ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 29 dicembre 2018

Post principio..!

La “strega” che ispirò a papa Bergoglio l’agenda del suo pontificato.


Il 4 novembre 2013 sulla pagina twitter di Leonardo Boff compariva questo annuncio: “E’ appena morta Clelia Luro, con la quale papa Francesco ha parlato per tutta la settimana. Impegnata nelle riforme della Chiesa, cara amica”. Poche ore dopo, come informava il quotidiano argentino La Nacion (Qui), papa Francesco telefonò alle figlie della defunta per confortarle della grave perdita. Ma intanto la notizia aveva fatto il giro del mondo arrivando anche sui giornali italiani (Qui).
Ma chi era costei la cui morte veniva associata al pontefice in carica e che era notoriamente conosciuta da tutti come la sua confidente privilegiata?

Lei stessa raccontava di possedere sin dall’adolescenza un carattere insofferente e ribelle. Si era poi  sposata ad un uomo benestante che, sempre stando ai suoi ricordi, la lasciava libera di seguire le sue vocazioni e in particolar modo l’assistenza ai bambini delle indios che lavoravano nei campi da zucchero di proprietà della famiglia.
Ma non le bastava, si separò e divorziò da lui quando era in attesa della sesta figlia, iniziando così un’avventura che l’avrebbe portata a creare una serie interminabile di problemi alla Chiesa cattolica.
Divenuta indipendente, fu richiesta come segretaria dal vescovo di Avellaneda Jerónimo Podestá insieme al quale iniziò ad organizzare conferenze in tutta l’Argentina per presentare l’enciclica di Paolo VI “Populorum Progressio”, ma anche in questo caso galeotto fu il libro e chi lo scrisse: dall’intesa sui temi condivisi alla passione amorosa il passo fu breve.
Era il 1967 e lo scandalo fu enorme. Jeronimo Podestà chiese di essere ricevuto anche dal Pontefice per ottenere l’annullamento del divieto di matrimonio per i preti, ma fu tutto inutile perché nel 1972 venne sospeso a divinis, così che poté sposare la sua concubina solo civilmente.
Per maggiori particolari si rimanda all’ultima intervista (qui) che la Lura concesse pochi mesi prima di morire alla bell’età di 87 anni.
Da battagliera qual era non si dette per vinta e con il suo amante fondò la “Federazione latino-americana dei preti sposati”, di cui fece parte anche Leonardo Boff, che si era tolto il saio francescano ed era andato a convivere con una donna.
Merita una citazione questo Boff, che oltre ad aver stilato il necrologio della Lura, è stato l’ispiratore, e forse anche l’autore per alcune parti, di quel papocchio incommentabile che è l’enciclica “Laudato sì” di papa Francesco e, forte della sua protezione, aveva attaccato con ottusa violenza verbale il mitissimo Vittorio Messori che si era “permesso” alcune osservazioni in un articolo sul Corriere della sera. Ed è proprio Messori che, in risposta, svelò gli inquietanti e mai smentiti retroscena della sua torbida vita, ottenendo così di zittirlo. (Qui)
Clelia Luro e il vescovo di Buenos Aires si conobbero solo nel 2000, pochi giorni prima della morte di Jerónimo Podestá, che prima di andarsene le affidò come compito la “protezione” del vescovo Bergoglio. E la donna assolse il compito di indottrinarlo – ché questo fu in realtà – in maniera assolutamente egregia, lasciando questo mondo solo quando lo vide ben piantato sul trono di Pietro.
Difatti risalgono a quegli anni le aperture ideologiche del vescovo Bergoglio nei confronti di un sottobosco clericale che non lo aveva mai visto coinvolto prima.
Si è già detto di Leonardo Boff, che condivideva con la coppia Luro-Podestà la battaglia contro il celibato dei preti, ma che era anche leader della Teologia della Liberazione alla brasiliana, apertamente condannata dalla Chiesa cattolica (qui),  e che nel 1982, prima di svestire gli abiti religiosi, era stato destinatario di una Notificazione della Congregazione per la dottrina della fede per i contenuti del suo libro « Chiesa: Carisma e Potere » giudicati incompatibili con la retta fede. (qui)
Però tra i compiti che si era assunta la Luro c’era anche quello di aprire la mente del vescovo Bergoglio alle teorie di Dom Hélder Pessoa Câmara, personaggio tanto complesso quanto controverso. Questi, dopo aver ricoperto svariati incarichi di prestigio in Brasile, fu nominato da Paolo VI Arcivescovo metropolita di Olindo e Recife e quando nel 1985 dette le dimissioni Giovanni Paolo II lo rimpiazzò con un ordinario che smantellò sistematicamente tutto il suo operato emarginando i parroci e i collaboratori rossi della sua diocesi.
Il programma di papa Bergoglio della Chiesa povera per i poveri, divenuta l’ossessione martellante dei primi anni del suo pontificato, rispecchia esattamente il pensiero e la predicazione di Dom Câmara, del cui “Movimento” Clelia Luro era la presidente.
Dall’intervista rilasciata poco prima di morire si intuisce che la donna assillava il neo-pontefice sui temi che le stavano a cuore, soprattutto sul celibato dei preti. Stupiscono poi certe sue affermazioni, come la frase: “Una volta (Francesco) mi ha detto di avere l’impressione che il mio compito fosse quello di aiutarlo a pensare.”
Inoltre dal video di una conversazione con Leonardo Boff e con altre persone non identificabili si scopre che la realizzazione di “un ecumenismo che riunisca tutte le religioni in un’unione in base a un messaggio cristico” era un’aspirazione di Jeronimo Podestà e che “Francesco lo stava già realizzando in Argentina”.
Nel fare quest’affermazione la Luro sosteneva di essere sicura che il pontefice avrebbe messo in pratica tali principi e spiegava che tutti i Paesi e tutte le religioni dovevano essere riunite in questo unico “messaggio cristico”.  (qui) Tale progetto perciò, se attuato, consisterebbe in null’altro che in un sincretismo religioso con la conseguente soppressione del cattolicesimo. Sempre che Dio lo permettesse.
Allo stesso modo giudicava imminente il momento in cui Francesco avrebbe riformato “quella legge che è solo una legge fatta dagli uomini” e avrebbe visto “come ammettere  le coppie sacerdotali o il celibato opzionale. Se Dio vuole oggi con Francesco che salva la Chiesa Popolo di Dio, le sanzioni finiranno, apparterranno al passato e agli spiriti clericali che spariranno per diventare Uno perché il mondo creda“, così scriveva a Gustavo Gutiérrez Merino, considerato il fondatore della Teologia della liberazione. (qui)
Clelia Luro aveva giudicato come certa l’elezione di Bergoglio al soglio pontificio e in quell’occasione lui l’aveva apostrofata con l’appellativo di “strega” e così la chiamò da quel momento in poi per aver azzeccato la profezia.
Quindi, considerato che tutte le aperture che questo pontefice sta attuando e che i temi che sta sviluppando per certi versi appaiono andare proprio nella direzione dei discorsi e degli scritti della Luro, dobbiamo concludere che l’agenda di papa Francesco è stata ispirata da una “strega”?

Paola de Lillo
Per Bergoglio Gesù è venuto per la Fratellanza universale!


In princípio erat Verbum – In principio era il Verbo: «A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati» (Gv.1 12-13)
Di tutt’altro spessore e tenore è stato  il Messaggio “Urbi et Orbi” di papa Francesco che, per quanto dovremo oramai essere abituati a certi messaggi sociali, è bene rimanere indignati, perplessi e persino dispiaciuti. Perché qui non si tratta di antipatie o simpatie o di fare le “pulci” ad ogni frase che il Papa dice, ma di prendere atto che ciò che si sta predicando è – decisamente – un altro vangelo!
In questo editoriale: Un Natale sempre più svuotato del Suo Mistero… anche mariano…. avevamo messo in risalto una frase molto infelice di Bergoglio e, purtroppo, nonostante molti sacerdoti in vari commenti nella rete non hanno potuto dire che si era esagerato nelle sottolineature, molti però hanno avuto tendenza a giustificare – parlando di ignoranza  del sommo Pontefice – per minimizzare il senso di quelle parole…. Insomma, sembra prendere piede che dare dell’eretico a Bergoglio sarebbe un grave errore canonico, mentre dargli dell’ “ignorante” – vedi anche qui – sembrerebbe quasi più saggio…..
Ci domandiamo come sarebbe possibile che lo Spirito Santo possa essere l’artefice di un certo “magistero ignorante“, mentre non sarebbe possibile che un papa possa essere caduto nell’eresia…. mah! Misteri del dogma dell’infallibilità papale, elevato alla super potenza, a super dogma, come la dogmatizzazione dello spiritello del concilio.
Ma veniamo alla Benedizione Urbi et Orbi…. nella quale viene così confermata la modifica anche del Canto degli Angeli riportato niente meno che dal Beato evangelista Luca (2,14) Glória in excélsis Deo, et in terra pax homínibus bonae voluntátis; che nella versione italiana, da dopo il Vaticano II, recita: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama…. Come possiamo ben comprendere cambia la dottrina!! Perché “gli uomini di buona volontà” sono coloro che, NELL’ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO, SI CONVERTONO, hanno la volontà di convertirsi come è appunto accaduto ai Pastori d’Israele, a quel piccolo “resto” che ascoltando il Coro degli Angeli, mossi DALLA BUONA VOLONTA’, andarono e credettero, o credettero e andarono ad adorare il Messia appena nato!
Ed intendiamoci bene, questo non è un appunto che facciamo solo a papa Francesco, ma a tutti i Pontefici che dal concilio hanno lasciato fare che certo frasario venisse modificato. La differenza sta nel fatto che, se non altro, i suoi Predecessori tendevano comunque sia a ribadire i contorni della Dottrina della CONVERSIONE degli uomini a Dio, al Dio “fatto carne”, mentre oggi il ribaltamento sembra essere completato attraverso un Papa che non predica più questa conversione ma… la FRATELLANZA UNIVERSALE, indipendentemente dallo stato in cui l’uomo si trova.
Ecco la domanda e la risposta che Bergoglio ha dato in questo Messaggio natalizio:
  • “E che cosa ci dice quel Bambino, nato per noi dalla Vergine Maria? Qual è il messaggio universale del Natale? Ci dice che Dio è Padre buono e noi siamo tutti fratelli…”
Papa Francesco se la canta e se la suona… ma il Canto degli Angeli ai Pastori non dice affatto questo!! La fratellanza che senza alcun dubbio Cristo porta con sé… è CONSEGUENZA DELLA RISPOSTA che daremo a questo Annuncioma non è l’Annuncio! La sintesi che Bergoglio ha fatto è LA NUOVA TEOLOGIA della “Fratellanza Universale” LA NUOVA RELIGIONE SINCRETISTA MONDIALISTA….
Lo dice il Vangelo, mica noi: In princípio erat Verbum – In principio era il Verbo: «A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne,né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati» (Gv.1 12-13)
La dinamica del Vangelo e cuore dell’Annuncio è questo: a quanti accoglieranno (uomini di buona volontà) Gesù il Messia e Salvatore (conversione) Egli offre il potere di diventare figli di Dio…. mediante appunto IL BATTESIMO… quando infatti Giovanni specifica che: “da Dio sono stati generati“…. sta dicendo RI-GENERATI MEDIANTE IL BATTESIMO, LA CONVERSIONE, L’ADESIONE A LUI, Gesù il “nuovo Adamo”… e invece Bergoglio accantona LA FIGLIOLANZA CHE SI ACQUISTA MEDIANTE LA CONVERSIONE E IL BATTESIMO, con una fratellanza universale… ecco le sue parole:
  • “Questa verità sta alla base della visione cristiana dell’umanità. Senza la fraternità che Gesù Cristo ci ha donato, i nostri sforzi per un mondo più giusto hanno il fiato corto, e anche i migliori progetti rischiano di diventare strutture senz’anima. Per questo il mio augurio di buon Natale è un augurio di fraternità…”
Avremo Sacerdoti abbastanza CORAGGIOSI da correggere il Papa ed affermare che queste parole da lui espresse non sono affatto LA VERITA’… e che in base al Vangelo stesso il Natale è LA NUOVA FIGLIOLANZA mediante la conversione-ADESIONE a Colui che con il Battesimo (con tutto ciò che ne consegue) ci rende VERI FIGLI DI DIO?
E ancora, afferma Bergoglio: “Fraternità tra persone di diverse religioni. Gesù è venuto a rivelare il volto di Dio a tutti coloro che lo cercano….
NO! Non basta la “fratellanza” o il volemose bene… in quel “a coloro che lo cercano” ma: “.. a quelli che credono nel suo nome…” specifica san Giovanni l’evangelista!
  • E ancora afferma Bergoglio: “Il Divino Bambino, Re della pace, faccia tacere le armi e sorgere un’alba nuova di fraternità in tutto il continente, benedicendo gli sforzi di quanti si adoperano per favorire percorsi di riconciliazione a livello politico e sociale. (..) Il Natale rinsaldi i vincoli fraterni…..
NO!! è un vero ribaltamento del Messaggio teologico e dottrinale del Natale di Gesù Cristo! Per far SORGERE UN’ALBA NUOVA DI FRATERNITA’ (espressione tipica della dottrina New-Age), ma quella vera, i vincoli necessari sono LA CONVERSIONE AL CRISTO, diventare FRATELLI IN CRISTO mediante il Battesimo e gli altri Sacramenti di cui l’Eucaristia, appunto, è segno dell’UNITA’….e vera fraternità. Non può esserci vera pace se questa non inizia con una conversione totale al Messia.
Non avremo MAI QUESTA pace perchè Gesù lo spiega bene: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore…“(Gv.14,27). Perché Gesù fa questa distinzione profonda tra LA SUA PACE e la pace che potrebbe darci il mondo, O LA PACE CHE CI OFFRE BERGOGLIO? Perché la pace del Cristo la si ottiene mediante la conversione e la conformazione ai suoi comandamenti ed alla Legge di Dio, diversamente non avremo alcuna pace, ma solo IDEOLOGIA, SOCIALITA’ INTERESSATA, UTOPIA.
Non possiamo, perciò, non sentirci in piena sintonia con il commento di certo Giovanni Servodio – leggi qui – e che facciamo nostro:
  • Com’è possibile che si possa essere fratelli nella diversità di cultura, idee e religioni? E’ impossibile, poiché si è fratelli solo quando si è figli dello stesso padre, e cioè quando si è figli della stessa famiglia in cui il padre ha infuso cultura, idee e religione. Questa spuria fraternità bergogliana, invece, non è la fraternità cristiana, ma la fraternità rivoluzionaria, inventata dalla Rivoluzione francese e portata avanti da ogni tipo di laicismo, fino alle deviazioni rivoluzionarie del Vaticano II. Non a caso lo stesso papa Bergoglio conclude la sua tiritera con la coerente affermazione: «tutti fratelli in umanità!», a conferma che non parla da cattolico, ma da acattolico, da laico, da rivoluzionario.
  • La sua novella fratellanza o fraternità non è quella portata da Gesù, ma quella inventata dai filosofi dell’Illuminismo, Rousseau, Voltaire e Montesquieu, fondata su una realtà inesistente che dovrebbe essere realizzata demolendo la realtà vera e cioè il diritto naturale insito nell’uomo per volontà di Dio e collimante con i suoi Comandamenti. Con tale espressione, Bergoglio dimostra di aver fatto propria la fraternità rivoluzionaria e di aver rigettato la fraternità cattolica: «siamo tutti fratelli in umanità!», non “fratelli in Cristo, in Dio”!”
Intendiamoci bene: nel caso specifico di Dio “Padre” è evidente e chiaro che siamo TUTTI “FIGLI” DELLO STESSO PADRE E CREATORE tuttavia è bene sottolineare ancora una volta che la figliolanza di cui parla il Vangelo e il Cristo stesso, non è la stessa cosa del sincretismo religioso o di quell’essere stati creati – ovviamente – dall’unico Dio che noi riconosciamo in qualità di PADRE mediante il Cristo…….. è l’adozione che si acquisisce mediante UN ATTO DI VOLONTA’ da parte nostra, che si chiama CONVERSIONE… Maria Santissima è certamente MADRE di tutta l’Umanità che Cristo è venuto a redimere, ma questa maternità nulla potrà fare per coloro che rifiuteranno questa ADOZIONE, è Gesù a dirlo in Marco 16,16.
E’ evidente perciò il ribaltamento con la nuova teologia attraverso la quale NON PIU’ FIGLI attraverso la conversione, ma FRATELLI mediante l’umanizzazione, l’umanità…  ribaltamento di quella vera DIVINIZZAZIONE che Cristo è venuto a portarci mediante la conversione che si esplicita NELLA CROCE… e poi la Risurrezione. Per Beroglio e la nuova teologia abbiamo così LA FAMIGLIA ALLARGATA… nella quale è evidente che si è fratelli “in umanità” anche dove non si avesse lo stesso padre o madre, ma magari adottati… in tal caso però si parla di fratellastri e sorellastre…. non è quella adozione di cui parlano i Vangeli e specificatamente san Paolo!
Non è un caso se la nuova pastorale della nuova chiesa parla oggi a favore delle coppie divorziate e pure conviventi… il concetto di FAMIGLIA ALLARGATA senza più conversione e Legge divina, è da oggi ufficialmente la nuova dottrina della nuova chiesa, nella nuova “fratellanza universale”… sdoganando così la NUOVA RELIGIONE MONDIALISTA con la benedizione (la nuova Onda) Urbi et Orbi!
Buon Anno a tutti!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.