ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 24 maggio 2016

In tempi particolarmente difficili per la Chiesa

Chi confida in Maria non sarà mai deluso.


Don Bosco, apostolo della devozione a Maria Ausiliatrice

La devozione alla Madonna, sotto il titolo di Ausiliatrice, vuole manifestare la nostra fiducia nella presenza materna di Maria nelle vicende dell'umanità, della Chiesa e di ciascuno di noi.
Maria è la Madre che non abbandona mai i suoi figli, ma li segue e aiuta con la sua intercessione.
Il titolo di Maria aiuto dei cristiani era presente, fin dal 1500, tra le litanie lauretane.
La devozione a Maria Ausiliatrice era già nota e diffusa all'epoca di S. Pio V e si propagò largamente a seguito della vittoria dei cristiani contro i turchi, a Lepanto (1571) e a Vienna (1683). Il Papa Pio VII, dopo la sua liberazione dalla prigionia napoleonica (1814), istituì la festa di Maria Ausiliatrice, fissandone la data al 24 maggio.

In tempi particolarmente difficili per la Chiesa, don Bosco (1815-1888) divenne apostolo della devozione all'Ausiliatrice: nel 1862 così confidava a Don Cagliero, futuro cardinale: "La Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo bisogno che la vergine santissima ci aiuti a conservare e difendere la fede cristiana" (MB 7,334); nel 1868 eresse a Torino uno stupendo tempio a lei intitolato, nel 1869 fondò l'Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice e in seguito diffuse in tutto il mondo questa devozione.
Don Bosco disse al chierico Albera, futuro Rettore Maggiore in un sabato del mese di dicembre, forse il 6 del 1862: " la nostra chiesa è troppo piccola .... ne fabbricheremo un'altra più bella, più grande, che sia magnifica, le daremo il titolo Chiesa di Maria Ausiliatrice".
L'8 dicembre 1862 Don Bosco dichiara al chierico Cagliero, poi cardinale, il motivo della sua devozione alla Madonna sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: "Sinora abbiamo celebrato con solennità e pompa la festa dell'Immacolata, ed in questo giorno si sono incominciate le prime opere degli Oratori Festivi. Ma la Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi sono così tristi che abbiamo bisogno che la Vergine SS. ci aiuti a conservare la fede cristiana".
A causa del titolo "Maria Ausiliatrice" dato da Don Bosco al Tempio, le autorità municipali di Torino fecero difficoltà per l'approvazione del progetto della costruzione. Don Bosco non rinunziava a quel titolo, perchè era quello voluto da Maria Santissima. 
Quel titolo suonava a certe orecchie come una specie di sfida. Si intravedeva un non so che di opposizione alle massime della rivoluzione ed ai suoi trionfi: pareva come una nuova bandiera che si levasse nel campo della Chiesa. Un tale titolo suonava ostico agli spiriti forti del tempo, i quali comprendevano benissimo contro chi ed in favore di chi la Vergine doveva esserne l'aiuto. Ma inviso anche per il fatto che proprio nel marzo del 1862 la Madonna, a quel che si diceva, era apparsa accanto ad un tabernacolo nei pressi di Spoleto, terra papale di fresco annessa al nuovo Regno, e l'Arcivescovo (finito incarcere l'anno dopo in odio alla religione, vedi quale coincidenza!) aveva dato alla Vergine ivi dipinta il titolo di Aiuto dei Cristiani. Ma alla fine la chiesa ebbe il titolo di Maria SS. Ausiliatrice.
I miracoli si moltiplicavano e la gente accorreva in folla a venerare la Madonna Ausiliatrice, non risparmiando, s'intende, apprezzamenti poco favorevoli sul conto del nuovo regime. "Ce n'era abbastanza perchè una Madonna venerata con tal nome e così prodigiosa in terre ex pontificie, non incontrasse il favore della burocrati".

Il 9 giugno 1868 fu consacrato il Tempio a Maria Ausiliatrice in Torino. In preparazione alle feste della Consacrazione, Don Bosco aveva fatto collocare varie iscrizioni latine dal Prof. Tommaso Vallari. Ecco quella riguardante gli avvenimenti di Spoleto: "In una cappella presso Spoleto, già fin dal 1570, era stata dipinta un'immagine di Maria. Dopo la lunga dimenticanza, un fanciullo cinquantenne per visione celeste, addì 19 marzo 1862, richiama alla memoria degli uomini, la chiesuola in rovina. Quindi innumerevoli grazie, palesano la gran potenza di Maria, ed è innalzato un magnifico tempio, a cui un gran numero di devoti da tutto il mondo ogni dì concorrono".

Don Bosco e l'Ausiliatrice sono ormai due nomi inscindibili. L'Ausiliatrice si è servita di Don Bosco per operare numerosissimi, strepitosi miracoli, per concedere al mondo infinite grazie. Ne è piena la "vita di Don Bosco", vi sono molti libri che narrano commoventi episodi della bontà di Maria ad ogni genere di persone, vi è il "Battesimo Salesiano", che riporta ogni mese le grazie, i favori elargiti dall'Ausiliatrice, che dispensa i Suoi doni specialmente nel Santuario, che Ella volle a Torino, di cui aveva detto in una visione a Don Bosco: "Hic domus mea, Hinc gloria mea - Qui è la mia casa, di qui la mia gloria".

Don Bosco non si contentò di propagare la devozione all'Ausiliatrice con la parola, la stampa, i prodigi. Ottenne da Leone XIII che la "Benedizione di Maria Ausiliatrice" che egli impartiva da tempo con efficacia, fosse approvata. E con decreto della Sacra Congregazione dei Riti,il 18 maggio 1878, la formula della "benedizione" fu inserita nel Rituale romano, dove si trovano moltissime benedizioni di scapolari, cingoli, rosari, medaglie per l'iscrizione alle varie Confraternite mariane, posto sotto il titolo di qualche speciale prerogativa della Beata Vergine: ma non v'è altra formula di benedizione da darsi in onore di Lei, all'infuori di quella di Maria Ausiliatrice.

Infine Don Bosco, quale Monumento di perenne riconoscenza per i singolari favori ricevuti, fondò la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Siamo devoti a Maria Ausiliatrice! Facciamoci un vanto di professare una tale devozione! Faremo parte di quei cristiani veramente buoni previsti da Don Bosco. Il ricorso a Maria Ausiliatrice, scriveva nel 1887, va aumentando ogni dì tra il popolo fedele e porge motivo a pronunciare che tempo verrà, in cui ogni buon cristiano, insieme con la devozione al SS. Sacramento e al Sacro Cuore di Gesù, si farà un vanto di professare una devozione tenerissima a Maria Ausiliatrice.

PAROLE di don Bosco sull'AUSILIATRICE

Chi confida in Maria non sarà mai deluso.

In Maria ho riposto tutta la mia fiducia. La Madonna non lascia mai le cose a metà.

Io vi raccomando di invocare sempre il nome di Maria, specialmente con questa giaculatoria: Maria Ausiliatrice dei Cristiani, prega per noi. É una preghiera non tanto lunga, ma che si esperimentò molto efficace.

La nostra confidenza é nell’aiuto di Maria Ausiliatrice.

Il Signore e la sua divina Madre non permetteranno che si ripeta invano:Maria aiuto dei Cristiani, prega per noi!

Si dica e si predichi sempre che Maria Ausiliatrice ha ottenuto e otterrà sempre grazie particolari, anche straordinarie e miracolose per coloro che concorrono a dare cristiana educazione alla pericolante gioventù colle opere, col consiglio, e col buon esempio o semplicemente con la preghiera…

Quando vogliate ottenere qualche grazia prendete come abitudine di recitare questa giaculatoria: Maria Auxilium Cristianorum, ora pro nobis... Moltissimi invocandola con questa giaculatoria, ottennero grazie speciali.

Maria Ausiliatrice è la taumaturga, è l'operatrice delle grazie e dei miracoli per l'alto potere che ha ricevuto dal Suo Divin Figlio.

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