ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 8 novembre 2014

Trombatura sine excusatione *

VAI FUORI DAI BERGOGLIONI - IL PAPA PROMUOVE-RIMUOVE IL CARDINALE CONSERVATORE RAYMOND BURKE, AVVERSARIO NUMERO UNO ALL’ULTIMO SINODO: LA PORPORELLA AMERICANA SARÀ PATRONO ALL’ORDINE DEI CAVALIERI DI MALTA - - -

Come prefetto della Segnatura Francesco ha promosso l’arcivescovo corso Dominique Mamberti che per otto anni è stato Segretario per i rapporti con gli Stati, e ora potrebbe ottenere la porpora. Il nuovo “ministro degli Esteri” vaticano invece è Paul Richard Gallagher…

Sciarpa in faccia al papa-3SCIARPA IN FACCIA AL PAPA-3
1 - LA RIVOLUZIONE IN CURIA: BERGOGLIO RIMUOVE IL CARDINALE CONSERVATORE
M.Antonietta Calabrò per il “Corriere della Sera”
 
Papa Francesco rinnova i vertici della sua diplomazia e allo stesso tempo ufficializza l’avvicendamento di uno dei capi dicastero vaticani di recente maggiormente al centro delle polemiche. Il cardinale statunitense Raymond Burke è stato rimosso dalla guida del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, che è un dicastero della Curia romana e massimo organo giurisdizionale della Santa Sede.

Bergoglio ha nominato Burke patrono all’Ordine dei Cavalieri di Malta, un incarico poco più che di cerimoniale. Una decisione largamente attesa. E Burke stesso disse di aspettarselo in dichiarazioni a margine del recente Sinodo dei vescovi sulla famiglia, in cui egli è stato il campione del cosiddetto campo «conservatore», cioè di quella che ieri il segretario del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri, ha definito «una minoranza di blocco» rispetto al «percorso pastorale nuovo» voluto dal Pontefice.
Papa BergoglioPAPA BERGOGLIO

Decisione attesa, dunque, quella su Burke ma il cui significato è altrettanto inequivocabile viste anche le recenti dichiarazioni del porporato che ha descritto la Chiesa «come una barca senza timone», anche se poi ha cercato di correggerle sostenendo che non era al Papa che si riferiva.

Come prefetto della Segnatura Francesco ha promosso l’arcivescovo corso Dominique Mamberti che per otto anni è stato Segretario per i rapporti con gli Stati, e ora potrebbe ottenere la porpora.
raymond cardinal burke oratoryRAYMOND CARDINAL BURKE ORATORY

Il nuovo «ministro degli Esteri» vaticano invece è Paul Richard Gallagher, 60 anni, nato a Liverpool nello stesso quartiere dei Beatles (è il primo inglese a ricoprire l’incarico), per un anno e mezzo e fino a ieri nunzio in Australia (ha «selezionato» il successore del cardinale George Pell come arcivescovo di Sydney, Anthony Fisher, nominato a settembre). Gallagher ha fatto esperienza diplomatica nei cinque continenti (e anche al Consiglio d’Europa).

Ha lavorato per cinque anni in Segreteria di Stato e dunque conosce da vicino la macchina curiale, viene descritto come preparato e alieno da «cordate», mentre con il suo arrivo cresce il peso degli anglofoni in Vaticano. Sarà il braccio destro del segretario di Stato Pietro Parolin, in un momento in cui la diplomazia della Santa Sede è impegnata su dossier cruciali riguardanti le gravi tensioni internazionali.
 
Paul Richard GallagherPAUL RICHARD GALLAGHER
2 - IL NUOVO CORSO DI BERGOGLIO E I SUOI NEMICI
Dal “Corriere della Sera”

Ha un titolo quasi profetico – Francesco tra i lupi – il libro pubblicato da Laterza che Marco Politi ha dedicato a questo inizio del papato di Bergoglio. Perché vi si prefigurano non solo le opposizioni che il Papa riformatore deve affrontare all’interno della Chiesa, emerse plasticamente durante il Sinodo della famiglia che si concluderà tra un anno; ma perché indaga il clima culturale e politico in cui Francesco si muove, dentro e fuori le mura vaticane.

Un clima non sempre preparato alla novità che l’elezione di Bergoglio porta con sé, e percorso talora da umori «nostalgici» quando non palesemente ostili. Politi, vaticanista di lunga esperienza, ricostruisce il Conclave con passaggi talora inediti.

Nella Sistina si saldano l’esigenza di discontinuità, la diffidenza verso gli italiani – per giunta divisi tra loro –, il protagonismo degli americani che vorrebbero per la prima volta scegliere un Papa non europeo. Alla fine anche una parte dei curiali converge su Bergoglio. Però non tutti i suoi elettori sono pronti davvero a supportare la stagione di radicale rinnovamento.
Dominique MambertiDOMINIQUE MAMBERTI

C’è di più. In Vaticano «si è formato un sistema di potere malsano che va smantellato», come confida all’autore un diplomatico di lungo corso. C’è un’insofferenza culturale e personale verso il Papa argentino, che disdegna gli antichi simboli della carica, che spinge la sua rottura con il passato sino al rifiuto di abitare l’Appartamento, che in Vaticano non è solo un luogo fisico ma anche l’espressione per indicare la cerchia ristretta del Pontefice. E c’è «una rete di rapporti personali e di interessi tra persone spregiudicate di qua e di là del Tevere», come scrive Politi: «Lupi rapaci», che vedono il papato di Bergoglio come una minaccia ai loro interessi.

La proposta di riforma, compresa la partecipazione dei divorziati e risposati alla vita della Chiesa e l’apertura agli omosessuali, è stata criticata in modo aperto da cardinali importanti: ma questo, sostiene Politi, è messo nel conto da Francesco, che «ha bisogno di un’opposizione aperta», così come «ha bisogno di uno schieramento riformatore, che faccia sentire la sua voce». Fa parte della sua strategia che i cambiamenti non siano decisi in solitudine. Lo preoccupa di più la «resistenza passiva» di chi ostacola senza esporsi, «l’opposizione silenziosa» di chi teorizza: «Lasciamolo parlare», tanto i Papi passano e la Curia resta.
SELFIE BENEDETTO XVI ratzingerSELFIE BENEDETTO XVI RATZINGER

Il loro calcolo potrebbe non essere infondato. Nessuno può dire quanto durerà il papato di Bergoglio. Il Pontefice è sano, le maldicenze circolate già durante il Conclave sulla sua salute sono false. È un uomo pieno di energia. Ma non è un uomo giovane. Il suo ex portavoce, padre Marcò, prevede che non abbia un arco temporale molto lungo davanti a sé.

Le dimissioni di Ratzinger hanno di fatto introdotto nella Chiesa la figura del Papa emerito. Per ora ovviamente Bergoglio non ci pensa. Ma, avverte Politi, il tempo a sua disposizione è poco. Fin da ora si può dire però che in certe cose la Chiesa non potrà tornare indietro. «Il successore – conclude l’autore – tornerà probabilmente a vivere nell’appartamento papale, ma non potrà più presentarsi con i paludamenti del passato.
ratzinger con la coppa del mondoRATZINGER CON LA COPPA DEL MONDO

Soprattutto, non riuscirà più a esercitare un potere autoritario senza limiti. L’assolutismo imperiale dei pontefici è stato incrinato irreversibilmente. Papa Francesco si è presentato al mondo come discepolo di Gesù; dopo di lui è difficile che un Papa possa salire sul trono pretendendo di essere il plenipotenziario di Cristo».

Inoltre, è stato calcolato che tra 5-6 anni Francesco avrà rinnovato più di metà del Conclave e lascerà un collegio elettorale ulteriormente mondializzato, in cui il peso dell’Europa e dell’Italia sarà destinato a diminuire. I lupi hanno appena iniziato a far sentire il loro ululato. I rischi di un fallimento delle riforme non sono vanificati. Ma fin da ora si può prevedere che la traccia lasciata da Francesco nella storia della Chiesa sarà profonda.

Il Cardinale Raymond Leo Burke Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta " Promosso o retrocesso"?

Nomina del Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta 
Il Santo Padre ha nominato Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta l’Em.mo Card. Raymond Leo Burke, finora Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. 
[01769-01.01] 
Nomina del Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica

Il Papa ha nominato Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica S.E. Mons. Dominique Mamberti, Arcivescovo titolare di Sagona, finora Segretario per i Rapporti con gli Stati. [01770-01.01
Rinunce e nomine, 08.11.2014 [B0834]

Per tutti quelli che hanno seguito il recente Sinodo straordinario sulla famiglia sui media generalisti, il card. Burke è una specie di orco, un retrogrado intransigente e carente di misericordia, desideroso di infastidire gli omosessuali e i divorziati. La realtà è ben diversa. L'esilio del cardinale Burke è stato confermato, ancor più drastico di quello comminato al cardinale Piacenza, il quale, trasferito dalla importante congregazione per il clero alla marginale penitenzieria apostolica, è rimasto comunque alla guida di un dicastero curiale. Burke invece estromesso del tutto dalla curia e impiegato in un incarico puramente onorifico e senza alcuna incidenza sul governo della Chiesa universale.
Burke ha 66 anni ed è quindi ancora nel pieno dell'età. Ordinato sacerdote da Paolo VI nel 1975, ha lavorato alla segnatura apostolica da semplice prete con Giovanni Paolo II, che nel 1993 lo ha fatto vescovo della sua diocesi natale di LaCrosse in Wisconsin. Sempre papa Karol Wojtyla lo ha promosso nel 2003 arcivescovo nella prestigiosa sede, una volta cardinalizia, di St. Louis nel Missouri. Benedetto XVI lo ha richiamato a Roma nel 2008 e lo ha creato cardinale nel 2010.
Personalità molto pia, a lui è riconosciuta anche la rara virtù di non aver mai trafficato per ottenere promozioni o prebende ecclesiastiche.
In campo liturgico e teologico è molto vicino alla sensibilità di Joseph Ratzinger.Per il papa Argentino troppo scomodo, troppo Cattolico, troppo papista, cardinali troppo cattolici non vanno bene per questa nuova chiesa , che ci trovi di tutto tranne che la Cattolicità.Il problema essenziale:è SALVARSI L'ANIMA,non si possono negare questi due fatti,un certo numero di giorni fà tu non esistevi,fra un certo numero di giorni tu sarai morto.La salvezza a cui si fa cosi poco caso,è cosi importante che Dio vi ha pensato da tutta l'eternità.Per la nostra salvezza la CREAZIONE,l'INCARNAZIONE,LA SANGUINOSA PASSIONE E LA MORTE SULLA CROCE del Figlio di Dio fatto uomo.Abbiamo il compito di testimoniare la verità. Dice un vecchio proverbio italiano:"Dio non paga tutti i sabati".MAH...."Non ci si prende gioco di Dio" ripete spesso la Scrittura.In questi ultimi tempi non si sente altro e non si parla d'altro che della misericordia,la misericordina, il chiacchiericcio, il proselitismo, è una stupidità, queste sono le catechesi di Casa Santa Marta, se tu sei un bravo musulmano,ebreo, protestante,ti salvi lo stesso,ognuno nella propria religione.Il pensiero post illuminista,che purtroppo è stato influente anche all'interno della chiesa per l'effetto dell'abbandono del principio aristotelico della non contraddizzione,ha portato all'affermazione che le diverse religioni sono tra loro complementari ognuna conterrebbe i semi di verità,infatti,secondo i Padri dei primi secoli,compreso Sant'Agostino,i semina Verbi non fecondano le religioni pagane,alle quali essi riservano giudizi molto severi.Invece,a partire dal VaticanoII,fuori della chiesa visibile,e in concreto nelle diverse religioni,si possono trovare semi del verbo.(Lumen Gentium,Nostra Aetate).Si possono fare mille discorsi sul fatto che la liturgia possa mutare,nel senso di creare un nuovo prefazio o introdurre una nuova messa in base al Santorale aggiornato.Si tratta quindi di aggiornare,rinnovare "cum grano salis",non di gestire l'evoluzione.In un recente incontro tra autorità rabbiniche e autorità episcopali italiane si è chiarito che non vi è nessuna intenzione da parte della chiesa cattolica di operare attivamente per la conversione degli ebrei e di non fare proselitismo,e che di conversione si parla solo in una prospettiva escatologica.C'è da sottolineare inoltre che l'impegno espresso con le seguenti parole non è intenzione della chiesa cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei,poteva essere preso da una sola persona che gode di una tale rappresentatività che presuma parlare per l'intera chiesa,ed è il Papa. (M.Guarini,La Chiesa e la sua continuità ed. DEUI,2012).Conclusioni.Il cardinale Burke defenestrato da un Pontefice vendicativo che pur di arrivare al suo fine, pur di piacere al mondo, è pronto a tradire nostro Signore Gesù Cristo e la sua dottrina infallibile.


Ecco promossi e bocciati nell’ultima tornata di nomine di Papa Francesco

08 - 11 - 2014Matteo Matzuzzi
Ecco promossi e bocciati nell'ultima tornata di nomine di Papa Francesco

Sabato di nomine importanti in Vaticano. Qualcuna annunciata, qualche altra a sorpresa. Una girandola di poltrone seconda solo al primo giro di avvicendamenti, avvenuto quattordici mesi fa, con la designazione di Pietro Parolin a segretario di Stato e la sostituzione del prefetto della congregazione per il Clero, con il passaggio del cardinale Mauro Piacenza alla carica di Penitenziere maggiore, sostituito dal diplomatico Beniamino Stella.
E’ la conferma che il Papa procede nella definizione della propria squadra di governo a prescindere dall’orientamento che avrà la futura costituzione apostolica che regolerà la governance vaticana, la cui promulgazione comunque non è dietro l’angolo. Gli incontri dei nove cardinali consiglieri, infatti, proseguono e proseguiranno ancora nei prossimi mesi.
 LA RIMOZIONE DEL CARDINALE BURKE
Come già annunciato da settimane – anche dal diretto interessato tramite diverse interviste –, il cardinale Raymond Leo Burke è stato nominato nuovo patrono del Sovrano Ordine Militare di Malta. Una rimozione per il capofila dei conservatori curiali, il porporato che più d’ogni altro aveva mostrato perplessità sul nuovo corso targato Francesco. Solo qualche giorno fa, Burke parlava di una Chiesa “senza timone”, che pare aver “smarrito la bussola”. Difensore di quei princìpi non negoziabili che Bergoglio ha detto di non comprendere, il cardinale americano era giunto a Roma nel 2008, quando Benedetto XVI l’aveva nominato prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, la Cassazione vaticana. Ora, il passaggio a un ruolo di secondo piano, carica più onorifica che operativa, e soprattutto estranea alla curia romana dove in questi anni il suo peso s’è sentito eccome (ispirate da lui sono molte nomine episcopali statunitensi firmate da Papa Ratzinger).
MAMBERTI ALLA SEGNATURA APOSTOLICA
Al suo posto, in qualità di prefetto della Segnatura, arriva l’arcivescovo Dominique Mamberti, finora segretario per i Rapporti con gli Stati, il numero tre della Segreteria di Stato. Diplomatico di carriera (è nel servizio della Santa Sede dal 1986) con alle spalle esperienze in Algeria, Libano, Nazioni Unite, Eritrea, Cile, Sudan e Somalia, lascia un incarico che ricopriva dal 2006, quando prese il posto di Giovanni Lajolo, successivamente Governatore dello Stato della Città del Vaticano e cardinale dal 2007.
UN INGLESE IN SEGRETERIA DI STATO
Nuovo segretario per i Rapporti con gli Stati è l’arcivescovo inglese Paul Richard Gallagher, sessantenne e nunzio apostolico in Australia dall’aprile del 2013. Diplomatico in Guatemala, Burundi, Tanzania, Uruguay, Filippine, Gallagher ha lavorato anche cinque anni in Segreteria di Stato, facendo conoscenza dell’attuale segretario di Stato, Parolin. In curriculum ha anche un’esperienza al Consiglio d’Europa.
LE PROSSIME NOMINE
Si attende ancora, invece, la nomina del prefetto della congregazione del Culto divino e della disciplina dei sacramenti, dopo la nomina del cardinale Canizares Llovera ad arcivescovo di Valencia. La carica è vacante già da qualche mese, e in questo periodo il Papa ha provveduto a ritoccare l’organigramma a livello di sottosegretariati, avvicendando i monsignori Anthony Ward e Juan Miguel Ferrer Grenesche con l’italiano Corrado Maggioni, vicino all’ex Maestro delle cerimonie liturgiche, l’arcivescovo Piero Marini. Altri organismi in attesa di novità sono la congregazione per le Cause dei Santi e i Pontifici consigli per i Testi legislativi e per i Migranti, dove i responsabili attuali hanno già superato i 75 anni, limite canonico per il pensionamento.
http://www.formiche.net/2014/11/08/i-promossi-i-bocciati-nellultima-tornata-nomine-del-papa/
Dominique Mamberti al posto del Card. Burke
Al suo posto viene nominato l’arcivescovo Dominique Mamberti, 64 anni, fino ad oggi il “ministro degli esteri” della Santa Sede.  Laureato in diritto canonico e civile è entrato nel Servizio diplomatico nel 1986, ha prestato la propria opera presso le Rappresentanze Pontificie in Algeria, Cile, alla Missione Permanente all’Onu a New York, in Libano e, infine, presso la Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Nel 2002 è stato nominato nunzio apostolico in Sudan e delegato apostolico in Somalia ed eletto alla Sede titolare di Sagona, con dignità di arcivescovo. Il 19 febbraio 2004 è stato nominato anche Nunzio Apostolico in Eritrea. Fu nominato “ministro degli esteri” da Benedetto XVI nel 2006.

Il Card. Burke, uno dei cinque cardinali che ha firmato il libro contrapposto alle tesi del Card. Kasper sui temi del recente sinodo, è stato più volte rappresentato dai media come “oppositore” di Papa Francesco. In realtà, in una recente intervista pubblicata dal sito Aleteia, dice che non si sente affatto un oppositore del Santo Padre. “L’ho servito nella Segnatura apostolica e in altri modi continuo a servirlo. – ha dichiarato – E so che fa parte del mio servizio dire la verità sulle situazioni e noi ora ci troviamo in una situazione in cui molte persone sono confuse.” Il riferimento, ovviamente, è al Sinodo straordinario sulla famiglia dove non si può non ammettere che una certa confusione c’è stata, e non soltanto per colpa dei media, ma anche per un dissenso che si è creato tra i padri sinodali stessi, soprattutto sui modi e sui contenuti del documento di lavoro intermedio, la famigerata Relatio post-disceptationem.
“Tante persone sono in ansia e preoccupate e molti si sono messi in contatto con me. Dicono: “Dove stiamo andando? Che cosa la Chiesa sta realmente insegnando?” La mia risposta a loro, dice Burke, è sempre stata che noi conosciamo l’insegnamento della Chiesa, è nel Catechismo, è nella Tradizione, e noi dobbiamo semplicemente aggrapparci a questo, e con questo noi sappiamo che stiamo facendo la cosa giusta».
Il cardinale americano ha sempre fatto sentire pubblicamente la sua voce controcorrente sui temi più delicati nella difesa della vita e della famiglia, per una fede che, in un certo senso, giudica il mondo. Un ruolo che anche il suo successore, Mons. Mamberti, richiamava nel 2009, rispondendo a un articolo dell’Economist che voleva “svuotare” il ruolo diplomatico del Vaticano all’ONU.
“L’azione della Santa Sede nell’ambito della comunità internazionale è spesso un ‘segno di contraddizione”, – dichiarava Maberti ad Avvenire – perché essa non cessa di levare la sua voce in difesa della dignità di ogni persona e della sacralità di ogni vita umana, soprattutto quella più debole, a tutela della famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, per rivendicare il fondamentale diritto alla libertà religiosa e per promuovere rapporti fra uomini e popoli fondati sulla giustizia e sulla solidarietà.”
Per Mamberti quindi si apre una nuova impegnativa stagione di servizio al Papa e alla Santa Sede, mentra il Card. Burke dice che il nuovo incarico gli permetterà di avere più tempo per pregare e per scrivere.


La scure di Bergoglio sui conservatori: via il cardinale contrario all'apertura ai divorziati

La scure di Bergoglio sui conservatori: via il cardinale contrario all'apertura ai divorziati

Dopo il Sinodo la prima resa dei conti. Con un giro di nomine alcuni avversari di papa Francesco lasciano il loro incarico

CITTÀ DEL VATICANO - La prima resa dei conti in Vaticano, dopo la battaglia al Sinodo sulle riforme nella Chiesa, è arrivata. E la scure di Francesco si abbatte sulle teste dei principali oppositori. Con un giro di poltrone il Papa ha nominato il nuovo ministro degli Esteri della Santa Sede, e soprattutto allontanato uno degli avversari più duri: il cardinale americano Raymond Leo Burke, reo di avere criticato Francesco anche in alcune dichiarazioni pubbliche. 

Capo della diplomazia pontificia diviene ora il britannico Paul Richard Gallagher, pescato dalla lontana nunziatura in Australia, e conosciuto da Jorge Mario Bergoglio in Guatemala: un diplomatico di lunghissimo corso, che riporta a pieno titolo i nunzi apostolici alla testa della Segreteria di Stato vaticana. Il titolare degli Esteri fino a ieri, il monsignore corso Dominique Mamberti, è spostato alla Segnatura apostolica (dove diverrà cardinale) con il nuovo incarico di Prefetto del Tribunale supremo (la Cassazione della Santa Sede). A lasciare invece questo ruolo è proprio Burke, insignito di un titolo onorifico, quello di guida del Sovrano Ordine di Malta. 

Solo pochi giorni fa, il porporato americano (alcuni cardinali statunitensi sono fra gli oppositori del Papa argentino), aveva sferrato un affondo durissimo contro Bergoglio, sostenendo che "la Chiesa è senza un timone". E proprio nei 15 giorni di accesa discussione al Sinodo di ottobre Burke era stato fra i più critici della linea di apertura proposta dal Pontefice sui divorziati risposati e gli omosessuali. 

Prima aveva messo anche in dubbio la denuncia di Francesco sugli eccessi del capitalismo. Burke, 66 anni, già arcivescovo di St. Louis, amante della messa tridentina, appassionato collezionista di reperti liturgici e del "galero", il copricapo cardinalizio abolito dopo il Concilio Vaticano II, raccoglie pure molti fan nel web fra i tradizionalisti. Si aspettava questa rimozione, e nei giorni finali del Sinodo con mezze frasi aveva fatto capire ai giornalisti di essere pronto ad accettare la decisione del Papa. 

Una sua intervista aveva fatto discutere, poiché sembrava ribadire la sua appartenenza alle file conservatrici. Ieri ad Aleteia, rete cattolica specializzata in informazione religiosa, ha risposto così: "Certi media semplicemente vogliono cercare di rappresentarmi come se vivessi la mia esistenza da oppositore di Papa Francesco. Non lo sono. So che fa parte del mio servizio dire la verità e noi ora ci troviamo in una situazione in cui molte persone sono confuse". Parlando poi del Sinodo, Burke ha replicato, a proposito di un rischio di scisma: "Se in un certo senso il Sinodo dei vescovi è stato visto andare contro quello che è l'insegnamento costante e la pratica della Chiesa, c'è un rischio perché queste sono verità che non cambiano e non possono essere cambiate". 

Nei giorni scorsi la rivoluzione in Curia propugnata da Francesco aveva cominciato a far rotolare alcune teste minori: il 5 novembre sono stati congedati i due sottosegretari della Congregazione per il Culto divino, l'inglese Anthony Ward, e lo spagnolo Juan-Miguel Ferrer Grenesche. Al loro posto, come sottosegretario unico, promosso Corrado Maggioni. Alla Segnatura Burke viene sostituito dal francese Mamberti, 62 anni, che si assicura così la porpora, com'era per il suo predecessore. Il nuovo responsabile per i rapporti con gli Stati (cioè il ministro degli Esteri), monsignor Gallagher, ha invece 60 anni ed è nato a Liverpool. Nunzio in Australia, vescovo dal 2004, ha prestato servizio nelle rappresentanze diplomatiche pontificie in Tanzania, Uruguay, Filippine, Consiglio d'Europa, Guatemala, Burundi. 

Ieri uno dei protagonisti assoluti del Sinodo, il cardinale 82enne Walter Kasper, considerato come "il teologo di Papa Francesco", ha fatto alcune considerazioni a Washington in una conferenza alla Catholic University of America. Per il Pontefice argentino, ha spiegato Kasper, "non si applicano gli schemi ormai logori di progressista o conservatore". Bergoglio "non è un liberal ma è un radicale, nel senso originale della parola di chi va alla radice". È "il Papa delle sorprese", ed "è riuscito a illuminare l'atmosfera cupa che si era posata sulla Chiesa come una muffa". Ci sono ovviamente giudizi critici sul suo primo anno e mezzo di pontificato, e che presumibilmente torneranno a galla mentre i vescovi Usa si riuniscono a Baltimora per la prima conferenza nel dopo Sinodo: "Gente che dice  -  ammette Kasper  -  questo Papa non ci piace perché vuol piacere troppo. Quello che per molti è l'inizio di una nuova primavera, per altri è una temporanea ondata di gelo".
http://www.repubblica.it/esteri/2014/11/09/news/la_scure_di_bergoglio_sui_conservatori_via_il_cardinale_contrario_all_apertura_ai_divorziati-100111586/?rss

*Burke: «Non mi sono mai opposto al Papa»



Il cardinale Raymond Leo Burke
IL CARDINALE RAYMOND LEO BURKE

Il cardinale conservatore lascia la Segnatura e diventa patrono dei Cavalieri di Malta. Intervistato da Aleteia dice: «Certi media mi descrivono come se vivessi tutta la mia vita come un oppositore di Francesco»

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO


Il cardinale Raymond Leo Burke, il porporato più loquace e più critico verso la gestione dell'ultimo Sinodo dei vescovi sulla famiglia, non vuole essere rappresentato come un oppositore del Papa. E a proposito delle sue recenti dichiarazioni pubblicate su «Vida Nueva» - un'intervista nella quale descriveva la Chiesa come «una nave senza timone» - cerca di spiegare di aver risposto a una domanda precisa a proposito di una sensazione diffusa tra alcuni fedeli, ma che la sua risposta non aveva come oggetto il Pontefice.



La nuova intervista di Burke, che proprio oggi ha lasciato l'incarico di Prefetto della Segnatura apostolica per diventare cardinale patrono dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, è stata pubblicata dalla corrispondente di Aleteia in occasione della presentazione a Vienna dell'edizione tedesca del libro «Rimanere nella verità di Cristo», contenente i contributi di cinque cardinali e di altri studiosi contrari alla proposta del cardinale Walter Kasper di ammettere, a certe condizioni e in certe circostanze, i divorziati risposati ai sacramenti.

A proposito della frase sulla Chiesa senza timone, Burke ha precisato: «L'intervistatore mi ha posto questa domanda: ci sono diverse persone che sono confuse e io credo che lui abbia usato l'immagine, oppure io l'ho fatto, che queste persone sulla barca della Chiesa, a motivo di questa confusione, soffrono di mal di mare. Tante persone sono in ansia e preoccupate e molti si sono messi in contatto con me. Dicono: "Dove stiamo andando? Che cosa la Chiesa sta realmente insegnando?". La mia risposta a loro è sempre stata che noi conosciamo l'insegnamento della Chiesa, è nel Catechismo, è nella Tradizione, e noi dobbiamo semplicemente aggrapparci a questo, e con questo noi sappiamo che stiamo facendo la cosa giusta».

«Io non stavo in alcun modo facendo un commento direttamente connesso con il Papa, sfortunatamente c'è stato chi l'ha usato in questo modo. Ma certi media semplicemente vogliono cercare di rappresentarmi come se vivessi la mia esistenza da oppositore di Papa Francesco. Non lo sono. L'ho servito nella Segnatura apostolica e in altri modi continuo a servirlo. E so che fa parte del mio servizio dire la verità sulle situazioni e noi ora ci troviamo in una situazione in cui molte persone sono confuse».

«Io non ho detto - aggiunge il porporato nordamericano - che questo è ciò che il Santo Padre sta causando o sta facendo, ma ho semplicemente descritto la realtà di oggi... Il Santo Padre è il successore di san Pietro e io non metterò mai me stesso in opposizione del successore di san Pietro. Ma credo che le persone che vogliono identificare la cosiddetta "agenda riformista" di Papa Francesco con tutte le loro idee su quello che la Chiesa dovrebbe fare ora cercano di screditare ciò che io dico attribuendolo a una qualche personale animosità nei confronti del Santo Padre, e questo non è giusto».

Parlando del Sinodo, Burke ha risposto a una domanda a proposito di un «rischio di scisma». «Se in un certo senso il Sinodo dei vescovi è stato visto andare contro quello che è l'insegnamento costante e la pratica della Chiesa, c'è un rischio perché queste sono verità che non cambiano e non possono essere cambiate».

Infine, il Prefetto della Segnatura è tornato ad attaccare la conduzione del Sinodo, affermando che il segretario generale (il cardinale Lorenzo Baldisseri) «si è identificato in modo molto deciso con le tesi di Kasper». Burke ha criticato il paragrafo 41 della relazione finale del Sinodo, che ha ottenuto i due terzi dei voti, nel quale si afferma che vanno colti «gli elementi positivi» nei matrimoni civili e nelle convivenze. E ha criticato anche la decisione di pubblicare i paragrafi del documento, con i relativi voti, approvati dalla maggioranza assoluta ma non da quella qualificata.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.