ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 2 maggio 2019

«Se questi taceranno, grideranno le pietre»

NEOCHIESA: LO SCISMA C'E' GIA'!


E' il Demonio che suggerisce di tacere. Nel Sacramento della "Confessione" si vede il vero volto "Infernale" della neochiesa di Bergoglio. Lo scisma è in atto dal 1958: una nuova lettera dimostra che Francesco è un papa eretico 
di Francesco Lamendola  

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A fine aprile 2019, venti personalità insigni del mondo cattolico, quattro sacerdoti e sedici studiosi laici, hanno messo per iscritto e reso pubblica una lettera nella quale dichiarano e dimostrano che Francesco è un papa eretico. Non propongono esplicite soluzioni, sostenendo, a ragione, che ciò non spetta a loro, però elencano tutta una serie di affermazioni, di gesti, di omissioni, dai quali emerge chiaramente e incontestabilmente il quadro di un pontificato eretico. Il salto di qualità, rispetto sia ai Dubia dei quattro cardinali, sia alla Correctio filialis dei teologi, documenti rimasti entrambi senza risposta, è che questa volta non si parla di un singolo fatto, in quel caso Amoris laetitia, ma di tutto l’arco dell’azione pastorale e magisteriale di Francesco.

Inoltre, vi è un elenco circostanziato di nomi di personaggi che egli ha messo in posti di grande responsabilità della Chiesa, pur trattandosi di figure notoriamente incorse in affermazioni o comportamenti eretici e/o immorali, fra i quali McCarrick, James, Maradiaga, Ricca. Viene documentato con molta precisione che tali personaggi hanno dato pubblicamente scandalo sotto il profilo morale o sotto quello dottrinale e che perciò la loro nomina conferma un’intenzione eretica da parte di Francesco, essendo l’eresia, nella sua forma più grave ed esplicita, una negazione ostinata e pervicace, pienamente consapevole, di quanto insegna la Chiesa o un aperto sostegno a quanti professano l’errore. Accorando piena fiducia a tali indegni personaggi pertanto, pur senza assumersi la responsabilità di agire in prima persona, Francesco è incorso manifestamente nel peccato di eresia.

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Per Bergoglio ciascuno ha la sua idea di bene e male! E' il vero volto della sua neochiesa: un volto infernale perchè è il Demonio che suggerisce di tacere…

Qualcuno ha criticato l’iniziativa dei venti studiosi e sacerdoti, affermando che non avrà alcun effetto pratico, se non quello di far incattivire ulteriormente il signore argentino che si fa chiamare papa, spingendolo a una ulteriore reazione repressiva nei confronti dei sacerdoti fedeli alla vera dottrina e alla vera Chiesa. Altri la giudicano una iniziativa pericolosa, perché, mettendo finalmente a nudo non un singolo aspetto, ma tutto l’insieme del pontificato di Bergoglio, va nella direzione di rendere inevitabile uno scisma, e quindi una disgregazione e una autodistruzione della Chiesa. Noi non siamo d’accordo con queste obiezioni: alla prima, rispondiamo che nulla potrebbe rendere il signor Bergoglio più malvagio e più determinato di quel che è, fin dal primo istante della sua elezione: la persecuzione inaudita e immotivata dei Francescani dell’Immacolata, per fare solo un esempio, non risale a pochi mesi fa, ma a qualche settimana dopo quella data; alla seconda, rispondiamo che lo scisma, nei fatti, c’è già, anzi osiamo dire che c’era anche prima del marzo 2013, perché l’eretico Concilio Vaticano II ne aveva gettato le premesse e creato le condizioni. Solo un incosciente, o uno che ami poco la Chiesa, può guardare senza orrore e costernazione la prospettiva di uno scisma: ma se lo scisma sostanziale c’è già, lo scisma formale non cambierebbe le cose. Semmai servirebbe a fare chiarezza per quanti, in buona fede, non si fossero ancora resi conto di quel che sta accadendo nella Chiesa, e non dal 1962-65, col Concilio, o dal 1969, con la Nuova Messa di Paolo VI, ma dal 1958, con l’elezione di Roncalli;  e, in particolare, per quanti non avessero ancora voluto fare i conti con la vera natura e le vere intenzioni del signore argentino che si fa chiamare papa. Non dobbiamo perdere di vista il fatto che la vera Chiesa è là dove si predica il vero Vangelo, nello spirito autentico di Gesù e dei primi Apostoli; mentre dove si predica un vangelo diverso, un vangelo, ad esempio, che rende lecito il peccato e addirittura incoraggia a peccare, sostenendo che tale è la volontà divina, e dove manca lo spirito cristico e apostolico, là non c’è la vera Chiesa, ma una sua diabolica contraffazione, quella che l’Apocalisse (2,9) chiama la sinagoga di Satana. Inoltre, quando mai Gesù ha insegnato ai suoi seguaci a tacere, di fronte a un palese e intenzionale travisamento della Verità da Lui insegnata e da Lui incarnata? Non ha forse detto che i suoi seguaci sono il sale della terra e la luce del mondo, ma che se il sale perde il suo sapore e la luce viene nascosta, essi non servono a nulla, perché la loro funzione è quella di annunciare la Verità e di gridarla dai tetti, qualora essa venga occultata o mistificata?

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A chi e in cosa crede il signor Bergoglio? Non dobbiamo perdere di vista il fatto che la vera Chiesa è là dove si predica il vero Vangelo, nello spirito autentico di Gesù mentre dove si predica un vangelo diverso, un vangelo, ad esempio, che rende lecito il peccato e addirittura incoraggia a peccare, sostenendo che tale è la volontà divina, e dove manca lo spirito cristico e apostolico, là non c’è la vera Chiesa, ma una sua diabolica contraffazione!

Ad ogni modo, basterebbe una sola delle tantissime affermazioni eretiche del signor Bergoglio per rendere manifesta la sua eresia, ostinata, pervicace e perfidamente intenzionale. Egli da sei anni fa di tutto per far apparire la dottrina come una cosa rigida, sgradevole e in fondo superflua, a vantaggio di una “chiesa” tutta pastorale, misericordiosa e accogliente verso tutti, in maniera indiscriminata, compresi i peccatori impenitenti e i nemici dichiarati di Cristo e del Vangelo; e ciò per la bassa ragione di voler piacere al mondo, contraddicendo frontalmente l’accorata raccomandazione dell’Apostolo (Romani 15, 2): Non conformatevi alla mentalità del mondo. Prendiamo, a puro titolo di esempio, quel che il signor Bergoglio dice del Sacramento della Confessione. A Dublino, il 25 agosto del 2018, vistando un centro di accoglienza per famiglie senzatetto – oh, come piace, all’istrione, moltiplicare i suoi gesti plateali di carità verso i poveri, gli ultimi, gli emarginati; peccato che non abbia altrettanta attenzione per i buoni cattolici che, ogni tanto, vorrebbero sentire dalle sue labbra qualche cosa di cattolico - ha detto testualmente (citiamo dal sito ufficiale vaticano http://w2.vatican.va/):
Un’altra cosa, poi parlerò a voi [rivolto ai poveri]. Un’altra cosa che Lei ha detto e che mi ha toccato il cuore: che qui voi non domandate nulla. E’ Gesù che viene [nei poveri]. Non domandate nulla. Accettate la vita come viene, date consolazione e, se ce n’è bisogno, perdonate. Questo mi fa pensare – come un rimprovero – ai preti che invece vivono facendo domande sulla vita altrui e che nella Confessione scavano, scavano, scavano nelle coscienze… La vostra testimonianza insegna ai sacerdoti ad ascoltare, a essere vicini, perdonare e non domandare troppo. Essere semplici, come Gesù ha detto che fece quel padre, che quando il figlio tornò pieno di peccati e di vizi, il Padre non si sedette in confessionale incominciando a domandare, domandare, domandare; accettò il pentimento del figlio e lo abbracciò. Che la vostra testimonianza al popolo di Dio, e questo cuore capace di perdonare senza far soffrire, arrivino a tutti i preti. Grazie!

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Francesco è solo un papa eretico: nel Sacramento della "Confessione" si vede il vero volto "Infernale" della sua neochiesa. Come si può perdonare colui che, non confessando, mostra di non esser pentito e di non volersi assumere la responsabilità del male fatto, né proporsi di non farlo più? 

Sono concetti che fanno a pugni con la vera dottrina e col vero Magistero e che contraddicono ciò che perfino i bambini di nove anni, allorché vengono preparati a ricevere la santa Comunione, sanno benissimo, o dovrebbero sapere, se non hanno l’immensa disgrazia di capitare nelle mani di catechisti eretici e di sacerdoti alla Bergoglio. Diciamo allora: Ciò che i bambini cattolici sapevano perfettamente fino agli anni ’60, prima che il Concilio e la cosiddetta riforma liturgica, culminata nell’introduzione del Novus Ordo Missae, introducessero nel recinto del gregge di Cristo il veleno mortifero dell’eresia silenziosa e dell’apostasia strisciante. Ci piace riportare qui una pagina d’un libro per bambini della Prima Comunione, scritto più di cinquant’anni fa – allora la Prima Comunione si faceva in quarta elementare, e poco dopo si riceveva anche la Cresima -,  Sempre con Gesù, di M. Pettinati (Roma, Edizioni Paoline, 1963, pp. 50-54):
CONFESSIONE  Le vie del Paradiso sono due: Quella dell’INNOCENZA: è la via delle anime che non hanno mai commesso nessun peccato mortale. Quella della PENITENZA: ed è la via attraverso la quale passa la grande schiera di anime che hanno commesso dei peccati, ma pentite li hanno confessati. Con la Confessione l’anima riacquista la bellezza che aveva perduta commettendo il peccato. Sant’Agostino, dopo una confessione fatta con il più vivo pentimento esclamava: “Ho provato più gioia nel piangere i miei peccati che nel commetterli”. Confessa anche tu con coraggio TUTTI I TUOI PECCATI. Il sacerdote non li potrà mai svelare a nessuno
ATTENTO AL DEMONIO MUTO! Alcuni ragazzi, dopo aver commesso per disgrazia dei peccati, non hanno il coraggio di confessarli. Attenti!... È il demonio che suggerisce di tacere.
Ho conosciuto un fanciullo, invece, che diceva tutto al Padre Confessore e ne ascoltava i consigli. Tra i suoi propositi aveva scritto: “Farò tutte le confessioni come se ciascuna dovesse essere l’ultima della mia vita”. E la confidenza verso il Padre Confessore gli fece evitare tante mancanze.
Ascolta che cosa successe a un ragazzo di tredici anni. Gianni, figlio di un conte, venne affidato con altri tre ragazzi al Sacerdote Prof. Breczay per la sua educazione. Mentre i compagni erano allegri e vivaci, Gianni era abitualmente serio e malinconico.  

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Lo scisma, nei fatti, c’è già, perché l’eretico Concilio Vaticano II ne aveva gettato le premesse e creato le condizioni. Solo un incosciente, o uno che ami poco la Chiesa, può guardare senza orrore e costernazione la prospettiva di uno scisma: ma se lo scisma sostanziale c’è già, lo scisma formale non cambierebbe le cose. Semmai servirebbe a fare chiarezza per quanti, in buona fede, non si fossero ancora resi conto di quel che sta accadendo nella Chiesa, e non dal 1962-65, col Concilio, o dal 1969, con la Nuova Messa di Paolo VI, ma dal 1958, con l’elezione di Roncalli!

Un giorno fece un bel compito scritto in calligrafia. Ma Gianni, consegnandolo al Professore, era mesto e insoddisfatto. Il prof. Berczay gli disse: “Gianni, mi piace che tu sia così diligente, sono persuaso che noi due ci intenderemo a meraviglia, ti pare?” Invece di una risposta il Sacerdote incontrò uno sguardo triste e profondo. “Perché sei tanto abbattuto?” riprese il sacerdote con bontà. “Hai ricevuto qualche brutta notizia da casa?”. “No, non è per questo”. “Allora, cosa è che ti addolora, e ti rende così triste?”. Il fanciullo, abbassando gli occhi disse: “SONO COSE CHE NON POSSO DIRE”. Il Sacerdote sentì grande compassione per quel ragazzo, intuì che cosa potesse avere, ma non volle indagare di più per non disgustarlo. Nelle vacanze, Gianni ritornò in famiglia e si ammalò gravemente. Il Parroco fu chiamato per amministrargli i santi Sacramenti, ma il fanciullo, anche dopo averli ricevuti, smaniava. Ogni tanto chiamava il suo Professore. Quando il Professore giunse, a mezzanotte, trovò il fanciullo quasi agonizzante e, senza perdere tempo, prendendogli una mano disse: “Mio caro Gianni, TU SEI STATO DEBOLE DURANTE LE VACANZE…” Il ragazzo diede la risposta e aprì gli occhi per un istante. “OGGI LO HAI TACIUTO IN CONFESSIONE PER PAURA DEL PARROCO… CONFESSIONE E COMUNIONE SACRILEGA… Che altro devi dire?”. “EGO TE ABSOLVO!”. Gianni, fra lacrime di pentimento e di gioia, stampò un bacio riconoscente sulla mano del Sacerdote. Nel cuore era ritornata la pace e con la pace una grande gioia, come un anticipo della felicità che dopo poche ore andava a godere in cielo.
GIANNI HA AVUTO LA GRAZIA DI CONFESSARE IL SUO PECCATO ALMENO IN PUNTO DI MORTE. TU NON SAI SE POTRAI AVERE QUESTA GRAZIA.

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Guai a chi dà scandalo a uno solo di questi piccoli...

È il Demonio che suggerisce di tacere

di Francesco Lamendola
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Il tempo sta per scadere

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