ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 12 marzo 2015

Catechesi quaresimale patmosiàna !?

Lo squallore morale di un'assoluzione


BERLUSCONI RUBY CASSAZIONE

"Ius et lex. La silenziosa sacralità del diritto è stata soppiantata dalla verbosa esteriorità della legge". Era il venticinque giugno del 2003 quando Gustavo Zagrebelsky, vicepresidente della Corte Costituzionale, pronunciava queste parole a Montecitorio. E aggiungeva: "Il mondo del diritto è saturo di leggi. La legalità, quale corrispondenza alla legge, è rimasta sola unità di misura giuridica e ha scalzato la legittimità, quale rispondenza al diritto".
Queste altissime parole mi sono ritornate in mente mentre le mie orecchie ascoltavano, incredule, la sentenza della Corte di Cassazione: non fu concussione per costrizione e non fu prostituzione minorile. Non fu reato... Ma restano, comunque, i fatti delittuosi e vergognosi per uno statista.
Così come resta il ciarpame denunciato dall'allora moglie Veronica Lario: incontri sessuali con giovani ragazze (minorenni e non) e telefonate abusive. E tuttavia mancano le prove della consapevolezza dell'età minorile (come se le si dovessero declamare ai quattro venti....) e l'arma dell'intimidazione e della concussione (come se una telefonata dovesse presentarsi armata di pistola).
Lo squallore di tutta la vicenda è altresì evidenziato dalle parole di plauso e di soddisfazione degli avvocati dell'ex-Cavaliere e dalle lacrime di plastica dell'imputato. "La decisione dei giudici cancella qualsiasi discussione, comprese anche quelle che si erano sviluppate dopo le dimissioni del presidente della Corte di Appello (Enrico Tranfa, ndr). Si è trattato di una sentenza meditata, come testimonia la camera di consiglio durata 9 ore. È una grande vittoria, siamo molto soddisfatti", ha dichiarato Franco Coppi, parlando anche a nome degli altri avvocati.
Da parte sua, Silvio Berlusconi confessa di "essersi tolto un macigno dalla coscienza". Evidentemente, per una coscienza formattata sull'onda breve dell'immagine più che sulla lunghezza d'onda dell'essere non contano gli "atti" compiuti ma i "reati" riconosciuti.
Don Aldo Antonelli Headshot

Al direttore - “Il dato morale è un altro” sostiene la Cei a proposito dell’assoluzione di Berlusconi al processo Ruby. Repubblica.it titola soddisfatta “I vescovi gelano Berlusconi”; ma, a ben vedere, che reati e peccati siano su due piani irrimediabilmente diversi è una tesi da sempre cara a coloro che in questi anni si sono spesi in difesa del Cav., al netto di quella frangia minoritaria di ultras fedeli alla versione delle “cene galanti”. Sul rapporto Berlusconi-morale cattolica, mi torna in mente una brillante risposta di Sacconi, che alla domanda capziosa del giornalista replicò ricordando il costante impegno del Cav. in favore di una legislazione sulle tematiche etiche pienamente concorde con i desiderata vaticani. Per un uomo politico, meglio il bunga bunga in privato del laicismo in pubblico.
Daniele Montani
http://www.ilfoglio.it/lettere/lettera_del_giorno.htm



LA CASSAZIONE PERDONA, I VESCOVI NO - L’ASSOLUZIONE DI BERLUSCONI NON INTORTA MONSIGNOR GALANTINO: “LA LEGGE E’ UNA COSA, IL DISCORSO MORALE È ALTRO” - LA CEI NON PERDONA LE MIGNOTTE AL BANANA DEL “FAMILY DAY”

Galantino ha citato come esempio la legge sull’aborto per far presente che “se un fatto è legale non è detto che sia morale” - Il direttore di “Avvenire”, Tarquinio: “C’è da riflettere su come è stato imbastito il processo e sulle sue conseguenze ma l’esito penale favorevole a Berlusconi non cancella il rilievo istituzionale e morale del caso”…


NUNZIO GALANTINO 3NUNZIO GALANTINO 3
«La legge arriva fino a un certo punto ma il discorso morale è un altro»: lo ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, in merito alla assoluzione di Silvio Berlusconi sul caso Ruby. In giornata già il giornale dei vescovi ha commentato la notizia: «Avvenire ha preso una posizione coraggiosa che va sostenuta e confermata», ha detto Galantino.

LE PAROLE DEL QUOTIDIANO CATTOLICO
Il segretario dei vescovi, parlando a margine di un convegno sul servizio civile, ha aggiunto che la questione non riguarda «solo Berlusconi. Tutte le volte in cui c’è una assoluzione bisogna andare a leggere le motivazioni». Galantino ha citato come esempio la legge sull’aborto per far presente che «se un fatto è legale non è detto che sia morale».
NUNZIO GALANTINONUNZIO GALANTINO

«C’è molto da riflettere su come è stato imbastito il processo e sulle sue conseguenze ma l’esito penale favorevole a Berlusconi non cancella il rilievo istituzionale e morale del caso», ha scritto il direttore diAvvenire Marco Tarquinio. Che ha aggiunto: «L’ho pensato e scritto all’indomani della sentenza d’appello, continuo a pensarlo e torno a scriverlo oggi dopo la parola finale detta dai giudici di Piazza Cavour».

L’ITER DEL PROCESSO
Marco TarquinioMARCO TARQUINIO
L’ex premier — imputato di concussione per induzione e prostituzione minorile — era stato condannato in primo grado — nel giugno 2013 — a sette anni di reclusione. In secondo grado, nel luglio 2014, invece l’assoluzione. Martedì, dopo una lunghissima camera di consiglio, la Cassazione ha confermato la decisione del tribunale d’appello. Al centro della vicenda i presunti festini a luci rosse ad Arcore ai quali avrebbe partecipato anche Karima El Marough, detta «Ruby», che, non ancora maggiorenne - secondo l’accusa - avrebbe fatto sesso in cambio di denaro e altre utilità con l’ex capo del Governo.

1 commento:

  1. Caro Revrendo Don Aldo Antonelli , Parroco ad Antrosano , ma voi non dovreste pregare e convertire le pecoracce , ergo i poveri peccatori che vanno all' inferno perchè non c'è nessuno che prega e si sacrifica per loro ? ( Richiesta della Vergine di Fatima ) Forse se Lei , caro Reverendo , facesse un po' di digiuno , qualche adorazione diurna e notturna, e pregasse tanto tanto, magari e dico magari, forse strapperebbe l' animaccia del cattivissimo Berlusconi al diavolo, per la gloria di Nostro Signore e per la salvezza della sua ( di Lei ) anima. Forse il Santo Curato Giovanni Maria Vianney le potrebbe consigliare come , si rivolga a Lui. L' indirizzo è: Paradiso , presso la SS. Trinità . E non c'è nemmeno bisogno di scrivere, basta pregare. jane

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