ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 26 giugno 2015

Cattadulteri

La pubblica istruzione garantirà anche la sodomia di Stato

Da piazza San Giovanni a Palazzo Madama i senatori di “Area popolare”, guidati dal prode Alfano, si dedicano all’arte che meglio conoscono: il tradimento.

di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza

zzzzlfn
Il 25 giugno è passato al Senato con voto di fiducia il decreto “La buona scuola” contenente l’emendamento che impone, attraverso l’insegnamento curricolare nella scuola di ogni ordine e grado, tutto l’armamentario omosessista.
Lo hanno votato unanimi i senatori di Area Popolare (Ncd + Udc) – con l’unica eccezione di Carlo Giovanardi che è uscito dall’aula – già esibitisi in bella mostra in piazza San Giovanni lo scorso 20 giugno (clicca qui).

La nuova Repubblica Italiana fondata sulla sodomia ha dunque partorito in sede parlamentare il mostro commissionato da Bruxelles. Ibrido di laboratorio politico sotto patrocinio ecclesiastico, portato a gestazione dall’intellighenzia postcomunista con i gameti degli eterni democristiani dai tanti nomi.
La chimera è pronta per accompagnare generazioni nate incolpevolmente nell’epoca più desolante e oscura della storia umana, nella follia programmata e organizzata con occhiuta precisione, nel deserto della ragione, della cultura, della morale, nonché nella apostasia della religione.
La sorte del popolo di San Giovanni potrebbe ricordare quella dei principi reali che re Riccardo onora e blandisce e poi fa soffocare nel sonno nel buio della torre, con la freddezza e il compiacimento sadico del genio del male. Ma in realtà, in tutta questa vicenda, non c’è neppure questa grandezza diabolica; c’è solo l’inganno meschino di piccoli uomini alle prese con responsabilità più grandi di loro, votati al sotterfugio e alla frode, ma anche alla arroganza e alla vacuità, alla supponenza e alle astuzie da retrobottega, una sostanza viscida che nasconde l’ignoranza delle cose e maschera la pavidità.
Ma poiché les jeux sont faits, e i camerieri di palazzo brindano a tanta impresa, non rimane che stilare l’elenco di quelli che meritano di essere ringraziati.
Anzitutto vanno ringraziate genericamente, come si conviene, le autorità civili e religiose, in particolare la solerti ministre Giannini e Boschi, il tripudiante Angelino Alfano («la forza e il coraggio di cambiare davvero»), la plenipotenziaria Eugenia Roccella, Sacconi e Pagano, precursori della stepchild adoption nei confronti del testo unico sulle convivenze (figlio naturale di Introvigne e Mantovano) e veri uomini per tutte le stagioni, e tutti coloro che hanno espresso la propria sentita partecipazione alla nuova conquista di civiltà, in primis la presidente Boldrini dal multiforme ingegno.
Si ringrazia altresì per la accorata latitanza la conferenza episcopale italiana nel suo complesso, con una nota di merito particolare per il ministro della cultura vaticana card. Ravasi.
Ma corrono voci che la festa sia soltanto agli inizi e che, secondo indiscrezioni di stampa, a onore e gloria della famiglia, si stia preparando il nuovo istituto giuridico delle convivenze omosessuali fondate sull’art. 2 della Costituzione Italiana (clicca qui).
Quanti si sono spesi con abnegazione per il raggiungimento di questo entusiasmante risultato, e brindano ora sopra le teste dei bambini italiani, possono domenica prossima passare per piazza San Pietro, dove li potrà ricevere la persona più adatta per benedire solennemente il loro operato.

  –  di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.