ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 8 febbraio 2016

La Madre lebbrosa ?

Alcuni figli abbandonano la Madre lebbrosa.
Altri le si avvicinano troppo, per imprudenza.


Parassita e ospite - IIDue settimane fa questi “Commenti” sono ritornati su un campo minato perché hanno difeso l’idea che ci sia ancora qualcosa di cattolico in ciò che è diventata la Chiesa cattolica a partire dal Vaticano II. Tale posizione è molto contestata. Per esempio, da un lato gli attuali dirigenti della Fraternità San Pio X agiscono come se la Chiesa ufficiale a Roma fosse ancora tanto cattolica che la FSSPX non potrebbe fare a meno del suo riconoscimento ufficiale. Dall’altro lato, tante anime che hanno veramente la fede cattolica respingono totalmente l’idea che ci sia ancora qualcosa di cattolico nella “Chiesa” guidata oggi da “Papa” Francesco. Quello che segue è solo un tentativo di cogliere quanto ci sia di vero in entrambe le posizioni.
Al cuore del problema c’è il modernismo, malattia essenziale del Vaticano II. Il modernismo è inevitabilmente, per sua natura, un animale singolare e viscido. E questo perché il suo principio basilare è quello di adattare il cattolicesimo all’intrinsecamente anti-cattolico mondo moderno. Papi conciliari come Paolo VI e Benedetto XVI hanno inteso sia rompere sia non rompere con la tradizione cattolica. Cosa questa che per qualsiasi mente sana è impossibile, perché è semplicemente contraddittorio. Dal momento che questi Papi vennero eletti per corrispondere al mondo moderno, le loro menti non erano sane, ma portavano nel sangue la contraddizione. E visto che hanno avuto quasi 50 anni per conformare la Chiesa alla loro follia, sotto ogni aspetto, ciò che è emersa è una Chiesa così diversa dalla Chiesa preconciliare che nella realtà essa merita il nome di neo-Chiesa.

Inoltre, anche se una pratica cattolica pre-conciliare, come ad esempio la Benedizione Eucaristica, viene mantenuta nell’odierna neo-Chiesa, il fondamento mentale su cui essa poggia, nelle menti di coloro che vi assistono, rischia di essere tutt’altro che solido, perché la dottrina della Presenza Reale è al tempo stesso tradizionale e non tradizionale, dato che la consacrazione è affidata a dei sacerdoti aggiornati che sono ancora e non sono più veramente sacerdoti. Mentre, volendo, sono sacerdoti, al tempo stesso, volendo, sono anche solo presidenti. Diventa vero quello che si sente come tale, perché la mente è sganciata dalla realtà oggettiva. Si è immersi in piacevoli sensazioni soggettive, ignari di ciò che si sta facendo, perché tutti (o quasi) lo fanno. Per chiunque abbia la vera Fede, tale mancanza di oggettività, lungi dall’essere cosa piacevole, è nauseante. Non c’è da stupirsi che quelle anime respingono la totalità della neo-Chiesa.

Ma se si rispetta la realtà, si è costretti ad ammettere che ci sia ancora della fede nella neo-Chiesa. Un laico mi dice che suo padre che è stato un fedele frequentatore del NOM negli ultimi 45 anni, ha ancora la fede. Un sacerdote mi dice di ricordare che una l aica presentò allo stesso Mons. Lefebvre le ragioni per le quali sentiva necessario assistere al NOM, e questi si limitò ad un’alzata di spalle. E potrei moltiplicare le testimonianze che mi sono pervenute sul persistere della fede cattolica a fronte di tutto ciò che è sbagliato nel NOM. La ragione di queste reali testimonianze dovrebbe essere ovvia. Nonostante sia la parte essenziale della religione soggettiva e ambigua, il NOM può essere ciò che si vuole sia. Un sacerdote può celebrarlo “decentemente”, un cattolico può assistervi “devotamente”. Le virgolette servono a prevenire gli intransigenti che insisteranno nel dire che con il NOM non ci può essere né vero decoro né vera devozione, ma quando essi dicono queste cose, io penso che si stacchino dalla realtà. Grazie a Dio, è Lui il giudice! Non c’è dubbio che il NOM così com’è stia minando ed erodendo da tempo il decoro e la devozione cattoliche, ma da qui a dire che ormai non ci sarebbe più niente di tutto questo nella “neo-Chiesa”, mi sembra essere una grossolana esagerazione.

Non che i capi della FSSPX abbiano ragione a voler essere re-inseriti nella neo-Chiesa, lungi da ciò. Le pecore che in essa non sono ancora infettate dal soggettivismo, sono totalmente esposte a questo terribile pericolo, e neppure i pastori ne sono immuni. Guai ai vescovi che hanno lasciato che il soggettivismo si diffondesse nella Chiesa cattolica. Essi hanno una tremenda
 responsabilità.                                                                                                                      

Kyrie eleison.

Eleison Comments CDXLVII 
HOST AND PARASITE   –   IICommenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  6 febbraio 2016
Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla corretta valenza del Novus Ordo Missae - parte seconda.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it


http://www.unavox.it/Documenti/Doc0905_Williamson_06.02.2016.html

La 'preghiera del papa', proposta urbi et orbi, nel nuovo conio umanitarista-mondialista, non si sa a nome di chi


Non ci sono davvero più parole! Noi le abbiamo spese tutte. Ora toccherebbe a chi di dovere...

Qui riportavamo il video di gennaio, diffuso come « iniziativa globale sostenuta dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa (già Apostolato della Preghiera - [vedi ora]) per collaborare alla diffusione delle intenzioni mensili del Santo Padre sulle sfide dell’umanità ». Strana commistione del glorioso Apostolato della Preghiera con una non meglio identificata Rete Mondiale di Preghiera del Papa che, presentata come iniziativa globale, acquista una veste ed una identità sincretistica : la globalità che sostituisce la cattolicità?
Come simbolo cristiano - esattamente alla pari con quelli delle false religioni -, un bambolotto nudo, senza alcuna traccia della sua divinità insieme ad un Budda, ad un candelabro ebraico e ad un rosario mussulmano, all'insegna del questo o quello per me pari sono...  Peraltro al posto della Croce culmine e fonte del compimento che Cristo Signore ha dato alla storia umana, restaurata come storia umano-divina. 
Ed ecco, per questo mese di febbraio,  ci scrive il nostro 'tralcio', un filmato molto più esplicito di quanto non si penserebbe, che riprendiamo di seguito da Youtube.
  1. La croce è “casualmente” nascosta dal foglio che viene letto. 
  2. Dio non è MAI nominato (la creazione è un “dono ricevuto” da anonimi benefattori?). 
  3. La schiavitù è quella dal consumismo, non quella dal peccato, dalla quale sia stati liberati a caro prezzo. Perché dunque esiste la Chiesa?
  4. La preghiera non è rivolta al Signore, ma è una “richiesta” eterea buttata nell’indistinto… 
  5. C’è una persona vestita di bianco che lancia messaggi di conio umanitarista-mondialista : non si sa a nome di chi, né a beneficio di chi…
Ed è solo il secondo messaggio… Al terzo -marzolino- sono proprio curioso di vedere che cosa riuscirà ad inventarsi di più “neutro”.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/02/la-preghiera-del-papa-proposta-urbi-et.html

La coerenza del caos ecclesiale  –  di Paolo Deotto


Bergoglio fa la pubblica lode di Napolitano e della Bonino e retrocede il crimine abominevole dell’aborto a semplice “divergenza di idee”. Perché quindi stupirci per le enormità del vescovo di Ragusa o per i discorsi eretici del parroco di Fiumicello? Bisogna che il peccato scompaia per edificare la neochiesa universale. E per portare tante anime al diavolo.
di Paolo Deotto
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zzzzlavocedelpadStamattina hanno già scritto in molti, ed è comprensibile che fossero scandalizzati. Hanno scritto a Riscossa Cristiana sulle ultime sparate di Bergoglio, che non ha trovato di meglio che fare una sperticata lode di Giorgio Napolitano e di Emma Bonino; ma ha scritto anche chi si è scandalizzato per le follie eretiche di Don Luigi Fontanot, parroco di Fiumicelle (UD), che parlando di Giulio Regeni ha inventato una nuova definizione di “martire” e ha ringraziato in un colpo solo Dio, Jhavè, Padre o Allah. E solo due giorni fa scrivevamo dello scandalo del vescovo di Ragusa.
Certo, tutto ciò che sta accadendo è scandaloso ma, attenzione, ha un perverso filo logico, una coerenza diabolica. Il concetto stesso di peccato va eliminato, perché è terribilmente fastidioso. Pensate un po’, si parla addirittura di vita eterna, di Paradiso o di Inferno. Mamma che noia e che brutti discorsi! Invece la neochiesa, che non a caso piace così tanto, promette tutto ora e subito, e parla dei grandi “valori civili”, si scaglia contro la corruzione – ovviamente contro quella che abbia un contenuto economico – e contro la mafia. Magari tra un po’ si scaglierà contro chi si ribellerà al canone Rai inserito nella bolletta della luce.
Dato che però ogni nuova dittatura ha bisogno di auto-divinizzarsi, deve avere anche i suoi martiri. E quindi un solerte parroco, entusiasticamente sincretista, scopre che è un martire a tutti gli effetti il giovane Giulio Regeni, che è stato ucciso “perché ha voluto proteggere quello in cui credeva”.
zzzzbnndfÈ vero, tutto ciò è un caos, ma è un caos che procede con profonda coerenza. Poiché però non tutti, grazie al Cielo, sono impazziti, poiché in molti resiste la Fede e il desiderio di guadagnare la vita eterna, non possiamo certo tacere di fronte alle enormità, per quanto diabolicamente coerenti, che giorno per giorno ci tocca sentire.
Andiamo per ordine: su Huffington Post potete leggere una sintesi delle ultime dichiarazioni del vescovo di Roma. Cliccando sulle immagini qua sotto potrete leggere l’intero articolo; per comodità la seconda immagine riporta, ingrandita, la lode a Giorgio Napolitano, una vita spesa per il comunismo, responsabile dell’omicidio di Eluana Englaro e di tante altre belle cose, e di Emma Bonino, la donna che ha sulla coscienza non solo innumerevoli bimbi assassinati con le sue mani ai tempi della sua spensierata giovinezza, ma anche la pervicacia demoniaca con cui ha promosso la legge sul libero aborto, l’infame legge 194. È interessant notare un particolare: Bergoglio fa un’affermazione, “Bisogna guardare alle persone, a quello che fanno”, dalla quale è lecito dedurre che le cose fatte dai due personaggi sullodati a lui vadano bene. Peraltro i peccati pubblici di cui entrambi i personaggi si sono macchiati (peccati che avrebbero richiesto un pubblico pentimento) sono velocemente liquidati: “Mi dicono: è gente che la pensa in modo molto diverso da noi. Vero, ma pazienza”. Così, con due paroline, il peccato è liquidato. Non è assolto, è liquidato, non c’è, e saluti a tutti. Ieri l’altro parlavamo del vescovo di Ragusa, che aveva retrocesso la sodomia a banale “differenza sessuale”. Beh, che c’è di strano? Ha seguito la voce del padrone. Una volta l’unico padrone era Nostro Signore Gesù Cristo, ora viviamo i nuovi e luminosi tempi.
Cliccate sulle immagini
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Se da Roma arrivano questi bei messaggi, se ci sono vescovi che dicono enormità, che può fare un povero parroco? Ma si adegua al clima, ovviamente, visto che la Fede è ormai un’anticaglia, ma essere “al passo con i tempi” è l’imperativo categorico di chi vuole stare a galla senza seccature.
Don Luigi Fontanot è parroco a Fiumicelle (UD). Parlando di Giulio Regeni, il giovane italiano ucciso in Egitto, ha dato il meglio del repertorio della neochiesa. Sincretismo e nuova definizione di martirio. Così, per inciso, notiamo che il movente dell’omicidio è sconosciuto e probabilmente tale resterà. Ma non è certo questo il punto. In un arruffato discorso in cui la Fede cattolica non c’entra più per nulla Don Fontanot inventa una nuova definizione di “martire”: “Coloro che sono disposti a impegnare la propria vita per essere coerenti con le proprie convinzioni”. A questo punto dobbiamo dichiarare martiri anche i suicidi Adolf Hitler e Joseph Goebbels (quest’ultimo poi arci-martire, visto che sterminò la famiglia, moglie e sei figli, prima di suicidarsi). Coerenti fino in fondo. Naturalmente un prete così all’avanguardia non può “ghettizzarsi” nella religione cattolica e così rivolge i suoi ringraziamenti a “a Dio, Jhavè, Padre o Allah o come vogliamo chiamarlo”. Tanto tutto fa brodo, dal momento che non si crede più in nulla.Cliccate sulle immagini qua sotto per leggere le edificanti dichiarazioni dell’obbediente parroco.
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Resta poco da dire. Resta invece molto, moltissimo per cui pregare e ottimi motivi per sforzarci di vivere una vita veramente da fedeli cattolici, col S. Rosario sempre con noi e con la mente ben sveglia sul Catechismo e sulla Tradizione. Pregare e vigilare, perché, possiamo star sicuri, ne vedremo ancora e udiremo ancora tante.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Più cresce il caos, più cresce la preghiera.
      come terminava ieri Deotto
      Resta poco da dire. Resta invece molto, moltissimo per cui pregare e ottimi motivi per sforzarci di vivere una vita veramente da fedeli cattolici, col S. Rosario sempre con noi e con la mente ben sveglia sul Catechismo e sulla Tradizione.

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