ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 23 ottobre 2017

Il normalismo


Misericordiato! anche l’ultimo cardinale di Benedetto

Da tempo, in Vaticano, circola il neologismo “misericordiato“. Tutti coloro che nell’epoca Bergoglio vengono eliminati, oscurati, silenziati con modalità inedite, godono di questo appellativo, che ben mette in luce la distanza tra le parole di Bergoglio e il suo comportamento severo, duro, ducesco.

Chi si oppone al papa della sinodalità, della misericordia, del pluralismo… viene ignorato o abbattuto, in un modo o nell’altro: dopo Caffarra, Meisner, Burke, Mueller… i vescovi ungheresi, polacchi e africani (accusati dal cardinal Kasper, alter ego di Bergoglio, di essere appunto africani e perciò inadatti a occuparsi di dottrina cattolica!)… è la volta di Sarah, il prefetto prefetto del dicastero per il culto, cui Benedetto ha riservato continui elogi, sino a prefare il suo ultimo libro con quetsa frase, vergata di suo pugno:
Con il cardinale Sarah, un maestro del silenzio e della preghiera interiore, la liturgia è in buone mani” (Benedetto XVI)
Carlo di Cicco, ex vicedirettore dell’Osservatore romano, descrive così la smentita imposta da Bergoglio a Sarah: A memoria di giornalista, ma anche di esperti in materia, non era mai successo una richiesta di rettifica pubblica su una questione delicata da parte del Papa a un cardinale prefetto di un dicastero vaticano. Porta la data del 15 ottobre la lettera con la quale Francesco chiede al cardinale Robert Sarah, prefetto del dicastero per il culto, di pubblicare la lettera su tutti i siti dove il porporato aveva in precedenza pubblicato un documento del dicastero con una interpretazione distorta del pensiero papale…
Ne abbiamo viste di tutti i colori, ma non è finita!

Il Riassunto del Lunedì. Tutto va ben, Madama la Marchesa


Fine umiliante del normalismo.Vi ricordate il recente motu proprio sulla liturgia, Magnum Principium? Da queste parti tutti avevano letto un tentativo di rendere il messale una faccenda nazionale, creando tante situazioni locali slegate dal contesto generale. In pratica una protestantizzazione. Ma cosa mi dici mai? Chi ha interpretato il documento in questo modo è stato accusato, dai normalisti (cioè quelli per cui niente è cambiato e in questo pontificato è tutto normale, e ne godono) di ogni nefandezza. Il cardinal Sarah invece aveva scritto un documento a titolo personale per spiegare che non era in atto alcun cambiamento. Ebbene, Papa Francesco, scrivendo alla Nuova Bussola Quotidiana, ha detto che sì, l'intento è proprio quello di rendere il messale una faccenda nazionale. I normalisti sono corsi a nascondersi in discarica, in attesa di trovare una giravolta mentale per dire che tutto va bene.


Galantino e Lutero. Nunzio Galantino non sa chi è Martin Lutero, o per lo meno non ne ha mai letto nulla. Fatto sta che il monaco tedesco uno come il segretario della CEI lo avrebbe fatto menare, come fece massacrare qualche migliaio di contadini. Secondo Galantino, il Porco della Sassonia è stato una cortesia dello Spirito Santo. Figuriamoci se fosse stata una scortesia. Tutto va bene Madama la Marchesa.

In Cina la religione è affare del Partito comunista. È in corso il grande congresso del Partito Comunista Cinese. In ambito religioso, è confermata la linea di sempre, cioè che il Partito ha l'ultima parola. Ovviamente con l'appoggio dell'Associazione Patriottica, la falsa chiesa con i falsi vescovi cattolici che contribuisce a opprimere la Chiesa Cattolica, clandestina, in Cina. E dire che in questo pontificato si sta cercando un accordo con questa gentaglia. A tal proposito, è da notare che l'impostore Rappresentante dell'Associazione Patriottica ha dichiarato che va mantenuto "il principio che le religioni in Cina devono essere cinesi nell’orientamento". A questo proposito, Magnum Principium (vedi punto 1) calza a pennello. Magari verrà rispolverata la messa sincretica, condannatissima dal Papa dell'epoca, che i gesuiti si inventarono per cercare di fare colpo sui cinesi. D'altronde i pronunciamenti papali vanno rispettati solo se sono quelli di Bergoglio.

Polonia a testa alta. Dopo il rosario di massa che tanto ha dato fastidio a Famiglia Cristiana (si temeva l'effetto esorcistico?), si è sparsa la voce che i vescovi polacchi vogliono proporre un documento in cui chiudono alla comunione per i divorziati risposati. Sembra, lo riporta Tosatti, che Bergoglio abbia avuto un travaso di bile senza precedenti, una reazione isterica spaventosa. Ha anche minacciato di defenestrare tutti i vescovi polacchi. Staremo a vedere, con la prima vittima caduta: il primate di Polonia che si ripropone di fare il repressore conto terzi. Rimaniamo comunque fiduciosi nel popolo polacco, abituato a fronteggiare comunisti e nemici di ogni sorte.
di Francesco Filipazzi 
http://www.campariedemaistre.com/2017/10/il-riassunto-del-lunedi-tutto-va-ben.html

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