ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 13 novembre 2014

Non è tutto oro quel che luccica..!

Le grandi assenti dal sinodo, le famiglie neocatecumenali

Nessuna di esse è stata ammessa a parlare. Eppure sono le più impegnate nel mettere in pratica il modello del matrimonio cattolico. Un documento riservato del vertice del Cammino, a commento del sinodo

di Sandro Magister



ROMA, 13 novembre 2014 – Nell'intervallo tra i due sinodi convocati da papa Francesco sul tema della famiglia tutti sono stati sollecitati a prendere la parola.

Quindi anche coloro che nel primo dei due sinodi, tenuto lo scorso ottobre, non poterono parlare in aula perché non invitati.

A fare scalpore fu soprattutto la forzata assenza dal sinodo dell'istituto pontificio che aveva i maggiori titoli per esservi chiamato:

> Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia

Meno notato è stato invece il mancato invito a esponenti di realtà cattoliche tra le più vigorosamente impegnate nel tradurre nella vita concreta la visione cristiana della famiglia.
Una di queste realtà è il Cammino neocatecumenale, fondato in Spagna negli anni Sessanta dai laici Francisco "Kiko" Argüello e Carmen Hernández e oggi presente con le sue comunità in quasi tutti i paesi del mondo, con numerosi suoi sacerdoti formati in un centinaio di seminari, col sostegno di molte centinaia di vescovi, e fatto soprattutto di famiglie, la gran parte di esse con un alto numero di figli, spesso pronte a partire in missione nelle regioni più sperdute e talora ostili del globo.

Il Cammino neocatecumenale è entrato il più delle volte nelle cronache per le critiche e i conflitti intraecclesiali provocati dalle sue particolarissime liturgie, dai battesimi e dalle messe celebrate con un rituale "creativo" che si discosta in più punti da quello ordinario della Chiesa latina:

> Quella strana messa che il papa non vuole (11.4.2012)

Ma in realtà ciò che più distingue il Cammino da altri movimenti ecclesiali e dall'insieme dei fedeli è la centralità che in esso ha la famiglia, teorizzata e vissuta in perfetta obbedienza al magistero della Chiesa di sempre ma in particolare degli ultimi papi, compresa quell'enciclica "Humanae vitae" che è ignorata e disobbedita da quasi tutti i cattolici con la complicità del clero, ma non certo dai neocatecumanali, vista la loro generosa prolificità.

Non sorprende, quindi, che il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia abbia tributato nel 2009 a Kiko, fondatore del Cammino, una laurea "honoris causa" proprio per il suo impegno a sostegno del matrimonio cristiano.

Poco o nulla, però, si sa in pubblico di come i leader del Cammino "educhino" le famiglie che fanno parte delle loro comunità.

E nulla era finora trapelato su che cosa essi pensino delle questioni discusse nel sinodo.

È prassi costante del Cammino, infatti, proteggere dall'osservazione esterna ciò che si fa e si dice dentro le sue comunità.

Quello che segue, ad esempio, non è un documento pubblico. È l'estratto di una catechesi ad uso interno, svolta da don Mario Pezzi – il sacerdote che con Kiko e Carmen fa parte della triade di vertice del Cammino – in una delle periodiche "convivenze" formative per i quadri del movimento, tenuta a Porto San Giorgio lo scorso 25-28 settembre, a pochi giorni dall'inizio del sinodo.

Il testo integrale della catechesi di don Pezzi – in versione sia scritta che orale, quest'ultima con interventi a braccio di Kiko –  è nel dettagliatissimo resoconto ad uso interno della "convivenza". Ma basta questa sua sintesi per coglierne l'importanza.

I fautori di innovazioni in materia di matrimonio cattolico non potranno facilmente ignorare questa poderosa voce contraria.
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PAPA FRANCESCO E IL SINODO SULLA FAMIGLIA

di Mario Pezzi



Il famoso e criticato rapporto del cardinale Kasper è in cinque punti, e solo uno tratta della comunione ai divorziati risposati, gli altri trattano tutti della dottrina tradizionale della Chiesa. Il papa una volta ha detto: sono sorpreso perché la stampa parla solo di un punto e non parla degli altri. Per questo vi invito a non fare attenzione a quello che dicono i giornali e la televisione, perché tutti fanno pressione perché il papa abbia un'apertura al mondo. Non date credito. Tante volte padre Lombardi ha dovuto replicare su parole del papa interpretate male e strumentalizzate.

In questa catechesi non affronteremo gli argomenti più scottanti, li lasciamo ai padri sinodali e al papa, ma parleremo dell’ideologia del gender, della famiglia cristiana alla luce della rivelazione divina e infine della "Humanae vitae" di Paolo VI, che è stata molto contestata e rifiutata ma che papa Francesco ha voluto rilanciare..

L'IDEOLOGIA DEL GENDER

Papa Benedetto XVI, in occasione degli auguri natalizi alla curia romana, nel 2012, fece un discorso storico, affermando che oggi ci troviamo di fronte a un cambio epocale, simile a quello avvenuto al tempo della caduta dell'impero romano e della invasione dei popoli barbari. Stanno venendo meno le fondamenta della società, della civiltà cattolica.

Anche papa Giovanni Paolo II disse a Fatima nel 1982: “Quello che un tempo era considerato peccato, oggi ha acquistato diritto di cittadinanza”.

Ce ne sono stati tanti nella storia di attacchi contro la famiglia cristiana. L’ultimo assalto virulento è rappresentato dalla cosiddetta ideologia del gender .

Potenti lobby stanno imponendo come una dittatura tale ideologia. Tra le radici filosofiche che hanno generato questo mostro che sta minacciando le nostre famiglie soprattutto nelle scuole c'è il marxismo.

In Marx la tesi che l’essenza dell’uomo è quella di poter creare se stesso è legata al superamento dei generi sessuali e alla distruzione della famiglia.

Il dibattito sul gender si è trasferito poi soprattutto negli Stati Uniti, dove l’idea che i sessi siano due è stata completamente superata. Da due generi si è passati a cinque: maschio, femmina, omosessuale, lesbica e transgender. Ma coerentemente con l’impostazione antinaturalistica, poiché l’uomo può creare se stesso, si è giunti a 17 generi. Anzi, c'è oggi chi ne conta 51: chi più ne ha più ne metta.

La teoria del gender rivela inoltre la sua origine gnostica. Il nemico per la gnosi non è il sesso in sé, ma il sesso in quanto procreativo, perché fare nascere bambini significa contribuire all’opera creativa del dio malvagio.

Si è scoperto che il femminismo radicale è intimamente legato al culto satanico. Quando a papa Francesco hanno chiesto di queste aggressioni, ha detto: sono frutto del demonio che vuole distruggere.

Il mito del superamento dei generi si trova anche nelle formulazioni gnostiche della massoneria che, nei gradi più alti d’iniziazione, ha l’adorazione del demonio raffigurato con caratteri androgini.

La teoria del gender implica una completa ridefinizione antropologica dell’essenza umana. Il tentativo dell’uomo di prendere il posto di Dio.

Ha le sue origini storiche nella pianificazione antinatalista a partire dagli anni Sessanta, con la propaganda della contraccezione e dell'aborto e la campagna per l'uso della pillola RU 486.

Quando la conferenza episcopale degli Stati Uniti adottò la formula "family planning", che vuol dire pianificazione famigliare, il Vaticano intervenne affinché la cambiasse. Perché inganna. Il cristiano non pianifica.

Che cosa dice la Chiesa di questa ideologia del gender? Papa Benedetto XVI ha detto, citando il gran rabbino di Francia Gilles Bernheim:

"L’uomo contesta la propria natura. La manipolazione della natura, che oggi deploriamo per quanto riguarda l’ambiente, diventa qui la scelta di fondo dell’uomo nei confronti di se stesso. Esiste ormai solo l’uomo in astratto, che poi sceglie per sé autonomamente qualcosa come sua natura. Maschio e femmina vengono contestati nella loro esigenza creazionale di forme della persona umana che si integrano a vicenda. Se però non esiste la dualità di maschio e femmina come dato della creazione, allora non esiste neppure più la famiglia e anche la prole ha perso il luogo che finora le spettava e la particolare dignità che le è propria. Bernheim mostra come essa, da soggetto giuridico a sé stante, diventi ora necessariamente un oggetto, a cui si ha diritto e che ci si può procurare. Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi da sé, si giunge necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò, infine, anche l’uomo. Nella lotta per la famiglia è in gioco l’uomo stesso".


LA FAMIGLIA ALLA LUCE DELLA RIVELAZIONE DIVINA


L’esortazione apostolica "Familiaris consortio", scritta da papa Giovanni Paolo II al termine del Sinodo sulla Famiglia nel 1980, rimane ancora oggi attuale. E così quella bellissima esortazione apostolica "Sacramentum caritatis" di papa Benedetto XVI, che dice: "L'eucaristia corrobora in modo inesauribile l'unità e l'amore indissolubili di ogni matrimonio cristiano".

Per questo il matrimonio è indissolubile. Papa Francesco ha detto chiaramente che lui non va a cambiare la dottrina della Chiesa, come dicono o come vogliono fargli dire, perché ciò che Dio ha unito l’uomo non può separarlo. La Chiesa non ne ha il potere. Il vincolo coniugale è intrinsecamente connesso all'unità eucaristica tra Cristo sposo e la Chiesa sposa, un amore che ha il suo punto culminante nella Croce, espressione delle sue "nozze" con l'umanità e, al contempo, origine e centro dell'eucaristia.

Non esiste amore senza la croce. Quindi "fare l’amore", come dicono i giovani, e una pura falsità. Non si tratta di amore ma di concupiscenza, di attrazione, ecc. Per questo la Chiesa chiede di non avere rapporti prima del matrimonio, perché si arriva a un certo punto in cui non si è più liberi. Mi ricordo di uno di noi che all’inizio del cammino ci venne a dire che aveva deciso di lasciare la ragazza. Disse a Kiko e a Carmen che lei aveva minacciato di uccidersi e aveva già fatto tre tentativi di suicidio e chiese: che cosa devo fare? Kiko e Carmen gli hanno risposto: dille che si può suicidare come vuole, Dio provvederà. L’ha lasciata, lei non si è suicidata e oggi lui è sposato felicemente. Sono facili i ricatti.


ATTUALITÁ DELLA "HUMANAE VITAE"


Grazie a Dio papa Francesco ha inserito la "Humanae vitae" nel questionario presinodale e ha chiesto che cosa ne pensa la gente. È risultato che moltissimi non la conoscono perché i preti non gliel'hanno mai presentata, e tra quelli che la conoscono molti la rifiutano. Gli unici che l’apprezzano sono quelli che fanno un cammino di fede, di iniziazione cristiana. Questo è il problema, secondo me, di questo sinodo: quasi nessuno parla della necessità dell’iniziazione cristiana. Parlano solo di stare vicini alle coppie, di aiutarle, di formare gli educatori...

Paolo VI, beatificato alla fine del sinodo, pubblicò l'enciclica "Humanae vitae" il 25 luglio del 1968, a seguito dell’impegno preso con i padri conciliari. Cito da un libro su quel papa uscito da poco, molto ben documentato, preparato dall’Istituto Paolo VI che risiede a Brescia, per la causa di beatificazione:

"Quanto fango fu gettato su quell'enciclica e su Paolo VI da parte di coloro che volevano imporre la propria visione del mondo liberal-nichilista! Un clima di voluta tensione si era creato già un anno prima, quando nell'aprile del 1967 era stato pubblicato uno dei documenti della pontificia commissione che Giovanni XXIII aveva istituto nel marzo 1963 e che Paolo VI volle allargata perché accanto ai teologi, estensori del testo, vi fossero le voci di demografi, di sociologi, di economisti, di medici, di sociologi e di alcune coppie di sposi.

"Quel documento, per sua natura riservato, uscì contemporaneamente su Le Monde in Francia, su The Tablet in Gran Bretagna e sul National Catholic Reporter negli Stati Uniti d'America. Era evidente la regia accorta di un'unica mano, che voleva presentare il documento come la relazione della maggioranza, sostenendo che solo quattro dei settanta membri della commissione avevano criticato il testo, cosa che, invece, si rivelò falsa".

Avendo creato questa aspettativa – come la stanno di nuovo creando oggi dicendo che papa Francesco ammetterà la comunione ai risposati – tutti si aspettavano che Paolo VI approvasse i contraccettivi, la pillola, per diminuire la popolazione. Così, quando il papa disse la parola finale, che ogni atto coniugale è unitivo e procreativo, aperto alla vita, ci fu uno scandalo generale, non solo nel mondo laico:

"Non fu minore l'incomprensione di molti cattolici, tra gli altri il cardinale Suenens e vari famosi teologi. Ad essi si aggiunsero, con parole sconcertanti per la loro durezza e ostilità, ottantasette teologi della Catholic University di Washington, la conferenza episcopale austriaca e quella canadese, nonché alcune migliaia di cattolici tedeschi.

"Ciò che colpisce è il rilievo dato dai mass media a quelle voci di dissenso, rispetto alle moltissime adesioni che si ebbero da tutta la Chiesa mondiale e che furono, se non taciute, non sempre correttamente riportate dai maggiori organi di stampa. Paolo VI non si lasciò trascinare nella polemica né vincere dallo sconforto, ma s’impegnò a darne la spiegazione corretta sin dall'udienza immediatamente successiva alla pubblicazione dell'enciclica, il 31 luglio, quando ribadì che la 'Humanae vitae' non custodiva una dichiarazione negativa, ma voleva essere 'la presentazione positiva della moralità coniugale in ordine alla sua missione d'amore e di fecondità, nella luce di una visione integrale dell'uomo, della sua vocazione terrena ed eterna'".

Papa Giovanni Paolo II dedicò alla "Humanae vitae" le ultime quindici catechesi di tutto il suo ciclo sulla teologia del corpo, nel 1984.

Quanto a papa Francesco, sapete che alcune domeniche fa ha celebrato il matrimonio di ventiquattro coppie. Sono stato bene attento ad ascoltare la formula che ha usato, perché nel rituale del matrimonio c’è la prima formula che è quella che ha usato il papa ma ce ne sono anche altre non così esplicite. Sarebbe interessante vedere i preti quale usano. Perché la prima formula dice:

"Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?"

"I figli che Dio vuole donarvi": non so se tutti i preti lo dicono.

[KIKO: Tutto questo va bene quando c’è gente cristiana, ma quando la gente non è cristiana si fa un baffo di tutte queste cose. Grazie a Dio voi avete ascoltato noi catechisti che vi dicevamo ciò che diceva la Chiesa e siete stati umili e non avete opposto alle nostre catechesi le idee dei giornali. Carmen disse una volta al papa, anni fa: che significa questa ossessione a favore dei metodi naturali? Sembra che la Chiesa stia solo pensando a come limitare i figli. Perché alla fine così si pensava, che la famiglia cattolica dovesse avere due bambini, non di più. Alcuni, anche all’interno della Chiesa hanno ancora quest’idea. Noi dicevamo a quelli dell’Azione Cattolica: e dopo che fate? Dopo aver avuto due figli, come continuate l’atto coniugale? Fate il coito interrotto? Usate i metodi naturali? Usate la pillola? Ovunque si è predicato che la paternità responsabile significa limitare le nascite, e il numero dei figli si lasciava alla coscienza degli sposi. Questo è stato predicato ovunque. Ma il papa ha detto questo? No! La paternità responsabile significa accettare di non limitare i figli, significa accettare il piano di Dio. Ma nessuno ha ripetuto queste cose dette dal papa. Grazie a Dio voi siete stati salvati perché avete obbedito a noi. Avete continuato a credere che l’atto coniugale è un atto di santità, un vero sacramento. Siamo contenti di vedere che anche i nostri figli e nipoti ci seguono in questo, hanno figli e sono felici].


I PERCHÉ DEL DOTTORATO "HONORIS CAUSA" A KIKO


Per finire cito il dottorato "honoris causa" conferito a Kiko Argüello dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia.

Nella "Laudatio academica", il professor José Noriega ha esposto i tre motivi per cui l'istituto ha voluto dare questo riconoscimento, possiamo dire, al Cammino neocatecumenale:

1. "La riscoperta della fecondità del battesimo per la vita della coppia ha avuto uno dei suoi frutti più significativi nella riscoperta della santità dell’atto coniugale tra gli sposi. Vedendolo come uno dei luoghi dove Dio agisce, le coppie del Cammino hanno voluto vivere il loro amore con una singolare apertura alla vita, sapendosi collaboratrici di Dio nel generare delle persone".

2. "In un momento di crisi e disorientamento da parte di molti, l’accoglienza senza riserve della enciclica profetica di Paolo VI 'Humanae vitae' da parte delle famiglie del Cammino è stata una autentica testimonianza per l’intera Chiesa, mostrando che, al di là delle nostre paure o delle nostre difficoltà, è possibile vivere quanto la Chiesa segnala come specifico del cammino di santità della coppia".

3. "Le famiglie del Cammino neocatecumenale hanno capito presto e adottato una forma di liturgia domestica. In questo modo, la grande missione di trasmettere la fede ai figli ha trovato l’ambito proprio della testimonianza dei genitori. Nel contesto poi di una spaventosa secolarizzazione di 'vaste zone della terra, dove la fede è in pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento', il Cammino ha saputo 'rendere Dio presente in una forma singolare': parlo della grande testimonianza delle famiglie in missione".

Ecco, per queste tre cose ci hanno dato il dottorato "honoris causa": la santità dell’atto coniugale, l’apertura alla vita seguendo la "Humanae vitae", la trasmissione della fede alla seguente generazione e le famiglie in missione.

Lungo il Cammino neocatecumenale, nelle catechesi, noi vi abbiamo detto che la famiglia ha, per così dire, tre altari: la santa eucaristia, il talamo nuziale e la mensa familiare dove si passa la fede ai figli.

È bene sottolineare che questa "Laudatio" si riferisce a tutte le famiglie delle comunità neocatecumenali, e non soltanto alle famiglie in missione.

Quanto a queste ultime, da oltre trent'anni stanno dando la vita spesso in situazioni eroiche per testimoniare l'amore di Dio attraverso la loro presenza e il loro apostolato, in cui spesso i figli sono i primi missionari che attirano i lontani alla Chiesa.

Negli ultimi anni il Signore ha suscitato tra noi le missioni "ad gentes": nuclei familiari con molti figli, accompagnati e sostenuti da un presbitero, da un socio e da alcune sorelle, che costituiscono un punto d'attrazione in zone completamente pagane o scristianizzate. Una nuova forma di evangelizzazione per il mondo di oggi secolarizzato e pagano.

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Il conferimento della laurea "honoris causa" a Kiko, con la "laudario" del vicepresidente del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia e la "lectio magistralis" del premiato:

> Il Pontificio Istituto...


Tutti gli articoli di www.chiesa sul Cammino:

> Cammino neocatecumenale
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350922

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 Insensibilità e cialtronerie dei cosiddetti "catechisti"

Celebrazione casereccia di una
"eucarestia" neocatecumenale
Ciao a tutti/e, volevo portare la mia piccola testimonianza sul neocatecumenato.
Io sono stato educato ad una fede cattolica tradizionale, fede che dopo la cresima non ho più coltivato. Quindi niente più messa, confessione e comunione.
Avevo mantenuto però una certa"nostalgia di Dio", chiamiamola così, e quindi in maniera estremamente discontinua prego, mi confesso, vado a messa etc.

Qualche anno fa, pensando che l'appartenenza ad una comunità potesse aiutarmi in fatto di continuità, sono andato a qualche catechesi del cammino.
Che orrore!!!

I cosiddetti "catechisti" del Cammino sono davvero ignoranti.
Presentano la storia della chiesa in maniera vergognosa.
Espongono le verità di fede in un modo superficiale e confuso.
Questo è grave, e io continuamente mi dicevo che magari erano persone semplici però con una fede autentica. Ma non poteva durare a lungo.

Sala "liturgica" neocatecumenale:
lo squallore kikiano-carmeniano
detta la spiritualità dei "camminanti"
Quello che mi ha portato ad andarmene è stato il fatto che durante una catechesi, in un momento di testimonianza, una donna ha detto che aveva perso un bambino ed è scoppiata a piangere.
Si vedeva benissimo che questa donna aveva i nervi a pezzi per questo fatto è che era davvero molto scossa.
Senza neanche un momento di silenzio, di raccoglimento o di riflessione il "catechista" neocat dice con indifferenza che vabbè adesso il bambino è un angelo. Tutto qui.

Io ho trovato questa cosa agghiacciante, di grande insensibilità.

In breve: li ho mollati. Sono dei gran cialtroni!
(da: Luigi)

Raffaele ex catecumenale ha detto...
Meglio essere orfani,piuttosto che figli di una coppia neocatecumenale. Quanta violenza e insensibilitá, in queste "comunitá", ad opera di gente inutile, come i catechisti. Per conoscere Dio, il cammino non serve
Anonimo ha detto...
Concordo in pieno. Nella famiglia di mio padre(molto cattolica) la delicatezza e la sensibilità erano due pilastri fondamentali, che non significa "buonismo" o "libertinismo" perché i B. non erano ne inclini al vizio ne lassisti. A me questi catechisti che fanno i "duri" solo per sentirsi più virili mi danno il voltastomaco.

Un ex
Lino ha detto...
Luigi ha detto
"In breve: li ho mollati. Sono dei gran cialtroni!"
Io, dopo la seconda esperienza di qualche settimana fa, comincio a pensarla un po' differentemente, Luigi: i cialtroni sono innanzitutto quelli che gli mettono un microfono in mano, un disegnino su una lavagna a fogli mobili, gli danno un po' di pagine da imparare a memoria e li mandano allo sbaraglio, a tenere conferenze pubbliche in materia di cristianesimo e fede. Già, conferenze allo sbaraglio, perché quando raduni in una sala una ventina di persone devi essere in grado di gestire situazioni come quelle da te descritte oppure domande che controbattono le affermazioni del primo ciclo di catechesi, affermazioni che non sono da poco!

Ti ritrovi, allora, dei "catechisti" che tendono a rifiutare ogni interruzione, sia perché perderebbero il filo di un discorso ripetuto a memoria, sia perché una comunicazione interattiva potrebbe mettere allo scoperto le loro scarsissime conoscenze e competenze, limitate alla religione naturale, scristianizzazione, desacralizzazione, alla piscina sotterranea con i sette peccati capitali dove muore l'uomo vecchio eccetera eccetera.

Così accade, però, per la didattica nelle aule di ogni ordine e grado, quando il docente non è all'altezza.

Aggiungi poi - come mi ha riferito un ex catechista - che questo è anche un metodo per suscitare soggezione e rinviare alle calende greche ogni questione ("lo capirai al secondo passaggio", dicono, "vieni e vedi") e avrai visionato la metodologia dell'intero quadro formativo di Kiko.
Anonimo ha detto...
Così, tanto per puntualizzare visto che si parla di cialtroni.
Come fa uno che ha ascoltato "qualche catechesi" a dare la sua testimonianza sul neocatecumenato?
Giusto per capire l'autorevolezza di quest'ennesima straordinaria testimonianza del buon Luigi.
Grazie
Giulio
by Tripudio ha detto...
Così, tnato per puntualizzare.

Giulio sta insinuando che le cosiddette "catechesi" iniziali non rispecchiano il Cammino.
Dunque il Cammino comincia con un inganno?

Il modo in cui si presenta nelle "catechesi iniziali" è o non è specchio di ciò che verrà dopo?

E poi, caro fratello Giulio, spiegami un po': come fa uno che ha sentito parlare della droga, a criticare la droga?
by Tripudio ha detto...
A pensarci bene, le cosiddette "catechesi iniziali" nascondono le cose più importanti del Cammino.

Se ad ogni "catechesi" si dicesse onestamente: «siamo del Cammino Neocatecumenale, da un certo punto in poi dovrete pagare la decima, staremo sempre a chiedervi soldi per Convivenze, Seminari RM, Concerti di Kiko, suppellettili sacre designed by Kiko (obbligatorie!), il libro di Kiko, eccetera»... sarebbe più onesto, ma nessuno accetterebbe mai di formare una comunità del Cammino.

E l'aspetto più ridicolo è che è il Cammino si spaccia per un insieme di "beni spirituali".
Massimo ha detto...
Io sono stato educato ad una fede cattolica tradizionale, fede che dopo la cresima non ho più coltivato. Quindi niente più messa, confessione e comunione.
Bravo, continua così ;) la "fede" "cattolica" tradizionale ti porterà lontano. Questo è lo specchio dei tempi odierni e della grande (in)utilità che, purtroppo, ha il catechismo fatto da bambini.
Continua su questa strada, che andrai lontano ;)

@Raffele
Meglio essere orfani,piuttosto che figli di una coppia neocatecumenale.
Non sai di cosa parli... dato che le comunità c'è tanta gente che ha perso anche più di un figlio, e questi catechisti molto probabilmente sanno bene cosa significa stare accanto a una persona che ha perso un figlio...
In due righe hai detto che è meglio non averceli proprio dei genitori; che i catechisti sono gente inutile (ti ricordo che anche chi fa il cammino neocatecumenale è figlio di Dio, magari lo si dimentica ogni tanto); che mentre Giovanni Paolo II, di sfuggita se vogliamo, afferma che questo cammino è un itinerario valido per arrivare a Dio tu dici che non serve.

@Tripudio e chi bazzica su questo blog
Sarebbe bello vi rendeste conto dell'odio di cui è pieno questo blog. Mettiamo caso il cammino neocatecumenale sia un inganno (cosa che non credo assolutamente, ma vabè, mettiamo caso); di certo la bugia non si smaschera né con altre bugie (di cui reputo questo blog sia pieno), né con l'odio. Perché di certo l'odio che trasuda da queste pagine non viene da Dio (l'odio a prescindere non viene da Dio). Mi sembra un po' Pietro che per difendere Gesù tira fuori la spada e taglia l'orecchio al soldato.
Lino ha detto...
@ Giulio
Proseguo sulla metafora del docente.
Quante idiozie devi tu ascoltare da un professore di tuo figlio all'inizio dell'anno scolastico per decidere che, forse, è il caso di chiedere per il ragazzo un cambio di sezione? Se un insegnante di lettere spiega che immagine si scrive con due "gi" e nella traccia di un tema sbaglia qualche consecutio temporum non ti è sufficiente, per il bene di tuo figlio?

Quello che dite nelle catechesi iniziali è qualcosa del genere, anzi peggio. E, oltre ai contenuti, la metodologia è da capre.

Invito anche te a leggere il De catechizandis rudibus. Capirai cosa significava catechizzare, già secoli e secoli fa.
sandavi ha detto...
Giulio,
io sono nato in una famiglia NC (e che continua a esserlo) di primissimi catechisti della prima generazione italiana dopo i Martiri Canadesi. Sono in comunità da ben 25 anni. Il mio curriculum è abbastanza attendibile per te?

Tuttavia è inutile, perché per chi non vuole ascoltare a nulla servono miriadi di titoli e chilometri di spiegazioni.
sandavi ha detto...
@Massimo:
Bravo, continua così ;) la "fede" "cattolica" tradizionale ti porterà lontano. Questo è lo specchio dei tempi odierni e della grande (in)utilità che, purtroppo, ha il catechismo fatto da bambini.

Che genio sei Massimo. E' proprio per la vostra ignoranza crassa della storia della Chiesa e per l'arroganza e la supponenza che dimostrate su argomenti che non conoscete che non metterò più piede in comunità.
Prenditela con San Pio X Papa, quello che col suo decreto Quam Singulari decise che il catechismo doveva essere amministrato ai piccoli entro gli 8 anni.
Con le tue parole vuote pensi di capirne più di un Papa Santo.

Continua così che andrai lontano.
Pff.
Lino ha detto...
P.S.
Ho ritrovato il passo per il quale mi sono ritirato alla terza catechesi, non era stato un'invenzione del mio "catechista"! Mi ero meravigliato, per la verità, di questa sua libertà:

"Ad un processo di scristianizzazione, perché non siamo stati sufficientemente catechizzati ed avevamo una teologia
molto giuridica, il Concilio ha risposto rinnovando la teologia". http://reocities.com/Athens/delphi/6919/OR-Conv.pdf pag. 67

Vuoi spiegarmi tu, Giulio, dove posso apprendere che il CV II ha rinnovato la teologia, che è intervenuto su qualche dogma? Lo scienziato del mio "catechista" disse: "te lo spiego dopo". Dopo quando? Qui lo dovevi spiegare, in presenza di tutti! Vuoi spiegarcelo tu, Giulio?
by Tripudio ha detto...
Rispondo a Massimo che nutre la sua anima con gli errori liturgici e dottrinali del Cammino: «bravo, continua così, continua a fare il Cammino, che andrai lontano».

Cosa c'entra il fatto che nelle comunità neocat "c'è tanta gente che ha perso anche più di un figlio"? Forse stai rivendicando qualche esclusiva?

I neocatecumenali sono figli di Dio? Ma certo: sono però figli che sbagliano e - quel che è peggio - sono orgogliosi di sbagliare. Nostro Signore istituisce la liturgia, e loro la modificano a proprio piacimento; Nostro Signore insegna, e loro professano una dottrina adulterata; Nostro Signore affida l'autorità alla Chiesa, e i kikos fanno la guerra ai vescovi che non riescono ad «oliare» e corrompere... Oh, ma certo, sono figli di Dio anche i neocatekikos.

I cosiddetti "catechisti" del Cammino non sono catechisti della Chiesa perché la condizione essenziale del catechista è trasmettere il Catechismo della Chiesa (da cui il termine "catechisti"), e loro invece trasmettono le corbellerie di Kiko e Carmen. Se il sale perde sapore, non serve a niente: se i cosiddetti "catechisti" del Cammino trasmettono una fede inquinata, non servono a niente.

Caro fratello Massimo, di quale "odio" vai cianciando? Voi neocatecumenali, mentendo, qualificate come "odio" tutto ciò che è sgradito al Cammino Neocatecumenale. Per voi, infatti, Kiko, Carmen e il Cammino sono dei "superdogmi" superiori alle verità immutabili della Chiesa, per voi il Papa vale infinitamente meno di Kiko.
luigi ha detto...
Beh...la mia è una piccola testimonianza limitata a quello che è successo a me. E cmq non è l'ennesima testimonianza ma l'unica ed in realtà era un commento ad un post di qualche settimana fa.
Massimo ha detto...
@sandavi
Che genio sei Massimo. E' proprio per la vostra ignoranza crassa della storia della Chiesa e per l'arroganza e la supponenza che dimostrate su argomenti che non conoscete che non metterò più piede in comunità.
Il catechismo fatto da bambini andava benissimo ai tempi di Pio X, ma attualmente (e la realtà dei fatti lo conferma, e lo sanno TUTTI, anche tu che dai dell'ignorante a chicchessia) i bambini che escono dal catechismo sono PERSI se non vi è una continuazione da adulti.

E a tal proposito, prima di dare dell'ignorante a tutti, datti un attimo dell'ignorante da solo, cerca su internet circa il fallimento del catechismo da bambini, e troverai che ne parlano bene altri sacerdoti, vescovi e, toh guarda, anche gli ultimi due papi prima di Francesco... la realtà dei fatti ci dimostra come il catechismo ai bambini, DA SOLO, non serve a niente, se gli adulti (i genitori dei bambini) non riescono a trasmettere la fede ai figli!
Massimo ha detto...
@Tripudio
Caro fratello Massimo, di quale "odio" vai cianciando?
Non fare il finto tonto come al solito tuo, fariseo che non sei altro!

Secondo me il CNC è un'emanazione del diavolo. Non basta quello che stiamo facendo in questo blog, dobbiamo trovare il modo di farlo cadere il più presto possibile.

Meglio essere orfani,piuttosto che figli di una coppia neocatecumenale. Quanta violenza e insensibilitá, in queste "comunitá", ad opera di gente inutile, come i catechisti.

I commenti a tutti gli "articoli" sono pieni di odio e di calunnie.
E soprattutto tanta gente che commenta qui è gente che in chiesa manco ci mette piede, che forse ha appena seguito le prime tre catechesi e pensa di aver capito tutto del cammino neocatecumenale.
Ma sapete che c'è? C'è che il fariseo pregava in piedi, come doveva fare, e si sentiva giusto. Il pubblicano non osava neanche avvicinarsi, né alzare lo sguardo. Se la "forma" del cammino neocatecumenale non è giusta o è fuorviante lo deciderà la Chiesa qui in terra e Gesù Cristo poi; al momento ciò che parla sono le meraviglie fatte e che continua a fare il Cammino Neocatecumenale nel mondo e nelle singole realtà familiari.
Lino ha detto...
Massimo ha detto: "Mi sembra un po' Pietro che per difendere Gesù tira fuori la spada e taglia l'orecchio al soldato"

Ecco qui un altro genio dell'esegetica, che confonde la critica a un movimento gnostico - Massimo, però, nemmeno sa cosa sia lo gnosticismo e come gli scrutini siano la loro arma per scavare nella conoscenza - con un'aggressione cruenta.

C'è qualcuno che spiega a Massimo che Pietro sbagliò spada, perché era un'altra che avrebbe dovuto "comprare"?

C'è qualcuno che spiega a Massimo cosa la spada divide, a partire da quella di Salomone?

Massimo, parlaci tu delle modifiche alla teologia che il CV II avrebbe apportato, secondo Kiko e il mio "catechista", secondo tutti i "catechisti ripetitori" del ciclo iniziale c'è da scommettere.

Giulio è latitante, stai certo che non risponderà: confidiamo ora solo nella tua spada-parola, per essere catechizzati, dotto Massimo dei tempi odierni.
Massimo ha detto...
@Tripudio
loro invece trasmettono le corbellerie di Kiko e Carmen
Peccato che il direttorio catechetico sia stato approvato dalla Chiesa (sì, quella con a capo Papa Francesco, quella lì), come scritto anche sui famigerati mallopponi (alias brogliacci, alias mamotreti)... Ma siccome le versioni a cui fate riferimento sono quelle del 1982 ovviamente non ne siete a conoscenza...
Lino ha detto...
anti-neocatecumenal fails

Non abbiamo molto tempo per le vignette, altrimenti sì che ci sarebbe da divertirsi. A partire da un cieco nato che si ribella e grida per essere stato insozzato :-)
Lino ha detto...
Fonte: https://www.facebook.com/118882741475252/photos/a.118888041474722.15622.118882741475252/947957755234409/?type=1

Massimo ha detto...
@Lino che con aria saccente dice: confonde la critica a un movimento gnostico.
Vedere il cammino neocatecumenale come un movimento gnostico è una tua personalissima visione delle cose; quello che ci vedo io è un movimento che mette A TE in luce la tua realtà e calato nella tua realtà ti aiuta a vedere dove Dio è presente nella TUA storia. Se questo è gnosticismo allora mi sa che non hai capito molto tu a riguardo (e prima di dare dell'ignorante a qualcuno pensaci bene la prossima volta, ché io sarò ignorante, ma non saccente al tuo livello).

In secondo luogo ci sono dei bellissimi libri che puoi leggere circa il rinnovamento teologico del CV II. Piuttosto che restare "scandalizzato" da un catechista che ti dice che il CV II ha portato un profondo rinnovamento della teologia (cosa peraltro vera), prendi la tua curiosità e approfondisci l'argomento, come fanno tutte le persone che pensano di essere ignoranti.

Tiè qua, istruisciti figliuolo...
http://www.pul.it/2013/05/concilio-vaticano-ii-e-rinnovamento-teologico/
Ruben ha detto...
@ Massimo ha detto...
"Io sono stato educato ad una fede cattolica tradizionale, fede che dopo la cresima non ho più coltivato. Quindi niente più messa, confessione e comunione."

Bravo, continua così ;) la "fede" "cattolica" tradizionale ti porterà lontano.
---
Massimo, si può anche stare senza più Messa, Confessione e Comunione(magari se ci riesci,usa le maiuscole,il Cattolico tradizionale, ha ancora del "rispetto"!), ed essere nel contempo un buon padre di famiglia e buon marito,
piuttosto che fruire di una pseudo-messa, una pseudo-confessione ed una pseudo-comunione, vivendo magari, sul filo del Codice Penale.
Massimo ha detto...
@Ruben
Se noti le parole "fede" e "cattolica" (con la c minuscola) sono entrambe virgolettate. Perchè in questa "testimonianza" (virgolettato anche questo) non c'è né fede né tanto meno fede Cattolica (aggettivo, ma visto che ti piace lo scrivo maiuscolo).
Però è a questo genere di "autorevoli" "testimonianze" (virgolettato di nuovo) che si dà voce in questo blog.
Valentina Giusti ha detto...
Sarebbe bello vi rendeste conto dell'odio di cui è pieno questo blog

No, assolutamente contesto questa tua affermazione, Massimo.
Ho un olfatto finissimo, per il puzzo di zolfo che l'odio produce.
C'è molta sofferenza, questo sì, da parte di molti che ritengono che il cammino abbia rovinato loro la vita, e/o i rapporti con la famiglia, rubando loro soldi ed opportunità; c'è molta pietà verso le vittime e condanna ferma per gli approfittatori dell'altrui credulità.
C'è qualcosa nei confronti della quale invece qui c'è tolleranza zero, ed è proprio la bugia: non quella occasionale e dovuta a poca conoscenza, ma quella reiterata, voluta, orchestrata, giustificata, santificata.
E purtroppo il cammino neocatecumenale, che tu stai difendendo, è fondato sulla bugia,
a partire dalle primissime catechesi, non occorre insistere oltre.
Massimo ha detto...
@Valentina
C'è qualcosa nei confronti della quale invece qui c'è tolleranza zero, ed è proprio la bugia: non quella occasionale e dovuta a poca conoscenza, ma quella reiterata, voluta, orchestrata, giustificata, santificata.
Ma, porca miseria, mica tutti sono chiamati a fare il cammino neocatecumenale! Se ad un certo punto è un peso chi vieta di lasciare? Che forse non puoi più vedere amici e familiari se lasci il cammino neocatecumenale? Troverai un altro gruppo in parrocchia che fa per te! Ma perché si deve attaccare una cosa che porta frutti a valanghe perché non si condividono i modi? Amen! Se il Cammino Neocatecumenale non è la strada che Dio ha scelto per la tua salvezza, per incontrarlo, troverai altro! Ma non si può sputare come si sta facendo su tutte le meraviglie che da questo stesso cammino ha fatto e continua a fare vedendo tutto come una menzogna orchestrata!
Massimo ha detto...
Torno a dire che queste pagine contengono un odio insensato che è fondamentalmente fondato su tre pilastri, di cui io ne comprendo uno solo:
1 - Il cammino neocatecumenale ti chiede soldi (!): il cammino neocatecumenale non ha delle tasse, quando vengono chiesti soldi sono sempre per farne qualcosa. Se la condividi contribuisci altrimenti nessuno ti controlla se metti o non metti soldi.
2 - Il cammino neocatecumenale predica una dottrina che non è quella della Chiesa: la Chiesa sa tutto quello che predica il cammino neocatecumenale, perché tutti i testi delle catechesi sono tutti stati vagliati e sono tutti depositati accanto al Catechismo della Chiesa Cattolica
3 - Il cammino neocatecumenale rovina le famiglie: il cammino neocatecumenale è PER la famiglia, anzi!

Se questi tre punti vi stanno stretti, Amen. Non si può bollare come spazzatura un cammino che in seno alla Chiesa Cattolica sta suscitando tantissime vocazioni (che che se ne dica non sono solo a disposizione del cammino, ma stanno dando vigore a tante parrocchie altrimenti morte!); sta permettendo la formazione di tante famiglie, numerose o meno; sta insegnando a tante persone come e perché pregare; sta dando speranza a tante vite che erano distrutte; e tanti altri frutti che ben conosciamo (e che forse facciamo finta di ignorare!)

Abbiate il coraggio di dire che tutto questo viene dal demonio! Per carità, ci saranno anche degli esaltati nelle comunità, e tanti catechisti che purtroppo fanno dei danni! Ma ci sono anche i preti pedofili! Che facciamo? Bolliamo la Chiesa Cattolica come perversa per i pochi frutti marci che le stanno in seno?
Massimo ha detto...
@Lino
Non abbiamo molto tempo per le vignette, altrimenti sì che ci sarebbe da divertirsi.
Lino non ti conosco, non so quanti anni tu abbia, né che stile di vita tu conduca. Ma mi fate pena, tu e quel gruppo ridicolo di 300 persone che segui su Facebook... ecco il tuo zelo dove va a finire, il tuo amore per la liturgia, di questo c'è da scandalizzarsi! Che ci siano "cristiani" come te che si fanno beffe davanti a tutti di altri cristiani... e rispondi pure, continua a darmi dell'ignorante, a prenderti gioco di chi come me ha conosciuto Cristo grazie al cammino neocatecumenale. Se questa è la tua fede che ben vengano le offese da parte tua...
Lino ha detto...
@ Valentina
Massimo non entrerà mai nei dettagli delle prime catechesi. Non ci riferirà mai se il cieco nato fu insozzato da Cristo, se da Costantino al CV II lo Spirito Santo prese le ferie, per ritornare al lavoro dopo l'incarnazione di Kiko e Carmen, se il CV II ha cambiato la teologia.

Massimo è un cialtrone, vocabolo che riferisco a Massimo e non al mio "catechista", il quale perlomeno ebbe la prudenza di tacere senza riferire che la mia domanda fosse stata una manifestazione di odio. Non in pubblico, perlomeno.
Massimo ha detto...
@Tripudio
Ecco l'odio che volevi carissimo fratello anonimo.
Massimo è un cialtrone, vocabolo che riferisco a Massimo e non al mio "catechista", il quale perlomeno ebbe la prudenza di tacere senza riferire che la mia domanda fosse stata una manifestazione di odio.
C. ha detto...
Caro fratello Massimo, cerco di rispondere brevemente e senza insulti:

1- il cammino CHIEDE soldi, non è un opinione ma un fatto. Se non dai la decima dopo alcuni anni il passaggio non lo fai. Dare la decima è conditio sine qua non per passare di livello: "fai la decima regolarmente?" (domanda dei catechisti, quindi di Kiko);

2- il cammino predica una dottrina che SOLO A TRATTI è parte della Chiesa Cattolica, infatti la messa è fatta da soli, si passa gran parte del tempo da soli, si vive la parrocchia e il cristianesimo avulsi da chiunque non sia neocatecumenale;

3- il cammino ha solo idee partorite da Kiko: famiglie numerose, preti itineranti per il cammino, suore di clusura nei monasteri del cammino. Ogni altra manifestazione non rientra nel cammino neocatecumenale; per quanto riguarda la mia personale esperienza ho visto vite DISTRUTTE dal cammino neocatecumenale e, ti chiedo di credermi, non sto affatto esagerando.

Per quanto riguarda la filippica sul ringigoramento della fede, vite rigenerate etc. anche il gruppo protestante del mio quartiere dice le identiche cose: "qui prima di noi c'erano persone perdute che non conoscevano Cristo, oggi bla bla..."

Il giorno che fari qualcosa non gradito al cammino vedrai la sua vera faccia e, forse, ricorderai questo scritto.

Ciao
Lino ha detto...
Tu sei un cialtrone Massimo. Lo ribadisco, anche se raramente argomento ad hominem. Quando lo faccio, però, sempre lo motivo.
Tu non sei il mio catechista, anche se probabilmente lo sei di altri poveri diavoli, o ambisci a diventarlo.
Il mio stile di vita dovresti averlo capito: m'interesso di metodologie formative. Tu, però, sei un cialtrone, per te "metodologie" è una parolaccia. E della mia età anche poco dovresti curati per dimostrare di non essere un cialtrone, oltre che dei gruppi FB che io (raramente) seguo.
E, qui, io di tutto ho scritto tranne di liturgia, perfino confondi la liturgia con l'esegetica.

Se tu non fossi un cialtrone, Massimo - sempre sono disposto io a ricredermi - mi spiegheresti come il CV II ha cambiato la teologia. Non lo farai, però, perché sei un cialtrone. Vocabolo, "cialtrone", che non presuppone odio: soltanto la valutazione di persona sciatta nel suo operare, che ragiona di evangelizzazione predicando come i neocat tutti una teosofia gnostica. Essendo tu un cialtrone, però, non lo sai.
Michela ha detto...
Massimo ha detto...
1 - Il cammino neocatecumenale ti chiede soldi (!): il cammino neocatecumenale non ha delle tasse, quando vengono chiesti soldi sono sempre per farne qualcosa. Se la condividi contribuisci altrimenti nessuno ti controlla se metti o non metti soldi.


se c'è una cosa che non sopporto è la menzogna.
Vi racconto come funziona la raccolta della decima.
Supponiamo di essere in una comunità di 20 persone, tutte adulte.
Immaginatevi queste 20 persone sedute in cerchio, è terminata la liturgia della parola e si sta cantando il canto finale ( e il cantore accorto canterà 'non resistete al male'). In mezzo c'è una scatola e le persone, senza un ordine preciso, si alzano e mettono i soldi nella scatola. Nessuno può vedere quanti soldi si mettono, ma tutti possono vedere chi si è alzato e chi no.
Supponiamo che di queste 20 persone, 15 abbiano un lavoro fisso, con una paga media di 1500 euro ( per far cifra tonda) poi c'è qualche pensionato con 800 euro e qualche casalinga che mette qualche decina di euro.
A questo punto il responsabile sa già a quanto ammonta la cifra che deve trovarsi nella scatola. Se mancano 150 euro, vuol dire che uno non ha messo i soldi, ed è proprio quello che non si è alzato o era assente.

Inoltre secondo la mentalità rigida neocat nella scatola va messa la decima, non parte di essa, piuttosto non si mette nulla, ma non si mettono 'spiccioli'.

Massimo mente dicendo che nessuno controlla, perchè al prossimo scrutinio i catechisti saranno avvertiti che mancano sempre quei 150/300 euro e chiederanno a tutti se dai la decima, anche se in realtà la comunità sa già chi dà e chi non dà la decima.

per quanto riguarda le altre raccolte di soldi è vero che c'è un sacco nero e che nessuno controlla, soprattutto quando ci sono più comunità riunite.
Per ovviare a questo problema hanno risolto in alcuni casi chiedendo alla comunità un versamento fisso mensile su un conto corrente. Così hanno terminato la costruzione dei seminari RM. Quindi c'è una persona che ogni mese raccoglie i soldi dai fratelli che si sono resi disponibili e li versa al cammino.
Lino ha detto...
"Quando una comunità non vi ascolta, quando la catechesi rimbalza, sapete già dove sta il pasticcio: la comunità è attaccata ai soldi e non si vuole convertire. Se ti ascoltano si convertono e se si convertono devono mollare il malloppo". (http://www.internetica.it/neocatecumenali/OR-IScr86.pdf p. 5)

«Adesso è andato ad una conversazione religiosa, l’Opus Dei, un’organizzazione religiosa composta di laici che pretendono di conquistare i posti della società. E lui ha detto a questa gente: "Non mi venite più con surrogati. Io so dove sta la verità". E' venuto a parlare con lui la Legione di Maria, l'Azione cattolica, il parroco l'ha mandato a chiamare perché ritorni e lui ha risposto: "Non mi ingannate più. Oggi non posso fare lo scrutinio perché mi rendo conto che sono un uomo debole". Però ritornerà, un giorno ritornerà dicendo: "Ecco, qui sono tutti i miei beni fratelli, vengo con voi, partiamo con questa nave verso la Terra promessa"».
(Orientamenti II Scr. Batt., pp. 83-84)

Vi offendete da soli, Massimo, e da soli dimostrate la vostra opera cosa è: una raccolta di malloppi e beni, celati in salette chiuse delle quali nemmeno pagate il fitto.
Lino ha detto...
"...perché tutti i testi delle catechesi sono tutti stati vagliati e sono tutti depositati accanto al Catechismo della Chiesa Cattolica"

Da sbellicarsi! Accanto dove? In quale scaffale? Dove posso comprare il mamotreto segreto segretamente approvato e segretato? :-)
Ruben ha detto...

@Ruben
Se noti le parole "fede" e "cattolica" (con la c minuscola) sono entrambe virgolettate. Perchè in questa "testimonianza" (virgolettato anche questo) non c'è né fede né tanto meno fede Cattolica (aggettivo, ma visto che ti piace lo scrivo maiuscolo).
Però è a questo genere di "autorevoli" "testimonianze" (virgolettato di nuovo) che si dà voce in questo blog.
---
Massimo, sei un disastro: la "fede" è un sostantivo, e siccome si suppone, che tra noi parlando, ci si riferisca a quella Cattolica, vuole la maiuscola.
Cattolico è un aggettivo o un aggettivo sostantivato; in entrambi i casi, per rispetto al nostro Credo, andrebbero scritti con la maiuscola.
I virgolettati, non aggiungono e non tolgono nulla alla grammatica italiana, con tutto ciò che ne consegue; possono o meno marginalmente influire sulla sintassi del discorso, e/o sullo stato d'animo dello scrivente e di chi recepisce il discorso.

Lino ha detto...
@ Ruben
Vuoi pubblicare per Massimo, Ruben, per favore, la mail nella quale il Pontificium Consilium pro Laicis ti riferisce in quale scaffale sta il direttorio approvato?
Raffaele ex nc ha detto...
@Massimo

Sempre con la solita solfa della approvazione by Papa Woityla! Sappi che, nella storia della Chiesa, tanti papi hanno sbagliato, vivendo con famiglie, concubine, lasciando che si vendessero indulgenze, ecc.(sai cos'era il potere temporale della Chiesa?)..vatti a rileggere la storia, vuoi negare anche quella? Questo per dirti che, anche il papa polacco ha preso una cantonata, approvandovi, si è fatto abbagliare dai canti, balli, ecc.. Chiunque, vedendovi cantare le canzoni di kiko, ballare il ballo ebraico-ortodosso, si potrebbe fare ingannare da voi, infatti tanti ci entrano seguendo i vostri slogan di marketing religioso: Vuoi salvarti? Segui la catechesi! la tua vita ti fa schifo? Segui la catechesi! A volte , i vostri slogan da venditori di materassi funzionano, altre volte no, ma Dio non è una merce! Purtroppo, voi vi insinuate dove le parrocchie falliscono. Ma non siete gli unici, vi dovete spartire le parrochhie con Rinnovamento dello spirito, azione cattolica, focolarini, legionari di Cristo, ecc...capisco che la concorrenza è dura, la posta in gioco è ghiotta: chi si accaparra più soldi e clienti, vince. In fin dei conti , anche voi , vendete indulgenze, come nel medioevo. E smettila di usare gli slogan (il cammino salva la vita, ecc...), buoni solo per attirare incauti in buona fede.
Valentina Giusti ha detto...
Ma perché si deve attaccare una cosa che porta frutti a valanghe perché non si condividono i modi?
Massimo, siamo d'accordo su una cosa, tu ed io: il punto critico sono i 'modi'.
I 'modi', cioè gli atteggiamenti, i comportamenti, certe ritualità, certe esasperazioni, alcune fissazioni che contraddistinguono i neocatecumenali, possono non piacere.
Sicuramente neppure a te piace la superbia di quel tal catechista, l'incoerenza di quel fratello, l'ipocrisia della moglie del capo responsabile, il narcisismo, la durezza di chi ricopre ruoli di responsabilità.
Ma tu non li vuoi giudicare, perché ti hanno insegnato che non devi giudicare e non devi resistere al male.
Tu vuoi guardare ai frutti.
Ieri in un post avevo enumerato i frutti dello Spirito Santo: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.
Questi sono i frutti della presenza dello Spirito Santo.
Se questi fossero i frutti del cammino, non staremmo qua tu ed io a parlare di 'modi'. Non ci sarebbe nulla da eccepire, nulla da giustificare.
Il cammino allora non sarebbe 'per te' o 'per me': sarebbe adatto a tutti e nessuno se ne scapperebbe via deluso ed amareggiato. Concordi?




luigi ha detto...
@ Massimo
Scusa ma non capisco proprio la ragione del tuo atteggiamento.
Io ho scritto quello che ho visto io e vissuto io.
Inutile che tu fai dell'ironia sull'"autorevolezza" della mia testimonianza perché io non mi sono presentato come dotto teologo e santo ma come quello che sono, una persona che vorrebbe avere fede e fortezza ma che non ha né l'una né l'altra.
Io magari non avrò fede ma la dottrina cristiana la conosco decisamente meglio di quel catechista neocat che voleva insegnare a me anche perché mi interessa anche da un punto di vista filosofico.
Andrò lontano? Non lo so però una cosa importante la so: che in questa indecisione, in questa mancanza di fortezza, in questo rifiuto di dare un taglio deciso ai peccati, in questa poca voglia di portare la croce, IO SONO DALLA PARTE DEL TORTO.
by Tripudio ha detto...
Il caro fratello Massimo va blaterando del «fallimento del catechismo dei bambini».

Ma di cosa sta parlando? Di un fenomeno sociale? Di un fenomeno ecclesiale? Di un libro non adatto? Come mai ha bisogno di travisare?

Per trasmettere la fede occorre conoscere le verità della fede. Che razza di fede trasmetti ai tuoi figli se per te la liturgia è uno spettacolino e le norme liturgiche sono aggirabili a piacere?

Il caro fratello Massimo nel commento delle 14:48 mi attribuisce falsamente due espressioni. Come tutti gli attivisti neocatecumenali, ha bisogno di inganni e menzogne per difendere il Cammino.

Ebbene sì, lo ammetto: io sono convinto che chi deliberatamente storpia la liturgia, è ispirato dal demonio. Il demonio è infatti simia Dei, scimmiottatore di Dio, e perciò gradisce le pagliacciate liturgiche neocatecumenali, quelle dove il Sacramento diventa uno snack da mangiare "tutti insieme seduti" quando scatta il segnale. Senza contare tutte le altre parodie: il balletto-girotondo finale, il bislacco menorà a nove fuochi, il tavolone-mensa smontabile ortofrutticolo con le banane... il tutto in aperta e continua disubbidienza alla Santa Sede e allo Statuto del Cammino. Questo sfacelo liturgico e questa ostinata disubbidienza possono mai venire dallo Spirito Santo?

Ruben ha detto...
Lino ha detto...
@ Ruben
Vuoi pubblicare per Massimo, Ruben, per favore, la mail nella quale il Pontificium Consilium pro Laicis ti riferisce in quale scaffale sta il direttorio approvato?
---
Si; penso sia utile a "tutti";
l'indicazione del "luogo" e dello "scaffale" è indicato in modo circostanziato, nella seconda cartella della mail.
E' il primo ed unico caso nella Chiesa, in cui, un Catechismo, non è custodito dove effettivamente dovrebbe esserlo; ovvero neanche la dignità della meno importante delle Congregazioni Pontificie!..

http://www.camminoneocatecumenale.it/public/file/DecretoDirettorio.PDF

Ruben ha detto...
P.S. Se magari a qualcuno venisse in mente di consultarlo, se lo tolga a priori dalla testa:

Il Direttorio Catechetico è di fatto INCONSULTABILE, quindi un Catechismo,
assolutamente privo di riscontri; incluse naturalmente, le Catechesi del Cammino.
by Tripudio ha detto...
Come al solito il fratello Massimo, degno esponente del neocatecumenalismo, ha bisogno della menzogna per difendere il Cammino. Infatti mi attribuisce, alle 14:48, frasi che non ho mai detto: come quella sugli "orfani".

Però a ben guardare la situazione dei bambini nel Cammino, c'è davvero da essere allegri?

Nel Cammino i figli vengono generalmente "sfornati" per compiacere i cosiddetti "catechisti" e soprattutto Kiko, che va vantando tal fratello "quindici figli!" talaltro fratello "dodici figli!" Paternità irresponsabile, e perciò contraria alle vere indicazioni della Chiesa.

E quindi tu, bambino, figlio di neocatecumenali, "sfornato" in una raffica di quattro figli in quattro anni, perennemente rifilato alle babysitter e ai cosiddetti "didascali", coi tuoi genitori assenti perché alla Preparazione della Liturgia, alla Convivenza, alla Preparazione della Parola, al Sabato Sera, eccetera, come puoi sentirti? Abbiamo una quantità notevole di testimonianze di famiglie gettate allo sbaraglio, nate solo per lo slogan katekiko dei «fissare la data entro l'anno», con la fretta di sfornare figli altrimenti il cosiddetto "catechista" nella confessione pubblica comincia a gridare: "ti masturbi?", quando non l'ordine di fare un'altra "luna di miele" (indovinate per cosa)... Tu, figlio "sfornato" per compiacere il Cammino, come ti senti?

Queste cose non vengono dallo Spirito ma dal demonio.

Dal demonio, quello vero, non la macchietta neocatecumenale che chiama «demonio» le circostanze sfortunate.


Quanto alla gente che commenta qui e che "non mette piede in chiesa", ti ricordo che due più due fa quattro anche se lo dice un analfabeta. Quello che conta è solo la verità e tu sai meglio di me che il Cammino ha il terrore della verità. Per questo, nello scrivere commenti tutto il pomeriggio, digrignavi i denti dall'ira.

Quanto al Direttorio Catechetico "approvato", a parte il fatto che è stata approvata solo la pubblicazione (non il contenuto!), a parte il fatto che Kiko diceva che Benedetto XVI voleva che il direttorio fosse pubblicato (e poi non è stato mai pubblicato), nessuno può garantire che nel Cammino si insegnino le cose del Direttorio "corretto" anziché quello sbagliato.

Bisognerebbe ascoltare i cosiddetti "catechisti" e verificare caso per caso se stanno seguendo il testo oppure stanno recitando la pappardella imparata a memoria compresi gli «ham ham» di Kiko e perfino le battute spiritose di Kiko.

Ed ecco che invece il fratello Massimo insinua falsamente che noi faremmo "riferimento" solo alla versione del 1982... Come al solito il neocatecumenalismo è fondato su inganni e menzogne. In questo blog abbiamo citato (anche con foto) parecchie diverse versioni. E comunque erano tutte sostanzialmente identiche, anche quando c'è stata l'aggiunta posticcia dei "rimandi al Catechismo"...
Anonimo ha detto...
@Tripudio
Caro fratello Massimo, di quale "odio" vai cianciando?
Non fare il finto tonto come al solito tuo, fariseo che non sei altro!

Secondo me il CNC è un'emanazione del diavolo. Non basta quello che stiamo facendo in questo blog, dobbiamo trovare il modo di farlo cadere il più presto possibile.

Meglio essere orfani,piuttosto che figli di una coppia neocatecumenale. Quanta violenza e insensibilitá, in queste "comunitá", ad opera di gente inutile, come i catechisti.

I commenti a tutti gli "articoli" sono pieni di odio e di calunnie.
E soprattutto tanta gente che commenta qui è gente che in chiesa manco ci mette piede, che forse ha appena seguito le prime tre catechesi e pensa di aver capito tutto del cammino neocatecumenale.
Ma sapete che c'è? C'è che il fariseo pregava in piedi, come doveva fare, e si sentiva giusto. Il pubblicano non osava neanche avvicinarsi, né alzare lo sguardo. Se la "forma" del cammino neocatecumenale non è giusta o è fuorviante lo deciderà la Chiesa qui in terra e Gesù Cristo poi; al momento ciò che parla sono le meraviglie fatte e che continua a fare il Cammino Neocatecumenale nel mondo e nelle singole realtà familiari.


Massimo io ho frequentato la chiesa in maniera seria solo tramite il cammino. Gnostico o no, ne condividevo le idee, quindi è chiaro che non sono un cattolico tradizionalista, ma allora perché ne sono uscito? Continuate a dire che i catechisti non sono perfetti però è vietato contestarli, i neocat pensano solo al cammino non a fare del bene in maniera concreta alle persone. Che sia gnostico o no non me ne frega niente, d'altronde io sono sempre stato un intellettualoide progressista quindi non avevo simpatia per la chiesa. Se queste persone del blog dicessero il falso perché li difenderei? Il CNC è più intellettualmente intrigante della chiesa tradizionale quindi in teoria dovrei schierarmi con voi, invece no.
Basterebbe questo a dimostrare la malafede del cammino.
sandavi ha detto...
Massimo, ci sono è vero tante persone che vengono recuperate da situazioni disastrose e io le conosco bene, ne conosco forse molte più di te, perché conosco il cammino parecchio in profondità e ne ho visto i (pochi) punti luminosi e i (molti) lati oscuri.

Si, queste persone vengono ripescate da situazioni difficili, ma poi cosa accade? Succede che vengono rinchiuse in un sistema a blocchi, un sistema di caste, dal quale non possono uscire.
Gli si fa credere (a queste persone ex-devastate) che se lasciano il cammino, torneranno alla vita di prima e ciò accade perché si convince la gente che il Cammino=la Chiesa e non una parte di essa.
La maggior parte delle persone che abbandonano il cammino dopo una certa tappa finisce per abbandonare la Chiesa. Che razza di frutto è?
Dopo anni e anni investiti in questa esperienza ecclesiale a tuo dire perfetta uno addirittura abbandona la fede??
Di questo non si parla mai, e quando accade la colpa è del soggetto, non della comunità o dei catechisti, no! sempre di chi esce. Curioso no? Hai mai sentito un catechista dire: con lui/lei abbiamo sbagliato?
Ti risparmio la fatica, te lo dico io: non è mai successo. Una sola volta, genericamente, e del tutto incidentalmente, il mio catechista (super catechista regionale di varie regioni, della cerchia di Kiko in persona) disse: "chissà quante persone ho scandalizzato!" in una catechesi di inizio corso, per il resto, il nulla! Il catechista non sbaglia mai, è ispirato H24/7 dallo Spirito Santo.
Ma non ti rendi conto che è assolutamente ridicolo e blasfemo? Non ti rendi conto che è ridicolo definire Kiko "un profeta", anzi "il profeta del nostro secolo", paragonarlo a Isaia, a Mosè? Profeti di cui non c'è alcun bisogno dato che noi abbiamo avuto il Verbo incarnato...
Non capisci che è una colossale presa in giro subordinare la fede ai soldi? Come se la fede si potesse comprare! Come se non fosse una Grazia concessa dall'Alto! Quante persone fanno puntualmente la decima e non hanno un briciolo di fede e non sono cambiate affatto? Se succede così dite che non prega, e se prega dite che non viene abbastanza spesso in cammino e se viene in cammino dite che non si apre, e se si apre dite che ha delle riserve, e così via, ma ammettere che ci sono torme di catechisti incapaci e presuntuosi, questo non lo ammetterete mai!
Supponenti, arroganti, invasati! Ecco quello che ho trovato io! Gente che ti riempie di sensi di colpa, che smette di risponderti e di chiamarti se decidi diversamente dal "gruppo", se scegli consapevolmente di non andare a una convivenza per un motivo giusto, gente che ti minaccia ogni genere di disgrazia! Gente che quando tua figlia subisce un'intervento a cuore aperto non si degna nemmeno di venirti a trovare! Gente che quando tua moglie è in un letto di ospedale a soffrire le pene dell'inferno non si degna di farle una chiamata, mentre invece porta i fiori alla sorella benvoluta, perché ha partorito dieci giorni dopo!
QUESTO E' IL VOSTRO CRISTIANESIMO. SVEGLIATI MASSIMO!

Se ci sono dei frutti è solo quando le persone di cuore buono fanno ciò che Dio vuole, ed Egli, che è misericordioso e sapiente dona grazie spirituali e materiali, non certo perché obbediscono ai catechisti!
luigi ha detto...
@Massimo
aggiungo solo che ho seguito le catechesi fino alla cerimonia penitenziale; poco tempo dopo ci sarebbe stata una specie di ritiro fuori città di 2-3 giorni; facilmente intuibile
lo scopo di questi ritiri; è la solita solfa;
cominci a prendere impegni e poi non
ti rimane più tempo ed energia per fare
altre cose e vedere altre persone e così gradualmente le cose che fai sono tutte legate alla tua appartenenza alla comunità e frequenti solo le persone della comunità, non hai più tempo per leggere un libro o vedere altre persone e il risultato è che pian piano ti inaridisci e diventi dipendente dall'organizzazione.
È il meccanismo settario che esiste da sempre.
Detto questo volevo aggiungere che, abbandonate le catechesi neonati, sono andato alle catechesi per adulti di una parrocchia della mia città.
Abbiamo letto e discusso del grande inquisitore di Dostoevskij, letto poesie di Alda Merini, fatto degli incontri per l'Avvento con un sacerdote che opera in carcere, con un biblista finissimo, col vescovo vicario, insomma cose interessanti culturalmente e spiritualmente che ti aprono invece di chiuderti.
Magari come dici tu il cammino neocat sta dando dei grandi frutti.
Attenzione però alla questione della dipendenza. Il Signore ci ha creato e ci vuole liberi.
by Tripudio ha detto...
Quanto a questo blog, qui diamo voce a tutte le testimonianze: anche quella di Massimo.

Però amicus Plato, sed magis amica veritas: "sono amico di Platone, ma sono più amico della verità", per cui se anche uno famoso e importante come Platone dice una vaccata, io difendo la verità.

Per cui se uno come Luigi dice che i katekisti di Kiko sono degli emeriti ignoranti, alla luce di quel che abbiamo tutti visto siamo certi che è la verità: o sono ignoranti (nel senso di "ignorare ingenuamnete" il Catechismo della Chiesa), oppure sono "ignoranti" (nel senso di "ignorare deliberatamente" l'insegnamento della Chiesa): non c'è scampo.

E in entrambi i casi sono dei ciechi che guidano altri ciechi!

Se non vi fate illuminare dal Magistero universale della Chiesa, come potete pretendere di "catechizzare" ed "evangelizzare"?


Aggiungo poi che questo non è uno studio scientifico ma è un blog.

Pertanto può capitare anche che qualche testimonianza sia povera nel modo di esprimersi (è il motivo per cui il sottoscritto e altri "rivedono le bozze" prima della pubblicazione delle pagine del blog: per evitare errori grammaticali, frasi lasciate a metà, ecc.).

Ma dai, caro Massimo: i libri di padre Zoffoli, don Conti, don Marighetto non ti garbano perché sono rigorosi e precisi... e poi vieni qui a protestare che non siamo rigorosi e precisi?

E come se non bastasse, le parole dei Pontefici non ti garbano perché le consideri superate... anche se lo Statuto del Cammino le ha fatte sue. Ma insomma, cosa diavolo ti va bene a parte l'idolo Kiko?

Ma vediamo la mistificazione di Massimo delle 16:04.

Lui lamenta che qui si dice che «il Cammino Neocatecumenale ti chiede soldi»: ma è vero! E insomma, ti lamenti che due più due fa quattro. Dovresti essere più preciso: il Cammino chiede sempre soldi e lo sanno tutti: collette, seminari di Kiko, convivenze, concertino di Kiko, fiori per la mensa, libro di Kiko... e i cosiddetti "catechisti" che ti chiedono: la dai la decima? e che se si accorgono che non la stai dando, te la fanno pagare cara (dopotutto i responsabili e i katekisti sanno stimare quanto guadagnano i singoli).

«Il Cammino Neocatecumenale predica una dottrina che non è quella della Chiesa»: ma questo è assolutamente vero! E non vale solo per gli strafalcioni come il sicomoro di Kiko, ma anche con le vere e proprie eresie (come quando Kiko dice che la confessione è facoltativa, proprio il contrario di ciò che ha detto Nostro Signore: «a chi NON li rimetterete, resteranno NON rimessi»).

E la bislacca scusa che "la Chiesa sa tutto" è davvero ridicola: sarebbe come dire che siccome la polizia "sa" che esistono tanti crimini, allora sarebbe giusto compierli.

E quindi arrivamo al suo grande slogan: «il Cammino è PER la famiglia!» Ma questa è una mezza verità. Infatti l'altra mezza verità è che il Cammino è per la famiglia secondo le idee sballate di Kiko e Carmen.

Quando i cosiddetti "catechisti" comandano di devastare le famiglie (vedi tra i maggiori esempi due casi in Toscana e Lazio) non stanno agendo di propria iniziativa ma stanno fedelmente seguendo le idee di quei due.
luigi ha detto...
Mi scuso se quello che ho scritto è "povero" da un punto di vista grammaticale e/o sintattico ma ho sempre scritto da un cellulare.
Sapete tutti bene che le tastiere touch dei telefoni fanno fare un sacco di errori :-)
by Tripudio ha detto...
Quando Massimo dice che il Cammino starebbe dando «vigore a tante parrocchie altrimenti morte» sta dicendo il falso.

Dove arriva il Cammino, le parrocchie si spengono. Il Cammino fagocita tutto ciò che può fagocitare, e devasta tutto ciò che non riesce ad assorbire. Basta chiedere in giro.

Lo scopo del Cammino, infatti, è ridurre la parrocchia a una "comunità di comunità neocatecumenali". Non è un'opinione mia: lo ha detto Kiko, il 1° febbraio 2014, a papa Francesco. Kiko vuole fagocitare le parrocchie.

E abbiamo anche tante testimonianze dal versante opposto: quando una parrocchia espelle il Cammino torna a vivere (infatti i kikos non si fanno più vedere: per loro non è importante la Chiesa, per loro è importante solo l'idolo Kiko).

Eliminando il Cammino, infatti, finalmente ricompare spazio per tutti i gruppi, finalmente le salette vengono usate per tutte le attività parrocchiali, finalmente spariscono gli sgorbi di Kiko (altro che la vera bellezza cattolica!), finalmente si cantano tutti i canti e non solo quelli di Kiko, finalmente torna posto per ogni espressione...
SEMPREMEGLIO ha detto...
http://www.cammino.info/2011/12/gia-nel-1974-la-chiesa-si-espresse-sulla-liturgia-del-cammino-neocatecumenale/

Sarà da prendere come una notizia vera? Come interpretarla?
Lino ha detto...
Sono falsi, Tripudio, anche sono falsi. Fingono di non conoscere i mamotreti, che sono zeppi dello gnosticismo di Kiko, della sua maieutica degli idoli, specie del denaro:

"Una cosa ti abbiamo detto in questo cammino che ti può aiutare: prova te stesso nel denaro, cerca di calcolare se nel fondo di te stesso c'è una rettitudine di intenzioni. Questo è quello che devi calcolare. Tu ti credi sicuro di te perché sei abituato ad ingannarti, sei alienato, non ti conosci.
Una forma di conoscere te stesso è: Vai e vendi i tuoi beni e resta povero e avrai un tesoro nei cieli, e poi vieni, a me e sarai mio discepolo. E questa è una Parola per tutti noi e non solo per i frati". (Or. II scrut. p. 81).

E la questione seria non sta nemmeno nel "malloppo", la questione seria sta nel fatto che questo "conoscere te stesso" è gnosticismo puro, altro che cattolicesimo! E' la salvezza attraverso la gnosi.

Dovessi pubblicare le analogie tra gnosticismo e CNC, dovrei passare una settimana a commentare. A partire dall'età dell'oro presente in ogni movimento gnostico, che Kiko ha individuato nel cristianesimo primitivo. Passando per l'alienazione, la paura, la morte, che sono ritenute motivazioni per la grande presa che lo gnosticismo ha storicamente avuto sugli adepti.
by Tripudio ha detto...
Quella facceda del 1974 è solo uno slogan.

Vorrei far notare che uno non può correre bendato contromano in autostrada, anche se avesse un'autorizzazione del 1974 della Motorizzazione Civile.

Alle norme liturgiche vengono concesse rarissime "variazioni" e solo per gesti totalmente secondari, come ad esempio il segno della pace (che -ricordiamolo- è facoltativo: non è obbligatorio, e il celebrante non è neppure tenuto a farlo). Solo per questo motivo è stato possibile al Cammino ottenere l'unica concessione in materia di liturgia, seppure ad experimentum e solo temporaneamente, e cioè l'anticipo del "segno della pace" a prima dell'offertorio, come si fa nella liturgia ambrosiana.

Il neocatecumenalismo ha sempre bisogno della menzogna: prima devastano la liturgia e poi vanno cianciando di "piccole comunità" (come se il fatto di essere in pochi possa autorizzare a infrangere le norme liturgiche), poi vanno cianciando di approvazioni (che non esistono, ad eccezione del citato scambio della pace all'offertorio), quindi vanno mistificando le norme per farle sembrare adatte al Cammino...

Per esempio: i kikos celebrano una pagliacciata parolaia e poi vanno dicendo che le monizioni sono approvate. Le norme della Chiesa dicono che le eventuali (e sottolineo eventuali: dunque la Chiesa esige che non siano onnipresenti) le "eventuli monizioni" siano brevi (e sottolineo brevi: se dunque la prima lettura è di una decina di versetti, che perciò costa trenta secondi leggerla, chi sei tu per fare una "monizione" di quaranta secondi? Da quando in qua le parole degli uomini devono avere più spazio della Parola di Dio? - e figurarsi poi quando la "monizione" dura i suoi interi minuti, dieci minuti, venti minuti, intere omelie di laici che stanno lì a ridurre la liturgia a un palcoscenico per il loro show!).

Anche Kiko all'improvviso tirò fuori delle presunte lettere di Ratzinger del 1974, guardate a che razza di trucchetti patetici e astuzie meschine si sono ridotti i vertici del Cammino. Come se le lettere di quarant'anni fa potessero annullare le decisioni del Papa del 2005 pienamente recepite dallo Statuto del 2008.

E dopo tutto questo, i neocatecumenali insistono col loro vizietto di fare tutto all'insaputa del Papa: da perfetti farisei ipocriti, il sabato mattina esibiscono lo striscione Tu es Petrus, "tu sei Pietro", e il sabato sera disubbidiscono al successore di Pietro che poche ore prima avevano applaudito.

Questa è l'essenza fondamentale del neocatecumenalismo: menzogne e inganni, sfruttando il buon cuore di tantissimi fratelli di comunità che per ignoranza del Magistero e della Tradizione finiscono per fidarsi delle panzane dei due spagnoli, del decisionismo imbecille dei cosiddetti "catechisti" del Cammino, nutrendo la propria anima di una spiritualità inquinata e di slogan falsi.

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