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giovedì 12 dicembre 2019

Mentre Papa Francesco predica..

Il Vaticano usa le donazioni caritatevoli per coprire i buchi del proprio bilancio


Mentre Papa Francesco predica contro mali della disuguaglianza economica e i peccati del capitalismo, la Chiesa Cattolica sottrae all’Obolo di San Pietro oltre 50 milioni di dollari l’anno per tappare i buchi del proprio bilancio ormai fuori controllo, tutto questo dopo aver pagato, in diversi decenni, oltre 3 miliardi di dollari di risarcimenti nei processi contro i preti pedofili in tutto il mondo.

Secondo il Wall Street Journal, la maggior parte dei circa 55 milioni di dollari che la Chiesa riceve ogni anno va a “colmare il buco nel bilancio amministrativo del Vaticano, mentre solo il 10% viene speso per opere di beneficenza.
Questa assai poco pubblicizzata indiscrezione su come la Santa Sede spende l’Obolo di San Pietro, conosciuta solo da alcuni alti funzionari vaticani, sta suscitando tra alcuni leader della Chiesa Cattolica il timore che i fedeli si sentano ingannati sull’utilizzo delle loro donazioni, cosa che potrebbe danneggiare ulteriormente la credibilità della gestione finanziaria vaticana di Papa Francesco. Wall Street Journal
Da notare che l’Obolo di San Pietro, un evento caritatevole che si tiene ogni anno alla fine di giugno, viene definito come una raccolta fondi per i bisognosi. E’ descritto come un “gesto di carità, un modo per sostenere l’attività del Papa e della Chiesa Universale per favorire soprattutto i più poveri e le Chiese in difficoltà. È anche un invito a conoscere e ad essere vicini alla nuove forme di povertà e fragilità.”
Una sezione del sito web, dedicata alle “opere realizzate,” descrive l’utilizzo delle sovvenzioni individuali, ad esempio, € 100.000 in aiuti di prima necessità ai sopravvissuti al terremoto del mese scorso in Albania o € 150.000 per le persone colpite nel mese di marzo dal ciclone Idai nell’Africa sud-orientale. WSJ
Lo scopo della raccolta dell’Obolo di San Pietro è quello di fornire al Santo Padre i mezzi finanziari per rispondere a coloro che soffrono a causa di guerre, oppressioni, calamità naturali e malattie,” secondo il sito web della Conferenza Episcopale Cattolica degli Stati Uniti .
Tranne che, negli ultimi cinque anni, solo il 10% del denaro raccolto (oltre 55 milioni di dollari nel 2018) è stato realmente destinato alle varie cause benefiche pubblicizzate per sollecitarne la raccolta, secondo “persone che hanno familiarità con la questione,” che hanno anche aggiunto che circa i 2/3 dei fondi vengono utilizzati per contribuire a colmare il deficit di bilancio della Santa Sede, in pratica l’amministrazione centrale della Chiesa Cattolica e la rete diplomatica mondiale della stessa Santa Sede.
L’anno scorso, il disavanzo di bilancio era stato di circa 78 milioni di dollari, su una spesa totale di circa 334 milioni.
La “riallocazione” delle donazioni di beneficenza arriva nel momento in cui la Santa Sede sta affrontando un deficit di bilancio in forte espansione che, nell’ammonimento del Papa ai cardinali, potrebbe avere un “grave impatto” sul futuro economico della Chiesa. Papa Francesco era stato eletto nel 2013, con il mandato di revisionare le finanze vaticane, dopo le accuse di corruzione, sprechi e incompetenze, secondo l’articolo.
La notizia della cattiva gestione finanziaria del Vaticano non potrebbe arrivare in un momento peggiore, visto che la Chiesa è alle prese con uno scandalo legato a dubbi investimenti immobiliari londinesi che hanno portato, nel mese di novembre, al licenziamento del suo principale regolatore finanziario, René Brülhart. Scoppiato per la prima volta ad ottobre, quest’ultimo scandalo è imperniato sui tentativi della Santa Sede di ottenere un prestito di € 100 milioni (110 milioni di dollari) per l’acquisto di proprietà di lusso nel quartiere londinese di Chelsea.
I regolamenti vaticani consentono al Papa di usare le donazioni come ritiene più opportuno, anche per sostenere la propria amministrazione. Secondo il sito web della raccolta, “L’Obolo di San Pietro contribuisce anche al sostegno della Sede Apostolica e delle attività della Santa Sede,” con particolare riguardo a quelle che aiutano “popolazioni, individui e famiglie in condizioni precarie.”
E ora scopriamo che [alla propria amministrazione] contribuisce molto.
Il patrimonio dell’Obolo di San Pietro ammonta attualmente a circa € 600 milioni, in calo rispetto ai circa € 700 milioni dell’inizio dell’attuale pontificato, in gran parte a causa di investimenti sbagliati, secondo alcune persone che hanno familiarità con l’utilizzo dei fondi.
L’utilizzo delle donazioni dell’Obolo di san Pietro sopratutto per colmare il deficit di bilancio è un tema particolarmente delicato per Papa Francesco, che aveva iniziato il suo pontificato invocando una “Chiesa povera per i poveri” e che aveva continuamente sottolineato come la missione della Chiesa fosse quella di curare e difendere proprio le persone più vulnerabili. Wall Street Journal
Il mese scorso, Papa Francesco ha affermato: “Quando arrivano i soldi dell’Obolo di San Pietro, che cosa devo fare? Metterli in un cassetto? No. Questa sarebbe cattiva amministrazione. Provo ad investirli e, quando devo donare, quando c’è una necessità, in qualunque periodo dell’anno, il denaro viene prelevato e quel capitale non si svaluta, rimane lo stesso o aumenta un po.‘”
Però si è dimenticato di dire che lo usa per ripianare il proprio budget.
Tyler Durden

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