ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 14 dicembre 2017

Niente da fare…


La Loggia “Quatuor Coronati”, il Gran Maestro e il frate

(https://www.corrispondenzaromana.it/breve-risposta-a-un-gran-maestro/ replicavo alle critiche che Fabio Venzi, Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI), mi ha rivolto nella sua relazione “Libera Muratoria e Chiesa Cattolica”, disponibile on-line sul sito della GLRI, e poi pubblicata su “De Hominis Dignitate” («Rivista di Cultura Massonica» della GLRI), N° 15/2017, pp. 1-26. Di recente ho potuto leggere anche la versione inglese di quel testo di Venzi, “Freemasonry and the Catholic Church”, pubblicata nel volume “Reflections on 300 Years of Freemasonry” (Lewis Masonic, London 2017, pp. 491-504) che raccoglie gli atti del convegno tenuto a Cambridge dal 9 all’11 settembre 2016, organizzato dalla prestigiosa Loggia “Quatuor Coronati N° 2076” di Londra (United Grand Lodge of England – UGLE).

Secondo Venzi, oggi nella Chiesa Cattolica ci sono due approcci al tema Massoneria. Il primo, di tipo dottrinale, è quello della gerarchia, e vede nella Massoneria: relativismodeismognosticismo. Il secondo, invece, tipico del basso clero e dei fedeli, vede nella Massoneria il satanismo («Satanism»). Venzi mi inserisce nel secondo approccio e mi rimprovera di dare della Massoneria un’immagine inquietante e falsa. A Venzi dà fastidio che le mie pubblicazioni circolino con l’approvazione ecclesiastica… Forse invoca su di me qualche censura clerico-massonica? Al termine di quel saggio (p. 504) Venzi elogia il prof. Massimo Introvigne (lode che manca invece nella versione italiana. Perché?).
In effetti, secondo Introvigne, la Massoneria regolare e maggioritaria non avrebbe nulla a che fare con luciferismo & magia, e il relativismo massonico sarebbe la vera causa di incompatibilità con la Chiesa Cattolica. II Gran Maestro Venzi non dice che nei miei studi massonologici, oltre a parlare di “luciferismo”, tratto anche di Iniziazione, Esoterismo, Gnosi, morte iniziatica o “mistica”.
Sul tema Massoneria & Lucifero, Venzi non cita nemmeno una delle mie fonti massoniche, bensì mi dileggia scrivendo che ho citato «proudly» (trad. it.: orgogliosamente) l’antimassone mons. Delassus. Venzi, però, tace che il mio “Un Manuale per conoscere la Massoneria” (2012) poggia in prevalenza su testi massonici e che all’antimassoneria ho dedicato solo un breve excursus.
Inoltre Venzi non precisa che le accuse di satanismo e magia rivolte ai Massoni sono anteriori alla prima bolla papale antimassonica del 1738 e provengono da ambienti protestanti anglofoni.  Dalla metà del sec. XVII in poi, tra i presbiteriani scozzesi, la Parola Massonica  dell’Iniziazione liberomuratoria («Mason Word») è collegata all’occulto, alla magia, al demoniaco.  Nel 1698 appare a Londra un testo che accusa i Massoni di essere una setta diabolica, l’Anticristo, dediti ad opere malvage. Nel 1724 un anonimo massone lamenta che nelle Logge sono state introdotte pratiche, rapporti allarmanti, storie di diavoli e streghe, spade, camere oscure… Pertanto lui non andrà più in Loggia finché il Gran Maestro non interverrà contro tali pratiche. Nel 1730 un anonimo massone sosterrebbe che il primo Gran Maestro dei Massoni è il Diavolo.
Qualche massone anglofilo ha cercato di convincermi che la Massoneria non ha nulla a che fare con l’esoterismo, ma che tutt’al più vi sarebbero pochi, pochissimi, massoni che lo praticano. Eppure ho scoperto che l’attuale Gran Rappresentante della GLRI presso la UGLE, grande amico di Venzi, è Spencer Compton Lord Northampton http://www.glri.it/pdf/GLRI%20Celebrazione%20del%20Tricentenario%20UGLE.pdf, p. 9), Pro-Grand Master UGLE dal 2001 al 2009, il quale ha sottolineato gli «esoteric teachings» della Massoneria (cf. http://www.lodge-of-living-stones.org.uk/). Inoltre da varie pubblicazioni della GLRI, emerge che l’Esoterismo è di casa nella stessa GLRI. In questa sede devo limitarmi a brevi cenni su alcuni articoli della rivista della GLRI “De Hominis Dignitate” (DHD).
So che di recente, tra studiosi cattolici, c’è chi ha cercato di sdoganare il concetto di esoterismo fino a teorizzare la possibilità di un esoterismo cattolico. Mi sembra sia un bel “cavallo di Troia”. Comunque l’Esoterismo massonico illustrato dal Gran Maestro Venzi è Gnosi ed è incompatibile con la Fede e la Teologia Cattolica. Su DHD N° 9/2011, Venzi spiega che il rito massonico della «Consacrazione» di una Loggia crea lo «spazio sacro», imita e ripete l’atto «cosmogonico», o «divino», della «Creazione» (cf. pp. 20-24).
Su DHD N° 10/2012, Venzi spiega “L’esoterismo e i primi tre gradi della Libera Muratoria”: ingresso in «un nuovo ordine soprannaturale», «il ‘risveglio delle facoltà nascoste dell’anima», «rigenerazione», «trasmutazione», morte mistica (cf. pp. 16-43).
Su DHD N° 11/2013 Roberto Pregazzi spiega “Il ‘solve et coagula’ nel Rituale Emulation”: «alchimia», «palingenesi», «ritorno al Principio», «rigenerazione» (pp. 49-58).
Su DHD N° 13/2014, Cesare Pirozzi sostiene il “Dante esoterico”. Riassumo alcuni concetti chiave dell’articolo: «l’alchimia, tipica arte esoterica», «Ermete Trismegisto», unione degli opposti, «trasmutare l’Adepto, realizzandone in vita la natura spirituale», «esoterismo cristiano», l’Iniziato, per arricchirsi, deve incontrare il «Diavolo» o Pan, ossia l’Ombra junghiana… «VITRIOL»: occorre scendere negli inferi, come Dante, incontrare «Lucifero (portatore di Luce)» per risalire alla Luce… Androginia di Dio e dell’Uomo, Adamo fu creato maschio e femmina… Alcuni versi della Divina Commedia sono riservati a Templari e Fedeli D’Amore, sono brani «meno ortodossi rispetto alla dottrina ufficiale della chiesa» ma forse più in sintonia con il Cristianesimo delle origini (cf. pp. 3-50). Su DHD N° 14/2016, Venzi spiega che la Massoneria mira a «un rapporto diretto e originario dell’anima amante con Dio» (p. 5).
Su DHD N° 14/2016, Mauro Scatena tratta de “Il libero arbitrio nell’eresia catara”. Scatena spiega che per gli «gnostici» il Dio dell’Antico Testamento è un «Dio Malvagio», «Satana», mentre il «serpente» è «l’entità spirituale eroica», è «Lucifero […] il Portatore di Luce» che emancipa l’Uomo dandogli la «vera conoscenza»… Dottrine gnostiche sono confluite nella Massoneria. Il Cristo gnostico-cataro è Lucifero… Scatena, insieme ai Catari, nega il libero arbitrio (cf. pp. 46-85).
Su DHD N° 15/2017, circa “Il Diluvio, la Tradizione Noachita e il Royal Ark Mariner,Roberto Falcone fa ben capire che in Massoneria la Bibbia funge da cornice a gradi e leggende massoniche il cui contenuto è invece Esoterico: morte-rinascita, trasmutazione alchemica del massone (cf. pp. 27-42).
Su DHD N° 15/2017, circa il rito de “La Chiusura della Loggia”, Enrico Marcia parla di: «energie», «benedizioni Massoniche», «Eggregore», «significato occulto del rituale e della Loggia», «forma-pensiero», «piano astrale», «entità superiori» («di tipo angelico»), il Principio Divino eterno che è nell’uomo e che è rappresentato dal Maestro Venerabile (cf. pp. 43-49).
In un suo saggio introduttivo al libro di Walter Leslie Wilmshurst, “Il significato della Massoneria” (Ed. Settimo Sigillo, Roma 2016), il Gran Maestro Venzi elogia Karl Rahner come «il più grande teologo e mistico del XX secolo» (p. 31). Ma allora Venzi, quando dice di voler dialogare con la Chiesa Cattolica, intende forse dialogare con ecclesiastici “rahneriani”.
A proposito di dialogo: avevo richiesto gli atti della «Loggia di Ricerca Alchemica ed Esoterica Pico della Mirandola n° 33», di cui Venzi è Maestro Venerabile (http://www.glri.it/it/logge-di-ricerca/loggia-di-ricerca-esoterica-e-alchemica-pico-della-mirandola-n-33.html). Avevo richiesto anche gli atti del Dormer Masonic Study Circle (circolo di studi esoterici e massonici riservato a Maestri Massoni della UGLE e di Grandi Logge riconosciute dalla UGLE, ad es., la GLRI). Niente da fare… Ma se in quegli scritti non si parla né di Lucifero, né di magia, perché rifiutarmeli ? (P. Paolo M. Siano)
(di P. Paolo M. Siano) In data 26 ottobre 2016 
https://www.corrispondenzaromana.it/la-loggia-quatuor-coronati-gran-maestro-frate/



Il biotestamento mostra la fine della civiltà


di Giuliano Guzzo

Qualcuno mi deve spiegare perché, per sponsorizzare il biotestamento, [appena passato] all’esame del Senato, si seguita ad affermare che «serve una legge sul fine vita», pena il mancato riconoscimento del «diritto a morire». «Serve una legge sul fine vita»? E chi lo dice? Nostradamus? Gli italiani senza lavoro? Quelli truffati dalle banche? Lo chiedo perché non vorrei si scambiasse l’agenda dei politici radicali per monito evangelico o, più banalmente, per priorità. E poi, che significa riconoscimento del «diritto a morire»? Esiste forse un dovere di vivere all’infinito?

Certo che no. Esiste, semmai, il rischio di non poter vivere abbastanza, come testimoniano i 45.000 morti all’anno per malasanità (fonte: Associazione Luca Coscioni). Per questo una legge sul biotestamento, che oltretutto trasforma alimentazione e idratazione in terapie rifiutabili, ha ben poco a che vedere col «fine vita», ma molto col fine civiltà. Una società con tassi di natalità cimiteriali, che già non riesce ad assistere degnamente tutti i propri malati e che pensa a come meglio garantire il «diritto a morire», non è infatti una società che vuole poter decidere, ma una che ha già deciso. Purtroppo.

https://giulianoguzzo.com/2017/12/12/il-biotestamento-non-e-per-il-fine-vita-ma-per-il-fine-civilta/

LEGALIZZATA L’EUTANASIA IN ITALIA (Agli italiani piace)

Con l’approvazione della legge sul biotestamento, l’eutanasia entra anche nell’ordinamento italiano.
Ecco il Comunicato Stampa di ProVita Onlus.
Biotestamento: legalizzata l’eutanasia in Italia
Il presidente di ProVita OnlusToni Brandi: «Il 4 marzo è vicino: ci ricorderemo dei politici e dei partiti che, prima alla Camera e poi al Senato, hanno voluto questa legge mortifera e nazista»
ROMA – 14 dicembre 2017
«Oggi i Senatori del PD e i 5 Stelle – afferma Brandi – hanno approvato definitivamente la legge sulle DAT, sul biotestamento: hanno legalizzato l’eutanasia in Italia.
Una legge che calpesta il diritto all’autodeterminazione dei minori, dei malati e dei disabili che non sono in grado di revocare le DAT firmate in un tempo antecedente.
Una legge che obbliga i medici a uccidere e che calpesta la libertà e la professionalità di tutto il personale sanitario.
Una legge che considera la morte un bene e la vita un male – prosegue Brandi – e che induce così anziani, malati e disabili a “togliere il disturbo” quando la loro vita non è più considerata “degna di essere vissuta”, come dicevano i nazisti che hanno realizzato l’Aktion T4.
Una legge che rende la vita un bene disponibile, non solo per il soggetto interessato: dà ai fiduciari, ai rappresentanti e ai giudici il potere di vita e di morte su un soggetto che magari è senziente, ma che non può comunicare il suo desiderio di vivere», spiega ancora Toni Brandi di ProVita Onlus, «e lo condanna così ad una atroce morte per fame e per sete».
«Il quattro marzo è vicino: ricorderemo bene quali sono i personaggi politici e i “partiti della morte” che hanno voluto o acconsentito a questa abiezione», conclude quindi Brandi.
Ufficio Stampa ProVita Onlus

(un lettore)
Caro Direttore,
la notizia della legge sul biotestamento di oggi
Mi crede se le dico che la cosa non mi meraviglia più di tanto? Anzi, le dirò di più. Sarebbe stato incoerente non approvarla.
In un paese, infatti, allo stato terminale sotto diversi punti di vista (politico, sociale, lavorativo, etnico, religioso, della propria sovranità, morale, demografico, economico, culturale……..), mi sembra più che logico che venga votata una legge sul fine vita. E’ la sublimazione, il punto di arrivo di un processo più vasto che riguarda l’Italia intera (e l’Europa). Quella legge è la rappresentazione perfetta di questo paese che si sta suicidando in massa, in preda ad effetti psicotropi ed allucinogeni.
Il non approvarla avrebbe rappresentato un atto ipocrita di chi non vuole vedere ciò che è già in atto a livello etico-sociale.
Chi critica coloro che decideranno di usufruirne, non si rende conto che, in quanto parte del popolo italiano, in realtà sta partecipando anche lui al proprio suicidio “assistito”. E guardi che l’aggettivo scelto (assistito) non è casuale.
La classe politica, infatti, oggi non si preoccupa altro che di assistere una società malata a morire, attraverso 80 euro piuttosto che redditi di inclusione. Non si preoccupa di andare al fondo della questione, ricercando le vere cause di questa crisi (per combatterle). Si comporta esattamente come i medici che si limitano ad assistere il malato a morire, senza cercare di convincerlo a reagire e a combattere la sua voglia di non vivere più (perché verrebbe considerato lesivo della libertà di scelta del malato…) secondo il noto principio del “chi sono io per giudicare” le scelte altrui?
E così come mancano oramai medici o operatori sanitari in grado di offrire al malato terminale una prospettiva ed una visione che vada oltre la sofferenza contingente e che lo aiuti a scorgere il significato della sua sofferenza (unico valido motivo in grado di convincerlo a resistere), oggi mancano statisti in grado di vedere oltre il contingente e di offrire una visione che vada oltre le sofferenze presenti, capaci di fare accettare al popolo che governano dolori e privazioni in vista della propria salvezza.
In fondo, se ci pensa bene, che differenze ci sono tra un Cappato ed un Gentiloni o un Renzi o un Bersani piuttosto che un Napolitano o un Berlusconi (per citarne solo alcuni, ma l’elenco sarebbe più lungo)? Io non ne vedo granché. Magari solo nel numero: Cappato si è limitato ad un paio (ufficiali), mentre gli altri stanno assistendo 60 milioni di persone nella loro volontà di suicidarsi. (In tribunale, accanto a Cappato, meriterebbero di starci un bel po’ di altri illustri personaggi……)
E come i medici, per lenire il dolore, usano oppiacei, ecco che i politici somministrano leggi come i matrimoni gay, le adozioni gay, le droghe libere….tutti mezzi oppiacei per stordire una società allo stato terminale.
a.c.
Mina Welby, Emma Bonino e i rappresentanti dell’Associazione Luca Coscioni (Ansa)

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