ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 4 gennaio 2019

Gli piacciono tanto i luterani buoni

Il mito di Lutero smascherato



di don Raymond Taouk 1
postato: 19 dicembre 2017Il

«Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose [...]. Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di impropèri» (2 Pt 2, 1-2).
 La riabilitazione di Martin Lutero

Il 13 ottobre 2016, Francesco I, ricevendo in Vaticano un gruppo di «pellegrini» luterani, ha voluto che una statua di Martin Lutero (1483-1546) fosse intronizzata nell'Aula Paolo VI. Rispondendo a braccio ad alcuni giovani che gli hanno fatto qualche domanda, Bergoglio ha affermato:

«A me piacciono tanto i luterani buoni, i luterani che seguono veramente la fede di Gesù Cristo. Invece non mi piacciono i cattolici tiepidi e i luterani tiepidi» 2.


Sopra: Francesco I e la statua di Martin Lutero in Vaticano.

Lo stesso giorno, le Poste Vaticane hanno emesso un francobollo commemorativo sul quale figurano Lutero e il suo collega d'eresia Filippo Melantone (1497-1560) inginocchiati davanti ad un crocifisso e sullo sfondo la città di Wittenberg.

Sopra: il francobollo celebrativo della rivolta protestante
emesso dalle Poste Vaticane.


Il mese successivo, e precisamente lunedì 31 novembre 2016, Jorge Mario Bergoglio si è recato a Lund, in Svezia, in occasione del 500º anniversario dell'affissione sul duomo di Wittenberg delle novantaquattro tesi di Lutero. Qui, nella cattedrale luterana, ha incontrato l'«arcivescova» Antje Jackelen. In questa occasione, Francesco I ha pronunciato parole importanti, un vero e proprio mea culpa:

«Lutero ha messo la Parola di Dio nelle mani del popolo [...]. Anche noi dobbiamo guardare con amore e onestà al nostro passato e riconoscere l'errore e chiedere perdono. Dio solo è giudice [...]. Si deve riconoscere con la stessa onestà che la nostra divisione si allontanava dalla intuizione originaria del popolo di Dio, che aspira naturalmente a rimanere unito, ed è stata storicamente perpetrata da uomini di potere di questo mondo più che per volontà del popolo fedele» 3.

Sopra: Francesco I incontra e abbraccia l'«arcivescova» luterana Antje Jackelen.

Come dire che Papa Leone X (1475-1521), che scomunicò Lutero, era un «uomo di potere» e si è sbagliato. MonsNunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo il 18 e il 19 ottobre 2017 alla Pontificia Università Lateranense ad un convegno intitolato «Passione per Dio. Spiritualità e teologia della Riforma a 500 anni dal suo albeggiare», ha rincarato la dose affermando che «la Riforma avviata da Martin Lutero cinquecento anni fa è stata un evento dello Spirito Santo» 4.

Sopra: Mons. Nunzio Galantino, Segretario della CEI.

Di fronte a queste affermazioni, un certo numero di cattolici è rimasto scandalizzato, o quanto meno sconcertato. Alcuni giornalisti, come Antonio Socci, hanno accusato Bergoglio di essere caduto in errore e, implicitamente, di essere l'unico responsabile di questa riabilitazione di Lutero.
In realtà, Socci e altre persone come lui dalla memoria corta, si sono ben guardati dal ricordare ai loro lettori che la rivalutazione in positivo del frate apostata - e la conseguente protestantizzazione della Chiesa cattolica - è iniziata più di quarant'anni fa durante subito dopo il Concilio Vaticano II (1962-1965) e sotto i pontificati di Giovanni XXIII (1881-1963) e Paolo VI (1897-1978).

Sopra: il Concilio Vaticano II, voluto da Giovanni XXIII e portato a termine da Paolo VI.

Il nuovo linguaggio fuorviante inaugurato dal Concilio ha trasformato gli eretici in «fratelli separati» e le sètte protestanti in «comunità ecclesiali».

Ad esempio, durante le varie Sessioni conciliari furono invitati ufficialmente diversi osservatori protestanti. Ma si andò ben oltre. In nome del dialogo ecumenico e dell'«unità dei cristiani», nel corso dei lavori del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, una commissione, guidata da MonsAnnibale Bugnini (1912-1982) - un prelato in odore di Massoneria - che doveva attuare le disposizioni conciliari della Costituzione Sacrosanctum Concilium nella creazione di una nuova liturgia (la cosiddetta «Messa di Paolo VI» o «Novus Ordo Missæ»), sei pastori protestanti collaborarono attivamente alla stesura del nuovo rito.

Sopra: a sinistra, Mons. Annibale Bugnini.

Il 12 settembre 1978, la rivista Osservatore Politico, diretta dal noto giornalista Mino Pecorelli, pubblicò un articolo intitolato «La Gran Loggia Vaticana». Tra i nomi di molti prelati e sacerdoti affiliati alla sètta massonica spicca quello di Mons. Bugnini (iniziato il 24 aprile 1963, matricola 1365/76, nome in codice BUAN). A destra, una delle prime «messe» beat.

Sul ruolo di questi sei eretici all'interno del ConsiliumMonsWilliam Baum (1926-2015; creato Cardinale nel 1976 da Paolo VI) ebbe a dire:

«Essi non si trovavano lì solo come osservatori, ma anche come consulenti che parteciparono attivamente al rinnovamento liturgico. Non avrebbe rappresentato molto se si fossero limitati ad ascoltare; essi vi contribuirono pienamente».

Sopra: il Cardinale William Baum.

E il risultato finale fu la promulgazione della nuova Messa nell'aprile del 1969, un rito che contiene elementi proprî della dottrina protestante. Il 10 maggio 1970, in occasione dell'udienza concessa ai sei ministri riformati che hanno partecipato all'elaborazione del Novus Ordo Missæ, Paolo VI, parlando del loro contributo ai lavori del Consilium liturgico, ebbe a dire:

«Vi siete particolarmente sforzati di dare più spazio alla Parola di Dio contenuta nella Sacra Scrittura; di apportare un più grande valore teologico ai testi liturgici, affinché la "lex orandi" ("la legge della preghiera") concordi meglio con la "lex credendi" ("la legge della fede")» 5.

Sopra: Paolo VI immortalato insieme a cinque dei sei pastori protestanti che hanno collaborato alla stesura della nuova Messa.

Non si capisce come i figli di Lutero, che non credono alla Presenza Reale di Nostro Signore Gesù Cristo nell'Eucarestia, al Sacramento dell'Ordine e al fine sacrificale e propiziatorio della Santa Messa possano aver apportato «un grande valore teologico ai testi liturgici»! Incredibile...
I sei pastori protestanti erano: Ronald JasperMassey ShepherdRaymond GeorgeFriedrich KunnethEugene Brandt e Max Thurian in rappresentanza degli anglicani, del Consiglio Ecumenico delle Chiese, dei luterani e della comunità calvinista di Taizé. Dal canto suo, il teologo domenicano Yves Congar (1904-1995), creato Cardinale nel 1994 da Karol Wojtyla, disse dell'ex frate eretico:
«Lutero è uno dei più grandi geni religiosi di tutta la storia. A questo riguardo io lo metto sul medesimo piano di Sant'Agostino, di San Tommaso d'Aquino o di Pascal [...]. In un certo senso è anche più grande. Egli ha ripensato tutto il cristianesimo. Lutero fu un uomo di Chiesa»!6.

Sopra: Padre Yves Congar o.p., uno degli elementipiù progressisti che parteciparono al Concilio.

Nel 1983, in occasione delle celebrazioni protestanti per il cinquecentenario della nascita di Lutero, Giovanni Paolo II(1920-2005) ha inviato un messaggio al Cardinale Johannes Willebrands(1909-2006), responsabile del Segretariato per l'Unità dei Cristiani, in cui dichiarava che sulla base delle recentissime ricerche storiche, si deve ammettere che

«è stato messo in luce in modo convincente il profondo spirito religioso di Lutero, animato da una cocente passione per la questione della salvezza eterna» 7.

«Chi oggi oserebbe negare che Martin Lutero sia stato una personalità profondamente religiosa e che ha cercato onestamente e con abnegazione il messaggio del Vangelo? [...]Il Concilio Vaticano II non ha forse accolto molte esigenze che erano state espresse [...] da Martin Lutero, e mediante le quali molti aspetti della fede cristiana e della vita cristiana sono espresse molto meglio oggi di quanto non lo fossero prima»?
-
 Cardinale Johannes Willebrands
(cfr. La Documentation Catholique, nº 1569, del 6 settembre 1970, pag. 766)

Sempre nel 1983, e precisamente l'11 dicembre, Giovanni Paolo II si è recato in visita nel tempio luterano in Roma. Già in precedenza, nel corso di un suo viaggio pastorale a Francoforte, in Germania, Karol Wojtyla aveva dichiarato di fronte ai rappresentanti del protestantesimo: «Oggi vengo a voi verso l'eredità spirituale di Martin Luterovengo come pellegrino» 8.


Sopra: Giovanni Paolo II in visita al tempio luterano di Roma.

Non ci deve dunque stupire se il gesuita Padre Bartolomeo Sorge, direttore della prestigiosa rivista La Civiltà Cattolica, non ha esitato ad affermare che

«il più importante risultato ottenuto fino ad oggi è la revisione del giudizio della Chiesa sulla persona di Lutero» 9.

Sopra: Padre Bartolomeo Sorge s.j.

e un modello di santità sua volta, durante la sua visita ad Erfurt, il 23 settembre 2011, Benedetto XVI ha presentato l'eresiarca tedesco come un esempio di spiritualità:

«Il pensiero di Luterotutta la sua spiritualità erano completamente cristocentrici: "Cosa promuove la causa di Cristo" era per Lutero il criterio decisivo di ermeneutica per l'esegesi della Sacra Scrittura. Tuttavia, ciò presuppone che Cristo sia al centro della nostra spiritualità e che l'amore per lui, mentre viviamo in comunione con lui, sia la guida della nostra vita».

Sopra: Benedetto XVI insieme al pastore luterano Nikolaus Schneider ad Erfurt, in Germania, nel 2011.

Anche lui, come il suo predecessore, il 14 marzo 2010, ha visitato il tempio luterano di Roma. Bergoglio, dunque, non fa che portare alle sue logiche conseguenze un processo iniziato negli anni '60. Ma tutte queste adulazioni fuori luogo non si addicono al vero Lutero quale emerge dai suoi stessi scritti.

Sopra: Benedetto XVI in vista al tempio luterano di Roma, esattamente come fece il suo diretto predecessore.

Ben diversamente, infatti, si era espresso il 9 marzo 1783 Papa Pio VI (1717-1799), che aveva definito l'ex frate agostiniano un «eretico insensato». D'altronde, solo per citare un esempio fra tanti, molti anni dopo, in continuità con l'insegnamento plurisecolare della Chiesa, San Giovanni Bosco (1815-1888), nella sua opera Il cattolico istruito nella sua religione (1853), aveva scritto a proposito di Lutero:
«Leone X, che allora governava la Chiesa, usò tutte le possibili sollecitudini per farlo ravvedere, scrisse a lui e ad altri lettere le più amorevoli; da Roma mandò legati in Germania affinché lo persuadessero a non allontanarsi da quella religione in cui era stato da Dio creato, e che egli conosceva essere l'unica vera, l'unica che presenti i caratteri della divinità. Ma nulla valse a far ritornare in se stesso, l'accecato eresiarcaEgli si era già abbandonato ai suoi vizie nella sua superbia divenne più ostinato. Laonde guadagnatosi un buon numero di seguaci, libertini al par di lui, si diede a disseminare i suoi errori per tutta la Germania» 10.

Sopra: San Giovanni Bosco e la sua opera Il cattolico istruito nella sua religione.

Di fronte a queste lampanti contraddizioni circa il giudizio del riformatore tedesco espresso dai massimi vertici della Chiesa cattolica prima e dopo il Concilio, ci è parso quanto mai opportuno presentare al lettore italiano questo articolo in cui l'Autore, un sacerdote australiano di origini libanesi, si è limitato a riportare il pensiero di Lutero come lui stesso lo ha espresso. Al lettore l'ardua sentenza...

 Lutero parla per se stesso
Essendo recentemente uscito il nuovo film sul riformatore (Luthergenioribelleliberatore; 2003), penso sia bene entrare più profondamente nella comprensione del vero carattere di Lutero e denunciare la leggenda di «Lutero il riformatore». Lutero è senza dubbio il padre della ribellione protestante e il padre spirituale della moderna apostasia da Dio.

Sopra: la locandina del film Luther, una pellicola che non mostra il vero volto dell'ex monaco agostiniano.

L'obiettivo di questo articolo su Martin Lutero non è quello di ripercorrere la sua storia, la quale può essere facilmente reperita, quanto piuttosto di fornire citazioni dirette 11 da parte di un uomo definito un «grande riformatore religioso» e a cui molti non cattolici fanno risalire le origini delle loro rispettive comunità ecclesiali.
Chi dubiterà che il miglior giudice del vero carattere di Lutero sia Lutero stesso? Quindi, dalle stesse parole di Lutero lo comprenderemo per ciò che egli fu veramente, e cioè un'apostata ribelle che abbandonò la vera fede e condusse molti all'apostasia da Dio celandosi sotto la maschera del «riformatore» al fine di seguire le sue perverse inclinazioni 12.
Non dimentichiamo che nessuna delle seguenti dichiarazioni di Lutero, che io citerò, furono mai da lui ritrattate, e quindi possono ancora essere considerate come parte del suo «pensiero religioso». Ciò dovrebbe mostrare il lato di Martin Lutero che i protestanti e molti «cattolici» così convenientemente sottovalutano in questi giorni di falso ecumenismo e di disonestà intellettuale.

Il 31 ottobre 1517, il frate agostiniano Martin Lutero affisse sulla porta della chiesa di Wittenberg novantacinque tesi in latino, tra cui alcune contro il valore delle indulgenze e l'esistenza del purgatorio. La ribellione contro il Papa e la Chiesa cattolica era iniziata...

 I Comandamenti
Cristo ha insegnato: «Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti» (Mt 19, 17; Mt 5, 17; 1 Gv 5, 2).
Lutero, parlando dei Comandamenti, dice:

«L'unico loro scopo è quello di mostrare all'uomo la sua impotenza a fare il bene e di insegnargli come disperarsi» 13. «"Non fornicare" è un comandamento che ci dimostra come siamo tutti peccatori dato che non è nel potere dell'uomo non fornicaree lo stesso vale per tutti i comandamenti dato che sono tutti impossibili da praticare per noi uomini [...]. Mosè è un carnefice, un crudele esecutore di sentenze, un torturatore che ci strappa la carne con le pinze e ci fa soffrire il martirio[...]. Chiunque, nel nome di Cristo, terrorizza e sconvolge le coscienze, non è un messaggero di Cristo, ma del diavolo [...]. Dunque, facciamo far fare a Mosè le valige, e per sempre [...]Dobbiamo rimuovere il Decalogo dalla nostra vista e dal nostro cuore» 14. «Non importa cosa fanno le persone, conta solamente quello in cui credono» [...]. «Se permettiamo ai Comandamenti una qual si voglia influenza sulle nostre coscienze, diverranno una copertura di tutti i malile eresie e le bestemmie» 15.

Per Lutero, dopo il peccato originale l'uomo è corrotto fino al midollo e totalmente incapace di resistere alle tentazioni. Dunque, Gesù Cristo non ha realmente redento gli uomini liberandoli dal peccato e dando loro, mediante la Sua grazia, la capacità di vincere le tentazioni...
Al contrario, la Sacra Scrittura dichiara costantemente la grandezza dei Comandamenti e l'importanza di metterli in pratica:

«La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi» (Sl 19,7).
 Il libero arbitrio non esiste
Cristo ha insegnato: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Mt 7, 21; 7, 24; 26, 24).
Lutero ha insegnato:

- «Per quanto riguarda Dio, e tutto ciò che concerne la salvezza e la dannazione, (l'uomo) non ha il libero arbitrio, ma vive in cattività, prigioniero e schiavo, o della volontà di Dio o della volontà di Satana [...] 16Facciamo tutto per necessità e non per libera scelta poiché il potere della libera volontà è nullo» 17.
- «L'uomo è come un cavallo. Dio balza sulla sella? Il cavallo è ubbidiente e si adatta ad ogni movimento del fantino e va dove vuole lui. Dio getta le redini? Poi Satana balza sul dorso dell’animale, il quale si incurva, va e si sottomette all'incitamento e ai capricci del nuovo fantino
 [...]. Dunque, la necessità e non il libero arbitrio è il principio che controlla la nostra condotta. Dio è l'autore di ciò che è maligno così come è l'autore di ciò che è buono, e come dona la felicità a coloro che non la meritano, così fa dannare altri che non meritano quella sorte» 18.
- «La volontà di Giuda era opera di DioDio con il suo potere onnipotente mosse la sua volontà così come muove tutto ciò che è in questo mondo»
 19.

Il 15 giugno 1520, Papa Leone X emanò la Bolla Exsurge Domine con la quale dava a Lutero sessanta giorni di tempo per ritrattare le sue ersie, pena la scomunica. Per tutta risposta Lutero, il 10 dicembre 1520, diede pubblicamente fuoco ai volumi di Diritto Canonico, nonché alla stessa Bolla papale. Il 3 gennaio dell'anno seguente, la Bolla Decet Romanum Pontificem sancì la scomunica di Lutero.

 La ragione va disprezzata
Cristo ha insegnato: «Siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe» (Mt 10, 16). «Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi»? (Mt 16, 3).
Lutero ha insegnato:

- «Nessuna buona azione si verifica come risultato della propria saggezza, ma tutto deve accadere nello stupore [...]La ragione dev'essere messa da parte poiché è la nemica della fede» 20.
«La ragione è la domestica del diavolo e non fa nient'altro che bestemmiare e disonorare tutto ciò che Dio dice o fa» 21.
«La ragione è direttamente opposta alla fede e bisogna lasciarla perdere. Essa dovrebbe essere uccisa e sepolta nella mente dei credenti» 22.
«Si dovrebbe imparare la filosofia solo come si impara a praticare la stregoneria, cioè per distruggerla, come colui che scopre gli errori per poi confutarli» 23.

Durante le sue prediche Lutero era solito scagliarsi contro la Messa,
contro il culto di Maria SS.ma e dei Santi, contro il Papa, ecc...
N. B.: il disprezzo che Lutero nutriva per la ragione ha dato vita a due atteggiamenti entrambi erronei e pericolosi: dal punto di vista religioso, la fede senza la ragione conduce al desiderio di tutto ciò che è irrazionale (illuminismo), mentre da un punto di vista filosofico ha portato al pensiero moderno, il quale (da Kant in poi) nega all'intelletto la capacità di conoscere il vero, il reale e Dio stesso (N.d.R.).

 Sul peccato
Cristo ha insegnato: «Chiunque commette il peccato, commette anche violazione della legge, perché il peccato è violazione della legge. Voi sapete che egli è apparso per togliere i peccati e che in lui non v'è peccato» (1 Gv 3, 8). «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato» (Gv 8, 34).
Lutero ha insegnato:

«Una persona che è battezzata non può, anche se volesse, perdere la sua salvezza a causa di peccati, per quanto gravi essi siano, a meno che si rifiuti di credere, poiché nessun peccato la potrà far dannare, ma solo la mancanza di fede» 24.
«Sii peccatoree fa in modo che i tuoi peccati siano gravi, ma fa che la tua fede in Cristo sia più forte, e gioisci in Cristo il quale ha vinto il peccato, la morte e il mondo. Noi commetteremo peccati fino a quando siamo qui poiché questa vita non è un luogo dove alberga la giustizia [...]Nessun peccato ci può separare da Lui anche se uccidessimo o commettessimo adulterio mille volte al giorno» 25.
«Non chiedere nulla alla tua coscienza, e se parla non la ascoltare, se insiste, soffocala, divertiti ese fosse necessariocommetti un bel peccato grave al fine di farla tacereLa coscienza è la voce di Satana ed è necessario fare sempre il contrario di ciò che Satana desidera»26.

«Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5, 48).

 La fede e le buone opere
Cristo ha insegnato: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli» (Mt 5, 16). «Che giovafratelli mieise uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? [...]. Così anche la fede: se non ha le opereè morta in se stessa» (Gc 2, 14-17).
Lutero ha insegnato:

«Noi diciamo che un uomo è giustificato solamente per la fede senza le opere della legge [...]É molto più importante guardarsi dalle buone opere che dal peccato» 27.
«Le buone opere sono cattive e sono peccato come tutto il resto»28.
«Non c'è scandalo maggiore, più pericoloso e più velenoso che una vita buona all'esterno manifestata da opere buone e da una vita pia. Quello è la grande porta, la strada maestra che conduce all'inferno» 29.
«Se uno dice che il Vangelo richiede le buone opere per la propria salvezza, io affermo in modo puro e semplice che è un bugiardo» 30.

Il «sola fide» («solo la fede») di Lutero conduce non solo ad una fede morta, ma anche alla morte spirituale in quanto il peccatore non si sforza più di uscire, mediante la grazia divina, dalla spirale del vizio.

 Sulla giustizia sociale
Cristo ha insegnato: «Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati» (Mt 5, 6).
Lutero ha insegnato 31:

«I contadini non sono migliori della paglia. Non ascolteranno le parole e sono privi di buon senso, e quindi dovranno essere sottomessi, ascoltare lo schioccare della frusta e lo sfrecciare delle pallottole. Questo è l'unica cosa che meritano» 32.
- «Uccidere un contadino non è omicidio, ma significa aiutare ad estinguere il fuoco. Non ci siano mezze misure! Schiacciateli! Tagliategli la gola! Trafiggeteli! Cercate ovunque! Uccidere un contadino significa uccidere un cane inferocito! Se di me si dice che sono duro e spietato, che la misericordia sia dannata. Lasciate che chiunque li pugnali, li strangoli e li uccida come cani inferociti» 33.
- «Io, Martin Lutero, durante la ribellione ho ucciso tutti i contadini poiché sono stato io ad ordinare che fossero uccisi. Tutto il loro sangue è sulle mie mani. Ma io lo rimetto tutto nel Signore Iddio, poiché è Lui che mi ha comandato di parlare così» 34.
- «Dio ha dato la legge, e nessuno la osserva. Inoltre Egli ha istituito maestri, guide e spronatori; dunque, ci sono i capi che guidano, picchiano, strozzano, impiccano, bruciano, decapitano e fanno a pezzi le masse contadine» 35.
«Come i cavalcatori di muli, i quali devono accanirsi sul mulo con verghe e flagelli altrimenti le bestie non ubbidirebbero, così deve fare il legislatore con il popolo. Egli deve condurre, bastonare, strozzare, impiccare, bruciare, decapitare e torturare, così da essere temuto e mantenere il popolo sotto controllo» 36.
«Da che cosa il principe tragga i suoi poteri non è cosa che ci riguarda; è la volontà di Dio indipendentemente dal fatto che lo abbia rubato o avuto tramite rapina» 37.

Sopra: Lutero guida la repressione contro i contadini in rivolta.

 Sugli ebrei
Cristo ha insegnato: «Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mt 22, 39); «Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico"; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori» (Mt 5, 43-44).
Lutero ha insegnato:

- «Come ho già avuto modo di dire, il mio consiglio è: punto primo, che le loro sinagoghe siano bruciate; tutti coloro che ne siano capaci buttino sopra di esse zolfo e catrame; sarebbe bene se qualcuno potesse gettare anche del fuoco infernale [...]. Punto secondo, che tutti i loro libri, i libri di preghiera, gli scritti talmudici, l'intera loro Bibbia, siano sequestrati senza lasciar loro nemmeno un foglio, e che questi siano preservati per coloro che potrebbero convertirsi [...]. Punto terzo, che sia loro proibito, sotto pena di morte, di lodare Dio, di renderGli grazie, di pregare, e di insegnare in pubblico tra noi nella nostra nazione [...]. Punto quarto, che si proibisca loro di pronunciare il nome di Dio nelle nostre vicinanze poiché non possiamo, in buona coscienza, ascoltarli e tollerare una tal cosa [...]. Colui che ascolta questo nome (di Dio) da un ebreo deve informare le autorità, oppure gettargli addosso lo sterco di maiale quando lo vede e farlo fuggire» 38.
- «Bruciate le loro sinagoghe. Proibitegli tutto ciò che ho menzionato sopra. Obbligateli a lavorare e trattateli con ogni sorta di severità come Mosè fece nel deserto dove ne uccise tremila [...]. Se tutto ciò non è abbastanza, dobbiamo farli allontanare come cani rabbiosi al fine di non prendere parte alle loro abominevoli bestemmie e ai loro vizi, affinché non meritiamo l'ira di Dio e finiamo dannati» 39.
- «Se dovessi battezzare un giudeo lo porterei al ponte di Eble, gli metterei attorno al collo un sasso e lo spingerei recitando le parole: "Ti battezzo nel nome di Abramo"» 40.
- «I giudei meritano di essere impiccati su una forca sette volte più alta di quella usata per i criminali ordinari» 41.

Sopra: frontespizio dell'opera di Lutero
Degli ebrei e delle loro menzogne (1543)

 Sul matrimonio e sulla donna
Cristo ha insegnato:

«Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi [...]. Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio» (Mt 19, 8-9).
Lutero ha insegnato:

«Se il marito non ne ha voglia, ve ne sarà un altro che l'avrà; se la moglie non ne ha voglia allora farà venire la domestica» 42.
«Mettiamo caso che io consigli alla moglie di un uomo impotente, con il suo consenso, di darsi ad un altro uomo, diciamo il fratello di suo marito, ma di tenere questa unione segreta, e di attribuire la paternità dei figli al cosiddetto padre putativo. La questione è: tale donna è in stato di grazia? Io rispondo: certamente» 43.
«Non è in contrasto con le Sacre Scritture per un uomo avere diverse mogli» 44.
- «Sappiate che il matrimonio è una cosa esteriore e materiale come ogni altro affare secolare. Il corpo non ha nulla a che vedere con Dio. Da questo punto di vista non si può peccare contro Dio, ma solo contro il proprio prossimo» 45.
- «É ancora argomento di discussione il fatto se sia permesso o meno il divorzio. Per quanto mi riguarda ad esso preferisco la bigamia» 46.
- «La Parola e l'opera di Dio sono chiare: la donna è stata creata o per essere una moglie o per essere una prostituta» 47.
«Nonostante tutto il bene che io possa dire a riguardo della vita matrimoniale, non concederò molto alla natura tanto da affermare che essa sia priva di peccato. Nessun dovere coniugale è mai reso senza peccatoIl dovere matrimoniale non è mai eseguito senza colpa» 48.

Il 27 luglio 1575 Martin Lutero sposò l'ex suora Katharina von Bora (1499-1552).
La «sposa» entrò nel convento nascosta all'interno di una botte da birra vuota...

 Sul mentire
Cristo ha insegnato:

«Voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna» (Gv 8, 44).
Lutero ha insegnato:

- «Che danno potrebbe causare un uomo che dice una sana bugia per una giusta causa e per il bene delle chiese cristiane»? 49.
- «Mentire in caso di necessità o convenienza non è contro Dio poiché Lui è stato pronto a prendere queste bugie su di Sé» 50.

«(Satana) è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna» (Gv 8, 44).

 Su Dio
Cristo ha insegnato: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti» (Mt 22, 37-38).
Lutero ha insegnato: «Non considero Dio migliore di un furfante»51.


« Pecca fortemente, ma credi fermamente» (Martin Lutero).

 Sull'ubriachezza
Cristo ha insegnato (tramite San Paolo): «O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio» (1 Cor 6, 9-10).
Lutero ha insegnato: «Mangiamo e beviamo fino ad ammazzarci, mangiamo e beviamo fino all'ultima scorreggia» 52.

 Sull'orgoglio
Cristo ha insegnato: «Chi invece si innalzerà sarà abbassato» (Mt 23, 12).
Lutero ha insegnato:

- «Sant'Agostino e Sant'Ambrogio non possono essere paragonati a me» 53.
«Ciò che insegno e scrivo rimane vero, anche se tutto il mondo dovesse cadere a pezzi per causa mia» 54.

 Sulla persona di Gesù Cristo
Cristo ha insegnato: «Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio» (Gv 8, 46-47).
Lutero ha insegnato:

- «Cristo commise adulterio prima di tutto con la donna che incontrò al pozzo di Giacobbe, di cui San Giovanni scrisse: "In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: "Che desideri", o "Perché parli con lei"? Dopo di lei fu la volta di Maria Maddalena, e poi venne la donna colta in flagrante adulterio che Cristo congedò così gentilmente. Quindianche Cristopur essendo così rettosi è reso colpevole di fornicazione prima di morire» 55.
«Ho più fiducia in mia moglie e nei miei allievi che in Cristo» 56.
«Non importa come Cristo si è comportato, solamente ciò che insegnò è ciò che conta» 57.

Sopra Martin Lutero e il principe elettore Federico III di Sassonia
in ginocchio davanti al Crocifisso.

 Sulla Sacra Scrittura
Cristo ha insegnato:

«Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro» (Ap 22, 18-19).
Lutero ha insegnato:

- «Per me il Libro dell'Apocalisse non ha alcun valore apostolico o profetico. Tutti possono farsi un giudizio su questo libro. Per quanto mi riguarda provo avversione per esso, e questo è abbastanza per rigettarlo» 58.
«Se i vostri papisti vi infastidiscono con la Parola ("sola scriptura" come in Rom 3, 28), rispondete loro immediatamente che il Dr. Martin Lutero ha detto: i papisti e il culo sono la stessa e identica cosa. Chiunque non accetterà la mia interpretazione evitatelo: il diavolo ringrazierà colui che censurerà questo passo senza la mia volontà e senza che io ne sia conoscenza. Lutero [...] è un dottore al di sopra di tutti i dottori nel papato» 59.
Lutero aveva anche la perversa abitudine di falsificare liberamente la Sacra Scrittura per giustificare i suoi scopi.

- «La storia di Giona è così mostruosa che è assolutamente non attendibile» 60.
«Il libro di Ester lo butto nell'Elba. Sono così nemico del Libro di Ester che desidererei non esistesse poiché è troppo giudaizzante e ha in sé tantissima paganeggiante idiozia» 61.
«Di pochissimo valore è il Libro di Baruch; il meritevole Baruch potrebbe essere chiunque» 62.
- «L'Epistola di San Giacomo è una lettera piena di paglia, poiché non contiene nulla di evangelico» 63.

Con il motto «Sola Scriptura» Martin Lutero ha rinnegato la Tradizione come fonte della Rivelazione insieme alla Bibbia, tranne poi rinnegare quei passi biblici o quei libri che andavano contro le sue dottrine.
Mentre Lutero avocava a sé il diritto di interpretare la Sacra Scrittura secondo il suo punto di vista, e diceva che era abbastanza intelligente per giudicare tutti e tutto basandosi esclusivamente sulla Bibbia. Poi affermava apertamente:

«Non possiamo comprendere completamente il significato di ogni singolo versetto della Scrittura, possiamo solo comprenderne l'ABC, e anche questo in modo imperfetto» 64.
Diceva anche:

«Che nessuno si ritenga competente nel comprendere la Sacra Scrittura, a meno che non abbia governato per cento anni la Chiesa insieme ai profeti, con Elia, Eliseo , San Giovanni Battista, Gesù Cristo e gli Apostoli» 65.

Sopra: vignetta luterana del Sommo Pontefice,
ritenuto dai protestanti l'Anticristo stesso.

 Conclusione
Mentre lascio ai lettori di giungere alle proprie conclusioni, è importante dire chi fosse in realtà Lutero. Il ritratto che di lui viene oggi fatto dagli studiosi moderni, dai luterani e dai protestanti è lontano dalla verità. Detto ciò non è difficile credere come una nazione come la Germania abbia creduto ciecamente ad una persona come Adolf Hitler (1889-1945) se in precedenza aveva prontamente abbracciato una persona come Lutero 66. Lo stesso Hitler fu senza dubbio un vero figlio spirituale di Lutero e in molti modi non fece altro che seguire i principî espressi dal monaco apostata nel suo approccio alle cose 67. Hitler stesso dichiarò questa verità in uno dei suoi discorsi quando disse:

«Insisto sulla certezza che prima o poi, una volta giunti al potere, il cristianesimo verrà soppiantato e al suo posto verrà stabilirà la Chiesa tedesca. Sì, la Chiesa tedesca» senza un Papa e senza una Bibbiae Lutero - se potesse essere con noi - ci darebbe la sua benedizione» 68.

Sopra: vignetta sul tentativo di nazificazione del cristianesimo messo in atto dal regime hitleriano. Indubbiamente il pensiero di Lutero influì sull'idea di Hitler di edificare una chiesa nazionale tedesca.

Inoltre, leggendo le stesse parole di Lutero sopra riportate, siamo in grado di capire l'origine del rovesciamento dei valori nella società moderna che vediamo prevalere ai nostri giorni. Lutero inaugurò questa nuova era di apostasia da Dio, nel suo tentativo di razionalizzare la sua stessa perversione e nel fare di essa le fondamenta della società civile. I principi erronei sui quali è basato il mondo moderno vengono indubbiamente da Lutero stesso e non possono essere in linea con gli insegnamenti del Vangelo, qualunque cosa abbia insegnato.

Maria, Madre di misericordia e rifugio dei peccatori, vi supplichiamo, che vogliate rimirare con occhi pietosi i popoli eretici e scismatici. Voi che siete la Sede della Sapienza, illuminatene le menti miseramente avvolte nelle tenebre dell'errore, affinché conoscano chiaramente, che la Santa Cattolica Apostolica Romana Chiesa è l'unica vera Chiesa di Gesù Cristo, fuori della quale non si può trovare né santità, né salvezza. Compitene infine la conversione coll'impetrare loro la grazia di abbracciare ogni verità della santa fede, e di sottomettersi al Sommo Pontefice Romano, Vicario di Gesù Cristo in terra; sicché presto uniti a noi con i dolci vincoli della carità divina, si faccia un solo gregge sotto il medesimo unico Pastore; e possiamo tutti, o Vergine gloriosa, cantare esultando in eterno: «Gaude, Maria Virgo; cunctas hærese sola interemisti in universo mundo». Così sia.

Tre Ave Maria (indulgenza di 300 giorni una volta al giorno alle solite condizioni).


Note
1 Traduzione dell'originale inglese Luther, Exposing the Myth, a cura di Elisabetta Cusentino. Scritto reperibile alla pagina web
2 Cfr. R. de Mattei, «Ma a quale chiesa appartiene papa Bergoglio»?, in Corrispondenza Romana
3 Cfr. F. Giansoldati, «Papa Francesco in Svezia chiede perdono per la scomunica a Martin Lutero: "Abbiamo sbagliato"», in Il Messaggero
4 Cfr. F. Boezi, «Galantino accelera su Lutero: "Opera dello Spirito Santo"», in Il Giornale
5 Cfr. R. Coomaraswamy, Les problèmes de la nouvelle messe («I problemi della nuova messa»), éditions L'Age d'Homme, Losanna 1995, pag. 36.
6 Cfr. Le Monde, del 24 marzo 1975.
7 Cfr. La Documentation Catholique, del 4 dicembre 1983, pag. 1071.
8 Cfr. La Documentation Catholique, del 21 dicembre 1980, pag. 1146.
9 Cfr. Le Monde, del 13 dicembre 1983.
11 Erlangen e Weimar si riferiscono alle diverse edizioni delle opere di Lutero. L'opera letteraria dello pseudo-riformatore è molto voluminosa (l'edizione critica di Weimar, cominciata nel 1883, comprende molti volumi), e non è facilmente reperibile nelle biblioteche, ma quando non ho citato dalle fonti originali, ho citato da quegli autori che hanno attinto alle fonti originali.
12 Come ha detto Lutero stesso, «sono un uomo esposto e coinvolto nella vita di società, nella crapula, nelle passioni carnali, nella negligenza e in altre molestie» (cfr. Weimar, vol. IX, pag. 215, 13. In un'altra occasione, egli affermò: «Brucio con tutti i desideri della mia carne indomita»(cfr. Enders, vol. III, pag. 189).
13 Cfr. H. Denifle, Luther et Lutheranisme, Etude Faite d'apres les sources («Lutero e luteranesimo: studio fatto seguendo le fonti»), A. Picard, Parigi 1912-1913, vol. III, pag. 364.
14 Cfr. De Wette 4, 188.
15 Cfr. M. Lutero, Comm. ad Galat., pag. 310.
16 Cfr. J. Dillenberger, Martin Luther: Selections From His Writings(«Martin Lutero: selezioni dai suoi scritti»), Anchor Books, 1962, pagg. 190.
17 Ibid., pag. 188.
18 Cfr. De Servo Arbitrio, 7, 113 ss.; cit. in P. F. O'Hare, The Facts About Luther («I fatti a riguardo di Lutero»), TAN Books, 1987, pagg. 266-267.
19 Ibid.
20 Cfr. Trischreden, Weimer VI, 143, 25-35.
21 Cfr. Against the Heavenly Prophets, On Images and the Sacraments(«Contro i profeti celestiali. Sulle immagini e sui sacramenti»).
22 Cfr. Erlangen, vol. XLIV, pagg. 156-157. Per altre citazioni a questo riguardo vedi J. Maritan, Three Reformers («Tre riformatori»), pag. 34; J. Janssen, L'Allemagne et la Reforme («La Germania e la Riforma»), Plon, Parigi 1887-1911, vol VII, pag. 427.
23 Cfr. Commentary on the Epistle to the Romans («Commento alla Lettera ai Romani»), Fol. 1516. Ficker, II, 198; vedi J. Maritain, op. cit., pag. 31.
24 Cfr. The Babylonian Captivity. It's worth Mentioning on this Point that Luther Himself Had Early Written «Pray for me I am Falling into the Abyss of Sin» («La cattività babilonese: è sbagliato dire su questo punto che Lutero stesso avrebbe detto in un primo momento "Prega per me; sto cadendo nell'abisso del peccato"») Enders, vol. III, pag. 193.
25 Cfr. Let Your Sins Be Strong («Lascia che i tuoi peccati siano forti»), estratto da «The Wittenberg Project»«The Wartburg Segment»Martin Luther's Saemmtliche Schriften («Fonti complete di Martin Lutero»), Lettera nº 99, del 1º agosto 1521; vedi anche H. Denifle, op. cit., vol. II, pag. 404.
26 Cfr. J. Dollinger, La Reforme et les resultants qu'elle a produits («La Riforma e i risultati che ha prodotto»), Gaume, Parigi 1848-1849, vol III, pag. 248.
27 Cfr. Trischreden, edizione di Wittenberg, vol. VI, pag. 160.
28 Cfr. H. Denifle, op. cit., vol. III, pag. 47.
29 Ibid., pag. 128.
30 Cfr. Trischreden, edizione di Wittenberg, vol. VI, pag. 137.
31 É importante ricordare che questi contadini erano davvero protestanti che favorirono Lutero e le sue opinioni; tuttavia, per accontentare i prìncipi tedeschi e avere maggiore influenza, Lutero non esitò a mettere a morte anche i suoi seguaci! Come disse un scrittore, «non conosco altro esempio nella Storia (ad eccezione di Hitler che nel 1934 eliminò le sue SA) in cui un uomo si sia comportato in modo così disumano, brutale e basso con i suoi seguaci per consolidare la sua posizione senza alcuna ragione» (cfr. P. F. Winer, Martin Luther, Hitler's Spiritual Ancestor, pag. 57).
32 Cfr. Erlangen, vol. XXIV, pag. 294.
33 Ibid.
34 Cfr. Tischreden, edizione Erlanger, vol. LIX, pag. 284.
35 Sermone di Lutero del 1526; Erlangen, vol. XV, pag. 276.
36 Cfr. Erlangen, vol XV, pag. 276.
37 Cfr. Weimar, vol. XXX, pag. 1.
38 Cfr. M. Lutero, On the Jews and Their Lies («Sugli ebrei e le loro bugie»), Fortress Press, 1955.
39 Cfr. P. F. O'Hare, op. cit., pag. 290.
40 Cfr. P. H. Grisar s.j., Luther, vol. V, pag. 413.
41 Cfr. Weimar, vol. LIII, pag. 502. La questione ebraica è molto complessa. Certamente Lutero errò nell'ordinare il rogo delle sinagoghe o manifestando nei loro confronti altre evidenti mancanze di carità, ma la verità è che in tutto il mondo cristiano gli ebrei non godevano di buona fama a causa del loro pessimo comportamento nei confronti dei goym(l'usura, ad esempio) e per le bestemmie contro Cristo e le maledizioni contro i cristiani contenute nei vari trattati talmudici. Per questa ragione, anche diversi Papi ordinarono nel passato il rogo del Talmud (N.d.R.).
42 Cfr. M. Lutero, Sulla vita matrimoniale.
43 Cfr. M. Lutero, Sul matrimonio.
44 Cfr. W. M. L. De Wette, Dr. Martin Luthers Briefe («Lettere del dr. Martin Lutero»), vol. II, pag. 459.
45 Cfr. Weimar, vol. XII, pag. 131.
46 Cfr. M. Lutero, Sul matrimonio.
47 Cfr. M. Lutero, Sulla vita matrimoniale.
48 Cfr. Weimar, vol. VIII, pag. 654. In altre parole, per Lutero l'atto matrimoniale è «un peccato che non differisce in nulla dall'adulterio e dalla fornicazione» (Sulla vita matrimoniale). É lecito chiedersi quale fosse per Lutero lo scopo del matrimonio... Lutero afferma che esso serve semplicemente a soddisfare i desideri sessuali: «Il corpo ha bisogno di una donna e bisogna averne una»; o ancora: «Il matrimonio è un rimedio contro la fornicazione» (cfr. P. H. Grisar s.j., op. cit., vol. IV, pag. 145. Nessun accenno allo scopo primario del matrimonio (la procreazione).
49 Cfr. M. Lenz, Briefwechsel («Corrispondenza»), vol. I, pag. 373.
50 Ibid., pag. 375.
51 Cfr. Weimar, vol. I, pag. 487; vedi anche Table Talk («Discorsi a tavola»), Garnier, Parigi 1844.
52 Cfr. Weimar, vol. IX, pag. 215. Su questo punto possiamo notare che l'opinione dei contemporanei a questo riguardo è inequivocabile. Essi sono tutti concordi sul fatto che Lutero «era un alcolizzato» (cfr. T. Brieger, Aleander and Luther, pagg. 170, 307).
53 Cfr. Erlangen, vol. LXI, pag. 422.
54 Cfr. Weimar, vol. XVIII, pag. 401.
55 Cfr. Trishreden, edizione di Weimer, vol. II, pag. 107. E pensare che Lutero è ritenuto dai protestanti (e non solo) come un grande riformatore!
56 Cfr. Table Talk, 2397b.
57 Cfr. Erlangen, vol. XXIX, pag. 126.
58 Cfr. Sammtliche Werke («Tutto funziona»), 63, pagg. 169-170; cit in P. F. O'Hare, op. cit., pag. 203.
59 Cfr. Amic. Discussion, vol. I, pag. 127; cit. in P. F. O'Hare, op. cit., pag. 201; vedi anche J. Dollinger, op. cit., vol. III, pag. 138.
60 Cfr. P. F. O'Hare, op. cit., pag. 202.
61 Ibid.
62 Ibid.
63 Cfr. J. Dillenberger, Preface to the New Testament («Prefazione al Nuovo Testamento»), pag. 19; vedi anche J. Janssen, op. cit., vol. II, pag. 218.
64 Cfr. Talk Table, pag. 288, nº 963.
65 Ibid., pag. 290.
66 Chiunque contesta questo punto deve semplicemente leggere le idee di Lutero a riguardo dello Stato, dell'autorità civile e della guerra. Nei suoi scritti, egli afferma apertamente: «Anche se l'autorità è malvagia e ingiusta, nessuno è autorizzato ad opporsi o ad insorgere contro di essa». O ancora: «L'asino dev'essere bastonato e la gente dev'essere dominata con la forza. Dio conosceva bene tutto questo, e non diede una spazzola di volpe a chi comanda, ma una spada» (cfr. Weimar, vol. XXX, pag. 1). Questo punto viene illustrato in maniera più dettagliata da Peter F. Wiener nell'opera Martin Luther, Hitler's Spiritual Ancestor («Martin Lutero, antenato spirituale di Hitler»), Marian House, Powers Lake.
67 Questa dottrina fu innegabilmente accettata dai luterani, i quali accolsero cordialmente e sostennero il regime di Hitler. Un punto degno di attenzione a questo riguardo è che questo fatto è stato chiassosamente ignorato dai protestanti e dai media liberali, gli stessi che allo stesso tempo non esitano ad attaccare ingiustamente Papa Pio XII (1876-1958) per il suo presunto silenzio sulla persecuzione degli ebrei e ad ignorare sistematicamente i suoi sforzi contro il nazismo.
68 Cfr. Hitler's Speeches («Discorsi di Hitler»), N. H. Baynes, Oxford 1942, pag. 369.

https://gloria.tv/article/xgUNWU4svaHV4sx3dgT62z9Bf

Lutero, Calvino e compagnia bella furono pieni di superbia. La loro dottrina è empia ed immorale – parla il “Leone del Gargano!”


ESEMPIO DI MODERNISMO CONDANNATO DA PADRE PIO

Un episodio del 1966. Il padre generale era venuto da Roma prima del Capitolo speciale per le Costituzioni, allo scopo di chiedere preghiere e benedizioni a Padre Pio. Incontrandolo nel corridoio del convento, gli disse: «Padre, sono venuto a raccomandarle il Capitolo speciale per le nuove Costituzioni».

Appena il Padre sentì “capitolo speciale… nuove Costituzioni…” ebbe un gesto violento ed esclamò: «Tutte chiacchiere e rovine».

«Ma, Padre, che volete… le nuove generazioni… i giovani come vengono su adesso… ci sono esigenze cambiate, Padre…»

«Manca testa e cuore: mancano queste cose, cervello e amore». Poi andò avanti fino alla cella, si girò, puntò il dito e continuò:

«Non ci snaturiamo. Al giudizio di Dio, san Francesco non ci riconoscerà per suoi figli!».

Nel 1967, un giorno, alcuni confratelli di Padre Pio, presente il Definitore Generale, parlavano dei problemi dell’Ordine, quando il Padre assunse un atteggiamento impressionante. Guardando lontano gridò: «Ma che state facendo a Roma? Ma che state combinando? Questi vogliono toccare perfino la Regola di san Francesco!». Il Definitore: «Padre, si fanno questi cambiamenti perché i giovani non vogliono saperne di tonsura, abito, piedi nudi…».

«Cacciateli via! Cacciateli via! Ma… che son loro che fanno un favore a san Francesco a prendere l’abito e la sua forma di vita, o è san Francesco che fa un dono a loro?».


Estratto del libro “Padre Pio nella sua interiorità. Figlio di Maria, francescano, stigmatizzato, sacerdote, apostolo, guida spirituale”, di Don Attilio Negrisolo, Don Nello Castello, Padre Stefano Maria Manelli (Edizioni San Paolo, Roma, 1997)

Fonte:

www.amicidifradaniele.it/…/esempio-di-mode…

***

PADRE PIO E LA TRADIZIONE E IL RIGORE DELLA CHIESA

A conferma della profonda fede tradizionale del Santo di Pietrelcina sta la testimonianza di un suo confratello Padre Pellegrino Funicelli, al quale il padre impose di recitare il giuramento antimodernista, introdotto da Pio X e lasciato nel dimenticatoio dai suoi successori; Padre Pellegrino arrivando forse un po troppo scherzosamente a denigrare il suddetto giuramento e lamentandosi del rigore eccessivo della Chiesa, fece giungere Padre Pio a pronunciare alcune parole che oggi come non mai assumono una importanza fondamentale e vitale!

“Il rigore della Chiesa è sempre necessario, anche quando è seccante. Tempo ci vuole e capirai ance tu. SENZA RIGORE SUCCEDEREBBE IL CAOS.

Per amare la Chiesa ci sono tanti motivi; ma, secondo me, il solo fatto che essa, con il rigore usato per tanti secoli, ci ha conservato intatta, almeno nella sostanza, la Parola di Dio e l’Eucaristia, dovrebbe essere sufficiente a farcela amare più di una madre.”


(Tratto dal volume “Padre Pio-Tra sandali e cappuccio” di Padre P Funicelli, pag 94)

Fonte:

www.amicidifradaniele.it/…/padre-pio-contr…

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