ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 18 agosto 2016

Come acqua che lava e risana

L’Anima immortale della Siria Cristiana: Nostra Signora Fonte della Pace  Mercoledì, 17 Agosto/ 2016   

 , Come acqua che lava e risana
 Sorelle trappiste del Monastero 'Adhzra yanbu'a-s-salam', Azeir, Siria
L'Anima immortale della Siria Cristiana











 Nostra Signora Fonte della Pace                            
Azeir, Siria - L’immagine della Vergine che ci accompagna nella preghiera nella nostra piccola chiesa, non ha la pretesa di essere una “icona” classica, ma come tutte le icone è nata dalla preghiera e vuole condurre alla preghiera.  Per questo ci è stato chiesto di condividerla con voi.. E’ un’immagine nata dal nostro cammino e dalla nostra vita: le sembianze di Maria e del Bambino sono quelle di una giovane madre siriana, persona semplice e forte, nostra amica. Lei stessa non sa di essere stata “ritratta”, a partire da una fotografia, ma è giusto così. È il volto di tutte le mamme siriane e dei loro bambini. 
Il supporto su cui è dipinta la Vergine è una lastra di pietra grezza, basaltica, grigio-azzurra, la stessa roccia che compone il nostro terreno e con la quale molte case, soprattutto antiche, sono costruite. Lei, Maria, è lì, solida, incarnata in questa terra, in questa storiaAllo stesso tempo, la grana ruvida, grezza, della superficie fa gioco con la luce cangiante del giorno, e soprattutto al tramonto la luce fa vibrare i colori e l’oro del fondo rendendoli vivi. Il suo nome, il suo “titolo”, è Nostra Signora Fonte della Pace, è nato da subito, prima ancora che iniziasse questa devastante guerra, è nato dalla coscienza che Maria si trova al crocevia di popoli e religioni, arrivando là dove nessun altro arriva, legame fra popoli e culture diverse, perché attraverso il suo “sì” è legame tra l’uomo e Dio. Lei è Fonte a cui tutti possono accostarsi, e bere.
 Come acqua che lava e risana                                 
Fonte della Pace, Pace maiuscola non per amore della ridondanza, ma perché la Pace che lei dona non è semplicemente assenza di conflitti, un rispettoso convivere e collaborare. La Pace che lei porta è il Cristo, non altro, senza compromessi. E se è madre aperta a tutti, è però Madre di tutti proprio in virtù della generazione del Figlio, e dell’essere stata donata dal Figlio stesso , sulla Croce, come Madre per tutti gli uomini. Maria è seduta, sul trono regale: Maria Regina, quindi Maria Assunta in cielo, già nella pienezza del compimento della sua vicenda umana. E il trono su cui siede – il solo punto di rosso dell’immagine, vivo, forte, fondante – altro non è se non l’amore del Padre, il suo cuore su cui si appoggia, stabile, ogni cosa creata. In grembo, in piedi, il Figlio: la veste di Gesù è verde, verde come la creazione perfetta, così come è uscita dalle mani e dalla benevolenza del Padre. Il Padre vuole la vita, ed ha chiamato dal nulla all’esistenza tutte le cose per mezzo del Figlio. Per questo il colore che descrive l’esuberanza della vita è il verde. Maria è l’apice di questa creazione perfetta: questo fiume di vita, portato dal Figlio, riveste la Madre – la tunica verde – e da lei sgorga e si diffonde in tutte le direzioni sulla terra, come acqua abbondante che lava e risanaE questo fiume della vita vera ed eterna è la Pace di DioMaria è anche rivestita di una sopravveste bianca, che è il colore predominante.
 I colori dell'anima siriana                                        
Il bianco è il colore dell’umiltà, che è la caratteristica fondamentale della verginità, che si compie nell’assenso illimitato di Maria alla volontà del Padre, all’accoglienza del Figlio, all’opera dello Spirito Santo in leiL’umiltà con cui l’uomo risponde a Dio, ritorna da Dio all’uomo come veste dell’abbondanza di misericordia che tutto ricopre con la sua grazia. Nell’immagine, anche il capo di Maria è velato di bianco: ed è sul velo bianco che si posa la corona, segno della predilezione divina che ha accompagnato Maria nella sua vita, passo dopo passo, fino al trono della gloria. Ma, ancora, sulle spalle di Maria un manto blu, segno del mistero di Dio, della vita Trinitaria che genera nel suo grembo tutta l’economia della salvezza. E se il manto da una parte lascia vedere l’opera della Grazia, dall’altra non può essere completamente aperto se non nel compimento del tempo: il manto blu torna a coprire il grembo di Maria, là dove il Cristo che viene nel mondo poggia i suoi piedi, ha la sua origine. In corrispondenza del cuore di Maria e di Gesù, lo Spirito Santo: nella Bibbia, il cuore è il centro dell’uomo, è la persona stessa. Lo Spirito è lo Sposo di Maria, colui che stende su di lei la sua ombra luminosa. La colomba argentata è sostenuta dalla mano del Figlio, a sua volta sostenuta dalla mano della Madre. Lo Spirito sta dispiegando le ali, segno della sua azione originante, sia nellaIncarnazione, che nell’opera tutta della storia del creato: lo Spirito si libra verso la creazione in attesa. Il suo colore è l’argento: come per il rosso del Padre, l’argento si trova solo qui. Al centro di ogni cosa, al centro degli altri colori, questa luce vivida richiama in controcanto l’oro che tutto avvolge. Non è bianco, non è oro, è la luce, la grazia propria dello Spirito. E, a lato, la mano destra della Vergine, posata con dolcezza sul ginocchio, ma aperta a tutti, rivolta verso chi guarda: mano che invita, dolcemente, a venire, a farsi avanti, all’incontro col Figlio, con la vera Vita.
Siria - Una storia vera
 L'anima immortale della Siria Cristiana              
E infine, l’oro. La luce divina, la santità che tutto avvolge. La scena si svolge come in una grotta, che è come una porta, una iconostasi. La luce si diffonde, dietro e davanti, ci invita ad entrare, a passare la porta, ed insieme viene verso di noi, si diffonde nella fenditura, segno dell’Incarnazione, punto di incontro del Divino e dell’umanoLuce che tutto trasfigura, luce che è la santità a cui tutti siamo chiamati : “siate santi, perché Dio è santo”. Le aureole, non hanno un margine, una linea di separazione. E’ solo un diverso traslucere dello stesso oro del fondo: la santità di Gesù, di Maria, la nostra, hanno la stessa origine: la santità di DioE poi, ognuno pregando trova altre parole, altre immagini. Una icona è fatta per questo : un invito alla preghiera. E questa l'anima immortale della Siria Cristiana (Ndr).
L'Anima immortale della Siria Cristiana:
Nostra Signora Fonte della Pace
Le sorelle trappiste del Monastero 'Adhzra yanbu'a-s-salam'
Vergine Fons Pacis  / Azeir, Siria 
Sorelle trappiste del Monastero 'Adhzra yanbu'a-s-salam', Azeir, Siria
partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com
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Guerra in Síria – Battaglia del 2 agosto 2016 l Aleppo - YouTube



Olimpiadi Rio – Bolt ringrazia e adora Gesù: la BBC oscura

Giovedì, 18 Agosto/ 2016   

di Sergio Basiledi  
Olimpiadi Rio - Bolt ringrazia e adora Gesù: 
la BBC oscura
Un'omissione che non dovrebbe stupire più di tanto…
Video in allegato
 di Sergio Basile
Usain Bolt ringrazia Gesù











 Bolt ringrazia e adora Gesù, la BBC oscura         
Rio de Janeiro, Brasile - Oggi adorare Dio e inginocchiarsi, genuflettersi in Chiesa, prostrarsi al Creatore, non è una prassi consolidata, neppure per molti cristiani: non va "di moda". Eppure il grande Bolt, il ragazzo d'oro di Kingstone, lo fa sui campi d'atletica e sotto gli occhi del mondo! Il giamaicano Usain St. Leo Bolt (classe 1986) è il più grande velocista di tutti i tempi, nonché l'attuale campione olimpico e primatista mondiale dei 100 metri, dei 200 e della staffetta 4×100: record "piovuti" a Berlino 2009 (100 m e 200 m) e Londra 2012 (4×100 m). Bolt, inoltre, è l'unico atleta nella storia ad avere vinto la medaglia d'oro nei 100 metri in tre olimpiadi consecutive (2008, 2012 e 2016) e nei 200 metri in due olimpiadi consecutive (2008 e 2012). Per le sue superiori prestazioni come sprinter è soprannominato Lightning Bolt (fulmine). Due giorni fa, l'uomo più veloce del pianeta ha vinto l'oro a Rio de Janeiro nei 100 metri col tempo di 9'',81 , surclassando in scioltezza i suoi diretti rivali, Justin Gatlin su tutti ("solo" 9'',89 per lo statunitense).
bolt quieuropa 2











 "St. Leo" Usain Bolt                                         
Stamane ha stracciato Gatlin in semifinale, proiettandosi anche nell'oro dei 200 m. Bolt, uomo di fede nato in una famiglia cattolica, pur essendo un ragazzo molto riservato, ha sempre palesato i suoi sentimenti religiosi con ampi segni di croce, genuflessioni, e ringraziando Gesù Cristo sia alla fine delle gare (vedi foto in copertina) che sui nastri di partenza (vedi foto in copertina). L’atleta indossa sempre la Medaglia Miracolosa, frutto delle apparizioni della Madonna a Santa Caterina Labouré. Il suo secondo nome, non a caso è (St.) Leo: nome scelto dai genitori in ricordo di un grande Papa dei primi secoli del cristianesimo.
                                       "Io sono cresciuto in Chiesa, 
             e mi hanno insegnato che tutto accade per un motivo
                                        Dio ha un progetto per tutti. 
          Quindi non possiamo lamentarci, bisogna andare avanti"
                                             Usain St. Leo Bolt
bolt quieuropa









 "Nulla sarebbe stato possibile senza di Lui"        
Ebbene, Usain Bolt, anche per questo significativo gesto – che da quattro anni compie regolarmente prima e dopo di ogni gara - è stato celebrato da molti giornali sulle prime pagine, ma la rete britannica BBC ha dedeciso di ignorare la sua adorazione a Dio dopo la gara. La BBC avrebbe volutamente oscurato la manifestazione di fede dell'atleta giamaicano, il quale, riferendosi a Dio, a fine gara ha dichiarato: “Nulla sarebbe stato possibile senza di Lui”. Il presentatore della BBC, al fine di sminuire il gesto, avrebbe definito la sua adorazione come "un momento con se stesso"; eppure nei giorni scorsi la rete britannica ha regalato ai suoi telespettatori schede con dozzine di aneddoti sul velocista, passando ai raggi x la sua vita. Come mai tralasciare proprio un aspetto così importante della vita dell'atleta? I portavoce di Bolt hanno rivelato come egli, prima e dopo di ogni gara, aspetti che la telecamera sia puntata su di lui affinché la sua adorazione possa essere una pubblica testimonianza per Cristo. “Usain Bolt è un cristiano che crede nella Bibbia, onora Dio e adora Gesù Cristo". Queste le inequivocabili parole dello staff di Bolt e degli stessi familiari. Ma la BBC ha preferito glissare. Come mai? E' tutto casuale? Cos'è la BBC, cosa rappresenta?
Usain Bolt ringrazia Gesù











 Oscuramento della BBC: casuale?                         
La BBC (British Broadcasting Corporation: informalmente chiamata dai britannici "zietta") fu fondata il 18 ottobre 1922 ed è la società concessionaria, in esclusiva, del servizio pubblico radiotelevisivo del Regno Unito e quindi grande ispiratrice – volenti o nolenti – di buona parte dei sudditi di Sua Maestà, e non solo. Essa è considerata tra i primi  network al mondo e il suo motto aziendale è "Nation Shall Speak Peace Unto Nation" ("La nazione parlerà di pace verso la nazione"); eppure con questa grave omissione - l'ultima di una grande serie: senza addentrarci sulle modalità di descrizione delle Primavere Arabe e della guerra in Siria, Iraq, Afghanistan, ecc.. - la BBC ha mostrato, ancora una volta, il suo vero volto: allergico al Cristianesimo (non protestante). La cosa, tuttavia, non dovrebbere sorprenderci più di tanto se consideriamo chi controlla la BBC e qual è l'humus ideologico-culturale e religioso di riferimento dell'UK, cuore dell'impero Commonwealth: da sempre enclave ebraico-protestante di prima grandezza (1), nonché cuore dell'impero più grande mai esistito: un regno fondato sul predominio monetario e sull'emissione a debito della moneta (2). La BBC è oggi controllata dall'ebreo Rupert Murdoch (patron di Sky), magnate australiano di madre ebrea e quidi vero ebreo a tutti gli effetti. Murdoch, grande amico di Sharon, ha avuto un ruolo importate, decisivo, nell’orientare ed influenzare l’opinione pubblica mondiale a favore della guerra in Iraq e a favore di Israele (e quindi, di consegueza del sionismo ebraico / ebraismo). Possiamo, dunque, considerare l'atto omissivo della BBC verso Bolt una semplice casualità?
(1) Cfr.: 

 Sergio Basile (Copyright © 2016 Qui Europa)
partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com
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