ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 26 settembre 2018

Inutile illudersi

Ciò che conduce all'Anticristo e ciò che conduce al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria...




Mentre ci battiamo il petto supplicando sinceramente il Signore: “Miserere nostri, Domine, parce populo tuo” [Abbi pietà di noi, Signore, risparmia il tuo popolo], è necessaria una chiara presa di coscienza: quello che sta accadendo nel nostro mondo è terrificante, inutile illudersi, inutile e sterile parlare un altro linguaggio: non può essere soprasseduta tutta quella “mostruosa eterogeneità” di vizi, peccati e delitti che stanno facendo affogare la nostra terra in un oceano di male.
A questo proposito vorrei fare mie le sofferte riflessioni e analisi del padre Stefano Manelli, Fondatore dei Francescani dell'Immacolata che ci aiutano a comprendere con serietà la drammatica situazione presente nella quale si trova sprofondato il genere umano. Una crisi che non può essere negata senza negare, al contempo, la realtà oggettiva e constatabilissima dello stato di cose attuale. 

Riflette ben il padre Stefano Manelli:
« Oggi, su chi o su che cosa deve “trionfare” il Cuore Immacolato di Maria, secondo la profezia di Fatima?
Sulle prime, la risposta a questo interrogativo potrebbe sembrare molto impegnativa e difficile; ma basta riflettere poco per capire che, invece, essa si presenta piuttosto semplice e agevole. Perché?...
Perché ormai è ben sotto gli occhi di tutti lo scenario raccapricciante delle cose terribili che accadono in questo mondo, a livello pressoché planetario, a danno micidiale dei valori più alti e vitali che vengono profanati e turlupinati fino al sacrilegio e all’omicidio, fino alla disperazione e al massacro:
Gli errori che dilagano contro la verità;
il mondo che si ribella e si erge contro Dio;
la corruzione più devastante che deturpa la morale;
la morte assassina che uccide la vita più innocente.
Che cosa non son capaci di fare oggi gli uomini nel male? Gli inizi di questo terzo millennio segnati dal colossale attentato terroristico delle “due Torri” a New York da parte dell’Islam, con l’assassinio di circa tremila persone, sono un segno allarmante, per non dire terrificante!

Sul quadrante della storia del pianeta terra, oggi, anche chi non volesse vedere, non potrebbe non vedere e registrare il compimento e la consumazione dello “sfacelo di tutti i valori”, come disse san Pio da Pietrelcina, un giorno, sul finire della vita, dopo il 1960.
Sono a vista di tutti oggi:
la Religione e la Verità ridotte a sincretismi aberranti e da stupidi;
la morale e i costumi gestiti da un relativismo dominato dal più rivoltante pansessualismo;
la vita umana assoggettata a forme assassine di morte violenta, legiferata (aborto, massacro di embrioni), organizzata (guerre, terrorismi, ingegneria genetica...) o pre-respinta, sia al suo inizio (contraccezione) che al suo termine (eutanasia),gestita a base velenosa di droghe, psichedelici, alcool...;
la famiglia e il matrimonio ridotti allo sfascio dell’indissolubilità e della fedeltà, oltre che della fecondità (divorzio, separazione, adulterio, convivenza selvaggia, poligamia, libertinismo...);
la gioventù, ridotta pressoché tutta a rischio di droga, di mode femminili da prostitute, di rock-and-roll, di sesso sfrenato senza più ritegno.
Che cosa più? Siamo al vero “pan-demonio!”.
Orbene, su questa realtà sociale, spaventosa in cui si trova a vivere la Chiesa, è chiamato dunque a “trionfare” il Cuore Immacolato di Maria ».
Un sogno... o una realtà?
Su tutto questo marasma di miserie e immondezze, dunque, su questo sfacelo di valori di tutti i tipi, si ergerà il vessillo di Cristo Re che con un atto della sua infinita potenza farà cessare di colpo questo stato miserando di cose (cf il Segreto di La Salette) e ripristinerà il vero culto di Dio, l’adorazione e il servizio sincero al Vero e Unitrino Dio per mezzo della potente opera mediatrice della sua Santissima Madre che, trionfatrice di tutte le forze del male, stenderà finalmente sulla terra il nuovo regno di pace, di amore e fraternità tra i popoli fondato sulla vera Religione che le genti professeranno volentieri e a cui obbediranno di cuore.
Sotto l’artificio retorico del sogno, il prof. Massimo Viglione spiega con arguzia, in concreto, cosa succederà durante il Trionfo del Cuore Immacolato, quello che ci sarà in quel tempo e quello che non ci sarà più.
Trovo molto edificante proporre qui i “suoi sogni” che ci aiutano a capire quale rinnovamento epocale si avrà con il regno di Maria, perché sono allo stesso tempo i “sogni di Dio”, i “sogni di Maria”, quanto loro vogliono realizzare su questa nostra povera terra che attende di essere rinnovata:
« Ho sognato un mondo dove l’Europa era tornata ad essere la tribuna dalla quale brillava su tutti i popoli la luce della Cristianità e della civiltà umana.
Ho sognato per questo che non esisteva più l’Unione Europea, Moloch per tutti gli europei e a sua volta serva di forze mondialiste e dissolutrici [...].
Ho sognato una società libera da razionalisti, illuministi, positivisti, freudisti, comunisti, socialisti, nazisti, liberali, democristiani, massoni, femministe, radicali, sessantottini, centri sociali e tutto l’innumerevole esercito di cialtroni e delinquenti che ha distrutto il Paese più bello e sano del mondo e il popolo più civile della storia e con esso l’intera Europa.
Ho sognato che in Italia, come nell’Europa imperiale, la vita era sacra dal concepimento alla morte naturale, e che pertanto l’aborto, come l’eutanasia erano considerati e puniti come omicidi [...].
Ho sognato una società senza manipolazione genetica di alcun genere [...].
Ho sognato una società totalmente liberata dalla droga, dalla pornografia, dalla mostruosa immoralità in cui stiamo giorno dopo giorno precipitando, dalla follia della teoria del gender, dall’omosessualismo inteso come ideologia di guerra alla famiglia e al diritto naturale, dal pedofilismo e dalle altre aberrazioni che si stanno affermando oggi.
Ho sognato che l’ordine morale era tornato nella nostra società: il matrimonio era tra uomo e donna sposati sacramentalmente.
Ho sognato i bambini cresciuti nella purezza dei costumi, nella spensieratezza di una vita semplice e naturale, nella responsabilità della serietà della vita, nel sacrificio del lavoro onesto come nella gioia della sua bellezza.
Ho sognato che le ragazze erano educate nei valori della purezza, della famiglia monogamica, alla sacralità del ruolo femminile sull’imitazione della Madre di Dio.
Ho sognato uomini responsabili capaci di essere fedeli e amorevoli mariti, ma anche capaci di avere l’autorità morale per tornare ad essere tanti pater familias.
Ho sognato il mondo di un tempo, il mondo dell’armonia della civiltà cristiana europea, l’armonia fra le generazioni, nella famiglia, nella società, che non è utopia, perché è esistito, e se è esistito, può esistere di nuovo.
Ho sognato una scuola al servizio dell’ordine morale e naturale come Dio lo ha voluto.
Ho sognato un’università per élites culturali, fonte non di disoccupazione e cialtroneria ma di professionisti seri in ogni ambito del sapere e fonte di cultura al servizio della verità e della giustizia e di scienza sottomessa alle leggi della natura come Dio le ha costituite.
Ho sognato un mondo ordinato: con re cattolici, con un’aristocrazia fondata sul servizio e sul senso del dovere e sacrificio, su una borghesia lavorativa onesta e solidale, su un popolo lavoratore e dignitoso, sulla riscoperta del lavoro della terra e delle tradizioni popolari come ricchezza primaria della nostra civiltà.
Ho sognato il mondo della fede cattolica, della civiltà cristiana, della millenaria eredità civile, culturale e artistica del nostro popolo.
Ho sognato infine la Chiesa senza eretici, traditori, pedofili, ladri, carrieristi, omosessuali, corrotti, ballerini, canterini, preti di frontiera e cialtroni di varia natura.
Ho sognato la Chiesa devota a Cristo e al Vangelo, preoccupata della fedeltà alla Verità e al magistero universale, povera nei suoi uomini ma ricca come istituzione, perché non esiste nulla di più inutile, anzi, deleterio, di una Chiesa povera con i suoi uomini ricchi.
Ho sognato una Chiesa capace di convertire gli atei, i suoi stessi nemici, i peccatori, e i miliardi di uomini che vivono nell’errore di professare le altre religioni, memore del mandato del suo Fondatore.
Ho sognato una Chiesa che sappia conservare lo splendore del proprio culto, la tradizione liturgica millenaria e la dignità del proprio ruolo nel mondo, essendo però anche capace di parlare a questo mondo e di effettivamente andare fra i poveri come fra i ricchi, fra gli ammalati come fra i sani, fra i peccatori come fra i giusti, che sappia arrivare a chiunque sia nel bisogno spirituale, morale, fisico, portando solo Gesù Cristo e non i richiami di questo mondo.
Ho sognato una Chiesa nuovamente artefice di santità, purezza di costumi e fede, giustizia, civiltà, bellezza e arte.
Ho sognato un clero fedele e forte nella Verità e nella carità di Cristo.
Ho sognato un Papa che non ha paura del mondo, che non si preoccupa di piacere al mondo, ma teme solo il giudizio Dio e ama solo la Verità incarnata, memore del suo ruolo e pienamente cosciente della sua responsabilità [...].
Ho sognato la Rivoluzione francese e tutto ciò che l’ha prodotta e tutto ciò che ne è conseguito e ne consegue sprofondare agli inferi nella maledizione generale di Dio e degli uomini [...].
Ho sognato il mondo dei doveri, il mondo del Decalogo dettato da Dio per la salvezza degli eletti e ho rinnegato il mondo dei diritti, il mondo delle dichiarazioni universali ispirate dal demonio per la dannazione degli stolti.
Questo conduce all’anticristo. Quello al trionfo del Cuore Immacolato di Maria » (2).
Note:
1) Padre S. M. Manelli, FI, Fatima tra passato, presente e futuro, in Maria Corredentrice. Storia e Teologia, Casa Mariana Editrice, Frigento 2007 (Bibliotheca Corredemptionis Beatæ Virginis Mariæ. Studi e ricerche, 10), vol. X, pp. 229-231
2) M. Viglione, Ho sognato. Ma ero sveglio, in www.civiltacristiana.com.



https://gloria.tv/article/EJTVgYEc8sVQ618xRZVBV1ADP

02_Il sogno delle “due colonne” di don Bosco profetizza un futuro regno eucaristico e mariano…


In una prospettiva profetica è possibile ravvisare nel simbolismo delle due colonne del famoso sogno di san Giovanni Bosco non solo i mezzi della vittoria nel tempo della prova per la Chiesa, ma anche le dimensioni fondamentali del Trionfo venturo: regno di Maria Immacolata, regno di Gesù Eucaristico.
Il grande san Giovanni Bosco († 1888) ebbe, tra i numerosi doni, il carisma profetico che spesso si manifestava nella forma di sogni profetici, alcuni dei quali riguardano la Chiesa nella sua travagliata navigazione nelle acque della storia. Uno dei più impressionanti e dei più attuali è quello delle “due colonne” alle quali il papa attacca la barca di Pietro per uscire indenne da una tremenda bufera in cui una moltitudine di navi nemiche le sferra contro, con spaventosa audacia, i suoi attacchi.
Il sogno presenta la guerra che in questi ultimi tre secoli è stata scatenata contro la Chiesa perché sia distrutta. È impressionante il dispiegamento di mezzi dei nemici di Cristo e l’odio distruttore che li anima. Sullo sfondo si intravede la ferocia del drago che, dopo aver tentato di ghermire il Bambino, insegue la Donna ovunque tenti di rifugiarsi.
Le due colonne verso le quali il nocchiero celeste guida la Chiesa hanno due segni inequivocabili: sulla prima vi è una statua della Vergine Immacolata con l’iscrizione: “Auxilium christianorum [Aiuto dei cristiani]”; sull’altra, molto più alta e grossa, c’è un’Ostia e sotto un cartello con le parole: “Salus credentium [Salvezza dei credenti]”.
Che cosa significa? Significa che le armi invincibili di cui la Chiesa dispone per la grande battaglia sono la Santa Vergine e l’Eucaristia. Ma, in una prospettiva profetica, possiamo anche vedere nel simbolismo delle due colonne non solo i MEZZI della vittoria nel tempo della prova per la Chiesa, ma anche le DIMENSIONI FONDAMENTALI DEL TRIONFO VENTURO: regno di Maria Immacolata, regno di Gesù Eucaristico.
A questa interpretazione conduce la riflessione sul racconto di don Bosco. La tempesta terribile in cui la nave della Chiesa si trova e i furiosi e ininterrotti attacchi delle imbarcazioni nemiche cessano all’istante appena l’ammiraglio-papa attracca alle due colonne: i nemici sono sbaragliati come per miracolo colpendosi e affondandosi a vicenda; in seguito tutte le altre barchette e scialuppe fedeli alla Chiesa seguono l’esempio del papa e agganciano le due colonne di salvezza, primi fra tutti coloro che hanno combattuto valorosamente in prima linea a fianco del pontefice.
Comunque sia, questa profezia di don Bosco, seppur alquanto misteriosa, getta luce su alcuni aspetti significativi del Trionfo. Anche se molti dettagli del sogno profetico restano misteriosi e difficilmente identificabili, quanto alla sostanza non possono esserci dubbi:
– la BONACCIA che regna non appena la nave-Chiesa si porta alle due colonne è figura certamente del TRIONFO che riguarderà la Chiesa intera, dal momento che «tutti gli altri seguono l’esempio della nave grande e attraccano alle colonne», come viene specificato nel sogno;
– le due colonne, invece, stanno ad indicare, con indubbia certezza, la natura intima di quel regno di pace: fervente devozione eucaristica e mariana saranno le note caratteristiche del tempo futuro, perché l’Eucaristia e la Madonna sono i più grandi tesori della Chiesa e saranno valorizzati al massimo quando gli uomini avranno la grazia di comprenderne appieno il valore e la preziosità.
Certamente, prima del Trionfo, come ben indicato nel sogno profetico, vi sarà un terribile scontro contro le forze del male che utilizzeranno tutte le loro armi e si serviranno di ogni astuzia e tranello per sommergere la Chiesa e i suoi figli fedeli nei flutti della tempesta, per farla crollare sotto i colpi ripetutamente sferrati.
Questa è l’interpretazione dello stesso don Bosco che così commenta nelle sue memorie: « Le navi dei nemici sono le persecuzioni. SI PREPARANO GRAVISSIMI TRAVAGLI PER LA CHIESA. QUELLO CHE FINORA FU, È QUASI NULLA RISPETTO A CIÒ CHE DEVE ACCADERE. I suoi nemici sono raffigurati nelle navi che tentano di affondare, se loro riuscisse, la nave principale. Due soli mezzi restano per salvarsi fra tanto scompiglio! Devozione a Maria SS., frequenza alla Comunione, adoperando ogni modo e facendo del nostro meglio per praticarli e farli praticare dovunque e da tutti » (1).
Note:
Memorie biografiche raccolte dal sacerdote salesiano Giovanni Battista Lemoyne, Torino 1909, vol. VII, c. 18, n. 172.

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