ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 19 novembre 2016

Si può sempre discutere sulla prudenza?

Perché il Segreto di Fatima non fu rivelato nel 1960?



Siamo nel centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima (1917-2017), un tema scottante sul quale gravano ancora tante domande. Per esempio: perché il “terzo segreto” non è stato rivelato nel 1960 come, invece, sollecitato dalla stessa Madonna? Lo abbiamo chiesto al celebre specialista Antonio Augusto Borelli (nella foto a lato), autore del best seller internazionale (più di tre milioni di copie) Fatima: messaggio di tragedia o di speranza? (TFP).
di Benoît Bemelmans
DOMANDA. Nel consegnare il terzo segreto di Fatima, suor Lucia chiese di non renderlo pubblico prima del 1960. L’attesa per la sua rivelazione raggiunse quindi l’apice quell’anno. Ciò non avvenne, provocando grande frustrazione nei fedeli. Tuttavia, lungi dal diminuire, l’attesa andò aumentando, incoraggiando perfino speculazioni non sempre prudenti. Sembrerebbe che la Santa Sede non si aspettasse una tale reazione.

L' inganno dell'Anticristo

 Le profezie di San Nilo...Più che mai attuale a partire dal Concilio Vaticano II
  
Fra le profezie più sorprendenti per la precisione descrittiva degli eventi narrati svetta sicuramente quella di San Nilo, monaco di Rossano Calabro nato nel 910, una profezia scritta mille anni fa ma che risulta essere il perfetto "quadro" della situazione odierna: quel mondo moderno laico e anticattolico nel quale viviamo. L'attacco dell'anticristo alla Chiesa Cattolica (tutti noi battezzati), alla Sua morale, alla Sua fede, ai costumi, ai Dogmi, il nostro vivere ormai inconscio in perfetta linea con quegli ideali massonici progettati a tavolino dai nemici della fede secoli fa con l'insano intento di trasformare la società in un qualcosa il più possibile lontano dalla Verità Rivelata da nostro Signore, in quel nuovo ordine, in quel nuovo mondo anticristiano che si impone sempre più... Si evince perfino che certa tecnologia non può essere di matrice divina, ed è ovvio sia così. L'uomo con superbia, in una folle ripetizione del peccato originale esige la ...
... sua libertà totale da Dio, pretende di spezzare ogni legame con Lui, negandoLo, rifutandoLo, facendosi una morale a suo piacimento, rincorrendo un umanesimo insensatamente ed egotisticamente sfrenato, un approfondimento delle leggi di natura con lo scopo non certo di lodare e ringraziare Dio per cotanta meraviglia ma per quel voler far da se, rigettando il Suo aiuto, le Sue Grazie che ci verrebbero donate in ogni frangente con tanto amore.
L'uomo che cerca da solo di salvar se stesso da quella condanna a morte tanto meritata...una cosa davvero desolante.

Missing in action

Che fine ha fatto la sinodalità?

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Ma cosa sta succedendo nella Chiesa cattolica? Questa è la domanda che tanti cattolici si stanno facendo in questi tempi.Ormai sembra essere in atto una divisione dottrinale così come non la si vedeva da secoli. I temi, anche se apparentemente sembrano riguardare casi decisamente circoscritti e particolari (come quello della possibilità della Comunione ai divorziati risposati) in realtà colpiscono il cuore della fede stessa nell’Eucarestia.
Se davvero sarà possibile, attraverso “adeguati cammini”, poter accedere alla Comunione Sacramentale in stato di evidente e manifesto peccato, allora lo potrà essere, previo “cammino”, per qualsiasi altra situazione. La confusione a cui assistiamo, però, si concentra anche sui metodi.

La madre degli scemi è sempre gravida

L’odio olandese e belga verso le tradizioni 

di Cristiano Lugli

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zsnk2Ormai non vi è limite al peggio; parliamo dei fatti accaduti a Sint Niklaas, in Belgio e a Gouda, in Olanda, in cui lo scorso 15 novembre si sono verificati scontri di piazza seguiti da decine di arresti da parte delle forze dell’ordine.
Una tradizionale festività olandese celebra l’arrivo di San Nicola, o Sinterklaaas; ed è proprio nella centrale città olandese di Gouda che sono avvenuti ben 90 arresti di persone che manifestavano violentemente nei pressi di un mercato in cui centinaia di bambini stavano per accogliere la figura di San Nicola, il quale tradizionalmente porta i doni il 5 dicembre.
L’accesa polemica è andata via via infiammandosi sempre di più negli ultimi anni, e vede al centro delle proteste “Zwarte Piet“, ossia “Pietro il moro”, tradizionale accompagnatore di San Nicola. Pietro il moro è solitamente un uomo bianco che si dipinge il volto di nero, porta una parrucca con capelli ricci e si pittura le labbra di rosso. I manifestanti e critici olandesi sostengono che questo piccolo aiutante del Santo rappresenti invece una caricatura razzista, sbeffeggiando i negri e classificandoli come degli schiavi. Insomma, la fantasia “progressista” non ha davvero limiti, scagliandosi contro antiche tradizioni in cui nessuno aveva mai visto nulla di razzista.

Impassito?


L’IMPASSE DEL PAPA, I DUBIA E IL GOSSIP IMPLICITO. UN PIANO DEL 2014…



Vi ricordate quanto il Pontefice ha tuonato periodicamente contro il gossip? Forse in questi giorni corre il rischio inconsciamente di cadere nello stesso comportamento; perché mi sembra che una forma di gossip – un gossip implicito – sia negare dignità piena di interlocutore alla persona “rigida, legalista, ecc. ecc.” che ha idee diverse dalle tue suggerendo che le sue critiche siano causate da problemi psicologici. O da una forma distorta di concepire l’esistenza o la sua fede. Invece di rispondere in concreto e nel merito alle questioni poste.
Così facendo però ci si espone al rischio che l’accusa venga capovolta: non può essere che i problemi psicologici, umorali, siano di chi si comporta in questo modo evasivo ed aggressivo, la sua reazione sia allo stesso tempo, segnale di una cattiva coscienza, dell’impossibilità uscire da un impasse, di dare una risposta netta e chiara?

Non c'é pace fra le sequoie?

Il papa tace, ma il neocardinale suo amico parla e accusa. Non c'è pace su "Amoris laetitia"

Farrell
Mentre a Baltimora i vescovi degli Stati Uniti erano tutti riuniti ad eleggere il loro nuovo presidente e vicepresidente, l'arcivescovo Kevin J. Farrell, fino a metà estate titolare di Dallas, non era con loro ma se ne stava a Roma. Con le sue buone ragioni, data la sua fresca nomina a prefetto del nuovo dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita, e l'ancor più fresca promozione a cardinale.
Eppure, da Roma, forte del suo nuovo ruolo e della prossimità al papa, Farrell non ha mancato di tirare una bordata contro uno dei suoi colleghi americani più rappresentativi, Charles J. Chaput, arcivescovo di Philadelphia e presidente, negli States, della commissione episcopale per l'applicazione di "Amoris laetitia".
E la bordata ha riguardato proprio questa controversa esortazione postsinodale, oggetto nei giorni scorsi di un clamoroso appello, fin qui inascoltato, di quattro cardinali al papa, perché sia fatta chiarezza sui suoi passaggi più ambigui e generatori di conflitti:

Incubo e risveglio


SPIACENTI, MA NON SI PUO' TACERE   

Quanto sta accadendo è la demolizione sistematica della Chiesa cattolica. Che altro bisogna aspettare ? Ignazio di Loyola aveva dato disposizioni precise affinché nessun gesuita accettasse mai di essere eletto papa !                                                                                                                                                                                                     di Francesco Lamendola 

Molti cattolici vorrebbero che non si dicesse nulla riguardo a ciò che papa Francesco, da quando è stato eletto al pontificato, sta dicendo e facendo. Molti cattolici, ottime persone, vorrebbero che al papa fosse risparmiato qualsiasi attacco, qualunque critica: soffrono davanti alla situazione di lacerazione e di autentica sofferenza che si è prodotta entro la Chiesa cattolica negli ultimi anni, e preferirebbero che non la si enfatizzasse. Sperano, forse, che le cose possano aggiustarsi da sole; sperano – e fanno bene - nello Spirito Santo. Tuttavia, in attesa che lo Spirito Santo faccia sentire il suo intervento – e lo diciamo senza alcuna ombra d’ironia, anzi, con la massima serietà: perché è chiaro, per un cristiano, che a governare la Chiesa, in ultima analisi, non sono gli uomini, ma Lui, lo Spirito Divino – non è proprio possibile tacere e fare finta di nulla, perché quanto sta accadendo è troppo grave.

Una specie di “ripiego”

“Riforma della riforma”: un errore?



Nei giorni scorsi il sito della Santa Sede ha reso nota la nuova composizione della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti (qui). Difficile esprimere un giudizio: come giustamente mi faceva notare l’officiale che mi aveva benevolmente ripreso (qui), bisognerebbe conoscere i Membri uno per uno, per poter stabilire quale sarà l’orientamento del Dicastero rinnovato. Tra i nomi di quelli che erano stati dati per “epurati”, di fatto risultano esclusi i Cardinali Raymond Leo Burke, Marc Ouellet, George Pell e Angelo Scola; mentre sono stati confermati i Cardinali Angelo Bagnasco, Mauro Piacenza e Malcom Ranjith. Staremo a vedere come si evolveranno le cose. In ogni caso, una cosa è certa: fossero anche i nuovi membri tutti di orientamento “benedettiano”, dopo l’ultimo pronunciamento del Papa sulla “riforma della riforma”, la rinnovata Congregazione di sicuro non metterà all’ordine del giorno la “riforma della riforma”. 

Non ci interessa barricarci in una riserva indiana


Tra Scilla e Cariddi

Un uomo solo, considerato capo della Chiesa Cattolica, affiancato da due tizi che millantano il titolo di vescovo in quanto responsabili di sedicenti “chiese” ormai prive di fedeli, ha deplorato con loro le conseguenze negative involontarie della cosiddetta “riforma” luterana e dichiarato superate le condanne tridentine del protestantesimo. A parte la contraddittorietà del chiedere perdono per atti ritenuti involontari, ci si domanda spontaneamente – per poco che si conosca la storia – in qual modo si possa attribuire tale carattere alla distruzione di innumerevoli chiese, conventi e monasteri, alla profanazione sistematica dei tabernacoli, all’assassinio diffuso di sacerdoti e religiosi, a guerre cruentissime e feroci, fenomeni protrattisi per più di un secolo… Se poi le definizioni dogmatiche e gli anatemi del Concilio di Trento non hanno più vigore, significa che non l’hanno mai avuto, né quelli né qualsiasi altro pronunciamento definitivo del Magistero: significa misconoscere il valore vincolante del munus docendi, specie se infallibile, e porsi quindi fuori della Chiesa.



venerdì 18 novembre 2016

Quando l’ideologia si fa teologia

PIANO KALERGI. L’incomprensibile attrazione fatale della Chiesa per il suo assassino.

1° Concetti umani, troppo umani. L’ideologia si fa teologia- 2° Islamizzazione chi resiste e chi tradisce la sua missione- 3° Mondialismo, ancora mondialismo, mentre tutto il mondo lo rigetta- 4° Qualche utile suggerimento in materia di immigrazione da parte di San Tommaso D’Aquino- 5° Sostituiteli e moltiplicateli. Alcuni Monsignori fans del meticciato- 6° Quando la storia non insegna- 7° I nativi d’America sono i veri africani; l’Africa deve andare agli africani. Ma l’Europa è terra di tutti- 8° Società multietniche Volontà di Dio o affronto del maligno? 9° Questa fatale attrazione della Chiesa per il proprio assassino

-A cura della Redazione di Antimassoneria-

1° CONCETTI UMANI. TROPPO UMANI. L’IDEOLOGIA SI FA TEOLOGIA

FRONT IMAGE VATICANO IMMIGRAZIONE

Siamo “a metà”, ….?


Amoris Laetitia, indiretta risposta di Francesco ai “dubia” dei cardinali?

Le cinquanta sfumature di grigio di papa Francesco: nella Chiesa non dovrebbe esserci il legalismo del bianco e nero.

Come mai non vi preoccupate?...

I CRISTIANI ALLA "CAMOMILLA"

Cattolici del terzo millennio come mai non vi preoccupate? Le 2 cose essenziali della fede Cristiana e i cristiani alla "Camomilla" che a forza d'esser "dialoganti" con il mondo, diventano mondani e smettono d'essere cristiani di Francesco Lamendola  




Molti cristiani - non diciamo tutti: sarebbe ingiusto -, secolarizzandosi e venendo a patti con il mondo moderno, sembrano essersi scordati delle due cose essenziali della loro fede: l'abbandono pieno e incondizionato alla volontà di Dio, e la consapevolezza che chi rende testimonianza al Vangelo, prima o poi, va incontro alla persecuzione.
Su questi due punti, che sono quelli essenziali, essi sovente agiscono come se fossero loro, in quanto uomini, a dover far sì che le cose vadano come devono andare, e non si accorgono che questa è una mancanza di fiducia in Dio, il quale è il solo custode, il solo padrone, il solo giudice di tutto ciò che è, che è stato e che sarà, sia delle cose visibili che di quelle invisibili; e che l'uomo è chiamato a collaborare alla sua opera, non certo a sostituirla. In altre parole, il cristiano deve svuotarsi di ogni egoismo, di ogni amor di sé, per accogliere il cuore nuovo che Dio gli metterà in petto, dopo che avrà crocifisso il suo ego, per rimettersi fiduciosamente e incondizionatamente a Colui che è Via, Verità e Vita.

Morto di sonno, e di freddo?

Papa Francesco: "Non mi toglie il sonno chi dice che sono luterano"

Il Papa spiega: "Lutero voleva fare una riforma che doveva essere come una medicina. Poi le cose si sono cristallizzate, si sono mescolati gli interessi politici del tempo, e si è finiti nel cuius regio eius religio, per cui si doveva seguire la confessione religiosa di chi aveva il potere".
"Io proseguo sulla strada di chi mi ha preceduto, seguo il Concilio.


Quanto alle opinioni, bisogna sempre distinguere lo spirito col quale vengono dette. Quando non c'è un cattivo spirito, aiutano anche a camminare. Altre volte si vede subito che le critiche prendono qua e là per giustificare una posizione già assunta, non sono oneste, sono fatte con spirito cattivo per fomentare divisione". Così Papa Francesco, in un’intervista ad Avvenire, respinge l’accusa di voler "protestantizzare" la Chiesa, alla luce del suo recente viaggio in Svezia per i 500 anni della riforma di Martin Lutero. Accusa che, aggiunge Bergoglio, “non mi toglie il sonno”.
Per il Papa, l’incontro con la chiesa luterana a Lund "è stato un passo in più nel cammino ecumenico che è iniziato cinquant'anni fa e in un dialogo teologico luterano-cattolico che ha dato i suoi frutti con la dichiarazione comune, firmata nel 1999, sulla dottrina della giustificazione, cioè su come Cristo ci rende giusti salvandoci con la sua grazia necessaria, il punto da cui erano partite le riflessioni di Lutero"Papa Francesco ricorda che, prima di lui, Benedetto XVI era andato a Erfurt e “aveva ripetuto che la domanda su 'come posso avere un dio misericordioso' era penetrata nel cuore di Lutero, e stava dietro ogni sua ricerca teologica e interiore. C'è stata una purificazione della memoria”. “Lutero – spiega ancora il Pontefice - voleva fare una riforma che doveva essere come una medicina. Poi le cose si sono cristallizzate, si sono mescolati gli interessi politici del tempo, e si è finiti nel cuius regio eius religio, per cui si doveva seguire la confessione religiosa di chi aveva il potere".
Il Papa se la prende poi con chi “sta nella Chiesa, e si muove in essa perché proprio nell'ambito della Chiesa coltiva e alimenta la sua fame di dominio e affermazione di sé, ha una malattia spirituale, crede che la Chiesa sia una realtà umana autosufficiente, dove tutto si muove secondo logiche di ambizione e potere". Ed è proprio questo che Lutero rifiutava, ossia che la Chiesa fosse “un'organizzazione che poteva andare avanti facendo a meno della grazia del Signore, o considerandola come un possesso scontato, garantito a priori. E questa tentazione di costruire una Chiesa autoreferenziale, che porta alla contrapposizione e quindi alla divisione, ritorna sempre".
 - Ven, 18/11/2016 
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-francesco-non-mi-toglie-sonno-chi-dice-che-sono-1333496.html

E Gesù Cristo è morto di freddo… - Danilo Quinto - 18 febbraio 2016


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Il papa non risponde ai quattro cardinali che hanno espresso i Dubia su Amoris Laetitia, ma rilascia, per la prima volta in tre anni e mezzo una lunga intervista ad Avvenire, l'organo d'informazione della CEI, che lo scorso fine settimana ha radunato ad Assisi oltre 500 responsabili diocesani di pastorale familiare per riflettere sulla Amoris Laetitia e individuare le linee pastorali in materia. Con questi obiettivi: comunione ai divorziati risposati e promozione dell’omosessualità (come ha riferito, appunto, Avvenire).
Dice il papa: “Il cancro nella Chiesa è il darsi gloria l’un l’altro. Nella reazione di Lutero c’era anche questo: il rifiuto di un’immagine di Chiesa come un’organizzazione che poteva andare avanti facendo a meno della Grazia del Signore”. 

Non c'é limite al peggio..?

IL PAPA, L’ANNO SANTO, IL FUTURO DELLA CHIESA. UNA SENSAZIONE PERSONALE.




Non pigliatemi per matto; ma ho la sensazione che il Pontefice non lascerà passare questo momento così solenne, la chiusura dell’Anno Giubilare della Misericordia, senza annunciare qualche gesto, o iniziativa di notevole impatto. Siamo nel puro campo delle speculazioni, per cui prendetele per quello che sono e valgono. E soprattutto non siate così generosi da pensare che magari godo in questo momento di qualche “inside information”. Ma tant’è, quest’impressione esiste.

"Come per un referendum su papa Francesco"?

Elezioni americane, quelle dei vescovi. I numeri e i retroscena


Il nuovo presidente è uno dei tredici cardinali della famosa lettera che fece infuriare il papa. Il nuovo vicepresidente è un membro dell'Opus Dei. La disfatta dei vescovi prediletti da Bergoglio


ROMA, 18 novembre 2016 – Sette giorni dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza, anche gli oltre duecento vescovi degli Stati Uniti sono andati al voto. Per eleggere chi li presiederà nei prossimi tre anni.

Un voto a cui sono arrivati "come per un referendum su papa Francesco", ha detto chiaro John L. Allen, il numero uno dei vaticanisti degli States.

E un po' è stato davvero così, anche se il neoeletto alla presidenza, il cardinale Daniel N. DiNardo, ha subito tenuto a dire che "è una pazzia" il solo pensare che egli non stia "con questo papa, che fa cose meravigliose per la Chiesa".


Il cancro nella Chiesa è il darsi gloria l'un l'altro!?:Slap, slap!


Tecnicamente quella di Stefania Falasca (Avvenire) a Papa Francesco è un'intervista, ma in realtà è una "conversazione" tra una persona, la giornalista Stefania Falasca, preparata e desiderosa di colloquiare veramente con il Papa, e un Francesco che accetta con umiltà e disponibilità la sfida giornalistica: spiegare il suo pensiero, il suo "intimo" del ministero e del magistero pontificio. Non solo uno splendido momento del giornalismo italiano ma anche un'istantanea del pontificato del quale si sentiva un enorme bisogno.

Scommettiamo che?

Dubia: non una profezia, ma una scommessa


Scommettere è ancora peccato? Non è una domanda retorica: essendo ormai il mondo cattolico una gigantesca Torre di Babale, non si sa più cosa sia il peccare.
Battute provocatorie a parte — visto che non abbiamo la palla di vetro — vi proponiamo un “che cosa potrebbe accadere” nelle prossime settimane riguardo le prossime mosse del Vescovo di Roma, nonché sovrano assoluto della Città del Vaticano, riguardo i cinque Dubia dei quattro cardinali Brandmuller, Burke, Caffarra e Meisner sulle volute ambiguità dottrinali dell’Amoris Laetitia.

Il disorientamento a livelli preoccupanti.

"Tra noi un tremendo disorientamento pastorale" Anche il teologo Livi ha "dubia" sull'Amoris LaetitiaIl dibattito su AL e i dubia al Papa dei quattro cardinali. Parla il teologo Livi: "L’esortazione di papa Francesco sembra voler contraddire nella prassi quello che nella dottrina viene confermato. L’ambiguità è inaccettabile in un documento che pretende di essere magistero. In realtà è sudditanza psicologica alla falsa teologia del progressismo storicistico, per cui la Chiesa dovrebbe cambiare la verità rivelata da Dio per assecondare le esigenze del mondo moderno".

Sono due anni ormai, con l'apertura del sinodo sulla famiglia, che nella Chiesa emergono le interpretazioni più svariate e diverse circa la dottrina legata al matrimonio e all'Eucarestia. Il tutto è culminato con la pubblicazione dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” che ha portato il disorientamento a livelli preoccupanti. Per questo il nostro giornale ha ospitatol’intervento di quattro cardinali che hanno sollevato dubbi in merito all’esortazione facendo notare che la confusione crescente sta alimentando le divisioni nella Chiesa. Anche il teologo monsignor Antonio Livi parlando di “disorientamento generale”spiega perché è necessario che ciascuno, chierico o laico, si muova sull’esempio dei quattro cardinali. 

giovedì 17 novembre 2016

Serrano i ranghi e fanno quadrato..!?

Uno scisma che sta venendo rapidamente alla luce

Offriamo qui la nostra traduzione di un interessante articolo di Steve Skojec, pubblicato sul blog onepeterfive.com, intitolato A Rapidly Emerging Schism. (un rapido scisma emergente).


Tutti i tentativi che sono stati fatti per affrontare i gravi problemi posti dai sinodi sul matrimonio e la famiglia e l'esortazione apostolica post-sinodale sono stati completamente ignorati da Roma.
Ma dopo la lettera dei quattro cardinali e la successiva - ed estremamente significativa - intervista esplicativa del Cardinale Burke, sembra che i più stretti alleati di Papa Francesco stiano serrando i ranghi e facendo quadrato.

Catechesi dell'un pò: “un party fra amici più che una visita del Papa!”.

Ex-sacerdote: visita del Papa segno per tutta la Chiesa

Papa Francesco, in visita a un gruppo di famiglie di sette ex-sacerdoti, che hanno lasciato l'abito per sposarsi, nel quartiere romano di Ponte di Nona  - ANSA
Papa Francesco, in visita a un gruppo di famiglie di sette ex-sacerdoti, che hanno lasciato l'abito per sposarsi, nel quartiere romano di Ponte di Nona - ANSA


Un vescovo che mi cerca
“La prima reazione è stata di meravigliata e piacevole sorpresa perché, per la prima volta, un vescovo mi cercava. E poi il vescovo di Roma, non uno qualsiasi! Perché, in tredici anni, non ero mai stato cercato in questo modo. Perciò, indipendentemente dal fatto che avrei incontrato il Papa, mi ha colpito il fatto che Francesco cercasse di incontrare persone come me, che vivono in una situazione un po’ particolare. Mi sono sentito in passato un po’ escluso e quindi questo interessamento mi ha colto un po’ di sorpresa”.

Tradizione giudaica..

Da Babilonia a Gerusalemme – Qual è la divinità

dell'ebraismo e della Cabala? / 1 
Panteismo, magia, paganesimo: la rottamazione del Vecchio Testamento
di Elizabeth Dilling  (1) 
(1) Scrittrice americana (1894-1966): tra i maggiori critici del New Deal. Trad. dall'originale The Jewish Religion: Its Influence Today  / Centro Culturale San Giorgio / traduzione a cura di Piero Pisani
Qual è la divinità dell'ebraismo e della Cabala












Tradizione giudaico-cristiana?

“L’Europa si salverà solo riaffermando la sua morale cristiana”


Michel Nazir-Ali (foto di Youtube)

Parla al Foglio il vescovo anglicano Michel Nazir-Ali. “La laicità non può dare alcun significato alla vita umana”
Roma. “Uno dei grandi inganni di oggi è che la laicità è neutrale. Ciò è falso. La presunta laicità altro non è che una visione del mondo e un’antropologia in contrasto con la tradizione giudaico-cristiana”. Il professor Michel Nazir-Ali è un vescovo anglicano nato in Pakistan e dal 1994 al 2009 è stato vescovo di Rochester, il più giovane mai designato, all’epoca. Nel 2002 fu a un passo dall’essere nominato arcivescovo primate di Canterbury, prima che l’allora premier Tony Blair scegliesse Rowan Williams, anche per evitare lacerazioni interne alla chiesa anglicana, già spaccata tra i fautori di un approccio duro riguardo la secolarizzazione e i sostenitori di toni più morbidi e diplomatici.  

Lavorano molto, pregano moltissimo

GRAZIE, SORELLE

Suora: sorella. In questo dolce nome vi è il profumo dell’infinito e tutto il coraggio e l’ardore di una scelta generosa controcorrente oggi più incompresa che mai. Tutto per loro è preghiera ed è una lode a Dio 
di Francesco Lamendola  




Suora: sorella. In questo dolce nome vi è il profumo dell’infinito, e tutto il coraggio e l’ardore di una scelta generosa, controcorrente, oggi più incompresa che mai.
Sorella: colei che ha scelto di stare accanto a ciascuno, di farsi tutto a tutti, talvolta fisicamente, più spesso con la preghiera, la meditazione, il pensiero: solo per dare, senza chiedere nulla, anzi, cercando il più possibile di passare inosservata, perfino di nascondersi: in una società dove nessuno fa niente per niente e dove tutti, anche per il più piccolo servizio, sono pronti a domandare la ricompensa.

Fàmolo strano..


UNO STRANO CONCISTORO. SENZA INCONTRO CON I CARDINALI DI TUTTO IL MONDO. PER NON RISPONDERE AI “DUBIA”?

Sabato si svolgerà uno strano Concistoro. Strano perché, a differenza delle altre due occasioni precedenti, il Pontefice non vedrà i cardinali convenuti a Roma nei giorni precedenti.
Un Concistoro per la creazione di nuovi porporati è un avvenimento molto speciale, nella vita della Chiesa; anche perché tutti i cardinali che possono farlo vengono a Roma in quell’occasione, per dare solennità all’evento in cui si creano i nuovi principi della Chiesa, gli speciali collaboratori e consiglieri del Papa.

Papa Bergoglio dunque tace..


STORICO APPELLO DI 4 CARDINALI

Ripercussioni dell’appello dei 4 cardinali. I grandi giornali lo ignorano ma l’avvenimento è storico. L’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco è stata pubblicamente messa in questione da 4 autorevoli cardinali 
di Emmanuele Barbieri



I grandi giornali lo ignorano, ma l’avvenimento è storico. L’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco è stata pubblicamente messa in questione da quattro autorevoli cardinali: Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche; Raymond Leo Burke, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta; Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna, e Joachim Meisner, arcivescovo emerito di Colonia.
Lo scorso 19 settembre i quattro cardinali hanno presentato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Gerhard Müller, un ricorso formulato secondo la modalità classica dei dubia, in modo tale da esigere una risposta positiva o negativa, conformemente al linguaggio evangelico: « Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno » (Mt 5, 37).