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sabato 5 settembre 2015

Strani squilli di tromba in cielo?


Il Papa e Putin, quell’intesa sulla Siria (per i cristiani) 
 Corriere della Sera 
(Massimo Franco) L’asse tra papa Francesco e Vladimir Putin contro il terrorismo islamico non è una novità. È  affiorato esattamente due anni fa, quando il pontefice contribuì a scongiurare un intervento armato  occidentale contro la Siria, appellandosi a Mosca e a Washington. È stato confermato dal rifiuto di  aderire alla strategia di isolamento del Cremlino perseguita da Stati Uniti e Ue dopo l’invasione  russa della Crimea tra gennaio e febbraio del 2014. E si ripropone adesso che si tenta di dare corpo  ad una coalizione internazionale per arginare il terrorismo sunnita dello Stato Islamico. 

D’altronde,  Vaticano e Federazione russa condividono l’analisi sugli errori dell’Occidente nelle cosiddette  Primavere arabe; l’esigenza di difendere il regime siriano di Assad come «male minore» in funzione anti Isis; e i vantaggi che questo può comportare nei rapporti con una potenza regionale come l’Iran. Lo schema non entra necessariamente in rotta di collisione con gli Usa: di certo, non con Obama,  che il 15 luglio scorso ha detto che la Russia «è stata d’aiuto» per siglare gli accordi nucleari con  Teheran. In fondo, anche nel 2013 la mediazione di Francesco è stata preziosa al presidente Usa per  sconfiggere la pressione di chi nel Congresso voleva i bombardamenti. Ma si indovina qualcosa di  più di un’alleanza intermittente col Cremlino. Jorge Mario Bergoglio, l’uomo dell’«Occidente  estremo» che in realtà è Sud australe, condivide con Putin un giudizio severo sulla politica europea  e statunitense nell’area mediorientale. Ritiene che alla base di quanto accade ci siano gli errori  commessi dalla guerra in Iraq in poi; e che il massacro delle minoranze cristiane ne sia l’effetto  collaterale più preoccupante, per la Chiesa cattolica. Francesco vede in Putin, con tutti i suoi limiti,  un difensore di queste comunità, siano esse ortodosse o cattoliche. E il presidente russo si sforza di  accreditarsi come una sorta di «zar cristiano» che grazie ai legami militari ed economici in  quell’area, può svolgere il ruolo che l’Occidente non sembra più in grado di avere. In questo  dialogo, il Papa si pone non come «braccio morale» di alleanze imperniate sul dominio statunitense, ma come mediatore deciso a smaltire i residui della Guerra fredda. Lo fa in Occidente e in America  Latina. Per questo è visto come un interlocutore, da Mosca all’Avana.
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/09/mondo-il-papa-e-putin-quellintesa-sulla.html#more

Timori in Russia dopo l’ordine di Obama per improvvise esercitazioni tipo 11 settembre

What Does It Mean 2 settembre 2015oww2Un nuovo rapporto del Ministero della Difesa (MoD) che circola al Cremlino, oggi afferma che il Presidente Putin ha “modificato” l’autorizzazione alle forze della Federazione ad attaccare lo Stato islamico in Iraq e Levante (SIIL) nella zona di guerra del Levante (Mediterraneo Orientale) dopo che il regime di Obama ha ordinato una massiccia “inaspettata e altamente provocatoria” esercitazione nucleare sulle zone costiere orientali degli Stati Uniti fino al 1° ottobre. Secondo questo rapporto, come avevamo riferito, il Presidente Putin ha autorizzato il puntamento agli “interessi statunitensi” in questa zona di guerra, dopo la pubblicazione di documenti segreti degli Stati Uniti che dimostrano che le forze del SIIL furono create dal regime di Obama per rovesciare l’attuale governo siriano. Oggi però, la relazione continua, il Presidente Putin ha sospeso queste azioni di guerra e autorizzato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov a dichiarare pubblicamente che ora gli aerei da combattimento della Federazione non condurranno missioni in questa regione. Causa di questa “svolta” negli ordini, spiega la relazione, è l’improvvisa attivazione dell’USPrompt Global Strike (PGS), programma che dovrebbe provvedere a un attacco aereo convenzionale di precisione su qualsiasi parte del mondo entro un’ora e che potrebbe anche essere utile in un conflitto nucleare. Il presidente Obama è l’unico che può aver ordinato questa “estrema provocazione”, secondo il rapporto, e l’ordine di oggi permetterà al Presidente Putin di accertare esattamente quali siano le motivazioni degli Stati Uniti… dirette a livello internazionale, o nazionale contro il popolo statunitense che questo regime classifica come sua prima minaccia terroristica.
Citizens-ThreatAlimentando le preoccupazioni della Federazione sulle azioni del presidente Obama che potrebbero infatti essere dirette contro i propri cittadini, la relazione nota che il governo ha dato un preavviso a tutti gli aerei in volo sugli Stati Uniti, dopo che il programma PGS è stato attivato, e in cui si legge“alcune operazioni di sorveglianza TCAS e ADS-B potrebbero rendere inaffidabile lo spazio aereo di Virginia, Nord e Sud Carolina, Georgia e Florida dal 2 settembre, alle 01:00 EDT, secondo un Notam della FAA emesso il 1° settembre. Le interruzioni sono dovute ad eventi che l’agenzia indica come “improvvise esercitazioni militari del dipartimento della Difesa“. NBAA “ha espresso la preoccupazione della FAA secondo cui questo genere di esercitazioni dall’impatto significativo devono dare maggiore preavviso agli operatori del Sistema del traffico aereo nazionale. Le interruzioni in programma dureranno fino alla mezzanotte del 1° ottobre. Oltre alle aree d’interesse nello spazio aereo nazionale, la FAA ha detto che le interruzioni potrebbero estendersi fino a 200 miglia sul mare aperto. L’agenzia ha detto che sintomo delle interruzioni potrebbero essere le pià vicine piste degli aerei in avvicinamento che appaiono passare immediatamente ad un stato di allerta del traffico TCAS. I piloti devono mantenere vigilanza acuita sullo spazio aereo circostante e segnalare eventuali incidenti che a loro parere dovrebbero suscitare possibile allerta. I numeri NOTAM rilevanti sono 5/2817, 5/2818, 5/2819, 5/2820 e 5/2834“. L’ultima volta che gli Stati Uniti effettuarono una così massiccia esercitazione di guerra sulle regioni costiere orientali, afferma cupa la relazione, fu l’11 settembre 2001, quando aerei in volo e controllori di volo negli Stati Uniti furono confusi su ciò che fosse reale o falso, potendo attaccare con successo il World Trade Center di New York e il Pentagono a Washington DC uccidendo migliaia di persone. Ciò che accade ora nei mercati azionari statunitensi, il crollo del settembre 2015, la relazione ricorda ai lettori, accadde anche nel settembre 2011, quando questi mercati erano in subbuglio dopo la crisi del lunedì nero dell’8 agosto 2011, con gli attacchi dell’11 settembre che diedero la “scusa/ragione” per chiuderli fino al 17 settembre 2011, ristabilendo l’ordine economico mondiale e la liquidità. E su quanto male siano messi i mercati statunitensi a settembre, la relazione afferma, addirittura il massimo consigliere economico dell’ex-presidente Ronald Reagan, David Stockman, nel suo articolo intitolato Croci tombali si propagano ai quattro angoli del mercato, avvertiva che “il modello delle croci tombali continua a diffondersi sul mercato azionario come un’epidemia, infettando anche i segmenti di mercato che si ritenevano isolati dal fermento d’oltreoceano”, con l’alto pianificatore finanziario globale Bill Gross che avverte i clienti a passare immediatamente dai mercati ai contanti ed, impaurito, dichiararne le ragioni dicendo: “Il profitto non è molta, ma come disse una volta Will Rogers durante la Grande Depressione ‘Non sono tanto preoccupato dal rientro sui miei soldi quanto dalla loro restituzione“. Non solo il regime di Obama avvia questa improvvisa provocatoria e misteriosa esercitazione in stile 9/11, continua il rapporto, ma inoltre insieme all’Unione europea emana altre sanzioni economiche contro Federazione e Cina, non facendo altro che riavvicinare queste due nazioni, una volta ostili, più di quanto lo siano mai state nella storia, e a cui il Cremlino ha annunciato che risponderà. Mentre il regime di Obama e i suoi vassalli europei continuano a far credere alla gente il mito della minaccia russa, questa relazione conclude, la realtà più probabile sarà una guerra nucleare catastrofica che potrebbe iniziare a settimane.
Inoltre, e anche se non menzionati nella relazione del MoD, vanno inoltre notati i misteriosi squilli di tromba segnalati in tutto il mondo, suscitando sempre più il timore che la profezia del Libro delle Rivelazioni riguardante le 7 trombe che squillano prima della Fine dei Tempi sia ormai una realtà.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

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