ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 1 febbraio 2018

Non è terminata la buona battaglia.

Tempi di Maria, Apostasia e trionfo del Suo Cuore Immacolato



Il Centenario di Fatima è terminato, ma non è terminata la buona battaglia. Questo “breve studio” desidera fornire a tutte le Anime di buona volontà, materiale atto ad approfondire l’argomento e trarne vantaggio, per la salvezza della propria anima e del prossimo. Senza dimenticare il Sogno di san Giovanni Bosco delle due Colonne che salveranno la Chiesa: l’Eucaristia e Maria, Ausiliatrice dei Cristiani, quelli autentici.
Su richiesta di alcuni Amici “non vedenti“, abbiamo voluto fare anche la versione audio del testo (*) 
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  che andremo a leggere.

Ci fu un momento in cui misi in qualche modo in discussione il mio culto per Maria ritenendo che esso, dilatandosi eccessivamente, finisse per compromettere la supremazia del culto dovuto a Cristo. Mi venne allora in aiuto il libro di San Luigi Maria Grignion de Montfort che porta il titolo di «Trattato della vera devozione alla Santa Vergine». In esso trovai la risposta alle mie perplessità.Sì, Maria ci avvicina a Cristo, ci conduce a Lui, a condizione che si viva il suo mistero in Cristo. Il trattato di San Luigi Maria Grignion de Montfort può disturbare con il suo stile un po’ enfatico e barocco, ma l’essenza delle verità teologiche in esso contenute è incontestabile. L’autore è un teologo di classe. Il suo pensiero mariologico è radicato nel Mistero trinitario e nella verità dell’Incarnazione del Verbo di Dio.
Compresi allora perché la Chiesa reciti l’Angelus tre volte al giorno. Capii quanto cruciali siano le parole di questa preghiera: «L’Angelo del Signore portò l’annuncio a Maria. Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo… Eccomi, sono la serva del Signore. Avvenga di me secondo la tua parola… E il Verbo si fece carne, e venne ad abitare in mezzo a noi…». Parole davvero decisive! Esprimono il nucleo dell’evento più grande che abbia avuto luogo nella storia dell’umanità.
Ecco spiegata la provenienza del Totus Tuus. L’espressione deriva da San Luigi Maria Grignion de Montfort. E’ l’abbreviazione della forma più completa dell’affidamento alla Madre di Dio, che suona così: Totus Tuus ego sum et omnia mea Tua sunt. Accipio Te in mea omnia. Praebe mihi cor Tuum, Maria. Sono tutto tuo, e tutto ciò che è mio è tuo. Ti accolgo in tutto me stesso, offrimi il cuore tuo, Maria…”
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Apriamo questo breve studio con la spiegazione più bella e in assoluto la più imponente, fatta da Giovanni Paolo II nel suo libro Dono e Mistero, scaricare qui, per parlare del contenuto di questo Trattato  scarica qui – del “Tempo di Maria”. Cosa è questo tempo e cosa è l’esercito di Maria di cui parla il Montfort, con un linguaggio “che può disturbare”, sottolinea il Papa, e non solo per lo stile,  quanto piuttosto per il contenuto del progetto di Dio in Marianegli “ultimi tempi”?
Ultimi Tempi: a cosa si riferisce?
Non certo alla “fine del mondo”, come molti vanno farneticando! Lo dice chiaramente Gesù nel suo discorso sulla escatologia (che significa la materia che tratta sul destino ultimo dell’uomo e dell’universo), ecco cosa dice: “Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.” (Mt.24,36), che sta ad indicare che “il saperlo” riguarda solo Dio, non l’uomo, non noi.
“Gli ultimi tempi” sono spesso indicati, invece, dalla Bibbia e da molte Profezie cattoliche, atte a descrivere gli eventi che man mano accompagneranno LA CHIESA MILITANTE nel suo percorso terreno. Riguardano prettamente noi, le Membra, il camminare impervio e tortuoso della Chiesa militante nel mondo, con momenti di pace alternati a veri tempi di persecuzioni, battaglie, lotte… Se poi durante uno di questi “ultimi tempi” si verificasse anche la “fine del mondo”, questo può essere perché solo Dio conosce l’ora e il giorno.
C’è un passaggio paolino che lo spiega. Nella sua seconda Lettera ai Tessalonicesi, san Paolo ci avvisa su coloro che “avrebbero ingannato altri” sul tema specifico di questi eventi. Scrisse riguardo alla «Venuta del Signore nostro Gesù Cristo» che i fratelli devono fare attenzione a che «nessuno v’inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e prima che sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione» (2Tess.2,1-3). Qui si apre l’altro grande argomento che sempre ha impegnato i più grandi Dottori della Chiesa, il Katéchon… del quale, ovviamente e per motivi di spazio, per ora non ce ne occuperemo. Quello che ci interessa qui è L’APOSTASIA descritta da san Paolo la quale avverrà, appunto, prima del “figlio della perdizione”, l’Anticristo vero e proprio, quando questo Katéchon sarà tolto di mezzo.
Possiamo già intravvedere, così, che le profezie sugli “ultimi tempi”, riguardano un tempo grave di apostasia che avrebbe investito tutta la Chiesa militante, fin anche nei suoi vertici, nella sua Gerarchia come specificherà la Vergine a La Salette, raggiungerà il suo culmine per poi cessare, come spiega il Montfort nel Trattato.
Che cosa distingue, allora, questi “ultimi tempi” che hanno sempre contrassegnato il percorso della Chiesa militante nel mondo, da quelli che stiamo vivendo in modo del tutto inedito e singolare? Prendete atto che qui noi cercheremo di essere brevi ma incisivi, lasciando a Voi poi di continuare le ricerche e di approfondire l’argomento.
Affronteremo, seguendo lo stesso schema del Montfort, ed usando il contenuto del suo Trattato, tre elementi fondamentali per capire il ruolo di Satana nei “nostri tempi”; il ruolo di Maria Santissima; e di conseguenza l’apostasia nella Chiesa militante, chiaramente esplosa in modo violento, inedito ed unico nella sua storia.

1) Il ruolo di Satana nei “nostri tempi”
Non possiamo fare qui un trattato di demonologia, il Demonio è sempre all’opera fin da quando Dio ha creato tutto ed infine “l’Uomo e la Donna”…. ma è bene tenere a mente questo passaggio perché è quello che riguarda l’argomento: «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno»(Gn.3,15), insieme al brano seguente: “Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.  Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.  Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi;  la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra…“(Apoc.12,1-4).
Guardate bene, sono due brani che “aprono e chiudono” l’intero percorso biblico: la Genesi e l’Apocalisse, la Rivelazione ultima. Non li stiamo citando a caso, sono questi anche i passaggi forti contenuti nel Trattato del Montfort. Satana non si darà mai pace! Continuerà il suo scopo, il suo disegno fino alla fine “non dei tempi” ma del mondo. Lui sa di aver perduto la grande guerra, ma si accontenta di vincere tante battaglie dentro le quali – in ogni tempo – rapire le Anime, ingannare le anime elette, portare divisioni, scismi, apostasia, condurre quante più anime gli sarà possibile… all’Inferno, che è eterno e pieno!
Infatti, riprendendo gli schemi biblici riportati, abbiamo questa situazione: l’inimicizia tra Maria e Satana, ossia, nessun compromesso, nessun dialogo con Satana e coloro che portano avanti i suoi progetti. La sua stirpe è Gesù Cristo vero Dio ma anche vero uomo di conseguenza, tutti i Battezzati, tutte le Membra dell’unica e vera Chiesa militante di Gesù Cristo, saranno coloro che più subiranno le angherie del demonio, saranno continuamente assediati da quella “insidia al calcagno“, per la quale è già preannunciata la vittoria finale. Da notare che l’insidia al calcagno avviene per una motivazione che Satana ben conosce: “questa, Lei, Maria, la Chiesa, ti schiaccerà la testa”, e Satana continuerà ad insidiarle il calcagno, fino alla fine dei tempi, ma anche fino alla fine del mondo. Per Satana non c’è alcuno scampo, la sua sorte è già decisa e da lui stesso voluta, da lui scelta, non si torna più indietro.
Da qui scaturisce l’invidia del demonio. Lui sa più di noi della sua sconfitta e si fa gioco della nostra ignoranza. Non a caso l’ordine perentorio del Cristo è stato quel «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato…»(Mc.16,15-18). Il Vangelo non si deve mettere in discussione, mai!! O lo si accetta o lo si rifiuta. Il Vangelo non deve diventare materia di dialogo, perché la nostra ignoranza della vita soprannaturale, è così vasta, che cederemmo ad ogni tentazione di “adattamento”, la nostra risposta è insita già nelle risposte che Gesù stesso diede a Satana, quando tentò di portarlo dalla sua parte: Matteo 4,1-11, Marco 1,12-13 e Luca 4,1-13. Le tentazioni di Gesù mostrano il nocciolo di ogni tentazione: la rimozione di Dio dalla vita dell’uomo, potete approfondire qui.
E allora: o rispondiamo come Gesù ci ha insegnato a trattare queste cose, oppure entreremo in quella spirale diabolica che è LA SUPERBIA, cedendo ad ogni tentazione, facendo “felice” Satana. Gesù mette i paletti: o con Dio o contro Dio, o con me o contro di me:  “Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.”(Mt.5,37).  Possiamo citare e studiare tutti e sette i vizi detti “capitali”, perché se non abbandonati ci conducono alla morte dell’anima, vedi qui i nn. 1865-1866 del Catechismo, ma ci soffermiamo su quello che conduce a tutti gli altri: la superbia che ha contraddistinto l’atteggiamento di Satana nei confronti di Dio, ed è ricaduta rovinosamente su di noi con il PECCATO ORIGINALE, e poi perché la superbia è l’esatto contrario dell’UMILTA’, l’atteggiamo che Gesù stesso ci ha insegnato e che Maria ha proprio professato nel Magnificat.
Il superbo ostenta sicurezza e cultura e sminuisce i meriti altrui. La sua posizione psicologica è però più complessa: non sempre è realmente convinto di possedere tutte le qualità che lui stesso si attribuisce, la falsa umiltà. Come Satana egli teme delusioni e insuccessi perché rivelerebbero la triste verità che egli stesso sospetta, quella di essere in realtà un mediocre, dipendente da Dio, e in più si ostina (con superbia appunto) a rimanere nel suo errore. La superbia è definita dai Padri della Chiesa, ma anche da molti esorcisti, il “cancro dell’anima”, il vizio peggiore perché con questo Satana portò l’invidia, la devastazione, il peccato e la morte nel mondo. Come Satana, il superbo è capace di raggiungere grandi altezze, per poi precipitare rovinosamente per terra fino all’inferno, se non afferra prima la Mano della Salvezza.
Andiamo a leggere il Magnificat, ripete Montfort nel Trattato, per capire la differenza: il superbo si innalza da solo per poi precipitare nell’inferno, mentre Maria Santissima che si umilia davanti a Dio, da Dio viene innalzata alla gloria eterna: “rovescia i potenti dai troni, innalza gli umili” (Lc.1,39-56). La stessa scena descritta tra Abele e Caino, ci fa capire la dinamica della superbia che conduce fino all’omicidio. “La parola dell’umile addolcisce l’anima, mentre quella del superbo è ripiena di millanteria. Dio si piega alla preghiera dell’umile, è invece esasperato dalla supplica del superbo. L’umiltà è la corona della casa e tiene al sicuro chi vi entra.
Infine dobbiamo rilevare questa “insidia” al calcagno, come viene esercitata da Satana. La risposta è già contenuta nel brano 12 dell’Apocalisse sopra riportato. Lo scenario non è quello di un anno, di un episodio o di un evento, ma è quello che riguarda tutta la battaglia del Demonio contro la Chiesa militante di Gesù Cristo, le sue Membra. Quando leggiamo: “…la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra…“, stiamo attenti, non si riferisce alle “stelle” che vediamo brillare in cielo, scientificamente parlando, l’Apocalisse parla attraverso segni e simboli.
Qui già i Padri della Chiesa e molte profezie parlano di SACERDOTI! Sì, quelle stelle trascinate, precipitate in terra, sono I SACERDOTI APOSTATI… Come le stelle illuminano il buio nell’universo, così i veri Sacerdoti illuminano (attraverso il loro Status per mezzo dell’unica vera Chiesa di Gesù Cristo, i Sacramenti che dispensano, il prodigio dell’Eucaristia che si compie nelle loro mani, e solo nelle loro mani), le tenebre del mondo, illuminano le tenebre nelle Anime delle Membra attraverso la Confessione per esempio, istruiscono, assolvono dai peccati, nutrono le anime, le guidano verso il Paradiso.
Satana si è scatenato contro di loro. E quando è cominciato questo attacco? Qui la storia si complica e si fa lunga, proviamo a citare alcuni passaggi fondamentali. Li prendiamo questa volta da sant’Agostino, dalla sua Città di Dio, dove narra di “sette epoche”, quanti quelli dei giorni della Creazione. Ecco come li descrive:
La prima epoca, in relazione al primo giorno, sarebbe da Adamo fino al diluvio, la seconda dal diluvio fino ad Abramo, non per parità di tempo ma per numero di generazioni, perché si riscontra che ne hanno dieci ciascuna. Da quel tempo, come delimita il Vangelo di Matteo, si susseguono fino alla venuta di Cristo tre epoche, che si svolgono con quattordici generazioni ciascuna: la prima da Abramo fino a Davide, la seconda da lui fino alla deportazione in Babilonia, la terza fino alla nascita di Cristo . Sono dunque in tutto cinque epoche. La sesta è in atto, da non misurarsi con il numero delle generazioni per quel che è stato detto: Non spetta a voi conoscere i tempi che il Padre ha riservato al suo potere. Dopo questa epoca, quasi fosse al settimo giorno, Dio riposerà quando farà riposare in se stesso, come Dio, il settimo giorno, che saremo noi. Sarebbe lungo a questo punto discutere accuratamente di ciascuna di queste epoche; tuttavia la settima sarà il nostro sabato, la cui fine non sarà un tramonto, ma il giorno del Signore, quasi ottavo dell’eternità, che è stato reso sacro dalla risurrezione di Cristo perché è allegoria profetica dell’eterno riposo non solo dello spirito ma anche del corpo. Lì riposeremo e vedremo, vedremo e ameremo, ameremo e loderemo. Ecco quel che si avrà senza fine alla fine. Infatti quale altro sarà il nostro fine, che giungere al regno che non avrà fine?…”
Quel “Dio riposerà”, naturalmente non ci è chiaro, tuttavia possiamo tentare di capire che, stranamente, è proprio dalla cosiddetta “epoca dei Lumi”, il trionfo della “dèa ragione”, l’Illuminismo, la Rivoluzione francese, la nascita della Massoneria, con il suo progetto atto a distruggere non la Chiesa in quanto struttura ma in quanto dottrinalmente militante vedi qui, la nascita delle messe sataniche che prima non esistevano (esisteva sempre il culto al demonio, ma non la messa cattolica usata per adorare Satana), il Risorgimento in Italia e così via ai tempi nostri, sembra sempre più evidente quel “come se Dio si fosse fatto da parte“. Pensando poi al Comunismo, allo stalinismo, al nazismo, alle stragi, all’annientamento dell’umano, sappiamo quante volte è risuonato il grido dell’uomo a Dio: “PERCHE’ TACI”? Avvertendo così una sorta di assenza di Dio. Gli atei e la moderna gnosi dicono che “Dio è morto”… marcando una specie di soddisfazione e di ghigno diabolico.
Satana sembra aver vinto su tutti i fronti, inutile mitigare le sue opere: aborto, divorzio, eutanasia, ribaltamento antropologico dell’uomo, ribaltamento del senso del matrimonio, l’uomo al posto di Dio, l’omosessualità imposta come un fatto del tutto naturale, il transgender come un errore di Dio, Dio ha sbagliato!! al quale l’uomo pone rimedio con la chirurgia… e l’elenco continua perché, seguendo anche molte profezie accreditate come le stesse Apparizioni riconosciute di cui parleremo  a breve, raccontano di una sorta di “messa in libertà di Satana” sciolto dalle sue catene per un determinato tempo, vedi qui, durante il quale “Dio non sarebbe intervenuto direttamente” ma avrebbe mandato la Madre e san Michele Arcangelo.
E qui ci fermiamo riguardo all’opera di Satana dal momento che, l’elenco che vi abbiamo proposto, è sconfinato ed attualissimo, è in pieno svolgimento, si legga qui, e ognuno di Voi potrà verificare e approfondire, ricordando sia la prima formula di esorcismo per proteggere la Chiesa, fatta da Leone XIII, dopo una tremenda visione in cui vide Satana salire ai vertici della Chiesa, vedi qui; sia la famosa Pascendi Dominici gregis di san Pio X con la quale non condanna semplicemente il Modernismo, ma già denunciava, come profeta, l’evolversi drammatico della situazione; sia il venerabile Pio XII nella sua profezia, vedi qui, con la quale giunge a descrivere “questi tempi”, fino a giungere a FATIMA, ai suoi contenuti e al famoso Segreto….

2) Il ruolo di Maria Santissima, in questi nostri tempi.
E’ bene precisare subito che, Maria Santissima, ha sempre avuto un ruolo preciso nella Chiesa Militante datoLe da Dio, affidatoLe da Gesù Cristo. Dio l’ha scelta, il Suo “Fiat” ha permesso a Dio di portare avanti questo progetto di salvezza non già “da solo”, ma con Maria che la Chiesa ha sempre riconosciuto come MEDIATRICE. E noi la crediamo anche CORREDENTRICE, un ruolo che svolge nell’assoluta obbedienza e sottomissione al Figlio Gesù il quale nulla le nega quando intercede per noi, per la Chiesa militante. Tra l’altro è quanto spiega lo stesso Montfort nel Trattato:
  •  “Dio Padre riunì tutte le acque e le chiamò mària (mare); riunì tutte le grazie e le chiamò Maria. Questo gran Dio ha un tesoro o un deposito ricchissimo, dove racchiuse tutto ciò che possiede di bello, di splendido, di raro e di prezioso, perfino il proprio Figlio; e questo tesoro immenso non è altro che Maria, che i santi chiamano il tesoro del Signore, dalla cui pienezza gli uomini sono arricchiti.” (n.23)
La prova più schiacciante l’abbiamo ovviamente nei Vangeli, questo “intercedere” di Maria presso il Figlio alle Nozze di Cana (Gv.2,11), per esempio, ma prima abbiamo la bellissima profezia di Simeone che riguarda Gesù e la Madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima»(Lc.2,22-39). Poi l’abbiamo ai piedi della Croce: “Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».  Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese con sè…”(Gv.19,26-27).
Come spiegano i Padri, e il Montofort nel Trattato, Gesù intende con questo gesto non una assicurazione terrena alla Madre dopo la sua morte (sapeva che sarebbe risorto), ma far capire all’apostolo Giovanni che in quel momento rappresentava OGNUNO DI NOI AI PIEDI DELLA CROCE, che Maria Sua Madre era anche LA CHIESA che ognuno di noi, Membra nel Battesimo, avrebbe dovuto “tenere, portare con sè”, e alla Madre affida ora tutte le Membra redente dal Battesimo in quel Sangue versato, ma anche quella maternità divina che va in cerca della “pecorella smarrita” per riportarla a casa, come farebbe ogni mamma seria che avesse perduto un figlio. Poi abbiamo la Pentecoste, il Cenacolo, e così via…  momenti della vita ecclesiale appena iniziati, nei quali Maria è sempre presente.
Prova di ciò è che – tra gli Inni sacri dedicati già a Maria fin dai primi secoli – spicca una supplica davvero speciale che faremo bene a ricordare, ad imparare a memoria: il “Sub tuum praesidium
  • Sotto la tua protezione ci rifugiamo, santa Madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta…” Sub tuum praesidium confugimus, sancta Dei Genetrix; nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo gloriosa et benedicta.
Alla Vergine Benedetta si chiedeva, si supplicava fin dalle origini del Cristianesimo, la benedizione, protezione, rifugio, liberazione dal pericolo, dalla prova, dalla tentazione. Questo aspetto è da tenere bene a mente per capire il Trattato del Montfort. Nel corso dei secoli poi, grandi Santi, ci hanno illuminato su questa Devozione autenticamente mariana, così come la Chiesa stessa poneva anche argini e limiti contro le eresie o le deficienze di certo culto mariano portato alle estreme conseguenze o fanatismi… Quindi è bene specificare che le “Apparizioni” Mariane non cominciano “oggi”, ma ci sono sempre state, anche san Gregorio Magno le ha ricevute, semplicemente perché in Cielo “non si sta in ozio”, ma si lavora, tutti lavorano intercedendo per noi, al progetto di Dio.
Con “oggi” noi intendiamo – forse anche forzatamente, ma cercate di comprendere bene – questi “tempi” nei quali si sta dando l’assalto finale alla Chiesa militante e, di conseguenza è una battaglia non contro le persone e lo diciamo con le parole di san Paolo: “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.”(Ef.6,12). E’ la battaglia decisiva tra la Donna vestita di Sole (=Gesù Cristo Re e Vincitore) e il drago infernale, Satana; la battaglia di Colei che schiaccerà la testa al Serpente, mentre questi insidia il suo calcagno e la “stirpe eletta”, i Santi, le Membra della Chiesa, la Chiesa stessa.
E se questa battaglia si perde dalla notte dei tempi, l’affondo è iniziato con l’epoca delle Rivoluzioni con le quali, INGANNANDO GLI ELETTI, hanno tentato di far credere che ciò fosse per la libertà degli uomini, mentre miravano alla distruzione della ChiesaNon dunque “libertà” ma, come Satana, una superba rivoluzione contro Dio, e non un dio qualunque, ma proprio Gesù Cristo. Non libertà, ma nuova schiavitù.
Prima di parlare di Apparizioni dei nostri tempi, è necessario ricordare che Maria Santissima ha proceduto “per gradi”, diremo, preparando le Membra alla dura battaglia. La prima opera divulgativa è stata infatti l’arma più potente in assoluto: IL SANTO ROSARIO. Se come afferma san Paolo lo scudo nella battaglia è LA FEDE, l’arma è la Preghiera e non una preghiera qualunque, ma IL SALTERIO della Vergine, dentro c’è anche il Pater Noster infatti, una serie di Ave Maria che dette una dietro l’altra, sono come PROIETTILI contro il male  sparato a sua volta da Satana e i suoi demoni. Attenzione: quando parliamo di “arma più potente in assoluto” non intendiamo fare paragoni con l’Eucaristia. Ci sono persone, e lo racconta anche il Montfort come del resto lo stesso Giovanni Paolo II ne ebbe il dubbio, che per screditare il Rosario – definito arma potente – arrivano a paragonarlo con l’Eucaristia, e così ci accusano che essere mariani è screditare Cristo. FALSO!
Il Rosario è il “compendio del Vangelo” e ci prepara all’Eucaristia, come lo definiva Pio XII, chi fa paragoni tra questo e l’Eucaristia non solo non ha capito nulla, ma è anche in mala fede quando non accetta la correzione (ecco di nuovo la superbia). L’Ave Maria continuamente ripetuta è “una bastonata continua contro Satana” – come è stato rivelato dai Santi e in molti esorcismi – e questo perché essa è composta dalla prima parte che è tratta dal Vangelo, è Parola di Dio e ripete continuamente la sconfitta di Satana; la seconda parte è la supplica della Chiesa militante a Maria Madre di Dio, affinchè interceda “per noi peccatori”, nel momento della prova e della morte.
A quanti continuano a ripetere che questo Rosario è “ripetitivo”, è necessario spiegare che anche Satana è ripetitivo…. chiosava san Padre Pio a chi giustificava continuamente di non riuscire a dire “un rosario al giorno”. Nel Getzemani, durante la durissima prova che fece “sudare sangue” a Gesù, leggiamo che: “andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole…”(Mt.26,39-44). La dinamica è questa: LA TENTAZIONE, il momento della “prova”, è ciò che caratterizza la nostra esistenza. Mentre questa società corrotta, offuscata dalle tenebre che avanzano, crede che si nasce per divertirsi, per ricreare un paradiso terrestre, che siamo nati per godere sulla terra, in verità noi nasciamo PER CONOSCERE DIO E IL SUO PROGETTO SU OGNUNO DI NOI. In questa dinamica Satana svolge magnificamente il suo ruolo e il suo compito che è quello di tentare  e far cadere mentre noi, offuscati dal suo fumo, rischiamo davvero quella FELICITA’ a cui aneliamo, ma che non è di questo mondo.
Dunque IL ROSARIO, con questa arma potente Maria donò alla Chiesa militante l’arma per affrontare le future battaglie che avrebbe dovuto combattere. E diede prova della sua potenza con la Vittoria di Lepanto prima e con la Battaglia di Vienna poi. Il Rosario è un andare alla “Scuola di Maria” per affrontare i temi della vita. E qui ci fermiamo sul percorso storico, lasciandovi meditare sul fatto di come tutti i Pontefici l’abbiamo accolta e fatta entrare all’interno del Magistero ufficiale della Chiesa.
Ora facciamo un accenno alle ultime Apparizioni Mariane riconosciute dalla Chiesa Cattolica. Il Catechismo della Chiesa Cattolica pone, infatti, le apparizioni/rivelazioni “private” nel capitolo secondo, significativamente intitolato Dio viene incontro all’uomo, in rapporto a Cristo Gesù, mediatore e pienezza di tutta la Rivelazione. Il Catechismo non parla esplicitamente delle mariofanie in quanto tali, ma le inserisce nel quadro di quella che è stata tradizionalmente chiamata “Rivelazione privata”: un evento storico attestato dalla Chiesa dopo scrupolosa e severa indagine, la cui vocazione e finalità è quella di “servire” la Rivelazione divina definitivamente compiuta in Gesù Cristo. Questo “servizio” consiste nell’aiuto a vivere più pienamente l’essenziale della fede in una determinata epoca, dal momento che “anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata; toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli”.
Le Apparizioni riconosciute – con Atti ufficiali – dalla Chiesa sono solo 15, rispetto a quanto si conosce della storia mariana, questo a dimostrazione della serietà con la quale la Chiesa ha sempre voluto offrire alle Membra e al mondo, cibo prelibato, provato, confermato. Quanto alle altre non confermate o ancora in corso, non significa che la Chiesa le ha rigettate, ma che di alcune non si hanno avute prove certe, e di altre, quelle in corso, si sta studiando, per altre c’è stato invece il verdetto negativo a cominciare dai Vescovi locali, i primi a prendere una decisione.
Per vostra utilità ne stiliamo brevemente l’elenco:
  • Laus (Francia) 1664-1718, Benôite Rencurel;
  • Roma 1842, Alfonso Ratisbonne;
  • La Salette (Francia) 1846, Massimino Giraud e Melania Calvat;
  • Lourdes  (Francia) 1858, Bernadette Soubirous;
  • Champion (Usa) 1859, Adele Brise;
  • Pontmain (Francia) 1871, Eugène e Joseph Barbedette, François Richer e Jeanne Lebossé;
  • Gietrzwald (Polonia) 1877, Justine Szafrynska e Barbara Samulowska;
  • Knock (Irlanda) 1879, Margaret Beirne e diverse persone;
  • Fatima (Portogallo) 1917, Lucia Dos Santos, Francesco e Giacinta Marto;
  • Beauraing (Belgio) 1932, Fernande, Gilberte e Albert Voisin, Andrée e Gilberte Degeimbre;
  • Banneux (Belgio) 1933, Mariette Béco;
  • Amsterdam (Olanda) 1945-1959, Ida Peerdemann;
  • Akita (Giappone) 1973-1981, Agnes Sasagawa;
  • Betania (Venezuela) 1976-1988, Maria Esperanza Medano;
  • Kibeho (Ruanda) 1981-1986, Alphonsine Mumereke, Nathalie Ukamazimpaka e Marie-Claire Mukangango.
Non va dimenticato, però, che ci sono altre tre Apparizioni riconosciute di fatto: «La prima è quella di Guadalupe in Messico. Non ci fu un decreto ufficiale, ma il vescovo di allora fece costruire una cappella là dove aveva chiesto la Vergine e il veggente Juan Diego è stato canonizzato. Poi il caso di santa Caterina Labouré a Parigi: ci fu solo una lettera pastorale del vescovo che autorizzava l’uso della Medaglia miracolosa, non un suo decreto, perché suor Caterina non volle farsi riconoscere, nemmeno dalla commissione d’inchiesta, alle domande della quale rispose solo tramite il confessore». Infine abbiamo La Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane, a Roma, con il veggente Bruno Cornacchiola, padre di famiglia che si era fatto protestante e aveva in odio il Papa. Dopo che la Madonna gli apparve e si convertì, riuscì ad essere ricevuto da Pio XII al quale consegnò, in segno di resa, quel pugnale sul quale aveva inciso di volerlo uccidere. Questa Apparizione fu riconosciuta dalla Diocesi di Roma il cui Vescovo è appunto il Papa. Tutti i Pontefici le hanno comunque approvate e, Giovanni Paolo II definì “La Vergine della Rivelazione”, Colei che avrebbe introdotto la Chiesa nel terzo Millennio.
Tutte queste Apparizioni, riconosciute dalla Chiesa e per farla breve, hanno in comune  forti e drammatiche “denunce” (conosciute come le Profezie) del Cielo contro l’apostasia degli uomini, contro la deriva del mondo verso il baratro, ma anche gravi moniti alla Chiesa militante mettendola in guardia dalla propria apostasia dalla Fede e dalla Dottrina.
Dopo il Rosario, l’oggetto più caro regalatoci dal Cielo è stata la Medaglia miracolosa (l’unico oggetto ad aver ricevuto, da Leone XIII, un posto d’onore nella Memoria liturgica della Chiesa con la Messa propria, il 27 novembre) la cui devozione convinse il giovane frate san Massimiliano Kolbe a fondare la Milizia dell’Immacolata per combattere contro la Massoneria che in quegli anni si era apertamente manifestata, le derive del mondo e dell’apostasia, con l’obbligo morale non solo di portarla addosso come richiesto dalla Vergine, ma anche con la Consacrazione al Suo Cuore Immacolato e la recita del Rosario ogni giorno, come sarà richiesto a Lourdes e a Fatima.
In tutto questo excursus, continuiamo a tenere a mente quanto abbiamo letto su Satana all’inizio il quale, mentre la Vergine Santa veniva – e viene – incontro alla Chiesa militante, egli continua la sua opera distruttiva. Ecco come descrive la situazione san Montfort nel Trattato, parlando degli APOSTOLI DI MARIA :
  • “Essi saranno frecce acute nelle mani di Maria per colpire i suoi nemici (…). Saranno purificati dal fuoco di grandi tribolazioni e molto uniti a Dio; porteranno l’oro dell’amore nel cuore, l’incenso della preghiera nello spirito e la mirra della mortificazione nel corpo. E saranno ovunque il buon profumo di Gesù Cristo per i poveri e i piccoli; mentre risulteranno odore di morte per gli orgogliosi del mondoSaranno nubi tonanti, senza attaccarsi a nulla, senza meravigliarsi di nulla; tuoneranno contro il peccato; grideranno contro il mondo; colpiranno il demonio e i suoi seguaci; trafiggeranno da parte a parte, con la spada a due tagli della Parola d Dio, tutti coloro ai quali saranno inviati.
Saranno dei veri apostoli degli ultimi tempi (…); dei veri discepoli di Gesù Cristo, che camminano sulle orme della povertà, del disprezzo del mondo e della carità, insegnando la via stretta di Dio. (…) Avranno nella loro bocca la spada a due tagli della Parola di Dio; sulle loro spalle porteranno lo stendardo della croce, segnato dal sangue; il crocifisso nella mano destra e la corona del Rosario nella sinistra; sul loro cuore i santi nomi di Gesù e di Maria. E in tutta la loro condotta si ispireranno alla semplicità e alla mortificazione di Gesù Cristo. Ecco i grandi uomini che verranno e che Maria farà sorgere ordine dell’Altissimo”.
E’ evidente che se non ci fosse una guerra in atto, tutte queste parole sarebbero come vento, inutili. E invece di discutere sul Trattato per annientarlo, non si farebbe bene piuttosto a capire da quale parte noi, oggi, siamo messi? Maria Santissima, “obbediente al Padre, aderente al Figlio, e Tempio dello Spirito Santo” non se ne sta in Cielo con le mani in mano, ecco perché sembra ci sia un “tacere di Dio” in questo nostro tempo, vi ricordate sopra sant’Agostino? Dio ha mandato Maria, non perché superasse  o fosse qualcosa di diverso dalla venuta del Figlio, al contrario, come san Giovanni Battista fu il grande precursore della predicazione di Gesù, così oggi Maria Santissima, la Sua Madre, raccoglie i discepoli del Figlio per ingaggiare la tremenda battaglia. Quando un figlio smarrisce la strada, la madre corre, si preoccupa. E quando un figlio prende la strada sbagliata, una vera madre corre a recuperarlo per riportarlo sulla retta via. Questo non toglie nulla al Gesù “Buon Pastore”, al contrario, Maria è la “Divina pastora” come dicevano i Padri della Chiesa di stampo orientale, il Suo ruolo è riportare i figli al Suo vero Figlio e non ai tanti “falsi cristi” dai quali Gesù stesso ci mise in guardia (Mt.24,24). Una vera Madre ti porta dal vero Figlio.
Questi “Apostoli di Maria”, spiega il Montfort, hanno come Patrona e Condottiera la Vergine Madre di Dio, esercito di piccoli, semplici, poveri e umili devoti, che con le armi del Rosario e della penitenza, della Confessione e dell’Eucaristia presa in stato di grazia, saranno pronti a vincere la guerra con Lei. Come abbiamo spiegato all’inizio, Satana sembra aver vinto già su molti fronti….  ma quando sembrerà a tutti che la disfatta è compiuta, nel momento del massimo orgoglio, della superbia, proprio in quel momento, spiega Montfort, tutto sarà rovesciato in un colpo solo, con il timbro e il nome della Beata Vergine Maria, l’umile fanciulla di Nazareth, Regina del Cielo, Colei alla quale Dio ha dato il sigillo di questi tempi. Ma la Vergine Santa, insiste il Montfort, non vince da sola. Come il generale ha bisogno del battaglione per portare a termine la battaglia, così anche Maria Santissima vince con tutti coloro che vivono nel suo Cuore Immacolato, consacrati a Lei: l’esercito dei suoi figli.
Questa vittoria è insita, esplicita nei Vangeli, ricordiamo solo due passaggi eloquenti: il non praevalebunt, non prevarranno, la promessa di Gesù alla Sua Chiesa (Mt.16,18), e: “Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvatoFrattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.”(Mt.24,13-14)
Ancora una volta ci viene chiesto non cosa sta combinando Satana, che è fin troppo evidente, non cosa fanno gli altri, ma è un “TU” che Dio rivolge ad ognuno di noi: “Tu, da che parte stai?” Ecco il ruolo di Maria che in quanto MADRE AMOREVOLE, ci guida alla battaglia, ci incoraggia a prendere la decisione per poter perseverare, con Lei, e godere della vittoria del Figlio Gesù, perché è Cristo il vincitore! Dice infatti il Monfort, come una profezia, nel Trattato:
  • « 114. Prevedo molte belve arrabbiate, che arriveranno con furia per strappare con i loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo Spirito Santo si è servito per scriverlo, o almeno per avvolgerlo nelle tenebre e nel silenzio di un baule, affinché non venga Lui conosciuto; costoro anzi attaccheranno e perseguiteranno quelli e quelle che lo leggeranno e cercheranno di metterlo in pratica. Ma non importa! Anzi, tanto meglio! Questa previsione mi incoraggia e mi fa sperare un grande successo, cioè una grande schiera di valorosi e coraggiosi soldati di Gesù e di Maria, dell’uno e dell’altro sesso, per combattere il mondo, il demonio e la natura corrotta, nei tempi difficili che sempre più si avvicinano! “Chi legge comprenda”. “Chi può capire, capisca”»
Ma quale è questa “battaglia”? Contro Satana l’abbiamo capito – si spera – perché è bene essere chiari dal momento che ci sono oramai Pastori che vanno in giro dicendo che l’inferno non esiste, o se esiste è vuoto…. che l’adulterio non è peccato, che il concubinato è persino una “grazia” per accedere all’Eucaristia…. Hanno pure affermato che Sodoma e Gomorra fu la punizione per non aver ospitato i poveri, i migranti del tempo, altri dicono che Sodoma non fu mai distrutta, ora si arriva anche a voler modificare il finale delle parole del Pater Noster, vedi qui, così come ha fatto anche un ottimo commento Aldo Maria Valli qui, anzichè sforzarsi di spiegarle, e questo perché nessuno ne conosce più il senso e, modificare qualcosa alla Scrittura, significa anche autorizzarsi da se stessi a cambiare il contenuto dei Vangeli  e del Catechismo, frasi e pensieri scomodi, che sono oggi politicamente scorretti.
L’elenco è molto lungo e la Vergine Santa, a la Salette, aveva cominciato a denunciare questa grave apostasia all’interno della Chiesa stessa. A Fatima fece di più ancora, ma quanti ascoltano le Sue richieste per essere davvero messi al sicuro, e salvati? Ricordiamo allora queste armi prima di passare all’ultima parte: la preghiera, specialmente del Rosario ogni giorno, confessione (non giustificazione dei peccati) e Comunione frequente in stato di grazia, Adorazioni Eucaristiche in riparazione degli oltraggi e delle offese ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, il Catechismo, la Consacrazione al Suo Cuore Immacolato, una vita coerente alle Leggi di Dio, sacrificarsi per la conversione dei peccatori. Non spetta a noi condannare o fare verdetti.

3) E di conseguenza l’apostasia nella Chiesa militante, chiaramente esplosa in modo violento, inedito ed unico nella sua storia
Non attendetevi da noi una “crociata” intesa come provocazione, un attacco a Tizio, Caio o Sempronio. La nostra vera Crociata l’abbiamo appena finita di descrivere fin qui. Noi continuiamo con il Montfort e il suo Trattato a cercare di comprendere come parlare di questa apostasia, come affrontarla mentre, riguardo ai fatti, faremo riferimento ad alcune tra le Apparizioni riconosciute dalla Chiesa. Poi starà ad ognuno riflettere e meditare sull’epoca che stiamo vivendo. L’apostasia è in atto e chi lo vuol negare se ne assumerà la responsabilità davanti a Dio anche perché, è ovvio, significherebbe rinnegare tutti i fatti reali che hanno spinto il Cielo stesso ad intervenire con Maria.
Aveva cominciato Leone XIII, come abbiamo provato all’inizio, con la visione dell’apostasia, a denunciare un fermento diabolico in atto che sarebbe entrato “fin sul trono di Pietro”…. e per questo aveva fatto l’esorcismo, la Preghiera a san Michele Arcangelo con le tre Ave Maria, da recitarsi – per i sacerdoti – al termine di ogni Messa, ma “qualcuno” lo ha fatto togliere. Poi c’è stata la rivoluzione del Sessantotto, l’euforia s’impossessò dei Padri e dei teologi radunati al concilio, come raccontava Benedetto XVI, vedi qui, ma dove già Paolo VI aveva denunciato come invece di una “nuova Pentecoste” sopraggiunse un “gelido inverno” e il “fumo di Satana era entrato”….  San Giovanni Paolo II ai suoi tempi aveva parlato di una “apostasia silenziosa, ma strisciante“… oggi assistiamo ad un vero ribaltamento della Chiesa per scuoterla delle sue dottrine e impasticciare i Sacramenti, l’esame della coscienza, la confessione. Per non parlare di quello che è diventata la Messa, se così può essere chiamata in molte parrocchie con il rischio, per altro, di trovarsi in messe invalidate dalla troppa fantasia ed inventiva di molti parroci.
Un sacerdote che alla Messa di Natale, ride e afferma di non celebrare il Credo “perchè non ci credo“, vedi qui, e tutta l’assemblea come inebetita RIDE, fa paura!! E’ la Notte Santa del Natale di Gesù, ma il prete non crede e impone ai fedeli di non dire il Credo, ma che razza di prete è mai questo? E’ vero, la messa potrebbe essere stata valida, tuttavia bisognerebbe constatare che la bizzarria sul Credo non si sia spostata sulle parole della Consacrazione perché, venute meno quelle, cambiate, non avviene più alcuna Transustanziazione, e se la messa è stata valida di certo è stata così profanata. Ma il problema oggi non è “solo” la sceneggiata di un prete isolato, da qualche anno stiamo assistendo a Vescovi, ed ora a Conferenze episcopali, pronte a remare contro la Dottrina della Chiesa cattolica, in nome di non si sa neppure di che cosa, forse ritorniamo a quella SUPERBIA di cui abbiamo parlato all’inizio.
Ora, per evitare di diventare noi polemici, lasciamo spazio alle recenti affermazioni del card. Muller, riportate da La Nuova Bussola quotidiana, vedi qui, a firma di Marco Tosatti, ecco il passaggio:
  • “Quando opinioni private o limitazioni morali e spirituali entrano nell’esercizio dell’autorità ecclesiastica, allora si richiedono critiche sobrie e obiettive così come la correzione personale, specialmente da parte di fratelli nell’ufficio episcopale. Tommaso d’Aquino non sarà sospettato di relativizzare il Primato Petrino e la virtù dell’obbedienza. Il modo in cui interpreta l’incidente di Antiochia è quanto mai illuminante, incidente che culmina nella pubblica correzione di Pietro da parte di Paolo”. Il cardinale tira le conseguenze dell’avvenimento, e dello scontro, famoso fra  Pietro e Paolo: “Secondo l’aquinate l’evento ci insegna che in certe circostanze un apostolo può avere il diritto e persino il dovere di correggere un altro apostolo in maniera fraterna, e che persino un inferiore può avere il diritto e il dovere di criticare il superiore”.
  • Anche questo diritto-dovere hanno dei limiti precisi, come insegna il Concilio vaticano II citato da Müller: “Questo non significa che si può ridurre il magistero a un’opinione privata, così da dispensare qualcuno dal potere obbligante dell’insegnamento autentico e definito della Chiesa. Significa solo che uno deve capire bene il significato preciso dell’autorità della Chiesa in generale e il ruolo del ministero di Pietro in particolare. E questo è particolarmente vero quando il conflitto non nasce dall’insegnamento del papa e il punto di vista personale di qualcuno, ma fra l’insegnamento del papa e l’insegnamento dei papi precedenti che sia in accordo con la tradizione ininterrotta della Chiesa”. E certamente l’esempio più recente e attuale di questo contrasto lo si può trovare fra le interpretazioni aperturiste di Amoris Laetitia e il magistero dei papi moderni, ultimi dei quali Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.”
Torniamo a La Salette…. la Vergine descrive una serie di situazioni legate prettamente alla Francia, poi ammonisce e descrive la devastazione delle guerre e gli effetti in Europa, infine tocca alla Chiesa, ecco una parte di quel Messaggio tremendo:
  • “Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesú Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono piú le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi. (…)  Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo. I demoni dell’aria con l’anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre piú.  Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità. Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli , i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me perché io li conduca dal Mio divin Figlio, quelli che Io porto, per cosí dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del Mio Spirito; infine Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesú Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella povertà e nell’umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell’unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo. È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra.  Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia. Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l’onore di Gesú CristoCombattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini.  La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione…”
Vent’anni prima, nel 1820, la monaca agostiniana Caterina Emmerich che sarà dichiarata beata e Mistica da Giovanni Paolo II nel 2004, soffre, soffre tanto e si offre “vittima di espiazione per i sacerdoti ingrati e l’apostasia della FALSA CHIESA” che vedrà nelle sue famose Visioni…. Non sono coincidenze, le coincidenze non esistono. Non stiamo qui a fare alcun giudizio, alcun comizio o verdetto, ma a riportare dei fatti chiarissimi.
Tutti sappiamo cosa accadde a Fatima, leggete qui un bellissimo ricordo nel Centenario 1917-2017, qui vogliamo ricordare quel 13 luglio 1917 della terza Apparizione, quando la Vergine Maria farà vedere a tre bambini l’Inferno, invitandovi a leggere una profonda riflessione qui, a cura di Aldo Maria Valli, atta a capire fin dove è arrivata l’apostasia nella Chiesa di oggi.
Benedetto XVI pronunciò una profonda Omelia il 28 giugno 2008 durante la celebrazione dei primi vespri della solennità dei santi Pietro e Paolo in occasione dell’apertura dell’Anno paolino: «In un mondo in cui la menzogna è potente, la verità si paga con la sofferenza. Chi vuole schivare la sofferenza, tenerla lontana da sé, tiene lontana la vita stessa e la sua grandezza; non può essere servitore della verità e così servitore della fede. Non c’è amore senza sofferenza, senza la sofferenza della rinuncia a se stessi, della trasformazione e purificazione dell’io per la vera libertà».
Che fine hanno fatto le prediche sulla sofferenza? Scomparse! Oggi c’è solo il riferimento ad una falsa felicità. Risuonano le parole di san Paolo: «Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina….»(2Tm.4,1-8), “la lettera colpisce per come riesce a delineare le sofferenze alle quali va incontro l’autentico seguace di Gesù e per la chiarezza con cui indica il dovere di lottare contro gli errori presenti e di prepararsi a combattere i futuri. (…) il richiamo a ricordare «queste cose», evitando «le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta». È un invito all’essenzialità, a concentrarsi su ciò che è davvero fondamentale. E che cosa c’è di più importante del giudizio divino?”, spiega A.M.Valli qui.
Veniamo ora al cuore dell’argomento. Riceviamo spesso e-mail di persone che ci chiedono giudizi “chiari e specifici su Papa Francesco“, non nascondiamo per noi e per voi un certo imbarazzo perché, per quanto ci siamo sforzati di studiare e cercare, in tutte le profezie o Apparizioni di cui abbiamo fatto l’elenco più sopra, in nessuna si fa mai il nome di un Papa o si esplicita all’eresia di un Romano Pontefice.
Per i veri Figli di Maria, capiamoci bene, la lotta non è mai contro una persona, stiamo attenti! Per il Papa si soffre e si prega, per la santa vera Chiesa si soffre e si prega, ma per la dottrina del Vangelo e della Chiesa si “predica sui tetti” la verità (Lc.12,1-3), e se noi taceremo, dice Gesù: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre»(Lc.19,40). Nella famosa Lettera XVI al cardinale di Ostia, così si esprimeva santa Caterina da Siena:
  • «Pregovi che facciate sì che non sia detta a voi quella dura parola con riprensione dalla prima verità, dicendo: «maladetto sia tu che tacesti». Oimè, non più tacere! Gridate con cento migliaia di lingue. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita, toltogli è il colore, perché gli è succhiato il sangue da dosso, cioè che il sangue di Cristo, che è dato per grazia e non per debito, egli sel furano con la superbia, tollendo l’onore che debbe essere di Dio, e dannolo a loro; e si ruba per simonia, vendendo i doni e le grazie che ci sono dati per grazia col prezzo del sangue del Figliuolo di Dio. Oimè! ch’io muoio, e non posso morire.. Non dormite più in negligenzia; adoperate nel tempo presente ciò che si può. »
Capite? Non una battaglia personale contro qualcuno in particolare, ma non più tacere su quanto sta accadendo, non più tacere sulla vera Dottrina della Chiesa, non più dormire, non più l’ignavia, non più la giustificazione attraverso la quale già Lutero aveva iniziato la sua apostasia contro la dottrina cattolica. E’ l’apostasia che dobbiamo denunciare, non spetta a noi poi fare l’elenco dei “buoni o dei cattivi”. Certo noi possiamo e dobbiamo INDICARE I VERI E SANTI PASTORI E VERI MAESTRI, questo sì che possiamo e dobbiamo farlo, cominciando, appunto, dal Catechismo, dai Santi, con Maria stessa che ha parlato e continua a guidarci….
L’apostasia è in atto, e chi lo nega è o in buona fede e allora deve svegliarsi, oppure è in mala fede e allora non va ascoltato, non va seguito in ciò che di sbagliato dice. Diceva il grande Padre della Chiesa san Crisostomo: “Quando l’eresia s’impadronirà della Chiesa, sappiate che non ci sarà prova di vera fede e di cristianità se non con le Sacre Scritture, perché quelli che si volgeranno altrove periranno” ( “Homelia 49, Mattheum”). Ma quali altre prove andiamo cercando? Fissarsi sulle singole persone, per decretare il nostro verdetto non è quanto ci chiede Maria…. e si rischia di perdere del tempo prezioso per fare, noi stessi, ciò che invece deve essere fatto: Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, una vita di Rosario, opere vere di carità, cultura con i Comandamenti di Dio creduti e applicati nelle nostre vite, adesione a tutto il Vangelo e non solo ai passaggi che fanno comodo.
L’apostasia c’è e Satana se la ride perché conosce bene lo scompiglio che sta portando! La maggioranza di chi si dice “cattolico” non sa nulla di quanto sta accadendo, non comprende, altri non vogliono sapere, molti che frequentano ambienti mariani si chiudono nella tranquillità del proprio cenacolo come se, detto il Rosario, si fosse a posto con i propri compiti. Ma abbiamo letto cosa dice il Montfort e la stessa santa Caterina da Siena: bisogna assumersi la responsabilità di uscire allo scoperto, parlare di ciò che sta accadendo, difendere la vera Dottrina, esporsi per essere perseguitati.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.  Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.” (Mt.5,11-12), PER CAUSA MIA dice Gesù, non per altre causenon per delle persone, ma solo per aver predicato il Vero Cristo con la Sua Dottrina, e saremo ODIATI PER CAUSA SUA, non per altre cause, saremo perseguitati e allora sì, davvero BEATI.
Insiste ancora Gesù: “e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani…” (Mt.10,18), come a dire non statevi a preoccupare chi sarà causa della vostra persecuzione PERCHE’ E’ ME CHE STANNO PERSEGUITANDO, è a CAUSA MIA che sarete perseguitatiQuesta è l’apostasia che ancora una volta ci interpella singolarmente: “TU, da che parte stai? da quale parte vuoi stare?” Non c’è la via di mezzo.
Maria è venuta, mandata, inviata speciale della Santissima Trinità, a reclutare questo esercito di perseguitati “a causa del Figlio“, non per altre ragioni, quelle saranno risolte dalla Chiesa stessa, una volta terminata questa battaglia e finiti “questi tempi”. Infatti quel “Vi perseguiteranno“, è un avviso che incute paura a molti, ma per questo Dio ha mandato Maria a confortarci, lo vogliamo capire si o no? Se riflettete serenamente su quanto sta avvenendo, scoprirete che non vengono perseguitati o lo sono solo di striscio, gli apostati, quanti vivono nella corruzione e hanno cominciato a vivere già in questa terra l’inferno che poi abiteranno in eterno, come spiega Fatima e le altre Apparizioni, se non si convertiranno prima. Ma questo significa anche che siamo davvero con Gesù, che diamo fastidio ai demoni, che intralciamo i progetti di Satana! E’ assurdo pensare di voler andare in Paradiso senza aver fatto il medesimo percorso di Gesù Cristo! Ecco però, perché abbiamo Maria ad aiutarci!
L’apostasia è in atto e l’eresia avanza, e se c’è chi se la ride… rispondiamo loro che Gesù ha anche detto: “Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete…”(Lc.6,26) , questo non significa diventare musoni e tristi, al contrario, impariamo dai tre Pastorelli di Fatima, da santa Bernadetta come si è davvero FELICI. Gesù fece questo monito proprio nei confronti di chi rideva e avrebbe deriso la Sua Dottrina, ben sapendo come Egli stesso da lì a breve sarebbe stato trattato: perseguitato, percosso, flagellato, incoronato di spine, caricato della croce, spogliato delle vesti, bastonato e inchiodato sulla Croce a vedere come la gente rideva e lo insultava, in mezzo a pochi che piangevano e silenziosamente soffrivano.
Noi con chi stiamo? Con Maria ai piedi della vera Croce, o in mezzo a coloro che ridevano? Gli scandali sono necessari, rammenta Gesù, ma per gli scandalizzatori se la vedrà Lui personalmente. Noi concentriamoci sulla DIFESA DELLA VERITA’, SULLA DIFESA DELLA DOTTRINA ben sapendo a cosa andremo incontro, certo, ma certi della vittoria finale, certi del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
  • Sancte Michaël Archangele, defende nos in prælio, contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiæ cælestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen.
  • San Michele Arcangelo, difendeteci nella battaglia; siate nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti su di lui il suo dominio, Vi preghiamo supplichevoli: e Voi, o Principe della milizia celeste, col divino potere ricacciate nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Così sia.
Ad Iesum per Mariam
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(*) Il testo che vi abbiamo offerto è stato realizzato con un lavoro di squadra per il quale si ringrazia l’amico “Atanasio” (Dottrina per la vera Fede), per il supporto dottrinale.

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