Il gesuita padre James Martin su Twitter ha preso le difese della giudice lesbica, sposata con una persona dello stesso sesso, alla quale è stato fatto l’invito da padre Nolan a non presentarsi per ricevere l’Eucarestia. In alcuni tweet padre Martin ha fatto commenti che hanno fatto sbottare padre Dwight Longenecker tanto da fargli dire: “Martin è o stupido, o ignorante (e sappiamo che non è vero perché è molto intelligente e una persona erudita) o sta deliberatamente offuscando la verità, distorcendo la fede Cattolica e portando fuori strada le persone”.
Ecco l’articolo di padre Longenecker pubblicato sul suo blog e tradotto da Riccardo Zenobi.

Padre James Martin (da Twitter)
Padre James Martin (da Twitter)

James Martin è stato trovato a twittare nuovamente  piagnucolando e distorcendo la verità nel suo solito modo sottile. Questa volta si lamenta della richiesta fatta da padre Scott Nolan a Grand Rapids che il giudice Smolenski la smetta di presentarsi [per ricevere] la Comunione.
Qui sotto i tweet di Martin, con le mie repliche.
James Martin: Come sempre con questi tristi casi, la domanda è: perché vengono presi di mira solo gli LGBT sposati? La Comunione è negata a tutti i parrocchiani che non seguono gli insegnamenti della chiesa? Ossia, coppie sposate che usano contraccettivi o IVF? O giovani che fanno sesso prematrimoniale?
Dwight Longenecker: Gli LGBT non vengono “presi di mira” perché non seguono gli insegnamenti della Chiesa. Alla sig.ra Smolenski (giudice lesbica “sposata” con una persona dello stesso sesso, ndr) non è stato chiesto di astenersi dal ricevere la Comunione perché lesbica. Nemmeno le è stato chiesto di smettere di ricevere la Comunione per via della sua relazione lesbica. Le è stato chiesto di non ricevere la Comunione perché “ha sposato” un’altra donna. Questa non è solo una questione di “non seguire gli insegnamenti della Chiesa”. Tentando un matrimonio con una donna la sig.ra Smolenski ha pubblicamente, formalmente e irrimediabilmente rifiutato l’insegnamento cattolico sul matrimonio.
Il matrimonio è un sacramento Cattolico. È un veicolo di grazia. Per essere un sacramento valido richiede forma, ministro e materia giusta. La materia corretta è l’atto coniugale. I ministri validi sono l’uomo e la donna che si sposano. Perciò tentare un matrimonio omosessuale non è solo “non seguire gli insegnamenti della chiesa” è rifiutare l’insegnamento della Chiesa formalmente e pubblicamente. Quando un cattolico fa un matrimonio omosessuale sta rigettando l’insegnamento cattolico sui sacramenti.
Che Martin non ammetta questo o insegni questo indica o che è molto ignorante (ma è un gesuita, non può essere il caso) o che sta deliberatamente portando fuori strada il popolo di Dio.
Provare un matrimonio con una persona del proprio sesso non è allo stesso livello di una coppia che usa contraccettivi o IVF o qualcuno che fornica. Tutti questi sono peccati privati e ci si può pentire. In un matrimonio omosessuale la persona non sta solo “non seguendo gli insegnamenti della Chiesa”. Sta rifiutano l’insegnamento della Chiesa. Sta dicendo con parole e azioni, “il sesso gay non è un peccato. È qualcosa da celebrare. È qualcosa benedetto da Dio. La Chiesa cattolica sbaglia e io pubblicamente, formalmente dichiaro che rigetto gli insegnamenti della Chiesa”.
In altre parole non sta rompendo le leggi; sta rigettando le leggi e nel farlo rifiuta l’autorità che le ha poste.
Questa distinzione è qualcosa che qualunque studente di cresima può comprendere.

James Martin: L’argomento è tale che il matrimonio omosessuale è un peccato “pubblico”. Ma ci sono tanti altri esempi di atti pubblici ben conosciuti tra i parrocchiani. La comunione è rifiutata a qualcuno che è crudele o abusa della sposa, che non perdona i colleghi, che serba rancore per anni?
DL: Martin sostiene la comune visione che una festa nuziale è solo un’amabile cerimonia nella quale due persone celebrano il loro amore? È la tipica visione secolare, una comprensione del tutto sentimentale del matrimonio. È un tempo amabile per fare festa e celebrare l’amore della coppia felice. Sì, forse, ma non per i cattolici. Per i cattolici una festa nuziale è l’inizio di un matrimonio ed è molto più di ciò. La comprensione cattolica del matrimonio è intrecciata con l’unione tra Cristo e la Chiesa, ed è quindi un sacramento di vitale importanza per la fede.
Un matrimonio omosessuale non è solo un peccato pubblico e un rifiuto della fede cattolica. È anche un peccato formale. In altre parole, ha una componente legale e contrattuale, formale. È deliberato, premeditato e fatto con piena avvertenza e consenso. Un matrimonio omosessuale è, per sua natura, insanabile. In altre parole, l’intenzione della persona che contrae un matrimonio omosessuale è che prendano tale posizione per la vita. Questo è ciò che un matrimonio è – un impegno per la vita. L’equivalente del serbare rancore, non perdonare i colleghi, o compiere abusi verso la sposa sarebbe per la persona crudele, abusante, di ingaggiare un avvocato e un ufficio pubblico, invitare i suoi amici e familiari, siglare un contratto e fare un pubblico giuramento che lui crede che picchiare la moglie è una cosa buona e che serbare rancore verso i colleghi è azione nobile e degna e che lui solennemente si impegna ad abusare della moglie e a serbare rancore e cercare vendetta per il resto dei suoi giorni.

James Martin: Inoltre, perché è solo un atto “pubblico” che proibisce qualcuno dal ricevere la Comunione? Se i pastori volessero, potrebbero semplicemente chiedere alle coppie sposate se usano contraccettivi, o chiedere ai giovani se fanno sesso prematrimoniale. Certamente, scelgono di non farlo.
DL: Vedi sopra. L’equivalente sarebbe per la coppia sposata che usa contraccettivi o per la giovane coppia che fornica, affittare un pubblico spazio, siglare un contratto e dichiarare a tutti che ritengono la contraccezione e la fornicazione bellissime, benedette da Dio e che da adesso, per sempre e ovunque sono impegnati nell’[uso] della contraccezione e nella fornicazione. Andiamo. Non diventiamo assurdi.
Di nuovo, Martin è o stupido, o ignorante (e sappiamo che non è vero perché è molto intelligente e una persona erudita) o sta deliberatamente offuscando la verità, distorcendo la fede Cattolica e portando fuori strada le persone.

James Martin: La risposta è spesso: “Certo. Perché sarebbe non etico investigare e curiosare”. Ancora in molti casi di LGBT, le notizie del matrimonio vengono dallo scorrere pagine Facebook, da qualcuno che le riporta, o da un prete che torchia amici e famigliari.
DL: Perché la persona omosessuale desidererebbe essere sposata se non perchè desidera che le loro scelte siano pubblicamente conosciute e celebrate? I preti cattolici hanno il tempo e la tendenza a spiare le persone? Veramente? Mai sentito nulla del genere. Al contrario, molti preti cattolici fanno di tutto per evitare conflitti come quello in cui p. Nolan si è trovato. La gente racconta segreti? Ma sicuramente un cattolico che cerca un matrimonio omosessuale sa che sta andando contro l’insegnamento della Chiesa. Perché dovrebbero essere sorpresi o sconvolti quando altri Cattolici sono scandalizzati e preti e vescovi Cattolici affermano ciò che le coppie omosessuali sanno già essere vero?
Il prete è impegnato in una caccia alle streghe contro le povere vittime LGBTQ? Ne dubito. D’altro canto, forse la mano del prete è forzata perché le persone LGBT e i loro attivisti hanno gettato i loro comportamenti in faccia al clero Cattolico sfidandolo in maniera aggressiva, minacciando le loro posizioni e provando a rimuoverli – come nel caso del giudice Smolenski che, è riportato, è andata alla Chiesa Santo Stefano con un gruppo di compagni attivisti addobbati con mostrine arcobaleno e questo è ciò che ha spinto p. Nolan a chiederle di desistere.

James Martin: In generale, l’unico ambito che sembra entrare in gioco in questi casi è la morale sessuale, e l’unica morale sessuale che sembra dare problemi è quella delle persone LGBT. È una chiara presa di mira di un gruppo specifico su una specifica questione di morale. 
DL: Nonsense.
Di Riccardo Zenobi