ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 15 gennaio 2016

Non prese sul serio l’avvertimento



Come la Francia?

Nel 1673 una suora, Maria Margherita Alacoque, cominciò ad avere delle rivelazioni soprannaturali che concernevano: 1) il tradimento del clero; 2) la necessità d’una riforma essenziale dell’evangelizzazione da centrare sull’amore; 3) la subordinazione dell’autorità politica a questa riforma.

La Chiesa di Francia non prese sul serio l’avvertimento e l’autorità politica ancor meno.
Pochi anni dopo, nel 1682, l’Assemblea dei Vescovi di Francia stabilì in nome della libertà questo principio: l’autorità del Papa è limitata, l’autorità del Re è assoluta.
Ma a cominciare dal 1773 la potenza coloniale della Francia cominciò a declinare, nel 1783 il governo era alla bancarotta, nel 1784 s’incominciò a rivendicare i diritti dell’uomo, il cui principio fondamentale fu varato dall’Assemblea civile nel 1789“la sovranità risiede nella nazione e nessuno può esercitare autorità se non in dipendenza della nazione”. E, per essere chiara, l’Assemblea condannò a morte il re nel 1793.
Nel ventennio successivo le guerre francesi causarono 4 milioni di morti e provocarono l’emergere prima della Prussia, poi dell’Italia e infine degli Stati Uniti, che entrarono già da padroni nella prima guerra mondiale (che causò 10 milioni di morti).
Ma ecco: nel 1917 cominciarono a Fatima delle rivelazioni soprannaturali che ripresentavano, essenzialmente, l’analogo messaggio del 1673.
Successivamente Gesù si lamentò di non esser preso in seria considerazione dall’autorità ecclesiastica (come era già accaduto in Francia nel Seicento), che avrebbe dovuto realizzare una consacrazione dell’intera Chiesa insieme alla Russia.
Il lamento di Gesù si concludeva con queste parole: “Succederà loro (= le autorità ecclesiastiche)una rovina simile a quella della Francia”.
Dopo il 1967 la crisi della Chiesa e del mondo è avanzata.
Per esempio, i Gesuiti, che erano 37.000, si sono ridotti a 17.000. Adesso il Papa gesuita sa benissimo che il 2017 si avvicina.
Don Ennio Innocenti

gesuitismo gesuiticamente gesuitante

Citazione 1:
Alle riunioni regionali ci viene chiesto in modo “gesuitico” di non parlare più di consacrazione al Sacro Cuore (richiesta fatta esplicitamente dal Signore) e di Santa Margherita Maria perché i tempi sono cambiati e la gente non comprende più questi termini. 
da: https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/01/cambiamenti-da-non-subire-lo.html


Citazione 2:
Insomma è stata un’orgia di comunicazione, pubbliche relazioni, pubblicità-progresso di El Papa che piace-a-tutti.

Un’orgia di quella mondanità spirituale che lui bolla nei cattolici.
da:  http://www.maurizioblondet.it/non-critichero-piu-el-papa-e-inutile/


Citazione 3:
Se un gesuita dovesse salire al soglio pontificio, lo sfascio sarà totale e repentino.
da: il sottoscritto, data imprecisata verso la fine del XX secolo

COSA RESTA DELL'APOSTOLATO DELLA PREGHIERA, CON CUI I GESUITI HANNO DIFFUSO IL CULTO DEL SACRO CUORE

Cosa resta dell'Apostolato della Preghiera, con cui i gesuiti hanno diffuso il culto del Sacro Cuore
Riportiamo una testimonianza pubblicata sul sito Chiesa e post concilio

«Mi chiamo Simone, ho quasi 43 anni e da più di venti sono zelatore del Sacro Cuore grazie alla Misericordia di Dio. Sono “nato” spiritualmente nell’Apostolato della Preghiera, ci sono cresciuto dentro e grazie ad altri zelatori e zelatrici del Sacro Cuore (persone stupende) ho ricevuto una solida formazione spirituale.

Sono diversi anni che si parla, all’interno dell’AdP, di rinnovamento e i gesuiti hanno spinto sempre molto su questa idea. La maggior parte dei membri della Compagnia non ama l’Apostolato della Preghiera, non ne parla mai, lo considera una realtà per anziani, una devozioncina; alcuni di loro, molto pochi, i responsabili nazionali per lo più, lo stanno trasformando in qualcosa di strano che non si riesce a comprendere cosa sia, avulso dal suo vero carisma.

Sono circa dieci anni che si tenta di cambiare la preghiera di offerta quotidiana. All’estero, tranne pochi paesi come gli USA e alcuni paesi africani, questa preghiera ha perso totalmente la sua ricchezza iniziale. I tentativi fatti in Italia sono tutti falliti fino ad oggi, sia perché l’ “Offerta al Sacro Cuore” era ben radicata nella spiritualità popolare, sia per la presenza della Santa Sede che aveva frenato questa iniziativa.

Da qualche anno a questa parte però le cose stanno andando diversamente, sia per la secolarizzazione del popolo italiano che non ha più idea cosa vuol dire vivere per servire e pregare, sia per il via libera ricevuto dal Papa.

Così il Preposito Generale della Compagnia ha scelto un gruppetto di giovani gesuiti con lo scopo di portare a compimento l’opera. Si è incominciato cambiando il nome del movimento, sempre in modo soft, affiancandolo con il più tradizionale AdP per non urtare le varie sensibilità; così cavalcando l’onda della popolarità mediatica di Papa Francesco si è scelto il nome di Rete Mondiale di Preghiera del Papa. [cattolicità trasformata il mondializzazione]

A livello mondiale girano delle preghiere di offerta che hanno perduto completamente il senso della riparazione, dell’unione col Sacrificio Eucaristico, della richiesta della salvezza per tutti gli uomini: sono preghiere per lo più sentimentali, superficiali, “ecumeniche”.

Il Primo Venerdì del mese non è più proposto come una richiesta fatta da Nostro Signore per riparare le freddezze, la superficialità e l’indifferenza degli uomini verso il Suo Amore ( richiesta ovviamente approvata dalla Chiesa che ha formato per più di un secolo generazioni di cristiani), ma come il giorno in cui tutti si uniscono in preghiera per le intenzioni del papa.

Alle riunioni regionali ci viene chiesto in modo “gesuitico” di non parlare più di consacrazione al Sacro Cuore ( richiesta fatta esplicitamente dal Signore) e di Santa Margherita Maria perché i tempi sono cambiati e la gente non comprende più questi termini.

I tempi sono cambiati è vero, ed è verissimo che oggi più che mai è necessario ripartire da zero nell’evangelizzazione perché in generale i termini che usiamo non sono compresi, ma ciò che mi stupisce è che da parte dei Responsabili non c’è alcuno sforzo per formare le persone ad affrontare questo cambiamento epocale; cioè non si cerca di trasmettere gli stessi concetti in modo più comprensibile agli uomini di oggi, no…

Con questa scusa si sta semplicemente creando qualcosa di nuovo e si tradisce la volontà del Signore. Il glorioso AdP che ormai è formato prevalentemente da persone anziane non credo resisterà a questo ultimo attacco. Rimane però la speranza che il Signore faccia sopravvivere ” un piccolo resto” che conservi “il seme” da piantare in stagioni più favorevoli. A volte bisogna che le cose vadano di male in peggio per poi rifiorire, o se volete bisogna che tutto venga distrutto per rinascere.

In questi anni ho visto con profondo dolore l’AdP morire e non solo per la secolarizzazione ma anche per i colpi ricevuti dall’interno. Io rimango fedele con l’aiuto della Grazia di Dio, fedele ma solo. Grazie e scusate se sono stato lungo. Pregate per me».

1 commento:

  1. Anche se vari prelatoni non vogliono che si facciano le consacrazioni al Sacratissimo Cuore di Gesù e al Santissimo Cuore di Maria, noi facciamolo lo stesso nelle nostre case ( Che come qualcuno disse, la famiglia è la prima chiesa domestica ), non facciamoci spaventare, e non arretriamo di un passo. Dobbiamo essere i crociati di nostro Signore, siamo stati cresimati e pertanto diventati i testimoni di Cristo. Non siamo e non vogliamo diventare timorosi ne' tanto meno vigliacchi. Siano sempre benedetti i Sacri Cuori di Gesù e di Maria. jane

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