ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 30 marzo 2019

Squali vestiti di bianco?

Card. Sarah: “Oggi, se sei solo, ci sono molti squali che divoreranno la tua fede, i tuoi valori cristiani, la tua speranza”

Il cardinale Robert Sarah ha difeso il primato papale e il celibato sacerdotale, e ha chiesto l’unità tra i cattolici di fronte agli scandali della Chiesa e alla crisi morale nel mondo occidentale in un’intervista al settimanale laico francese Valeurs actuelles, pubblicata il 27 marzo.
C’è ne dà conto Courtney Crogan nell’articolo che vi propongo nella mia traduzione.
Card. Robert Sarah
Card. Robert Sarah 
Il cardinale Robert Sarah ha difeso il primato papale e il celibato sacerdotale, e ha chiesto l’unità tra i cattolici di fronte agli scandali della Chiesa e alla crisi morale nel mondo occidentale in un’intervista pubblicata il 27 marzo.
“Oggi tutto è buio, difficile, ma, nonostante le difficoltà che stiamo attraversando, c’è una sola persona che può venire in nostro soccorso”, ha detto Sarah in una lunga intervista con il settimanale laico francese Valeurs actuelles.

“È la risurrezione del Figlio di Dio che dà speranza nelle tenebre”, ha detto.

Mentre Bergoglio legge Parolin..

Verona, l'intervento di Giorgia Meloni al Congresso mondiale delle famiglie


https://www.youtube.com/watch?v=Zhm6rjshVso

Cruciani: “È in atto una vera campagna di criminalizzazione” contro il Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona

Il governatore Andrew Cuomo firma il Reproductive Health Act che codifica il Roe v. Wade nella legge dello stato di New York.
Il governatore Andrew Cuomo firma il Reproductive Health Act che codifica il Roe v. Wade nella legge dello stato di New York.

Per reagire a questa epidemia

INTERVISTA A MARIA GIOVANNA MAGLIE
"Parola di donna: elite in ritirata, famiglia il futuro"

Nel corso della prima giornata del XIII Congresso Mondiale per le Famiglie l'intervento più applaudito è il suo. Maria Giovanna Maglie, da donna, emancipata e senza concessioni confessionali rivendica: "Il futuro appartiene alla famiglia naturale che deve avere la precedenza, questa elite dittatoriale è ormai in ritirata e avvelena i pozzi con le menzogne che abbiamo sentito e la complicità del Partito Unico Mediatico". L'aborto? "Abbiamo fatto la battaglia, ma credevamo che un giorno sarebbe scomparso. Oggi è un nuovo culto per il controllo delle nascite". La donna? "L'emancipazione è anche scegliere liberamente di restare a casa ad accudire la propria famiglia".




-IL VESCOVO, LA ZANZARA E LE BUONE PRATICHE: CRONACHE DALLA I GIORNATA 


Germirussi-gate?

ROMANA VULNERATUS CURIA E IL BACIA-ANELLO MANCATO: SANTITÀ, SI PREOCCUPI DI BEN ALTRI GERMI.             

                         


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, troll vari e influencer filo regime, Romana Vulneratus Curia ci ha telefonato chiedendoci – fra un accesso di risate irrefrenabili e l’altro, tanto che in certi momenti abbiamo temuto per lui, se avrebbe potuto commentare la straordinaria giustificazione igienica addotta dal portavoce della Sala Stampa della Santa Sede, a cui va tutta la nostra umana simpatia e solidarietà, per spiegare il rapido ritrarre della mano del Pontefice a Loreto. Come si poteva dire di no a qualcuno che di Vaticano, papi e Curia ne sa così tanto? Ecco il risultato…

La crescita nella santità

Persegui la perfezione

https://www.paoline.it/media/k2/items/cache/1c50d52dbe9254e500a5390a4a3fecb7_XL.jpg(immagine aggiunta)
Signore Dio onnipotente, che ci hai fatto arrivare all’inizio di questo giorno, salvaci oggi con la tua potenza, affinché in questo giorno non deviamo verso alcun peccato, ma i nostri discorsi siano sempre orientati, i nostri pensieri e le nostre azioni sempre diretti ad operare la tua giustizia (dall’Ufficio Divino).

La santità consiste, in negativo, nell’assenza di ogni peccato; in positivo, nella somiglianza a Cristo. È evidente che, per ottenere la seconda, occorre anzitutto raggiungere la prima. Nella pratica, i due processi sono correlativi e reciprocamente proporzionali. Un’incipiente conformazione al Signore presuppone certamente l’eliminazione di tutti i peccati mortali (che privano l’anima della grazia santificante), ma non ancora quella di tutti i peccati veniali e di tutti i difetti. Fra questi ultimi, anzi, ci possono essere debolezze involontarie da cui Dio, per mantenerli umili, non libera nemmeno i più progrediti, nonostante le loro insistenti richieste. Perché vi sia peccato, del resto, è necessario il deliberato consenso, che di solito manca quando una persona sottoposta a profonde purificazioni o agli effetti di ferite del passato cede suo malgrado a qualche imperfezione.

Le foglie sono verdi in primavera e in estate?

Famiglie in congresso a Verona

Giorno di S. Sisto III Papa. Ricevo numerose newsletter da parte di associazionii cattoliche per la protezione della famiglia. Firmo molte petizioni on line su temi eticamente sensibili come lo stop alle propagande gender in tv e nelle scuole. Contro gli uteri in affitto e a favore di famiglie che si sentono sempre più minacciate nella loro normalità (cioè costituite da un padre e una madre). So che a breve a Verona  (dal 29 al 31 marzo) ci sarà il Congresso Mondiale delle Famiglie e già i detrattori di famiglie composte da normalissimi padre, madre con figli che non portano una sigla Genitore A, Genitore B o Genitore 1 e Genitore 2, affilano le loro armi e sono già sul piede di guerra. Giusto l'altra sera ho intravisto quella faccia poco intelligente (fronte bassa, sguardo accigliato, eloquio lagnoso) della Boldrini che miagolava contro il "Medio Evo" di una simile iniziativa, perché "offende la dignità della donna", scagliando invettive contro il ministro Lorenzo Fontana e il ministro della Pubblica Istruzione Marco Bussetti, che partecipano all'evento. E, sempre dall’Italia, ci saranno Giorgia Meloni, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina.
Secondo il Boldrinipensiero (ma esiste?)  avrebbero fatto malissimo questi uomini di governo a "metterci sopra il cappello".

venerdì 29 marzo 2019

Com’è quel ritornello?

Solo la dottrina può “unire”



Si è appena conclusa la tanto attesa discussione [18 marzo 2019] tra Michael Matt [direttore del giornale americano The Remnant] e Taylor Marshall (sostenitore della Fraternità San Pietro), sul tema “Unire i gruppi”.
Si veda il filmato: https://www.youtube.com/watch?time_continue=4&v=RcMdpdBY2YQ

Tra le altre cose, i due hanno parlato della necessità che i “tradizionalisti” smettano di litigare tra loro e rivolgano la loro ira contro il Papa. In sostanza, la Fraternità San Pio X (FSSPX), la Fraternità San Pietro (FSSP), l’Istituto Cristo Re (ICR), ecc. dovrebbero “unirsi” nell’opposizione a Francesco.

(non è stato detto se anche Mons. Williamson e la Resistenza dovrebbero unirsi a questo progetto).

Un simulacro del protestantesimo

Weigel: Caro card. Marx, il cattolicesimo tedesco sta morendo, vuole rivitalizzarlo col protestantesimo?

Il card. Marx, dopo le critiche, i sospetti, ed i timori suscitati dalle parole proferite nella conferenza stampa di alcuni giorni fa (vedi qui) in cui aveva parlato di un Sinodo della Chiesa tedesca in materia di morale sessuale dall’esito “vincolante”, ha rilasciato una intervista alla rivista La Croix international in cui ha insistito sul fatto che la Chiesa tedesca non sta cercando di “adattarsi allo spirito dei tempi”, come alcuni temono.
Nella intervista, il card. Marx ha detto: “Fin dal Concilio Vaticano II ci siamo chiesti come la Chiesa dovrebbe collocarsi in una società moderna e pluralista, dove le persone sono libere di credere o meno che Gesù è stato risuscitato dai morti e che possono effettivamente incontrarlo; ciò che dobbiamo immaginare non è ‘una Chiesa nuova’, ma una Chiesa che si colloca ‘in un altro modo’”.
Come detto però, la conferenza stampa ha suscitato tensioni per un potenziale scisma qualora gli esiti “vincolanti” entrassero in contrasto, ad esempio, con la morale sessuale insegnata dalla Chiesa universale.
Per questo, lo scrittore e giornalista George Weigel, amico e biografo del papa San Giovanni Paolo II, ha scritto una lettera aperta molto franca al card. Marx, che vi riporto nella mia traduzione.
Foto: card. Walter Kasper e card. Reinhard Marx
Foto: card. Walter Kasper e card. Reinhard Marx

“Comportarsi da papa” é igienico?

L’anello papale  – Interpretazioni tendenziose?

di Robert Moynihan


Presentazione

di Giovanni Servodio

Dopo la vicenda di Papa Francesco che a Loreto ha rifiutato di farsi baciare l’anello papale dai fedeli che in fila lo salutavano, e dopo i diversi commenti che sono seguiti all’accaduto, compreso il nostro (Bergoglio non si fa baciare l’anello papale. Perché? ), sono arrivate le precisazioni, una delle quali diffusa dal vaticanista americano Robert Moyniham, che qui riproduciamo, tradotta.

Le precisazioni di Moynihan sono opportune, perché chiarisce innanzi tutto che il tratto di filmato in cui il Papa non si fa baciare l’anello, che è quello più diffuso e commentato, è solo un breve momento in mezzo ai 13 minuti del saluto dei fedeli nel corso del quale il bacio dell’anello c’è stato, insieme ad abbracci e baci.
Conveniamo con Moynihan che i commenti critici basati sul tratto di filmato diffuso a ragion veduta sono in qualche modo censurabili, compreso il nostro; ma questo non comporta l’annullamento dei commenti stessi, né l’infondatezza delle critiche in essi espresse. Il punto centrale di tali critiche è basato sulla consuetudine di Bergoglio di comportarsi come se non fosse un papa; e questo fatto rimane e viene ribadito a suo modo anche da Moynihan: a questo papa non piace il cerimoniale papale; cosa che egli ha dimostrato fin dalla sua elezione.
Quando quindi è stato diffuso il video, parziale, in cui Bergoglio allontanava i fedeli che iniziavano a chinarsi per baciare l’anello del Pescatore, nessuno si è meravigliato, trattandosi di una ulteriore conferma dell’antipatia che Bergoglio nutre per tutto ciò che caratterizza la figura del Papa.

Video breviario

Non si può negare, a Bergoglio, il proverbiale umorismo… da gesuita!



Avevamo trattato l’argomento in modo serio qui, per via delle mani consacrate del Sacerdote e per l’autorità apostolica che un vescovo ed un pontefice ricoprono davanti a questo gesto che non è, come abbiamo ricordato, una questione di obbligo, ma di riverenza non all’uomo, bensì al ruolo che questi ricopre ed esercita, essendo anche implicato nella scala gerarchica della Chiesa.
Questa volta, però, dobbiamo riconoscere a Bergoglio quel proverbiale senso dell’humour di stampo gesuitico… che non è che fa proprio ridere per la verità (per chi conosce il contenuto delle loro battute e barzellette, volto sempre a colpire qualcuno), però suvvia! Per una volta tanto, facciamoci anche noi due risate…

Indiscutibile


Ecco perché ce l'hanno con il congresso di Verona


Qualcuno si sarà pur chiesto, immagino, il motivo di cotanto feroce astio mediatico, culturale e politico nei confronti del Congresso mondiale delle Famiglie che si terrà nei prossimi giorni a Verona. Un astio ufficialmente motivato con l’invito, all’evento, di relatori impresentabili e l’esposizione di tesi anacronistiche e intolleranti, ma che ha in realtà una spiegazione molto più semplice e al tempo stesso più profonda: è la famiglia, la cosiddetta famiglia tradizionale a dare oggi fastidio. Per quale ragione? A mio avviso sono almeno tre le ragioni di detta, manifesta ostilità nei confronti della «società naturale fondata sul matrimonio».

Le cosiddette scienze dello spirito

DIO UN’INVENZIONE DEL POTERE?


Dio? E’ un'invenzione del potere. Un semplice trucco ! Quando l'arrogante scientismo post-moderno, cancella Dio da ogni prospettiva; analizzando la religione esclusivamente con le "lenti deformanti" dell’antropologia e sociologia 
di Roberto Pecchioli  

 0 900 vecchio mistero


Le cosiddette scienze dello spirito non sono più tali. E’ nota la partizione del filosofo storicista tedesco Wilhelm Dilthey tra scienze della natura e dello spirito, geisteswissenschaften, filosofia, sociologia, storia, le conoscenze che siamo abituati a definire umanistiche. La post modernità ha cacciato lo spirito, trincerata in un materialismo che lascia senza fiato. Il sistema mediatico internazionale ha dato ampio spazio a una monografia pubblicata dalla rivista Nature, organo semiufficiale dello scientismo più arrogante in confezione patinata, in cui la religione viene definita- scientificamente, ben s’intende - un semplice trucco del potere per controllare le società umane. Una vecchia, mediocre tesi riciclata con sussiego, in cui migliaia di anni di civiltà, pensiero, vita e convinzioni di milioni di uomini di ogni razza e condizione vengono fatti a pezzi da uno studio realizzato da un gruppo diretto dall’ antropologo e docente Paul Savage.
Il succo dell’indagine è il seguente: il potere ha concepito un Dio che giudica e castiga - Dio moralizzatore, nella definizione di Savage- al fine di mantenere il controllo delle società complesse via via che si andavano formando. L’abuso dei modelli matematici induce ad affermare (i nuovi scienziati non ipotizzano, affermano) che il Dio moralista e giudice non appare se non allorché una civiltà raggiunge il milione di abitanti. Perché non 800 mila o un milione e mezzo, e con quali certezze statistiche i chierici dell’antropologia culturale conoscono con tanta precisione l’evoluzione demografica delle oltre quattrocento diverse società appartenenti a trenta aree del pianeta che dicono di avere esaminato?

Il tremendo capolavoro del diavolo

SGOMENTO NEL PERDERE L'ANIMA?


 A che pro guadagnare il mondo, se si perde l’anima? La sola espressione: dovrebbe far tremare di "sgomento", qualsiasi vero credente. La "falsa dottrina" studiata dalle 3 grandi forze, che vogliono distruggere l’opera di Cristo 
di Francesco Lamendola  

 0 apocalisse 165 

Dopo aver annunciato ai suoi discepoli che il Suo prossimo destino sarebbe stato quello di soffrire e morire per volontà degli anziani del popolo, ma che al terzo giorno sarebbe resuscitato, e dopo aver respinto con durissime parole Simon Pietro, che si era scandalizzato di quell’annuncio, Gesù si rivolse alla folla dei Suoi seguaci (Marco, 8, 34-38):
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».

Qu vadis Petre?

PEZZO GROSSO, PIETRO E IL QUO VADIS. “IO CREDO”; CONTRO VENTI E MAREE.


Carissimi Stilumcurialisti, Pezzo Grosso ci ha mandato una sua riflessione che personalmente trovo molto bella e struggente nella sua salda, composta e incrollabile testimonianza di fede. Come l’Ani Ma’amin, Io credo, recitato dal popolo ebraico anche e forse soprattutto nei momenti più drammatici della sua storia.

giovedì 28 marzo 2019

E tu, uomo vestito di bianco?

CHI SEI TU, VERAMENTE !


"Quello che devi fare, fallo presto" dice Gesù Cristo a Giuda Iscariota; e oggi vorremmo dire quelle parole a tutti i laici, a tutti i preti, a tutti i vescovi e cardinali che silenziosamente stanno tradendo la Chiesa di Cristo 
di Francesco Lamendola  

http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0-NUOVI/000-NITIDO-300.gif

Quello che devi fare, fallo presto. Gesù rivolge queste parole a Giuda Iscariota, nel cenacolo, dopo la lavanda dei piedi e dopo aver annunciato ai suoi discepoli che uno di loro lo avrebbe tradito. E Giuda, dopo quelle parole, esce dalla stanza e si reca dagli anziani del popolo per concordare con loro l'arresto di Gesù e far loro da guida nell'orto degli olivi, il Getsemani, dove sa che Gesù se ne andrà a pregare, dopo la Cena. E l'evangelista Giovanni soggiunge, nell'atto di mostrarci Giuda che esce dalla casa per andare a vendere il suo divino Maestro: ed era notte. Era notte perché le stelle già brillavano alte nel cielo di Gerusalemme, ed era anche la notte dell'anima, la notte del supremo peccato: il tradimento di Gesù Cristo da parte di uno dei suoi. 

Affrettare la venuta del Messia?

La ricostruzione del Terzo Tempio di Gerusalemme





Nel 1992 Maurizio Blondet pubblicò un interessante libro (I fanatici dell’Apocalisse, Rimini, Il Cerchio) sul piano, ben studiato e già allora molto avanzato, per la ricostruzione del terzo Tempio di Gerusalemme, portato avanti da alcuni partiti estremisti del Sionismo israeliano. Il primo Tempio fu progettato dal re David, ma fu realizzato da suo figlio Salomone circa 1000 anni prima di Cristo, fu distrutto nel 586 a. C. dai Babilonesi e fu fatto ricostruire da Ciro (il re dei Persiani, che liberò gli Ebrei dalla cattività babilonese, durata 70 anni) nel 516; infine esso fu fatto restaurare per ordine di Erode il Grande a partire dal 19 a. C. sino a pochi anni prima della sua distruzione nel 70. Da allora sino ad oggi i Giudei non hanno più Tempio, Sacrificio e Sacerdozio. Quindi cercano disperatamente di ricostruire il primo per riavere anche gli altri due.

Alla luce del bene e del male




Vivo nella profonda provincia bergamasca, a due passi da Sotto il Monte Giovanni XXIII. Nessuno è perfetto, ma il punto non è questo. Il fatto è che, arrivato alla soglia dei sessant’anni, un povero cristiano può permettersi legittimamente di praticare il passatempo che tanti cattolici tradizionalisti si concedono seriosamente già da ventenni, ricordare i bei tempi passati. Appunto tali ricordi mi sono stati di aiuto in questo periodo per osservare attraverso una lente privilegiata lo sfascio in cui sguazza con irrimediabile entusiasmo il mondo cattolico.

Volli & non volli

Quando vuole, El Papa Francisco, giudica, vieta e, a buona ragione, caccia via.


Sappiamo bene che il contraddirsi è quella opposizione tra due asserzioni tali che una nega ciò che l’altra afferma… In questi ultimi sei anni di pontificato il Papa stesso ci ha fatto in ciò da maestro…. tanto da mettere in discussione – e mandare nel panico – fior fiore di canonisti, vescovi e teologi, sulla questione spinosa del: ” ma… un Papa può essere eretico?” cioè, può “cadere” in eresia? Ha detto sì o no delle eresie?E dunque formalmente od informalmente, ciò che interessa, alla fine, sono gli ATTI DI GOVERNO.
Comunque la pensiate non è della “contraddizione” che vogliamo parlare ora, ma solo introdurre l’ultimo Motu Proprio appena sfornato e firmato da Papa Francesco che modifica e rimpingua il Diritto Canonico, la legge della Chiesa su “la vita religiosa”. Il ritocco SANZIONA su tre punti fondamentali della vita di un religioso, che nel DC del 1983 non erano stati, evidentemente, sufficientemente affrontati, vedi qui testo ufficiale.

Qualche volta si lascia baciare l’anello

Papa chiede ai centri di formazione e alle università di diffondere la sua tesi che “la diversità delle religioni” è “voluta da Dio”


… E l’eresia si fece carne


C’erano una volta l’Eucaristia ed il Sacerdozio Cattolico, poi giunsero Kiko Argüello e Carmen Hernandez fondatori del Cammino Neocatecumenale … e l’eresia si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi
http://www.corrispondenzaromana.it/wp-content/uploads/2012/01/Carmen-e-Kiko-fondatori-dei-Neocatecumenali.jpg(immagine aggiunta)


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INDICEI. Eresia non è una parola indecente e dare dell’eretico a chi cade e permane in eresia sostanziale e formale non è un insulto, ma una semplice constatazione di fatto — II. Il primo equivoco da sfatare: se il Cammino Neocatecumenale si è sviluppato sotto i pontificati di due Sommi Pontefici Santi, questo lo rende per caso santo e dogma intangibile della fides catholica? — III.I Neocatecumenali prendono vita sulla crisi di autorità della Chiesa e si sviluppano sotto il pontificato di Giovanni Paolo II dopo avergli presentata la famiglia de Il Mulino Bianco —IV. Il Cammino Neocatecumenale ha resa nuovamente attuale la vecchia eresia degli albigesi, senza che l’autorità ecclesiastica ponesse freno al fatto che l’Eucaristia non è un bene privato di cui essi possano disporre a proprio piacimento — V.  Quando la Chiesa trova tutte le scuse per non ascoltare le vittime di vario genere, alla fine finisce col ritrovarsi con i cardinali alle sbarre dei tribunali penali, ma anche in tal caso seguita imperterrita a non ascoltare —VI. La grande menzogna dei dirigenti del Cammino Neucatecumenale: affermare che la Chiesa ha riconosciute e pienamente legittimate le loro stramberie liturgiche e catechetiche — VII. A rendere sano un movimento bastano le tante brave persone che lo formano? sono sufficienti le testimonianze di chi afferma: «Nel Cammino mi sono convertito», «Nel Cammino mi sono riavvicinato alla Chiesa»? VIII. Il Pontefice regnante non ha tardato a lanciare anch’esso precisi richiami ai kikos ed ai mega-catechisti del Cammino Neocatecumenale ottenendo l’effetto ottenuto dai suoi tre predecessori: orecchi da mercante — IX. I Neocatecumenali sono la negazione del sapiente spirito missionario della Chiesa, edanziché portare nuove genti al Cattolicesimo fanno nuovi adepti al Neocatecumenalesimo — X. Il Cammino Neocatecumenale è una psico-setta nella quale si annulla il senso critico dopo avere invasa la coscienza degli adepti e mutando la crassa ignoranza e la superbia in un dono di elezione dello Spirito Santo — XI. Al grave problema della errata percezione della Santissima Eucaristia si unisce la errata percezione del Sacerdozio, specie tra il sacerdozio comune dei battezzati ed il sacerdozio ministeriale di Cristo al quale partecipano solo i ministri in sacris dotati di unmunus triplice: docendi, regendi, sanctificandi — XII.Conclusione.

Non convertitevi e non credete al Vangelo

Missionari sull’orlo di una crisi di nervi

(La Chiesa moderna tradisce il suo mandato)



Da oltre mezzo secolo la Chiesa Cattolica ha rinunciato ad esercitare il mandato (conferitole da Cristo stesso) di evangelizzare tutte le genti, fino ai confini della terra; ciò perché ha abbandonato l’evangelico “si si, no no” a favore del “si, ma anche”, l’aut aut a favore dell’etet, mettendo l’unica vera religione allo stesso livello dei falsi dei, delle fallaci credenze religiose.

Con il Concilio Vaticano secondo, in particolare con il documento  “Nostra Aetate” (ultimo documento conciliare, di cui è stato detto “in cauda venenum”) la neochiesa gnostica e massonica ha rifiutato la missione evangelizzatrice, disobbedendo così palesemente a Nostro Signore Gesù Cristo.
A questo rifiuto, il clero modernista e conciliarista ne ha aggiunto un altro, non meno grave; ha cessato, infatti, di prodigarsi per il ritorno nell’ovile santo (così la Madonna  ha definito la Chiesa Cattolica, apparendo a Bruno Cornacchiola alle Tre Fontane, a Roma)  dei Protestanti e degli Ortodossi, un tempo definiti eretici e scismatici ed oggi considerati facenti parte della Chiesa di Cristo. 

mercoledì 27 marzo 2019

La sola, vera tristezza

LA TENSIONE VERSO LA SANTITA'


Che fine ha fatto la tensione verso la santità? La sola, vera tristezza è quella di non essere santi, diceva un grande scrittore cattolico Léon Bloy. La santità è il frutto di una tensione continua verso la vita che piace a Dio 
di Francesco Lamendola  

 ANGELI MADONNA

La sola, vera tristezza è quella di non essere santi, diceva un grande scrittore cattolico, Léon Bloy. Ora, la santità non s’improvvisa: è il frutto di una tensione continua, la tensione dell’anima verso la vita buona, verso la vita che piace a Dio. Ora, ci permettiamo di domandare: che fine ha fatto quella tensione? E, contestualmente: che fine ha fatto l’esortazione costante del clero e del Magistero verso quella tensione? Fino a qualche decennio fa, il catechismo, le omelie domenicali, i documenti del Magistero, avevano come tema costante proprio quella tensione: erano uno sprone, un incitamento al superamento dell’egoismo, del vizio, dei bassi impulsi, per realizzare, giorno per giorno, coraggiosamente, eroicamente, la vita buona, la cui meta ultima è la santità. Poi, un poco alla volta, la Chiesa ha smesso di parlarne; guarda caso, ha smesso di parlarne proprio mentre si metteva a parlare sempre più spesso, sempre più insistentemente, sempre più ossessivamente, dei migranti, dell’accoglienza, dei poveri, delle questioni sociali, ambientali e perfino climatiche.

La nuova Chiesa Conciliata



Giorni frenetici questi. Si ha l’impressione di essere in un momento storico in cui gli eventi si susseguono a ritmo incalzante senza che ne cogliamo appieno la portata.
Per aiutarci a comprendere il presente abbiamo chiesto un incontro al Card. Benanco Travasi, biblista profetico e chiaroveggente con una lunga esperienza nell’interpretazione esoterica dei segni dei tempi. Ci riceve nel suo modesto castello di Neuschwanstein, in Baviera, dove si è appena trasferito. Una delle sue graziose figliuole ci viene ad aprire, e ci accompagna nel salone delle convention dove lui ci attende in vestaglia.

Il nuovo credo

L'OLOCAUSTO E' IL NUOVO CREDO?


I 6 milioni dell'Olocausto sono diventati un articolo di fede del Credo cattolico? Perchè la religione olocaustica, che qualcuno sta imponendo al mondo intero e alla Chiesa cattolica, rischia di oscurare l'idea stessa di Verità 
di Francesco Lamendola   
 0 sberlone rabbino

Il 31 gennaio 2019 la Corte europea dei Diritti dell'Uomo ha respinto il ricorso di monsignor Richard Williamson, condannato a un'ordinanza penale e a una multa pecuniaria da sette tribunali tedeschi per il crimine di negazionismo e incitamento all'odio razziale. In Germania, come in diversi altri Paesi, negare che sei milioni di ebrei siano morti nelle camere a gas equivale a un crimine, punibile a termini di legge, anche con tre anni di carcere. In realtà, l'iter processuale di monsignor Williamson si era svolto fra alti e bassi, tanto è vero che nel 2012 la Corte d'Appello di Norimberga aveva annullato la precedente sentenza di condanna del tribunale di Ratisbona, ordinando al Land della Baviera di pagare le spese processuali sostenute dall'imputato.

Tanta è la confusione sotto il cielo

I limiti dell’autorità papale, la difficile questione del papa eretico ed i rischi di oscillare tra sedevacantismo e conciliarismo

Il vescovo Athanasius Schneider, saggista, nato in Kirghizistan da genitori di origini tedesche, dal 5 febbraio 2011 vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana, capitale del Kazakistan, ha recentemente pubblicato un saggio in cui considera e rifiuta la possibilità dell’opinione teologica secondo la quale la Chiesa potrebbe deporre un papa eretico.
Tanta è la confusione sotto il cielo, ma alcuni con molta, anzi, con troppa facilità si spingono a parlare di eresia. Sarebbe il caso che leggessero questa intervista che propongo, quale contributo ad una seria riflessione in materia.
In questa intervista con Diane Montagna di LifeSite, il vescovo Schneider approfondisce alcune questioni che sono sorte in risposta al suo saggio: l’autorità di quei teologi con cui non è d’accordo, lo spazio di dibattito su questa questione e gli abusi che sono sorti dall’inizio del secolo scorso da una visione esagerata dell’autorità papale.
Ecco l’intervista, nella mia traduzione.
Vescovo Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana, capitale del Kazakistan
Vescovo Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana, capitale del Kazakistan

Perché lo ha fatto?

Bergoglio non si fa baciare l’anello papale. Perché?




Il 25 marzo 2019 papa Bergoglio si è recato a Loreto e ha inscenato una pantomima che ha fatto subito il giro del mondo: ha ritratto la mano destra che porta l’anello papale ogni volta che qualcuno si chinava per baciare l’anello stesso, com’è consuetudine da tempo immemorabile.
Ne hanno parlato tutti i giornali e tgcom ha diffuso il filmato… e questo papa Bergoglio lo sapeva benissimo, quindi il suo gesto è stato espressamente voluto perché fosse notato, commentato e diffuso.
La domanda è: perché lo ha fatto? Chiaramente si è trattato di un messaggio trasmesso nello stile tipico del papa argentino. Qual è questo messaggio?
Bisognerebbe chiederlo a lui, ma dal momento che non è difficile pensare quali possano essere le sue intenzioni, proponiamo di seguito alcune riflessioni.

E'più di un simbolo

Il velo per le donne in Chiesa? Meglio di sì!



Il velo muliebre: origine e significato
E’ congeniale il velo della sposa alle parole dell’Angelo a Maria: “su te stenderà la Sua ombra la potenza dell’Altissimo” e – perché no? – lo stesso significato potrebbe avere il velo muliebre (che vediamo confermato dalle parole dell’articolo a seguire: la donna rappresenta l’umanità-sposa), a prescindere, forse, dalle ragioni di modestia e di distogliere durante le celebrazioni l’attenzione dalle pettinature elaborate e ornate di un tempo…. a ricordarci come “tutto è vanità..”.
Anche nel matrimonio ebraico c’è qualcosa di simile a quello delle chiese orientali: quasi in conclusione del rito si apre l’Aron (l’armadio sacro, il Sancta Sanctorum) e dinanzi ai rotoli della Torah il Rabbino copre con il suo Talleth (lo scialle della preghiera, le cui frange -ai quattro angoli- ricordano il Nome di Dio) il capo degli sposi pronunciando la benedizione.
Comunque è più di un simbolo, se ne comprendessimo il valore, che purtroppo si è perso, e se reintrodotto aiuterebbe le Donne stesse, oggi, a vivere con più coscienza la propria adesione al Cristo-Dio-Sposo fedele della Chiesa… è bene puntare soprattutto al recupero della ‘sostanza‘: il Sacrificio della Messa (da cui solo scaturisce la mensa escatologica e la lode e la gratitudine), la grandezza del mistero, la sacralità, la solennità e tutti i significati profondi che ogni momento della celebrazione antica possiede, durante la quale, quel “capo coperto”  è una testimonianza tangibile di profonda umiltà, nel riconoscere LA DIVINA PRESENZA, davanti alla quale “ci si copre”! Si pensi infine al significato del “vestire a festa”. Sarebbe il caso di studiare anche la simbologia delle nozze; nelle liturgie orientali è la coppia (maschio e femmina) ad essere avvolta dal velo: simbolizzando la Chiesa domestica, come quella universale deve essere “Sposa di Cristo”. 

Il Signore dell’Anello

DOPO IL RIFIUTO DEL PAPA
Baciare l'anello non è galateo, ma segno di fedeltà

L'uomo ha sempre espresso l'interiore tramite l'esteriore. Così anche il bacio dell'anello - e non della mano! - rifiutato dal Papa a Loreto, esprime il segno sponsale del vescovo per la Chiesa e la comunione dei fedeli nei confronti del Papa. Non è deferenza alla persona, ma adesione alla Chiesa. E per disposizione dell'ex Sant'Uffizio, il bacio ottiene al fedele anche l'indulgenza parziale. 




Non si sa se si sia trattato di un problema di detergente o di crema per le mani, fatto sta che quando gli sventurati fedeli presenti a Loreto hanno provato a baciare l’anello a papa Francesco, la sua mano si è defilata come un’anguilla. Il video sta girando un po’ dappertutto e, sinceramente, non è un bel vedere. Fanno pure pena queste persone che cercano di manifestare il loro attaccamento alla Sede di Pietro, attraverso questo gesto tanto semplice quanto espressivo, e che si ritrovano invece a inseguire la mano del papa o a baciare l’aria. 

martedì 26 marzo 2019

C'è gente che..

 In Vaticano stavo per perdere la fede



In Vaticano c'è gente che è disposta a uccidere. Stavo per perdere la fede. Là dentro si fanno cose che non si dovrebbero neanche immaginare. Gotti Tedeschi scatenato a Le Iene! Scopri tutto leggendo il suo ultimo libro cult "Colloqui minimi"!!! https://www.fedecultura.com/Colloqui-minimi-p125380188

Senza clericalismi di alcun genere?

Documenti. La lettera di Lucetta Scaraffia al papa e la replica del direttore de “L’Osservatore Romano”

La mattina di martedì 26 marzo, proprio mentre papa Francesco si recava in visita al comune di Roma, il terremoto che ha ricondotto tutti i media vaticani sotto il pieno controllo di Santa Marta ha visto cadere l’ultimo bastione di resistenza: “Donne Chiesa Mondo”, il supplemento mensile de “L’Osservatore Romano”, con le dimissioni in blocco della direttrice, Lucetta Scaraffia, e di tutte le componenti il comitato di redazione.
Lucetta Scaraffia, fino a quando il 18 dicembre fu bruscamente rimosso Giovanni Maria Vian da direttore de “L’Osservatore Romano”, era anche “consulente editoriale” del quotidiano della Santa Sede, oltre che editorialista, e ogni giorno sovrintendeva all’impaginato del giornale, prima della sua messa in stampa.

Dicono che..

CONGRESSO FAMIGLIA E GENDER



Dicono che nessun congresso mondiale di tipo culturale e non politico, perciò pacifico, come quello che si sta svolgendo a Verona in favore della famiglia naturale sia stato così boicottato e osteggiato come questo, minacciando di morte perfino il leader del Family day, il dott. Massimo Gandolfini, colpevole di difendere la famiglia, nonostante abbia più volte chiarito che “i gay vanno accolti, ma è l’ideologia del gender il nemico da combattere, perché mira a scardinare la nostra società e a rovinare creature innocenti, peggio dell’aborto”. Intervistato dal quotidiano “Libero” su questo argomento, il dott. Gandolfini chiarisce che lui non ce l’ha affatto coi gay, perché ad esempio: “se uno dei miei sette figli (tutti adottati d’accordo con sua moglie, compreso qualche disabile), fosse omosessuale, lo amerei come tutti gli altri. Però gli spiegherei che non è una via obbligatoria ma un comportamento che può cambiare senza costrizioni”.