudita impudenza: la pseudo-beatificazione di Paolo VI segue a meno di sei mesi le pseudo-canonizzazioni di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, altri modernisti matricolati che con le loro dichiarazioni, con le loro iniziative, con i loro insegnamenti scandalosi e la loro apostasia, hanno distrutto la fede di dozzine di milioni di battezzati.

Quanto al governo Valls [Primo Ministro francese – e non si fa alcuno sforzo a riferirsi ugualmente alla situazione italiana – ndt.], esso continua a distruggere ciò che resta della famiglia tradizionale. Aprendo subdolamente la via alla gestazione in affitto, riducendo della metà le eredità dei Francesi, diminuendo della metà la durata del congedo prenatale per le donne, prendendosela con la primogenitura, incidendo sul quotidiano familiare, sopprimendo gli assegni familiari per le classi medie e superiori, così che quei soldi saranno utilizzati essenzialmente per le famiglie degli immigrati, a detrimento dei Francesi.

Ma per quanto detestabili siano queste riforme, quello che fa il Vaticano è infinitamente peggio, infinitamente più grave, per le sue mortali conseguenze sociali e morali.


Jérôme BOURBON, jeromebourbon@yahoo.fr 

1 commento:

  1. Gesù si rivolse ai discepoli e li mise in guardia: « Non diventate ipocriti come i Farisei: la loro ipocrisia è come il lievito! Ma non c’è niente che possa rimanere nascosto per sempre. Perciò qualsiasi cosa abbiate detto in segreto, sarà udita alla luce; e ciò che avete sussurrato all’orecchio nelle stanze più appartate, sarà gridato dai tetti delle case, perché tutti possano sentire!paurosamente attuale questo avvertimento....non seguiamoli!!!!amen!

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