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giovedì 31 ottobre 2019

Il sinodo secondo Bergoglio

SUPER EX E LA SINODALITÀ SECONDO BERGOGLIO. COME QUELLA DEL PCUS…

Super Ex (Ex di Avvenire, deo adiuvante, Ex di Movimento per la Vita Ex di….ma non ex cattolico, anzi) desidera condividere con i lettori di Stilum Curiae una sua riflessione sulla “sinodalità” del Pontefice regnante. Di cui in questi sei anni e mezzo, peraltro, chi non ha gli occhi foderati di prosciutto o di papapolatria, o di interessi ben vestiti si è ben potuto rendere conto. Ma vediamo che cosa pensa Super Ex…

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Il sinodo secondo Bergoglio (con immagini)
Il prossimo sinodo? Forse sulla sinodalità, ci racconta Bergoglio. Ma non credo serva un ulteriore raduno per capire cosa intende l’argentino per sinodalità. Abbiamo già visto tutti come funzionano le cose: si decide un argomento che sta a cuore, si fanno preparare i testi preliminari dagli amici, le conclusioni sono già scritte, e durante i lavori la clava del capo casca ogni giorno su chi ha idee diverse attraverso noiose e ripetitive omelie contro qualcuno accusato a priori di essere statico, incapace di concepire novità ecc. ecc.
Bergoglio viene dall’Argentina, un paese che non brilla per democrazia, ha avuto una bravissima professoressa comunista, ce lo ha detto tante volte, e la sua mentalità è esattamente quella: lui è per la “dittatura del proletariato”.
Mi chiederete come possa la maggioranza del paese esercitare la dittatura?
Semplice, hanno sempre risposto i comunisti: c’è il partito. E poi, a capo del partito, il segretario del partito. Così la dittatura dei più, è sempre stata la dittatura di uno solo: il partito sul proletariato e il capo del partito sul partito.
Bergoglio ragiona in questo modo: si dice “democratico” perché non crede in una Verità eterna, rivelata, immutabile, con la quale l’uomo può solo confrontarsi; ma poi, avendone il potere, decide che il demos è lui in persona.
Gli altri devono limitarsi ad accompagnarlo (sinodo significa infatti cammino insieme): volenti o nolenti.
Gli altri, o sono eretici come lui, da lui appositamente invitati perché se ne conosce a priori il pensiero, oppure sono destinati a finire come nei regimi: tutti in fila per due, legati mani e piedi, verso la pena che li aspetta.
Non stupiamoci se la sinodalità bergogliana, invece di includere, esclude, invece di unire, divide.
Marco Tosatti
31 Ottobre 2019 Pubblicato da  17 Commenti --

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