ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 18 febbraio 2016

Risotto alla modernista

(a cura Redazione "Il sismografo")
Tre generazioni si ritrovano in una proposta comune, un'offerta di buona politica da presentare all'Italia per uscire definitivamente dalla crisi. Nasce così, settanta anni dopo il Codice di Camaldoli (NdR -Testo), "Una buona stagione per l'Italia", una raccolta di 35 saggi con cui un gruppo di intellettuali - nello spirito dei nuovi tempi della Chiesa segnati dal magistero di Papa Francesco - intende dare un contributo serio e approfondito al dibattito nazionale.I saggi, raccolti da Francesco Gagliardi e Nicola Graziani, spaziano  dai problemi della rappresentatività delle istituzioni alla politica internazionale - presentata come costruzione creativa di pace - alla difesa dell'ambiente ad un ripensamento del welfare nel rispetto della sua natura più profonda.
Sono cinque le grandi questioni che vengono individuate, ed attorno alle quali gli autori (tra gli altri Becchetti, De Siervo, Casavola, Fadda, Monticone, Zamagni) concentrano la loro riflessione: la questione morale, la questione politica,  la questione economica, la questione educativa e la questione ambientale.

Il volume sarà presentato mercoledì 24 febbraio 2016, alle 15, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto in via del Seminario 76, a Roma. Saranno presenti, oltre agli autori, parlamentari ed esponenti politici di area cattolica e laica, esponenti dell'associazionismo cattolico e del mondo imprenditoriale e sindacale, esponenti della società civile e del mondo accademico.
A coordinare i lavori il direttore di "Avvenire", Marco Tarquinio. interverranno nel dibattito Giuseppe Tognon (Università Lumsa, Presidente Fondazione trentina Alcide De Gasperi); Pierpaolo Baretta (Sottosegretario Economia e Finanze); Gianni Bottalico (Presidente Acli); Lorenzo Dellai (Capogruppo Democrazia solidale - Centro democratico); Maurizio Gardini (Presidente Confcooperativ); Andrea Olivero (Viceministro Politiche Agricole alimentari e forestali).
Mercoledì 2 marzo, a Brindisi, avrà luogo anche il primo degli incontri sul territorio in cui dibattere sule questioni più urgenti per il Paese - contenute nel volume - a cominciare da quella sociale ed economica, in particolare per quanto riguarda il lavoro, e da quella democratica per quanto attiene all'impegno civile del laicato cattolico e al ruolo dei corpi intermedi.  A questo primo incontro è prevista, tra gli altri, la partecipazione di Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo Metropolita di Taranto.
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/02/italia-una-buona-stagione-per-litalia.html#more

Francesco loda Emma – Ci può essere menzogna nella verità?

Mercoledì,  Febbraio 17th/ 2016
Quando la legittimazione pubblica di un personaggio equivale
alla legittimazione pubblica di una ideologia (anti-cristiana)
di Danilo Quinto
Emma Bonino
 Papa Francesco – Emma Bonino tra i "grandi dell'Italia di oggi"          
Roma  A distanza di una settimana, si può dare per acquisito – non essendoci stata alcuna smentita – che il Papa abbia detto a Massimo Franco: «Emma Bonino è la persona che conosce meglio l’Africa. E ha offerto il miglior servizio all’Italia per conoscere l’Africa. Mi dicono: è gente che la pensa in modo molto diverso da noi. Vero, ma pazienza. Bisogna guardare alle persone, a quello che fanno». È inoltre acquisito che la collochi – insieme a Giorgio Napolitano – tra i «grandi dell’Italia di oggi» ("Corriere della Sera", 8 febbraio 2016 e "Il Giornale", 8 febbraio 2016 – vedi qui Il Papa loda Napolitano e Bonino: "Sono i grandi dell'Italia di oggi). Si può provare pietà per il Papa? Non lo so se è teologicamente corretto. Non ho studiato teologia. So che provo pietà per quest’uomo. Non perché pensi che sia malato. Non lo credo affatto. Né penso che compia gesti o dica cose estemporanee.Le cose che fa e dice sono tutte studiate e ben calcolate. Provo pietà perché sono convinto che quest’uomo intende consapevolmente destabilizzare la Chiesa.
 Legittimazione di una persona, legittimazione di una ideologia             
Egli si rende perfettamente conto che legittimare la persona Emma Bonino significalegittimare l’ideologia che sta dietro quella persona e lo fa in modo lucido, razionale, netto, senza alcuna remora. Egli sa che quell’ideologia è nemica di Cristo, ma sembra che non gli importi un bel nulla. Che nessuno dica che lo fa perché la leader radicale è sulla strada della conversione. Sarebbe un’altra bestemmia, perché nel suo caso il pentimento dev’essere pubblico e qui di pubblico c’è solo l’invito che il Papa le ha fatto nel giugno scorso all’incontro con migliaia di bambini nella Sala Nervi in Vaticanodopo la telefonata in cui non le chiedeva di convertirsi, ma di «tenere duro»a seguito della malattia che l’aveva colpita. «Tenere duro» per continuare a diffondere empietà, come ha fatto per tutta la sua vita e la sua carriera politica. Quei bambini non sapevano, ma il Papa e i suoi collaboratori sapevano come Emma Bonino ha trattato e tratta la vita (vedi anche qui Lo Stato Uccide – Aborti e Suicidi da Record): praticando e organizzando
«aborti con una pompa di bicicletta, un dilatatore di plastica e un vaso dentro cui si fa il vuoto e in cui finisce il contenuto dell’utero. Io uso un barattolo da un chilo che aveva contenuto della marmellata. È un buon motivo per farsi quattro risate» (Emma Bonino al settimanale «Oggi», nel 1975).
Il Papa sapeva quanto disse Emma Bonino alla Camera nel 1974, nel corso del dibattito sulla legge sull’aborto:
«I vescovi sanno e la parte clericale sa di essere sconfitta nel paese, sconfitta con questo tipo di legge, sconfitta nell'opinione pubblica, nella coscienza civile della società, nella coscienza delle donne. E credo che non si facciano illusioni, e non se ne facessero, sulla possibilità che questa legge non fosse approvata. Con questo voto, in effetti, con le altre compagne ci prepariamo ad una nuova fase di lotta contro questi che saranno i nostri nuovi nemici».

 Dalla lode alla 194, al "rientro dolce dalla bomba demografica"             
Il Papa sapeva quanto Emma Bonino dichiarò il 21 giugno 2012 al «Corriere della Sera»:
«La 194 è una buona legge, che rispetta la costituzione, le donne e che ha aiutato a cancellare migliaia di aborti, evitando il ripetersi di tragedie nascoste. Il problema non è l'attacco alla norma, ma ‘lo svuotamento di senso nascosto con l'obiezione di coscienza’. La legge in molte regioni è come se non ci fosse, perché troppi medici sono obiettori e spesso non per motivi ideologici o di fede, ma per far carriera: perché, se fai gli aborti, primario rischi di non diventarlo mai. Ormai, obiettano tutti, anche chi come i farmacisti non ne ha il diritto, e spesso per comodità».
Il Papa sapeva che Emma Bonino si fa portavoce cinica, spregiudicata e interessata, di quelle forze planetarie che intendono governare il mondo attraverso la strategia omicidiaria della riduzione della sua popolazione:
«Il nocciolo è la bomba demografica. Ogni giorno ci sono 80mila nuovi nati. Nel contempo la vita media si allunga. Aggiungiamoci il miglioramento della qualità della vita in vaste aree, tipo Cina e India, e diventa chiaro che siamo di fronte a una crescita demografica destinata a destabilizzare sempre più la situazioneNoi proponiamo un rientro dolce della bomba demografica» («Quotidiano Nazionale», 27 aprile 2008).
 Il matrimonio sodomitico e la "grande stagione dei diritti civili"          
Il Papa sa che Emma Bonino diffonde messaggi di propaganda a favore dell’eutanasia e del suicidio assistito. Sa che i suoi compagni di partito si accingono a far discutere il Parlamento sul tema tra qualche settimana, su un testo sostenuto e condiviso da 250 parlamentariIl Papa sa che per Emma Bonino il matrimonio sodomitico «apre una grande stagione dei diritti civili». Emma Bonino l’ha scritto bene in un suo libro, intitolato «I doveri della libertà»:
Io posso essere una ammiratrice di quel Cristianesimo delle origini, il Cristianesimo costantiniano, perché esso ha costruito, piaccia o no, l’edificio dell’Europa; non è l’unico linguaggio, ma certamente è uno dei linguaggi fondanti della nostra eredità. Credo però che oggi questo Cristianesimo abbia esaurito la sua carica vitale, storica

 Lodi e palesi contraddizioni                                                                            
C’è qualcuno che può sostenere che il Papa non se la faccia con i nemici di Cristo? C’è qualcuno che può continuare a dire che «il Papa privatamente può dire quello che vuole»? Un’altra bestemmia. Perché è una falsità: non esiste un «privato» per il Papa, il quale non può esercitare vizi privati e pubbliche virtù, perchè così tradisce la sua missione, che gli è stata conferita da Cristo. Per comprenderci: se si elogia Emma Bonino in un «privato» che immediatamente diventa pubblico, è un’inquietante ipocrisia inserire nella dichiarazione congiunta con il Patriarca della Chiesa Ortodossa di Mosca, la frase: «La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e di una donna».
 Emma Bonino e l'Africa – Dalle "Primavere Arabe" agli esodi di massa        
Lasciamo perdere tutto questo e diciamo che Emma Bonino ha «offerto il miglior servizio all’Italia per conoscere l’Africa»? Un’altra falsità. Il Papa e i suoi collaboratori sanno bene quali sono gli interessi e i legami internazionali di Emma Bonino. Da Ministro degli Esteri ha esaltato le «primavere arabe» (vedi qui Egitto – Il Diktat UE: “Includere i Fratelli”) che hanno concorso a produrre lo sconvolgimento del Medio Orientemilioni di profughi, centinaia di migliaia di persone uccise; la stessa nascita dello Stato Islamico può considerarsi una continuazione di quell’«aria di libertà». Chi le ha promosse le «primavere arabe» e chi ha consentito che l’organizzazione integralista ed eversiva del «Fratelli Musulmani» prendesse il sopravvento, in Egitto e altrove? Scriveva Claudio Mutti sulla rivista Eurasia il 13 maggio 2012:
«Lo stesso ‘New York Times’ ha riconosciuto che alcuni movimenti e capi direttamente impegnati nelle rivolte del 2011 nel Nordafrica e in Medio Oriente (…) hanno ricevuto addestramento e finanziamenti dall’International Republican Institute, dal National Democratic Institute e da Freedom House. Quest’ultima organizzazione, in particolare, nel 2010 aveva accolto negli USA un gruppo di attivisti egiziani e tunisini, per insegnar loro a ‘trarre beneficio dalle opportunità della rete attraverso l’interazione con Washington, le organizzazioni internazionali e i media’». Si aggiunge che il National Endowment for Democracy ha comunicato di aver versato nel 2010 più di un milione e mezzo di dollari ad organizzazioni egiziane impegnate nella difesa dei diritti umani e nella promozione dei valori democratici. Si afferma che ai finanziamenti del NED e di altri enti statali americani si sono aggiunti i fondi stanziati dalla Open Society Foundation di George Soros, che nel 2010 ha finanziato organizzazioni e movimenti in tutto il mondo arabo e in particolare in Egitto e in Tunisia. «Se poi si risale al 2009 e ci si limita a considerare l’Egitto» – conclude l’articolo di Eurasia – «il bilancio dei fondi dell’USAID destinati alle organizzazioni democratiche e dei diritti umani ammonta complessivamente a 62.334.187 dollari».

 Soros, Emma Bonino e il Partito Radicale                                                   
È facile, a questo punto, comprendere chi c’è dietro le cosiddette «primavere arabe», quali sono i presupposti su cui sono nate, quali sono gli interessi coperti dai Governi occidentali, chi le ha finanziate. Soros è amico da decenni di Emma Bonino ed è iscritto al Partito Radicale. È facile anche comprendere perché Emma Bonino denuncia con tanta enfasi le torture di cui sarebbe protagonista il regime di Assad. Quello stesso regime lasciato solo da tutti i governi occidentali, Stati Uniti in testa, a combattere l'Isis, in un Paese sottoposto da quattro anni ad un embargo feroce, criminale e inumano. E la Bonino sarebbe «esperta» di Africa e magari anche di questioni mediorientali e per questo una «grande italiana»? Sono le parole della stessa Bonino a spiegare che cosa sta avvenendo:
«Secondo me, che non sono credente, ma ne ho molto rispetto, c’è qualcuno che sta cercando di dire che la Chiesa non è solo matrigna ma che è anche accoglienza; da questo punto di vista un dialogo è possibile».
Danilo Quinto  (Copyright © 2015 Qui Europa)
http://daniloquinto.tumblr.com/post/139365933518/articolo-ci-pu%C3%B2-essere-menzogna-nella-verit%C3%A0
Partecipa al dibattito - Redazione Quieuropa - infounicz.europa@gmail.com
Francesco Federico 
Il lupo perde il pelo ma non il vizio:
Il video si riferisce a quando Napolitano era parlamentare europeo: spendeva 90 euro per il viaggio da Roma a Bruxelles e se ne faceva rimborsare 800.
È di oggi quest'altra notizia:
16:51 - "#Napolitano furbetto. La tessera c'è lui no. Ora pensione: accompagnatelo al Pincio a dare il becchime ai piccioni". Lo scrive su twitter Beppe Grillo a proposito delle polemiche sorte a proposito della tessera da senatore (quella usata per le votazioni) lasciata in aula in sua assenza.

D'altra parte un "grande d'Italia" , come lo definisce Bergoglio, come più sopravvivere con 
soli 50.000 euro al mese (tra prebende e benefit vari)

1 commento:

  1. Peggiore di Bergoglio c'è solo chi spreca il proprio tempo inventando pagliacciate, credendo pure di far ridere! PENA INFINITA!

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