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mercoledì 1 luglio 2015

I canarini bruni non cantano più?

Francescani dell’Immacolata. Dissequestrati i beni delle associazioni laicali  

zzzzpdrmnllRiprendiamo la notizia esattamente come compare su ANSA (1° luglio 2015, ore 12.00):
Restituiti beni Francescani Immacolata. Immobili per 30 mln tornano a fedeli Padre Manelli.  (ANSA) – NAPOLI, 1 LUG – Il Tribunale del Riesame di Avellino ha dissequestrato i beni di proprietà delle associazioni di laici vicine al fondatore dell’ Ordine dei Francescani dell’ Immacolata, Padre Stefano Manelli per un valore di circa 30 milioni. I beni erano stati sequestrati dalla Procura di Avellino, che aveva ipotizzato i reati di truffa e falso ideologico. I Ffi sono stati commissariati dalla S. Sede nel 2013, ma migliaia di fedeli con le loro associazioni restano legate al fondatore dell’ Ordine”.
La vicenda dei Francescani dell’Immacolata ha finora registrato un’unica certezza: la distruzione di un ordine fiorente, ricco di vocazioni e di frutti spirituali. Del resto, questo era lo scopo principale del “commissariamento”.

Il resto della vicenda sta scadendo in aspetti che hanno ben poco di spirituale. Pur nel rispetto dell’aurea regola che dice “parce sepulto” è difficile non ripensare ad altri episodi mai chiariti. Ricordate la vicenda di P. Volpi, che, querelato per diffamazione da alcuni parenti di P. Manelli, addivenne a una transazione (una chiara ammissione di colpa), salvo poi rimangiarsi il tutto pochi giorni dopo? Mai fu chiarito questo strano ping-pong. E perché la stessa malattia di P. Volpi fu smentita (quando purtroppo la notizia era vera?). E perché la sua morte venne comunicata con ventiquattr’ore di ritardo?
In questa strana vicenda da romanzo poliziesco mal scritto, si inserisce una ciliegina di pochi giorni fa: su un sito che ha la caratteristica di pubblicare articoli che non portano MAI una firma, e che si è autonominato portatore della “verità” sul commissariamento dei Francescani dell’Immacolata, il 27 giugno usciva un articolo, ripreso dal “Il Mattino”, dal titolo “FRATI FRANCESCANI, NIENTE DISSEQUESTRO PER I BENI”, ossia l’esatto opposto del lancio ANSA odierno.
Ci pare strano che l’ANSA, la più importante agenzia italiana, spari notizie a vanvera… Forse l’articolo del Mattino era ispirato da qualche “canarino” che aveva cantato male e troppo presto? Non era il caso di essere più attenti prima di riprendere l’articolo?
Solo per inciso, ricordo che pochi mesi sempre lo stesso sito monopolista della verità sul commissariamento mi fece l’onore di dedicarmi un articolo, un po’ volgarotto in verità, in cui adombrava l’eventualità di una denuncia a mio carico, perché avevo espresso sulle pagine di Riscossa Cristiana i miei dubbi sulla vicenda del sequestro dei beni. Ora dissequestrati…
Risposi con un articolo, “Francescani dell’Immacolata. La Mano Nera all’attacco”, in cui invitavo l’ignoto autore a presentarsi con un nome e cognome, perché non parlo  chi si nasconde dietro l’anonimato. Inutile dire che non ebbi alcuna risposta.
Adesso siamo al dissequestro. Vedremo cosa accadrà domani e dopodomani. Comunque nessuna azione giudiziaria potrà restituire alla Chiesa e ai fedeli un Ordine che è stato distrutto. Questa per ora è l’unica “verità” realmente accertata sul commissariamento dei Francescani dell’Immacolata.

–  di Paolo Deotto

2 commenti:

  1. Più che un canarino è una jena .

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  2. Siamo sicuri che l'Ordine sia irrimediabilmente distrutto?
    Padre Pio da Pietrelcina fu sottoposto a persecuzioni inenarrabili, ma alla fine l'esito fu il contrario di quello che i persecutori volevano: la sua gloria aumentò a dismisura.

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