ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 12 aprile 2015

La Banda Bassotti cerca denari

Notazioni sulla vicenda dei Francescani dell'Immacolata alla luce degli ultimi eventi

Centrata puntualizzazione della lettrice Anna, da non disattendere. Tuttavia contro l'arbitrio la ragion non vale. Noi forniamo argomenti, ma chi esercita l'autoritarismo non ne tiene conto e continua nell'opera distruttrice. Appare strano che la proterva arroganza messa in evidenza anche dallo scritto che segue lasci indifferenti o non venga letta come indice di prevaricazione dai più...

Da quanto riportato nei giornali mi sembra che si debbano distinguere due momenti :
  1. la procedura canonica ispettiva, avviata pare da una minoranza di frati ostili al fondatore “per monitorare riti e celebrazioni lefebvriani” (così si esprime il quotidiano il Mattino) per ragioni, dunque, che nulla avevano a che fare con questioni patrimoniali e meno che mai con condotte fraudolente o illecite, sfociata nel commissariamento;
  2. e
  3. le successive indagini della Procura di Avellino relative al patrimonio ora sequestrato, iniziate su denuncia del legale del commissario apostolico per l’acquisizione delle disponibilità patrimoniali in questione; indagini che hanno ad oggetto un fatto commesso DOPO il commissariamento: la modifica dello statuto delle Associazioni (enti di diritto civile) che erano da sempre e sono proprietarie di tutti i beni oggetto di donazioni ai FI che questi ultimi non potevano possedere per il voto di povertà collettiva.
Se vi siano state delle irregolarità nella modifica statutaria e se tali irregolarità siano tali da integrare i reati contestati ai due frati lo stabilirà (verità giudiziaria) la magistratura al termine del processo quando la magistratura avrà terminato di indagare e renderà una decisione definitiva. La verità giudiziaria (che a volte, purtroppo, come è noto, non coincide con la verità, per gli evidenti limiti che la caratterizzano) non ci esonera però dal dovere di valutare, soprattutto sotto un profilo non strettamente giuridico, i fatti riguardanti il rapido declino di una stimatissima famiglia religiosa produttiva, in controtendenza, di tanti frutti spirituali, che in questi giorni ci viene presentato come vergognoso.

Quello che salta agli occhi è l’inversione cronologica dei fatti ed il capovolgimento del rapporto causa-effetto che viene attuata da taluni, vicini alla nuova “gestione” dei FI, nella descrizione degli eventi e nella loro lettura e che dà luogo ad una deformazione maliziosa dei fatti volta a dipingere questi frati, i laici ad essi vicini, ed il padre fondatore che viene presentato come grande manovratore, come una banda di truffatori che con frode e violando il voto di povertà avrebbe ottenuto dai fedeli turlupinati un patrimonio considerevole, intestandolo fittiziamente ad un’associazione di diritto civile, lo avrebbe nascosto agli altri frati per distogliere tali beni dallo scopo di supportare le necessità quotidiane dei frati e l’apostolato, al fine di godere egoisticamente di tale tesoro e appropriarsene indebitamente.[1]
Questa inversione cronologica e causale è attuata additando l’EFFETTO e la reazione difensiva[2] ad un commissariamento adottato senza alcuna motivazione espressa (dalla quale potersi difendere) temuto come finalizzato a scardinare il carisma dei FI ritenuto troppo rigido, troppo poco “moderno” e forse troppo apologetico (soprattutto contro la massoneria e troppo critico nei confronti del CVII) ed a irreggimentare quella spiritualità forte che aveva suscitato tantissime vocazioni e tante donazioni come CAUSA (gravi crimini patrimoniali commessi da padre Manelli e i suoi accoliti a danno dei poveri FI) della ispezione e del commissariamento sollecitata dai frati “ribelli”.

Ecco che con questa inversione l’ispezione ed il commissariamento, finora privi di giustificazione espressa, vengono motivati ex post con presunti crimini commessi dall’ex dirigenza dei FIE quelle che parevano delle vittime innocenti di una persecuzione a motivo della fede troppo tradizionale vengono mostrati come malfattori spregevoli. Peccato che questi eventi che sarebbero la ragione delle pesantissime (e non motivate) misure canoniche adottate contro i FI sono accaduti SUCCESSIVAMENTE ad esse (dal FQ: “L’ indagine della Procura avellinese è stata aperta grazie al commissario apostolico del Vaticano padre Fidenzio Volpi … rappresentato dall’ avvocato Giuseppe Sarno) e, secondo la Procura, proprio a CAUSA di esse (“ il sospetto è che… servisse ad anticipare la nascita di un nuovo Istituto..dopo i dissidi interni.. che avevano portato inevitabilmente al commissariamento”).

Colpisce anche la opposta concezione che gli originari FI, insieme ai benefattori loro fedeli, e il “nuovo corso” dei FI hanno delle strutture associative che da sempre sono proprietarie dei beni donati dai fedeli e da sempre li amministrano in favore delle necessità materiali e missionarie dei FI: per gli uni esse avrebbero lo scopo di rispettare realmente il voto di povertà collettivo, elargendo ai FI una vera e propria elemosina liberamente[3] per gli altri sarebbe una ipocrita fictio iurisfunzionale ad aggirare quel voto di povertà[4] e infatti coerentemente con questa impostazione avanzano il “diritto” di disporre liberamente di quei beni.

Di fatto, con l’attribuzione della custodia dei beni al commissario l’associazione proprietaria dei beni è stata privata della disponibilità di ciò che appartiene, da sempre, ad essa, ed il nuovo corso dei FI potrà esercitare il preteso “diritto” di disporre direttamente e liberamente di tale beni come ritenuto conforme al nuovovoto di povertà collettivo, senza più l’ipocrita e fastidiosa intercapedine dell’associazione.
Anna
________________________
1. Recenti considerazioni dei ribelli : “LO SCANDALO DELLA BANDA MANELLI... “Tutto l’Istituto dei Francescani dell’Immacolata è stato strumentalizzato da manelli e dai suoi manichini… per essere  utilizzato come un grande e furbesco paravento col quale .. rastrellare molti beni… È evidente che l’odio e la violenza scatenata contro Padre Volpi e il Commissariamento… avevano innanzitutto lo scopo di creare UNA CORTINA FUMOGENA, DI OCCULTARE QUANTO OGGI STA EMERGENDO e quindi DI IMPEDIRE E DI BLOCCARE CHE SI SMASCHERASSERO TUTTI I PANNI SPORCHI CHE SI NASCONDEVANO DIETRO LA FACCIATA PERBENISTICA…. Non c’è dubbio che tutti i fanatici e ottusi manichini di manelli saranno trascinati dal loro santone-fallito in un disastro completo e in un baratro senza fondo che si allargherà sempre di più nella misura in cui continueranno cocciutamente a esserne schiavi (come fino ad ora) e a scambiare per “santo” un grande falsario e a farsi rovinare la vita e la vocazione da questo tenebroso e disonesto figuro abituato a tramare nell’ombra e a nascondendosi dietro la veste rassicurante della Madre Chiesa…” [qui]
2. v. nota della Procura e il Mattino: “hanno proceduto alle modifiche degli Statuti delle due associazioni allo scopo di mantenere il controllo sulle stesse” “il sospetto è che l’affidamento dei beni dei Francescani dell’Immacolata a persone esterne all’Ordine servisse ad anticipare la nascita di un nuovo Istituto d’impostazione liturgica tridentina, dopo i dissidi interni e le derive lefebvriane che avevano portato inevitabilmente al commissariamento”
3. Replica di Circelli : “... Pretendere che le temporalità dei beni debbano restare nella disponibilità dei frati è contrario alla Regola dell’Istituto, che è di pubblico dominio, ed è nota soprattutto ai membri della MIM, formati dai FFI, di cui seguono il carisma. Secondo tale legislazione, conformemente alla mente dei Fondatori, i frati francescani dell’Immacolata non possono avere la proprietà di alcun bene, né possono accampare in qualsiasi modo un diritto all’uso. L’uso dei beni è loro solo concesso a titolo di carità dai benefattori e fintanto che essi lo vorranno. Fin da principio, nell’Istituto è stato chiaro (e così da voi Padri è stato sempre insegnato a noi laici e vostri benefattori) che un bene non può mai essere considerato vostro, né che voi possiate mai pensare di poterne disporre a piacimento e contrariamente alla volontà dei donatori...” [qui]
4. “...le Associazioni.. sono sorte in verità come “fictio juris” per aggirare il Voto di Povertà collettivo” [qui]

2 commenti:

  1. I bassotti siete voi che continuate a pubblicate le super panzane ridicole di questi manelliani falliti il cui super sporco ormai è sotto gli occhi di tutti e che invece di vergognarsi per lo scandalo provocato, continuano cocciutamente a chiedere di continuare - come i porci - a rotolarsi nel fango della loro disonesta doppia vita.

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    1. Potrei risponderLe in modo molto offensivo, ma non lo farò . Le dirò solo egregio Nemico che Lei mi fa molta pena e anche dispiacere perchè la vedo roso e divorato dai vermi dell' invidia e del rancore, che Dio abbia pietà della sua anima . Le auguro ogni bene . jane

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