ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 20 agosto 2016

Cristiani di latta

Meeting di Rimini. Chi mal comincia è a metà dell’opera 

Alla kermesse ciellina si omaggia Mattarella ma si copre la statua della Vergine. E si spiega come la salvezza è venuta dalla Repubblica. Sempre più CL si palesa non solo come una perdita di tempo, ma come un vero grave pericolo per la Fede.
di Paolo Deotto
.
z.mtng16Nihil sub sole novum. Però, no, mi sbaglio, anno per anno c’è un deciso peggioramento. Quindi qualcosa di nuovo c’è, in peggio.
Potremmo fregarcene. “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”. Però un fenomeno come Comunione e Liberazione coinvolge troppe persone; ne conosco tante che si impegnano disinteressatamente, ne conosco tante che ormai vivono un disagio pesante quotidiano, aggravato da un legame non molto dissimile da quello degli aderenti a Scientology, per cui l’appartenenza al “movimento” è conditio sine qua non per non essere emarginati e derisi, se non anche per conservare il posto di lavoro.
Anche e soprattutto per queste persone in buona fede, usate per far massa in una grande macchina di potere, scrivo queste note sul Meeting di Rimini, edizione 2016, che è iniziato ieri, venerdì 19 agosto. E mi limiterò a tre argomenti, più che sufficienti a dimostrare quanto è ormai inarrestabile la deriva mondana e quindi, inevitabilmente, anticristiana: l’omaggio al “Potere”, la bruttissima vicenda della statua della Vergine coperta per non crear “fastidi” e l’incredibile sproloquio di presentazione della Mostra “L’incontro con l’altro: genio della Repubblica 1946-2016”, il cui titolo è già tutto un programma.

L’omaggio al Potere
Il Meeting viene aperto nientemeno che dal Presidente della Repubblica. Formidabile. Sergio Mattarella, figlio d’arte democristiana e anche padre d’arte (visto che il figlio Bernardo Giorgio è capo dell’ufficio legislativo della signora Maria Anna Madia, ministro senza portafoglio per la semplificazione e la pubblica amministrazione). Un uomo per tutte le stagioni che, per i miracoli previsti dalla Costituzione, dal momento in cui è diventato Presidente della Repubblica “rappresenta l’unità nazionale”.
Non stiamo a pignolare chiedendoci quale “unità” rappresenti Mattarella, che al Meeting ha tenuto un discorso di appassionata sponsorizzazione dell’invasione dell’Italia, del resto in grande concordia con quanto già espresso da (OMISSIS). (vedi su ANSA).
.
z.mtng1
.
Piuttosto mi piacerebbe chiedere agli amici Emilia Guarnieri e Giorgio Vittadini, che dovrebbero essere entrambi cristiani di ferro, se per caso hanno chiesto al sig. Mattarella, anch’egli cristiano di ferro, con quale stomaco abbia apposto la sua firma in calce alla “legge Cirinnà”. Del resto, Guarnieri e Vittadini non ebbero alcun scrupolo nel presentare l’edizione 2013 del Meeting insieme a un personaggio che, come è noto, è una vera luce di cultura cristiana, Emma Bonino (clicca qui). E del resto il Meeting ci ha già fatto vedere la “standing ovation” (si dice così?) per il massone Mario Monti, e tante altre piacevolezze.
L’omaggio al potere del mondo si è talmente insinuato ormai nella dirigenza ciellina, da prescindere da qualsiasi considerazione morale. Il potere va omaggiato, chiunque sia a rappresentarlo. “Guarda che tocca fa per campà” dicono a Napoli.
Peccato che il frenetico bisogno di omaggiare il Potere, foss’anche per “campà”, si traduca in un messaggio devastante per tutte quelle persone, brave, oneste e ingenue, che finiscono nel gran tritacarne ciellino, carne da cannone per far numero, alle quali viene spiegato , nella sostanza, che non esiste il confine tra il bene e il male, tra il giusto e l’ingiusto. Esiste invece il confine tra ciò “che conviene” e ciò “che non conviene”. La stessa (im)morale con cui Giulio Andreotti non si oppose alla legge sull’aborto.
Monti, Bonino, Mattarella, amoreggiamenti con Violante o con Bertinotti, e magari in un domani anche con Ilona Staller (se ricoprisse qualche carica importante). Tutto fa brodo.
E si sta a galla. Scusate, ma in tutto questo, cosa c’entra Nostro Signore Gesù Cristo?
La statua della Vergine viene coperta
Ce ne parlano Imola OggiIl Giornale e altre testate. Repubblica ha messo in rete anche una videointervista. La casa editrice “Shalom” da anni ha uno stand al Meeting di Rimini, in cui offre in vendita rosari, libri religiosi, oggetti sacri. Gli sventatelli però nel loro stand avevano anche una statua della Madonna. Orrore! Tra l’altro, si sa che la devozione mariana infastidisce un tantino anche (OMISSIS), e non a caso, essendo la Madonna temutissima dal demonio.
Soluzione: la statua va coperta con un telo. Eh, già, la dirigenza del Meeting non vuole perdere la sua consolidata fama di “apertura” a chiunque. Poi, è ovvio, Rivoluzione Francese docet, ci sono valori così importanti che magari occorre tagliare un po’ di teste per difenderli. E al Meeting si fa di peggio: si offende la Vergine, la Madre di Dio.
Lo si fa senza pudore, così come senza pudore lo scorso anno fu silenziato il domenicano Padre Carbone per una conferenza sul “gender”. Il frociopotere è forte, non bisogna inimicarselo; lo scorso anno “Repubblica” ordinò il silenzio e la dirigenza del Meeting scattò subito: “Signorsì”.
Non sappiamo, per ora, da chi sia venuto quest’anno l’ordine di “oscurare” una statua della Vergine. Sta di fatto che questa vergogna si è consumata, e per favore non raccontiamo la balla della “paura dei terroristi”.
Anzitutto, la paura di testimoniare la Fede non è ammissibile. Il sangue di migliaia e migliaia di martiri vieta di essere pusillanimi. Ma poi, smettiamo di imbrogliarci: luoghi come il Meeting, dove si celebra il laicismo e il sincretismo più sfrenati, non fanno assolutamente paura agli islamici, che in questi luoghi hanno già vinto,come sanno di avere già vinto in piazza San Pietro, da un pezzo.
Al Meeting il rischio di attentati è uguale al rischio che ognuno di noi corre ogni giorno, perché qualche esaltato, avvelenato dal tossico messaggio del “corano”, può sempre decidere di ammazzare un po’ di gente, in qualsiasi luogo, in qualsiasi occasione.
Comunque, va molto di moda dire che “la minaccia terroristica non deve farci rinunciare al nostro stile di vita”. Quale stile? Quello di chi si affretta a nascondere i segni dell’unica vera Fede?
L’incontro con l’altro: genio della Repubblica 1946-2016
Vi giuro che sono astemio e non dedito agli stupefacenti: questo titolo surreale non l’ho inventato io. È il titolo di una delle mostre del Meeting 2016. Vedere per credere, cliccando qui.
È molto istruttivo leggere lo sproloquio di presentazione di questa mostra. Si parte da un’ignoranza della storia patria che è quasi commovente: cari apologeti laici del Meeting, a tutt’oggi gli storici sono tutt’altro che concordi sulla “libera scelta” del popolo italiano. Ciò che accadde davvero con il conteggio dei voti del 2 giugno 1946 lo sapevano Giuseppe Romita e i suoi collaboratori. Pace all’anima loro.
Ma non è questo che interessa. È invece molto interessante leggere (fate lo sforzo di leggere fino in fondo) la sfrenata apologia della “Repubblica” che diventa una specie di miracolo a sé stessa, un Ente Sublime nel quale si sono realizzate le speranze dell’uomo.
C’è una frase molto significativa, ripetuta più volte nello sproloquio: “compromesso virtuoso”. Poi c’è un commovente mito: l’unità di popolo” (forse agli estensori è sfuggito il clima di radicale contrapposizione che caratterizzò le elezioni del 1948, forse non hanno mai sentito parlare dei torbidi comunisti, delle piazze in tumulto, forse Genova 1960 per loro non è mai esistita. Forse non hanno mai studiato la Storia…).
Perdoniamo anche l’ignoranza, che del resto è un diritto ormai acquisito da chi vuole pontificare e spiegarti che tutto va ben, madama la marchesa.
Ma è imperdonabile il fatto che il bravo e disciplinato ciellino, che legge lo sproloquio, che dà fiducia a chi lo ha scritto (perché gli è stato insegnato che l’obbedienza deve essere cieca, pronta e assoluta) apprende, ad esempio che “Il vero genio della Repubblica – aldilà dei limiti e delle contraddizioni che pure ne hanno segnato la storia − è di avere scommesso sul fatto che l’altro, anche chi è diverso, è una risorsa e non un ostacolo da abbattere. E che la casa comune può essere ospitale per chiunque vi abiti”. E follie simili.
Il bravo ciellino è stanco di una Nazione alla deriva, invasa dai prepotenti maomettani, caduta in un abisso morale spaventoso? No! Non faccia così! C’è una soluzione: “Oggi è decisivo che tutto il popolo esca dalla disaffezione per le problematiche sociali e politiche, ricominciando a collaborare e smettendo di perseguire accanitamente una res privata che crea solo indifferenza, inimicizia e innalza muri che impediscono l’incontro e il dialogo. Affinché questo avvenga non si può più demonizzare a priori chi è diverso da sé, come è avvenuto sempre più di frequente negli ultimi vent’anni”.
La soluzione, l’unica soluzione, è tornare a riconoscere e riaffermare l’unicità della Fede cattolica, ricordare la Parola di Cristo, “Instaurare omnia in Christo?”.
Ma va là! Questi sono discorsi vecchi, noi dobbiamo ricordarci la gran bellezza del “compromesso virtuoso” (qualcosa di simile alla puttana vergine) e adorare il “Genio della Repubblica”.
Roba da pazzi? No, roba da sciagurati, che hanno rinnegato la Fede.
Conclusione
Dal Meeting vengono messaggi che non sono che la conferma della spaventosa confusione che regna nelle teste pensanti (si fa per dire) della dirigenza ciellina, aggravata dall’opportunismo dei molti, dei troppi, che di CL hanno fatto il loro tronetto per il business o per la notorietà. La sottile libido di stringere le mani ai tenutari del Potere è un veleno pericoloso.
Ogni tanto, en passant, si parla di una “fede” cristiana che è sempre più sfumata, sentimentale, nebulosa, in perenne “dialogo”, con una confusione dottrinale profonda.
Questo è un gravissimo inganno per le tante brave persone che continuano a impegnare tempo, energie e denaro in un “movimento” che non educa più alla Fede, ma che ormai è divenuto un gran magma, che deve essere mantenuto “grande”, e quindi coinvolgere tantissime persone, per alimentare interessi che non hanno niente a che vedere con la Fede.
In Cl, dov’è Nostro Signore Gesù Cristo? Non si sa. Però sappiamo per certo che o si è con Lui, o si è contro di Lui. Tertium non datur.

 –  di Paolo Deotto

Redazione20/8/2016

1 commento:

  1. Il dott. Deotto è astemio e non dedito agli stupefacenti.

    Credo che lo stesso non possa dirsi di altri personaggi di cui si parla, dopo aver udito discorsi e conosciuto fatti di tradimenti eretici da parte di chi fino a ieri aveva fatto della genuflessione la sua seconda professione.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.