ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 11 settembre 2019

Poteva solo essere un segnale

QUANDO LA STORIA CHIAMA


La manifestazione di ieri è stata l’iniziativa di un solo partito (Fratelli d’Italia), pensata e organizzata in pochi giorni, avendo scelto di essere in Piazza Montecitorio il giorno della votazione della Fiducia al governo.
Pertanto, per quanto riuscitissima – il che la dice lunga sul vero sentimento del popolo italiano – non poteva certo essere determinante. Poteva solo essere un segnale, e lo è stato.


Tanto è vero che:
– come moltissime testimonianze dirette attestano – le forze dell’Ordine non hanno permesso a molti partecipanti di arrivare in Piazza, con la scusa di evitare disordini;
– i media hanno parlato di poche centinaia di partecipanti, facendo vedere foto delle 8 del mattino, quando ovviamente non c’era quasi nessuno;
– i politici hanno parlato di violenza di piazza, e hanno invocato anche la magistratura; può esistere un segno più chiaro di questo delle intenzioni di questo governo e di chi lo sostiene? Qui non si discute e non si fa opposizione vera, solo formale e parlamentare: qui si obbedisce al grande cambiamento in corso del “nuovo umanesimo”;
– e, tanto per cominciare, Facebook oscura le pagine di Forza Nuova e Casapound. Ovvero, è iniziato il silenziamento dell’opposizione. Si comincia con i “brutti e cattivi”, e poi si finisce con tutti?
Come si chiama questa? “La banalità del male”, questa volta utilizzata dai “buoni e civili” di un tempo?
Sono preoccupato.
Per queste ragioni, ma molto più per quello che potrà fare questo governo. Non ho mai avuto alcun dubbio che non vi sarebbero state le elezioni e che lo avrebbero fatto questo governo, come detto fin dall’inizio, non per intuito geniale o per irreparabile pessimismo, ma perché è chiaro come il sole che si è trattato di una trappola politica perfettamente congegnata, e perché si sa perfettamente da sempre che la Sinistra non rinuncia mai al potere. Non solo per atavico e innato attaccamento alle poltrone (questo è il minimo), ma perché ha sempre un compito ideologico di sovversione rivoluzionaria da portare avanti. Chi non ha capito questo, non ha capito il senso di tutta la storia degli ultimi secoli e decenni e anni.
Loro… finanche se per assurdo volessero… non potrebbero mai rinunciare al potere! Loro devono avere il potere, altrimenti… come potrebbero sovvertire la società, cosa esisterebbero a fare?
Inoltre, nella fattispecie, era necessario togliere di mezzo Salvini per permettere senza intoppo e fastidio alcuno l’invasione dell’Italia.
Era fin troppo ovvio che si arrivasse a questo esito. Ed è fin troppo ovvio che ora non tollereranno ulteriori intoppi. Volenti o nolenti. Il tono “fastidiato” del moderato e serio professore Conte la dice lunga sullo spirito dei suoi manovratori.
Pertanto, ritengo sarebbe a questo punto oltremodo necessario che i due partiti di opposizione (Berlusconi si è già venduto al nuovo governo: continuare ad averlo come riferimento anche solo ipotetico è da stolti e ciechi e sarà sempre troppo tardi quando anche l’ultimo “soldato giapponese” riuscirà a capirlo) organizzino una immensa e generale manifestazione del popolo italiano.
Con tutto il tempo necessario, anche fra qualche mese, del tutto legale, con tutti i permessi connessi, con tutti i crismi formali che non consentano a nessuno di bloccare le persone, o punire i pacifici partecipanti in alcuna maniera.
La manifestazione di ieri e quella del 19 ottobre della Lega sono importanti, ma sono legate al partito. Invece qui occorre portare in piazza tutti gli italiani liberi e dotati ancora di un minimo di dignità intellettiva e morale.
Noi semplici cittadini non possiamo organizzare una cosa del genere. Non ne abbiamo la capacità, la forza, e, soprattutto, non siamo tutelati. Invece, Salvini e Meloni possono.
Questo è il punto. Loro possono, se vogliono. E a loro si possono poi aggiungere tutte le associazioni del mondo libero degli italiani, tutte le persone di buona volontà, ognuno con la sua specifica identità politica, civile, culturale.
Auspico una manifestazione generale di protesta – pacifica, legale, organizzata, permessa, protetta e non ostacolata dalle forze dell’Ordine, e, soprattutto, inoccultabile dai media – che dimostri al mondo intero la vera volontà del popolo italiano.
E che gli italiani non sono ancora del tutti addormentati.
La faranno? Forse da parte nostra potrebbe essere utile una richiesta massiccia ai due leader politici di riferimento, magari con una grande raccolta firme o qualcosa di simile.
Qualcosa ora bisogna fare. E’ in gioco tutto, ma proprio tutto.
Compresa la nostra libertà. (MV)


by Massimo Viglione
https://www.confederazionetriarii.it/quando-la-storia-chiama/
OMBRE VATICANE

Paolo Becchi, gli strani silenzi di Giuseppe Conte: "Di cosa non ha mai parlato". La manina di Papa Francesco




"Un silenzio assordante". Paolo Becchi è rimasto sorpreso da quello che Giuseppe Conte non ha detto, tra Camera e Senato. Una spia di quello che dobbiamo aspettarci dal governo di Pd e M5s. Il "buco nero" di Conte nei due giorni della fiducia riguarda, spiega il professore ed editorialista di Libero in una intervista a Lospecialegiornale.it, "i temi eticamente sensibili". Il premier "ha parlato genericamente di aiuti alle famiglie meno abbienti e sostegni agli asili nido, ma non si è minimamente esposto su quelli che saranno gli indirizzi del governo sui temi tanto cari alla comunità Lgbt e al mondo laicista come le adozioni gay e l'eutanasia, che pure sono spinti da ampi settori della nuova maggioranza".
Il motivo? Inquietante: "Questo governo nasce con la benedizione del Vaticano - sottolinea ancora Becchi -. Dall'altra parte del Tevere c'è grande soddisfazione per l'uscita della Lega dal governo e per l'ingresso del Pd, ma è molto probabile che Conte, per mantenere l'appoggio delle gerarchie, dovrà stare molto attento a tenere a bada e frenare quanti nella maggioranza saranno pronti a spingere l'acceleratore su quei provvedimenti che in Vaticano sarebbero difficilmente digeribili. Ma nel contempo non può neanche chiudere la porta a chi è pronto a rilanciare le battaglie sui diritti gay e sul fine vita".

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